Con l'Uomo Invisibile!:DCitazione:
Oserei dire che non è neppure una Religione, guarda. E' l'incontro con una Persona
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Con l'Uomo Invisibile!:DCitazione:
Oserei dire che non è neppure una Religione, guarda. E' l'incontro con una Persona
La roccia è la saldezza divina mentre la sabbia è l'inconsistenza diabolica che si sgretola alla prima calamità, siamo noi a decidere dove costruire la nostra casa, per questa scelta Dio non interviene anche se potrebbe perché rinunciandovi, come ha fatto Gesù morendo, ci lascia liberi di scegliere.
Quel determinismo che traspare dal salmo da te citato è un determinismo che caratterizza il mondo ebraico prima di Gesù.
beh, no: è un portato logico dell'Onnipotenza, che si manifesta anche con l'astensione nell'onniscienza di ciò che accadrà: non si muove foglia che Dio non voglia non è solo un detto popolare, e include tutte le Grazie;
è inutile insistere nel gioco delle tre carte sulla pretesa libertà umana finché si ragiona nel contesto tradizionale del dio biblico; lo dimostrano i vari "misteri";
tornando in tema, quello che appare evidente è che la conservazione di un vincolo matrimoniale non riesce ad imporsi come valore in sé, a prescindere dalla qualità della relazione e della famiglia;
se chiedo: perché ? la risposta non è moralmente forte come quella al perché non uccidere, rubare, ecc...
Io non mi riferivo al vincolo matrimoniale che è una parentesi della vita, ma alla vita stessa.
non capisco lo stesso: sei il nipote di Agnelli, un ragazzo giovane e forte, militare nei parà, operaio in incognito, dirigente della Piaggio, e a 28 anni muori di cancro; se credi in Dio, devi collocare questo dio in tutto il quadro, e finisci necessariamente in un contesto di determinismo divino; storie così ci sono in tutte le famiglie, quindi, fai 2+2...
non è che un cancro - un terremoto o altro... - lasciato agire da un dio che non interviene aggiunga una libertà; eppure devi collocare il tutto nel creato di Dio, ed è questo che ti porta comunque necessariamente al fatalismo.
Se credi in Dio devi necessariamente credere in un altro mondo.
perché mai ?
in effetti, persino il tuo "altro mondo" comunque non è tale da gratificare o far soffrire come questo, e pertanto non compensa; a meno che tu definisca un paradiso giardinetto dove si mangia e si beve in allegria, esattamente come faresti qui;
ma sarebbe comunque assurdo un dio che ti facesse morire di cancro un figlio per poi "ricompensarti" in un altro mondo;
hai sempre la risorsa-barzelletta, per cui la morte diventa il momento premio agognato per liberarti finalmente del coniuge insopportabile; anche questa potrebbe essere una dottrina religiosa efficace :asd:
Evidentemente l'altro mondo non me lo sono inventato io, altrimenti sarebbe proprio come dici tu:D, con una leggera riserva, che mi ritroverei mia moglie premurosa e gentile:asd:.
Nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Hai mai sentito parlare delle beatitudini?
Con Verdicchio:birre:?
La beatitudine che dà il colpo di ...grazia:asd:
Sarà come dici, ma io ci credo. Non mi accontento del solo aspetto materiale, anche se lo ritengo necessario.
Non è questione di premi o punizioni, anche se l'aspetto andrebbe approfondito, ma ritengo l'aspetto materiale un'esperienza per la spirito.
La Torà in effetti trasporta Dio in questa vita, ma col tempo, specialmente durante il periodo dei Maccabei, molte aspetti irrisolti hanno trovato spiegazione nella spiritualità. Leggi di quella madre che vedendo uccisi tutti i suoi figli trovò il modo di consolarli ricorrendo ad un'altra vita.
Riflettendo poi sul mio matrimonio, per restare in tema, né io e né mia moglie, avendo ancora affetto reciproco seppur separati, ci accontentiamo di come sono andate le cose.
Mi sembra poi, per finire, che la sola vita in questa terra possa condurre facilmente al fatalismo con tutto ciò che ne segue.
conduce al fatalismo se pensi alla virtù remunerata dal Grande Salumiere, un tanto l'etto, un papà che premia il bambino obbediente;
se pensi da adulto, alla virtù come necessaria, e che è premio a se stessa, non hai dubbi, né fatalismo; fai quello che devi e accada quello che può;
non ti dico di chi era questo il motto, ma non è un papa :asd:
Io direi "fai quello che è bene fare e ti accorgerai che ciò non è quello che devi ma è quello che ami fare".
Oppure per fare concorrenza al macellaio, meglio del salumiere che hai citato, "dove non arriva la carne arriva lo spirito".
