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:confused:
Premesso che nel 1987 votai a favore del nucleare (nonostante le ricerche affannose per trovare verdure "pulite" per la pappa della mia piccola :niubbo: dopo l'incidente di Chernobyl) e premesso che di tecnologia ne capisco quanto il turco, mi sembra di intuire che il problema ormai non riguardi solamente la sicurezza e lo smaltimento delle scorie.
Cito:
"In realt
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Anche le centrali nucleari hanno un combustile, il materiale nuclearmente instabile detto "fissile" perché se bombardato con neutroni dà luogo alla reazione di fissione nucleare. Solitamente sono utilizzati l' uranio-233 e 235 e il plutonio-239, anche se in tempi recenti sono state sperimentate fissioni con isotopi aventi caratteristiche adatte (ovvero massa atomica dispari e numero atomico pari, con energie di legame di livello tale da permettere la fissione) come il nettunio-237, il curio-244 e l'americio-245.
Certo potrebbe essere un problema, che potrebbe essere comodamente ovviato riaprendo le numerose miniere di minerale di uranio (pechblenda o uraninite) presenti sul territorio italiano, principalmente nei pressi di Verbania, in Val Seriana e a Piona, e del quale una volta eravamo importanti produttori.
Fatti misteriosamente poco noti, eh? :asd:
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[QUOTE=Gabriele da Ningbo;863771]Le scorie radioattive delle centrali nucleari non vengono gestite come i normali rifiuti domestici o delle piccole medie imprese.
Lo stoccaggio di questi rifiuti
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[QUOTE=conogelato;863885]Ma...l'energia pulita no, vero?
ROMA - Il 2007
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[QUOTE=Sniper;863963]Ma voi davvero credete che anche costruendo centrali nucleari(senza dimenticare il fatto che sicuramente ci sarebbe un altro referendum..)il prezzo dell'energia si abbasser
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Gabriele da Ningbo
Hai copiato l'articolo o sei tu che hai scritto questa fesseria?
Come possono essere stati prodotti solo 1,9 Mw dal nucleare.... quando queste centrali hanno potenze di centinaia di Mw?????
Gli
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La corsa al Nucleare sarebbe come la corsa al Petrolio della CINA..
Alla fine i costi si ribalterebbero sul nucleare e saremmo punto e a capo...
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Io penso solo che in Italia avremmo delle grandi possibilità di produrre energia in altre maniere, prima di tornare al nucleare...
Sul solare ad esempio, non ho dati precisi, ma ci sono paesi che ci stanno superando abbondantemente, nonostante la minore esposizione al sole.
E ribadisco, il risparmio energetico dovrebbe essere la prima fonte di energia.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Fabionoir
E ribadisco, il risparmio energetico dovrebbe essere la prima fonte di energia.
Senza dubbio; quanto al resto, sono almeno due anni che ne parliamo e che abbiamo fatto conti chiari sul rendimento dei pannelli solari (altre fonti di energia alternativa in Italia non sono sfruttabili); e ancora siamo qui a riparlarne.
:dunno:
cosa c'
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Fabionoir
Forse c'è bisogno di abbattere i luoghi comuni che ci girano intorno nella mente dei potenziali utilizzatori, oppure ci sono interessi di altro tipo.
Questa è la considerazione che portò al famigerato referendum: luogo comune (nucleare=incidente assicurato) e interesse (delle compagnie petrolifere).
In Italia non ci sono siti adatti ad ospitare un numero sufficiente di generatori eolici, primo perché il nostro paese è privo di zone con venti costanti, secondo perché è costituito per la maggior parte da zone montuose inadatte all'installazione, terzo perché la densità di popolazione richiederebbe un contatto ravvicinato tra abitazioni e sito produttivo, e i generatori eolici sono estremamente rumorosi.
Per quanto riguarda eventuali centrali idroelettriche, i siti disponibili sono già ampiamente sfruttati; quanto alle centrali maremotrici, la scarsissima escursione di marea del Mediterraneo non permetterebbe di ammortizzare il costo di installazione con una produzione efficiente.
I numeri parlano chiaro: a livello di produzione di massa, svincolata dal risparmio domestico o di piccole comunità, la soluzione è una sola. E i numeri sono super partes.
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Io di energia non ci capisco granchè: non credo di essere molto informato in materia, anche se forse posso collocarmi appena sopra la soglia media di conoscenza dell'uomo di strada.
Mi è parso di capire che il grande problema in italia è il consumo industriale... MA secondo voi, se ci fosse un pannello solare su ogni tetto italiano, se ad esempio si facesse una normativa che obbliga chi costruisce una nuova casa/immobile a dedicare una certa percentuale della superfice del proprio tetto a pannelli solari, e desse determinati termini temporali di adeguamento per chi una casa ce l'ha già... secondo voi, per lo meno il problema del consumo domestico non verrebbe risolto o quasi azzerato?
ok, probabilmente non risolverebbe l'intero problema energetico italiano, ma di certo ne taglierebbe una buona fetta, e abbasserebbe anche il costo dell'energia che ci rimarrebbe da acquiastare sia in termini di costo per unità che di costo globale.
Non bisognerebbe valorizzare questo tipo di energia gratuita anche in questo modo?
