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Originariamente Scritto da
Ranko
Dichiarala una conquista della comodità, piuttosto, abbi il coraggio delle tue opinioni (è un discorso che, comunque, faccio a tutti i laicisti).
Un figlio non è desiderato e allora lo faccio fuori, questo è l'aborto nel 99% dei casi al giorno d'oggi.
Tirare i ballo i casi limite (la bambina incinta) è pura ipocrisia laicista.
Anche la pena di morte è una conquista della comodità:
quel tale è un assassino plurimo, probabilmente sarà ancora un assassino e quindi..zac!... lo impicco e problema risolto (caso limite tanto come la bambina incinta)
Ma questo non è giusto, comodo sì, ma non giusto e quindi va bene la moratoria sulla pena di morte.
Ancora più giusta e desiderabile è la moratoria sull'aborto.
Sei completamente fuori strada e il tuo discorso, infatti, sta in piendi solo utilizzando i casi limite (aborto usato come contraccettivo) e il serial killer (soggetto sicuramente irrecuperabile).
Il 99% dei casi non so dove l'hai tirato fuori, tra l'altro.
Peccato che la realtà sia un altra e il tuo ragionamento ci faccia palesemente a pugni.
La pena di morte è un atto di barbarie soprattutto perchè (USA a parte) è comminata e applicata principalmente in paesi nei quali il condannato spesso subisce processi sommari e privo di un'adeguata difesa (vedi Cina e Iran).
Negli USA è applicata quasi solo ed esclusivamente a persone povere, disadattate e prive di una difesa adeguata per motivi economici ed è preceduta da una detenzione nel braccio della morte che a volte dura decenni e che forse è una pena ancora più crudele dell'esecuzione stessa.
Non da ultimo, le Corti supreme di alcuni stati hanno sospeso le esecuzioni perchè il metodo dell'iniezione letale pare che sia tutt'altro che indolore e la costituzione statunitense vieta la comminazione di pene "insolite e crudeli".
Questi sono principalmente i motivi che stanno alla base della richiesta di moratoria, non dotte e filosofiche dissertazioni sulla funzione della pena.
Idem posso dire per il discorso aborto sul quale, come al solito, equivochi in assoluta malafede (come Ferrara).
Il discorso "conquista" per la donna o "libertà" va inteso nel senso di affrancamento dall'aborto clandestino praticato in condizioni disumane (per le donne povere) e nelle cliniche private (per le donne ricche) ed anche qui non si tratta di un ragionamento filosofico ma di dolorosa necessità.
Le donne hanno sempre praticato l'aborto, fosse concesso o meno a loro di farlo dalla legge.
Scendi dal pulpito e vieni sulla terra, ci sono cose terribili ma anche bellissime da scoprire.
Solo una persona in malafede come Ferrara può equiparare in modo fazioso le due iniziative, si tratta di una stupida provocazione che, infatti, non ha avuto nessun seguito.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mat612000
...
La pena di morte è un atto di barbarie soprattutto perchè (USA a parte) è comminata e applicata principalmente in paesi nei quali il condannato spesso subisce processi sommari e privo di un'adeguata difesa (vedi Cina e Iran).
Negli USA è applicata quasi solo ed esclusivamente a persone povere, disadattate e prive di una difesa adeguata per motivi economici ed è preceduta da una detenzione nel braccio della morte che a volte dura decenni e che forse è una pena ancora più crudele dell'esecuzione stessa.
Non da ultimo, le Corti supreme di alcuni stati hanno sospeso le esecuzioni perchè il metodo dell'iniezione letale pare che sia tutt'altro che indolore e la costituzione statunitense vieta la comminazione di pene "insolite e crudeli".
Questi sono principalmente i motivi che stanno alla base della richiesta di moratoria, non dotte e filosofiche dissertazioni sulla funzione della pena.
Ma cosa stai dicendo?
Che la moratoria è stata chiesta e concessa solo perchè applicata crudelmente
o applicata ad esseri indifesi?
Questo significa che se applicata "umanamente" (non saprei come) o a persone ricche potrebbe anche andare bene?
E io che pensavo che la moratoria sulla pena di morte fosse stata decisa "perchè la pena di morte è ingiusta!"
Citazione:
Idem posso dire per il discorso aborto sul quale, come al solito, equivochi in assoluta malafede (come Ferrara).
Il discorso "conquista" per la donna o "libertà" va inteso nel senso di affrancamento dall'aborto clandestino praticato in condizioni disumane (per le donne povere) e nelle cliniche private (per le donne ricche) ed anche qui non si tratta di un ragionamento filosofico ma di dolorosa necessità.
Le donne hanno sempre praticato l'aborto, fosse concesso o meno a loro di farlo dalla legge...
ed allora? E giusto permetterlo solo per questo motivo?
anche l'omicidio è sempre stato commesso, lo andiamo a depenalizzare?
Andiamo a stabilire delle categorie che "è giusto" poter uccidere?