Ps. su ciò che è bene fare se ne può parlare senza pregiudizi coniani:D.
Infatti è alla coscienza che si deve mirare, senza altri premi, su questo concordo.
Un fatto però rimane aperto e che non dipende da noi ed è la morte; e quando dico la morte mi riferisco non alla nostra ma a quella dei nostri cari, specialmente chi ha perduto un figlio.
Questo fatto ineludibile, è un sospeso che si può avere soltanto pensando alla resurrezione, cioè ad un Dio che può.
Mi accorgo però che siamo andati fuori tema, e per ritornarvi posso dire che nel matrimonio può succedere di separarsi ma i figli sono un collante che unisce, se in coscienza ci teniamo.
può essere un'esigenza umana, ma non per questo una "verità" sostenibile dalla psiche moderna media come "credibile";
io cerdo che "una sola carne" si riferisca a quelli, non ai coniugi incollati con la colla Artiglio :DCitazione:
Mi accorgo però che siamo andati fuori tema, e per ritornarvi posso dire che nel matrimonio può succedere di separarsi ma i figli sono un collante che unisce, se in coscienza ci teniamo.
Gesù cita continuamente i Salmi, Crep. Fa riferimento costante alle Antiche Scritture e Profezie: Continuamente! Segno che rivestono una grande importanza per Lui, venuto a dar loro compimento....
Se crediamo in Dio, lo crediamo presente, vigile, attivo nella nostra Vita, no? Ecco che allora, possiamo affidarGli le fondamenta del nostro Matrimonio.
Se non crediamo in Dio, confidiamo soltanto nelle nostre forze e nella nostra determinazione.
Dai frutti si riconosce l'albero.
E' vero anche il contrario, tenere in vita con testardaggine ciò che si risolverebbe meglio in altro modo.
Anche noi credevamo da ingenui che il matrimonio fosse un legame indissolubile ma di fronte alla realtà dei fatti capisco che noi siamo umani, troppo umani per poter legare Dio al nostro modo di vedere; oggi posso dire con convinzione che Dio non si può legare pensando solo di essere legati in nome Suo.
Ti piaccia o no mi sento molto più vicino a Lui perché, primo posso dedicarmici completamente, quando e dove voglio; secondo, e credo piaccia anche a Lui, c'è reciproco rispetto con mia moglie e, soprattutto, mio figlio è sereno e contento.
Se per te ho sbagliato sono pronto a pagare di persona quando sarà il momento.
Non le ho inventate io (o la Chiesa) queste Parole:
"L'uomo non divida ciò che Dio unisce"
Le ha proprio dette Gesù Cristo a proposito del Matrimonio. Poi....fai te :dunno:
Possibile che tu lo intenda sessualmente.
Noi non ci siamo risposati, siamo solo separati, hai capito?
Non facciamo più sesso, e stiamo separati, non divorziati, hai capito?
O te lo devo spiegare per l'ennesima volta.
Chi faceva la domanda a Gesù aveva il secondo fine di ripudiare la moglie tramite un semplice documento solo per vantaggio personale, dell'uomo rispetto alla donna; Gesù difende la donna ad oltranza, per questo, avendo i furbetti tirato in ballo Mosè, egli riferisce che il patriarca lo ha fatto ( cioè ha dato con un semplice libello la possibilità di divorziare) per la durezza dei loro cuori, cioè per il loro egoismo e supremazia.
Infine se tu mi metti con le spalle al muro dicendo "Poi... fai te" è inutile che tu lo dica perché l'ho già fatto anni fa.
Magari parlava del nucleo dell'atomo, Gesù in quanto Dio è un essere eterno, come tale atemporale, ci si può confondere e redarguire sulla pericolosità delle esplosioni nucleari, d'altra parte nel libro dei salmi (capitolo 90 versetto 4) si dice che per Dio mille anni sono un solo giorno, perciò per lui due giorni dopo ci sarebbero stati primi bombardamenti atomici.
Eh si....gli chiesero chiarimenti proprio sull'atomo, non c'è che dire.....:sisi:
Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».
MATTEO 19
Perciò visto che il creatore non li ha creati da principio maschio e femmina, in quanto, anche ammettendo che ci sia un creatore, la prima vita comparsa sul pianeta non aveva una separazione tra i sessi, solo dopo si è evoluta in tal senso, se un dio ha creato la vita non ha creato maschi e femmine e casomai fosse intervenuto in seguito per separarli... beh, quello dunque che Dio ha separato, l'uomo non congiunga.
Tutto è Maschio e Femmina, in natura: tutto! La Vita si ha ESCLUSIVAMENTE, per l'Unione di ciò che è Maschio con ciò che è Femmina. E questo non lo dice certo solo la Religione....
In sostanza non si sposano, anche se si separano:D