Debutta a Milano BABA di Gigi Gherzi di Barbara Apuzzo
Noura Produzioni
Presenta il debutto del nuovo spettacolo di
di Gigi Gherzi e Barbara Apuzzo
18 giugno ore 21.45
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Prossime Proposte Del Teatro Stabile Di Genova
UN CALDERON DE LA BARCA MAI RAPPRESENTATO IN ITALIA
SAGGIO DELLA SCUOLA DELLO STABILE AL TEATRO DUSE
Mercoledì 17 giugno (ore 20.30) debutta sul palcoscenico del Teatro Duse Fortuna e sfortuna del nome di Pedro Calderón de la Barca (1600-1681): saggio degli allievi del primo anno del Corso di Qualificazione della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Lo spettacolo sarà replicato, sempre alle 20.30, sino a sabato 20 giugno. L’ingresso è libero.
Per la regia della direttrice della Scuola, Anna Laura Messeri, gli allievi daranno vita sul palcoscenico del Duse a un testo mai rappresentato in Italia del grande commediografo spagnolo del “Siglo de Oro”. Una commedia scintillante, appositamente tradotta da Marco Taddei e Anna Laura Messeri, che si svolge al tempo del regno di Filippo IV e in cui si racconta una complicata vicenda di spada e di passioni amorose, la quale prende il via dal generoso impulso con cui Don Felix, per fare un favore all’amico Cesare, accetta di prenderne il nome. Quello che ne consegue è un imprevisto quanto vertiginoso succedersi di equivoci, con scambi di persona e sorprendenti svolte narrative. Poiché l’azione si svolge tra Parma e Milano (allora spagnole o filo spagnole) durante i festeggiamenti del carnevale, ecco quindi maschere e travestimenti a ingarbugliare ancor più la matassa narrativa.
Come sottolinea la Messeri: «Passione, onore, vendetta, dominano l’intimo di ogni personaggio, in una commedia che, pur rispettando tutti i canoni del genere, presenta una struttura così ben congegnata, una così acuta dinamica dei sentimenti, una tale felice combinazione di aristocratica preziosità e di arguzia popolare, da darle uno smalto che la distingue tra le tante sue consorelle».
Lo spettacolo porta sul palcoscenico del Duse tutti gli allievi del primo anno del Corso di Qualificazione: Dario Aita, Barbara Alesse, Antonietta Bello, Filippo Berti, Maximilian Dirr, Fabrizio Maiocco, Gianmaria Martini, Davide Pedrini, Irene Villa, Manuel Zicarelli, con la partecipazione di attori neo-diplomati quali Andreapietro Anselmi, Davide Mancini e, a sorpresa, alcuni altri.
Fortuna e sfortuna del nome (in orginale Dicha y desdicha del nombre) viene replicato sul palcoscenico del Duse tutte le sere alle ore 20.30 dal 17 al 20 giugno. L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti a sedere.
IL 18 GIUGNO IN SCENA ALLA CORTE «SALONICCO 43»
LA STORIA DEL CONSOLE ITALIANO CHE SALVÒ 500 EBREI DAI LAGER NAZISTI
Giovedì 18 giugno (ore 20.30) il Teatro Stabile di Genova ospita sul palcoscenico della Corte lo spettacolo Salonicco 43 da un’idea di Gianpaolo Cavarai e Antonio Ferrari. Regia di Ferdinando Cerini, con Massimo Wertmuller e Carla Ferraro; voce e curatela musicale di Evelina Meghnagi, chitarre Domenico Ascione, percussioni Arnaldo Vacca; produzione Ex Novo, con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.
Lo spettacolo viene presentato a ingresso libero.
Salonicco 43 è una rappresentazione teatrale che nasce dai documenti storici raccolti da Daniel Carpi e porta in primo piano la figura di Guelfo Zamboni, console italiano nella città greca ai tempi delle leggi razziali antisemite. Pur lavorando per il governo fascista, Zamboni (interpretato da Massimo Wertmuller) accoglie con viva preoccupazione le leggi razziali che vietano agli ebrei anche di fare la spesa o di uscire dopo il tramonto, e lentamente in lui l’uomo prende il sopravvento sul funzionario, tanto che Guelfo Zamboni aiuterà più di cinquecento persone a scampare alla deportazione nei campi di concentramento, ottenendo come pochi altri, tra cui Oskar Schindler reso celebre dal film di Spielberg, il conferimento da parte di Israele del titolo di “Giusto fra le Nazioni” e un posto nello Yad Vashem di Gerusalemme.
In Salonicco 43, i monologhi del protagonista s’intrecciano drammaticamente con quelli di una donna ebrea (Carla Ferrero) che perde il lavoro e viene deportata in un campo in Polonia, dal quale infine farà ritorno in una Salonicco deserta e irriconoscibile. Come ha scritto un critico che ha visto Salonicco 43 alla Biennale di Venezia 2008, «lo spettacolo restituisce la drammaticità di quegli eventi storici, la rabbia, il dolore e il rancore di quei giorni tragici», trovando nell’interpretazione dei due protagonisti, ma anche nel raffinato accompagnamento musicale la via per «scavare in profondità in ogni più recesso psicologico, creando nello spettatore un turbato coinvolgimento».
Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, viene proposto al Teatro della Corte giovedì 18 giugno, ore 20.30, a ingresso libero.
Milano,Palermo,Napoli - TUTTO IN UNA NOTTE- Maratona di spettacoli alla Paolo Grassi
17 luglio 2009
[B]Milano, Palermo, Napoli
TUTTO IN UNA NOTTE
Festa finale del Festival Arlecchino nelle citt
Allegati: 2
L'uomo che amava le donne
Amici!!!
VI HO MAI CHIESTO NIENTE???? :asd:
Vi scrivo per segnalarVi che il 12, 13 e 14 Novembre, a Firenze, al Teatro di Cestello (Piazza Cestello, 4 - Firenze, zona San Frediano), ci sarà uno spettacolo teatrale di poesia cantata, programmato sul territorio nazionale e con tappa fiorentina, del magnifico Attilio Ierna (attore che io amo particolarmente), che con la sua voce narrante ci accompagnerà per un'oretta e poco più di spettacolo.
Il titolo è "L'UOMO CHE AMAVA LE DONNE" - Concerto poetico di Attilio Ierna e Marco Lamioni.
In allegato la locandina dell'evento e la brochure...
Stasera al Teatro Verdi: BABA di Gigi Gherzi e Barbara Apuzzo
Noura Production
Presenta il nuovo spettacolo di
di Gigi Gherzi e Barbara Apuzzo
30 ottobre 2009
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Festival Officina Teatro XI - V edizione
Dal 6 al 29 maggio 2010, il Teatro Pasquale de Angelis aprir
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16:30 Angelo Pisani in scena al Leonardo da Vinci dal 19 al 31 ottobre!
Nexus OFF - Cartellone teatrale 2010/2011
Il Nexus Studio apre il suo spazio scenico alle compagnie teatrali toscane e inaugura un cartellone ricco di appuntamenti e di spettacoli. Da novembre a febbraio numerosi saranno gli attori e i lavori che si alterneranno al Nexus. In un’atmosfera intima, di comunicazione diretta tra interpreti e spettatori, la recitazione diviene dono: ogni piece sar