Io dico: che il bambino nasca, poi, se la madre non lo vuole per i più svariati motivi, che venga lasciato in ospedale e dato in adozione.
Almeno il bambino vive.
La vita non deve forse stare al di sopra di ogni altra considerazione utilitaristica?
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si ma devi capire che per i medici non è il bambino ad essere importante ma la madre...
se la madre non vuole passare 9 mesi da incubatrice per poi abbandonare il figlio non voluto (con tutte le spiacevolezze che possono seguire) oppure se non vuole perchè al parto rischia di morire (in dipendenza delle complicazioni al figlio o che) hai voglia di farle cambiare idea
piuttosto va ad abortire in un fosso
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ranko
Ma cosa stai dicendo?
Che la moratoria è stata chiesta e concessa solo perchè applicata crudelmente
o applicata ad esseri indifesi?
Questo significa che se applicata "umanamente" (non saprei come) o a persone ricche potrebbe anche andare bene?
E io che pensavo che la moratoria sulla pena di morte fosse stata decisa "perchè la pena di morte è ingiusta!"
Eri a un passo da capire qualcosa e sei scivolato.
Ti ho solo spiegato i motivi concreti perchè la pena di morte è ingiusta se facevi un piccolo sforzo avresti capito che questa è l'unica via per evitare le pastoie dei discorsi "filosofici" sulla "giustizia" o "ingiustizia" della pena.
Non può esistere una pena di morte "giusta" perchè la sua applicazione pratica inevitabilmente cozza contro i principi generali delle Costituzioni di quasi tutti gli stati del mondo.
E' questa la strada che stanno percorrendo faticosamente anche gli USA, quella della pena "crudele".
Cerca di ragionare...
Citazione:
ed allora? E giusto permetterlo solo per questo motivo?
anche l'omicidio è sempre stato commesso, lo andiamo a depenalizzare?
Andiamo a stabilire delle categorie che "è giusto" poter uccidere?
Io dico: che il bambino nasca, poi, se la madre non lo vuole per i più svariati motivi, che venga lasciato in ospedale e dato in adozione.
Almeno il bambino vive.
La vita non deve forse stare al di sopra di ogni altra considerazione utilitaristica?
Daje.
Non ho detto che l'aborto sia giusto, ho detto che si è reso necessario dargli delle regole e praticarlo in modo assitito e dignitoso per la donna.
Ma leggi quello che scrivo o sei obnubilato dai fumi d'incenso?
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[QUOTE=Grey Fox;801356]si ma devi capire che per i medici non
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[QUOTE=Ranko;801361]Per i medici
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ranko
Le decine di migliaia di aborti che si praticano in Italia (per non parlare del mondo) non vengono affatto eseguite da donne in pericolo di vita; cerchiamo di non prenderci in giro!
Ci hai fatto uno studio, conosci le percentuali, o lo dici solo perch
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[QUOTE=mat612000;801357]... perch
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Grey Fox
nessuno può stabilire che? quando uno dei due è in pericolo di vita i medici, se possono, fanno SEMPRE perdere il figlio per salvare la madre, sempre.
perchè deve appunto scegliere tra due vite una delle quali destinata, per forza, a perire.
Ma se non è così? Quando la madre non è in pericolo quale giustificazione puoi addurre?
Citazione:
cosa cambia? se la madre ha paura e non vuole non ci sono santi che la portino a condurre la gravidanza, per poi abbandonare il figlio...
io non ho idea di che onere sia portare avanti una gravidanza, ma tu neanche ti ci metti a pensarlo...
in questi casi le donne sono più coraggiose degli uomini, il fatto di avere bambini fa parte della loro psicologia quindi non fare paragoni azzardati.
La donna eventualmente ha paura perchè ha paura di trovarsi sola con un bambino da gestire (soprattutto se il padre è vigliaccamente assente).
Ma in Italia abbiamo uno stato sociale che pensa quasi a tutto, può occuparsi anche di aiutare le madri in queste situazioni.
Si sperperano un casino di soldi pubblici per le cose più inutili.
In questo caso sarebbe utile e giusto stanziare ampi fondi.
L'Italia non è il Burkina Faso e può permettersi di affrontare bene il problema, basta solo volerlo! basta solo deciderlo!
Eppoi c'è sempre la possibilità di dare in adozione il bambino,
almeno vive!
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[QUOTE=Ranko;801377]Se non
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[QUOTE=mat612000;801406]Ragioni a compartimenti stagni perch
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E' inutile discutere con te.
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Non credo, Mat. Sono temi talmente delicati e profondi che dibatterli civilmente non puo' che essere proficuo. E' in gioco la concezione stessa dell'uomo e della vita....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ranko
Non sarebbe giusto, piuttosto, portare avanti la gravidanza ed eventualmente dare in adozione il figlio in caso lei non si senta di tenerlo?
E se non se la sentisse, non tanto di tenere il figlio, quanto di affrontare la gravidanza?