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Non so se son stati fatti studi al riguardo, ma è grosso modo quello che intendo io, generare "in proprio" una parte di ciò che occorre. e prendere dalla rete quel che serve...
In Africa ho visto cose analoghe (in misura più piccola, e nonostante esigenze in termini di consumo diverse)...
con pochi pannelli avevano energia sufficiente per luci e alcuni apparecchi utilizzatori (PC) anche per tutta la notte (grazie ad alcune batterie, in teoria inutile da noi), poichè non c'era allaccio alla rete...
Noi abbiamo consumi differenti, ma ritengo che durante il giorno un aiuto consistente lo possono dare, poichè nonostante il rendimento ridotto in caso di cielo nuvoloso, forniscono sempre e comunque energia (ai pannelli basterebbe anche solo la luce, non necessariamente il sole).
Ma forse siamo OT.
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Come giustamente dice Gabriele è inutile tenere aperte due discussioni sullo stesso argomento, quindi penso sia più utile se rispondo qui a Xilinx
Citazione:
Originariamente Scritto da
Xilinx23
Beh Ettore, come ho detto in altra discussione sul nucleare io ho avuto modo di rivedere alcune posizione, a patto di dare soluzioni chiare ad alcuni aspetti, per la produzione energetica per le industrie.
Ma continuo a non capire il risolino di compatimento che molti hanno quando si parla di energie rinnovabili, dato che tutti ci investono cifre importanti, tranne noi in Italia.
Sull'articolo sull'eolico, è vero che solo in Texas ci sono pale eoliche per oltre 4000 Mw, e che la stessa Enel ci investirà 100 milioni di dollari per altri impianti.
Non mi pare sia qualcosa di marginale.
Sì, certe volte ci si abbandona ad uno scherno del tipo "ah, eccoli qui i soliti fricchettoni che si sentono in armonia con il creato e che voglione le energie alternative perchè sarà parte di una qualche dottrina new age";
ma a parte lo scherno e le battute non ho ovviamente nulla contro le energie alternative.
Semplicemente sono realista.
La situazione attuale è che l'Italia importa gran parte del suo fabbisogno energetico (dunque paga di più di quel che costerebbe produrre) da altri paesi. Spesso e volentieri energia prodotta da centrali nucleari ad un passo dal confine. Dunque comunque stiamo finanziando il nucleare e ce ne becchiamo i "rischi" pagando di più.
Metto rischi tra virgolette perchè ormai è strutturalmente impossibile che per un incidente una centrale liberi una nube radioattiva, dato che sono stati introdotti dei cicli di controllo automatici (meccanici) che reagiscono a qualunque variazione dello stato ottmale.
Per il resto l'energia prodotta dall'Italia è per il 20% di origine idroelettrica e per l'80% termoelettrica.
Termoelettrica cioè prodotta bruciando un combustibile (perloppiù petrolio) e dunque inquinando pesantemente l'atmosfera.
Quanto all'idroelettrica, per quanto sembri un'energia pulita e sebbene sia orgoglioso dell'efficenza delle nostre dighe (le migliori del mondo), va ricordato che incanalare un corso d'acqua modifica l'ambiente l'ecosistema circostante. Per carità, non sono un fanatico ambientalista, dunque me ne frego se questo avviene in realtà isolate, ma ovviamente esistono dei limiti all'espansione del settore dato che questo ecosistema bene o male ci serve e ci è caro.
Le enerigie "alternative" sono invece ancora poco sfruttate nel bel paese e (colpo di scena) sono ben convinto che debbano essere sviluppate ed impiegate in modo più massiccio.
Ma tenendo sempre a mente il loro utilizzo ragionevole, che potrebbe quindi diventare significativo anche economicamente.
Faccio un esempio. Rendere autosufficente un palazzo (pannelli solari) o un'azienda agricola (pale eoliche) è di sicuro una buona strada che avrebbe rivolti positivi sull'economia.
Sono invece molto scettico sul creare appositamente delle strutture per la produzione energetica basate sulle energie alternative in quanto il rapporto energia prodotta spazio occupato è troppo svantaggiato.
Con lo spazio che è plausibile pensare di poter dedicare a tali strutture in Italia (è non è tanto, se pensate che sul territorio bisogna anche abitare, produrre e persino lasciare un po' di verde - edit, ne ha esaustivamente parlato matthias mentre scrivevo -) non si può tra l'altro produrre che una minima parte di quell'energia ora prodotta dalla combustione.
Dunque è una scelta logica nonchè obbligata quella del nucleare.
Tra l'altro ho su queste pagine scoperto (grazie a matthias) che abbiano buone quantità di materia prima già sul territorio.
Per quel che riguarda lo stoccaggio delle scorie il problema era già stato risolto (cioè esistono già le strutture).
Ovviamente rimango in attesa dei reattori a fusione.
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E' vero cmq che bisogna essere realistici: con le energie alternative, è impossibile sopperire al fabbisogno energetico industriale!
Mi sa che in Italia, se ne parlerà come al solito, al solito ci saranno i pro e i contro, e rimarremo sempre al palo, importando energia dalla vicina Francia (che a breve farà il salto di qualità con reattori di IV generazione....).
Gli altri agiscono, investono in ricerca, in tecnologia..qua è impossibile.