Non so se te ne rendi conto, ma non
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[QUOTE=erin;801442]Tu vedi solo la vita dell'embrione (perch
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[QUOTE=artemis;801483]E quando la madre non
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Citazione:
Originariamente Scritto da
artemis
E quando la madre non è in pericolo di morte, ma decide lo stesso di abortire? In questo caso non si mettono due vite in una bilancia... a rischio è solo la vita del feto.
Nessuno ha MAI obbligato NESSUNA donna ad abortire.
Interrompere la gravidanza è semplicemente LECITO non è incoraggiato o premiato.
Voi invece volete PROIBIRLO e costringere l'Italia a tornare ai tempi dell'aborto clandestino, ve ne rendete conto?
Abolire la pena di morte significa, al contrario, levarla di mezzo e basta senza tornare a situazioni precedenti ben peggiori di quella attuale.
Anzi, decisamente migliori per la civiltà dei popoli.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
erin
Il concetto di "vita", a mio modo di vedere, va al di là della mera sopravvivenza...
E, per me, la vita (non solo la sopravvivenza) della madre, ha comunque un valore superiore a quella di un embrione.
Se l'embrione è di otto-nove mesi, permettimi di dissentire erin. Rimaniamo al discorso di quando un feto non è sviluppato, allora sono d'accordo cento volte. Ma dopo, decidere di sacrificare un bambino in pancia al posto della madre è solo una convenzione, magari giustificata per l'utilità della madre se ha altri figli o una famiglia, ma non si può dimostrare che i medici facciano bene a sacrificare un feto vivo magari a termine gravidanza, quando dopo dieci giorni che è nato tutti ci scandalizzeremmo alla sola idea di sacrificarlo per salvare lamadre. A questo punto non è più questione di ragione contro superstizione ma di sensibilità individuali.
D'accordissimo sul concetto di vita che non è sopravvivenza, in un thread sull'eutanasia ti farei la ola, qui la situazione non è così netta.
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Infatti l'aborto è eseguito entro 90 giorni, salvo casi assolutamente eccezionali.
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[QUOTE=Acquerapide;801512]Se l'embrione
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Ma :look: mi sebrava che si fosse preso in considerazione il caso di un aborto oltre i normali limiti di tempo per salvare la vita alla madre, forse tu non ti riferivi a questo in particolare, pardon..
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[QUOTE=Ranko;801311]E chi lo dice che
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Stavamo pensando: poiché parliamo di bambini, anzi! Di infanti pre-nascituri, non possiamo considerarli innocenti, in quanto manchevoli essi del sacramento più importante della cristianità, il battesimo. Ipso facto, essi non possono per definizione essere innocenti, ma anzi, sono da considerarsi come ricettacoli del germe diabolico, dello stesso Diavolo in persona che su di essi può rivendicare la condizione del peccato originale, il più abominevole e disgustoso fra i peccati di cui l'uomo regge il peso da quel fatidico venerdì mattina di seimila anni fa. Perciò, lungi dal non meritarsi punizione alcuna, essi dovrebbero essere fustigati con verghe di rosmarino asperso d'olio bollente e soppressi in quanto flagelli della morale e dell'etica e perciò non vedo motivo per definire l'aborto come negativo bensì come terapeutico per il nerbo spirituale dell'Italia, e quindi generalizzabile come pratica a tutti i bambini non nati.
Oppure a somministrare perette di acqua battesimale in situ , fatta da un prete ad ogni rapporto.
Se non altro elimineremo la disoccupazione sacerdotale, dovendone assegnare uno per coppia.
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La vita inizia col concepimento nel seno della madre. Anche se ancora informe, il feto ha in pienezza tutte le caratteristiche che lo renderanno persona. E il primo diritto della persona e' quello di nascere. Poi, come e' stato detto, l'aborto rimane una ferita profonda nel cuore della madre, una scelta angosciante, piena di risvolti psicologici e morali che la seguiranno per sempre.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
La vita inizia col concepimento nel seno della madre. Anche se ancora informe, il feto ha in pienezza tutte le caratteristiche che lo renderanno persona. E il primo diritto della persona e' quello di nascere. Poi, come e' stato detto, l'aborto rimane una ferita profonda nel cuore della madre, una scelta angosciante, piena di risvolti psicologici e morali che la seguiranno per sempre.
La vita inizia col concepimento ...
la persona inizia dopo, il quando lo stabilisce una convenzione e lo
definisce una legge che, per sua natura,
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Poi, come e' stato detto, l'aborto rimane una ferita profonda nel cuore della madre, una scelta angosciante, piena di risvolti psicologici e morali che la seguiranno per sempre.
Ed
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Ranko usa statistiche molto personalizzate...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Non credo, Mat. Sono temi talmente delicati e profondi che dibatterli civilmente non puo' che essere proficuo. E' in gioco la concezione stessa dell'uomo e della vita....
Dai Cono, le questioni sono sempre quelle.
Stabilire come considerare il feto.
E tra un credente e un non credente, trovare una conciliazione
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Si parla di pena di morte giustamente da abolire perch