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Penso che l'umanità sia tropo "piccola" e limitata, non possiamo dimostrare l'esistenza o l'inesistenza di "DIO".
Anzi, davanti a certe questioni penso che sia da superbi difendere senza riserve le due tesi.
Non ci sono prove davvero tangibili e inconfutabili per dare una risposta.
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Non credo sia questione di piccolezza. A parte dio potremmo sollevare tantissime questioni, potremmo perfino domandarci se esiste il paese delle meraviglie di Alice e non trovare risposta ovviamente. Senza dimenticare che l'inidmostrabilità potrebbe derivare appunto dall'inesistenza di qualcosa.
Analizzando il contenuto delle religioni penso si possa avere un margine di risposta, sia scomodando la scienza che altre branche come la storia.
Stavo anche pensando, riguardo alla religione cristiana, che il comportamento di questo dio è strano ed illogico. Se si parte dal presupposto che questa religione ritiene che l'uomo una volta fosse immortale, in una condizione privilegiata rispetto ad ora, ci sono due aspetti strani ed ingiusti: uno è che dio avrebbe punito non solo questa coppia primigenia da cui sembra, mescolando anche un pò di evoluzione, originatosi l'uomo, ma anche tutti i discendenti, ovviamente incolpevoli in quanto non ancora nati, l'altro è che, sempre dio stesso, avrebbe stabilito che anche i discendenti di questa coppia avrebbero avuto questa natura corrotta. Su quest'ultimo punto mi sembra ci siano evidenti contraddizioni nel senso che dio si sarebbe tirato la zappa sui piedi stabilendo che nascessero creature con una natura che lui stesso non voleva o apprezzava.
Quindi se la religione mi dice che il peccato primo è come se avesse fatto entrare "geneticamente" questo male anche in tutti gli altri che sarebbero venuti dopo, mi pare poco logico che dio scarichi tutte le colpe sull'uomo se questo sbaglia o se è più debole rispetto al prima del peccato originale.
Così mi pare.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Cosa c'entra l'amore o l'altruismo con quello che stavo dicendo io, che mi pare tutt'altra questione?
Come tutti, è ovvio che se amo una persona, la amo per certe ragioni, dall'aspetto fisico a qualità intellettive e caratteriali.
Troppo semplice così.
Anche io posso dire di amare Dio per certe ragioni, ma così rimango nel vago e torniamo al punto di partenza.
E ciò dimostra il motivo per cui io non possa spiegare e motivare in maniera logica la mia fede in Dio. Cosa dovrei dirti? Io la sento la sua presenza. Come? Nella storia e nelle cose che accadono nel mondo. Per me è impensabile un mondo senza una sua intrinseca motivazione di fondo. Un mondo che esiste per casualità e causalità.
Da qui io credo che la missione evangelica del cristiano sia relativa. L'annuncio del Vangelo deve trovare un terreno fertile, o rimane tutta aria fritta e pura formalità. In ultima analisi sono convinta che l'uomo oltre che essere per natura un animale razionale e sociale, sia anche un animale religioso.
Avevo in mente di aprire un thread sull'ateismo, corrente di pensiero che mi affascina molto proprio perchè non mi appartiene... e credo che prima o poi darò fatti alle parole. :sisi:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Non credo sia questione di piccolezza. A parte dio potremmo sollevare tantissime questioni, potremmo perfino domandarci se esiste il paese delle meraviglie di Alice e non trovare risposta ovviamente. Senza dimenticare che l'inidmostrabilità potrebbe derivare appunto dall'inesistenza di qualcosa.
Analizzando il contenuto delle religioni penso si possa avere un margine di risposta, sia scomodando la scienza che altre branche come la storia.
Stavo anche pensando, riguardo alla religione cristiana, che il comportamento di questo dio è strano ed illogico. Se si parte dal presupposto che questa religione ritiene che l'uomo una volta fosse immortale, in una condizione privilegiata rispetto ad ora, ci sono due aspetti strani ed ingiusti: uno è che dio avrebbe punito non solo questa coppia primigenia da cui sembra, mescolando anche un pò di evoluzione, originatosi l'uomo, ma anche tutti i discendenti, ovviamente incolpevoli in quanto non ancora nati, l'altro è che, sempre dio stesso, avrebbe stabilito che anche i discendenti di questa coppia avrebbero avuto questa natura corrotta. Su quest'ultimo punto mi sembra ci siano evidenti contraddizioni nel senso che dio si sarebbe tirato la zappa sui piedi stabilendo che nascessero creature con una natura che lui stesso non voleva o apprezzava.
Quindi se la religione mi dice che il peccato primo è come se avesse fatto entrare "geneticamente" questo male anche in tutti gli altri che sarebbero venuti dopo, mi pare poco logico che dio scarichi tutte le colpe sull'uomo se questo sbaglia o se è più debole rispetto al prima del peccato originale.
Così mi pare.
Nel confrontare l'AT con il NT si arriva sempre ad affermazioni antitetiche. Io stessa non sono molto sicura di saper pienamente motivare il Nuovo alla luce del Vecchio Testamento. In tal senso, due Domeniche fa il Vangelo affrontava anche questo tema, e adesso ho capito un po' meglio, credo, perchè questo Dio si manifesti temibile e misericordioso in maniere diverse nella Bibbia. Con il Nuovo Testamento l'uomo non ha più scuse, detta in breve. Perchè c'è la Grazia di Dio. Mentre prima gli uomini erravano perchè non potevano comprendere la legge di Dio (essendo appunto uomini), adesso c'è la Grazia, che ci permette di entrare nel mistero di Dio, e di scegliere.
Mi chiedevo appunto come mai Mosè, ad esempio, avesse permesso agli ebrei di ripudiare le mogli. Dice Gesù che ciò accadde per colpa dell'uomo. Perchè diversamente l'uomo non avrebbe potuto agire. Perchè Dio si abbassa alla meschinità dell'uomo.
Ciò che mi fa pensare, Vega, è che tu ti ponga questi quesiti da atea, quando io da cristiana, un po' ignorante, li considero materia oscura da esplorare. Evidentemente la materia ti è di interesse.
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Scusate ma, vorrei chiedere (senza nessun intento di provocazione) una cosa a coloro che hanno riposto la loro fede nel Cristianesimo. Perchè avete scelto di abbracciare questa religione e non un'altra? Nel senso...se l'avete fatto è perchè credete nell'esistenza di Dio. Questo per voi implica che le divinità appartenenti alle altre religioni non esistono?
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Io credo in un unico Dio, e questo
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Per Ailis
E' come rispondere alla domanda "perché parlo Italiano?", perché me lo hanno insegnato e perché lo conosco meglio.
Se poi mi interessa parlare anche altre lingue posso anche apprenderle ma l'Italiano resta sempre la mia lingua principale sia perché l'ho imparata in vari modi sin da piccolo e sia perché parlando al meglio posso esprimere un giudizio positivo, od, anche negativo, rifiutando.
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[QUOTE=Artemis;1048528]Io credo in un unico Dio, e questo
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Non credo sia questione di piccolezza. A parte dio potremmo sollevare tantissime questioni, potremmo perfino domandarci se esiste il paese delle meraviglie di Alice e non trovare risposta ovviamente. Senza dimenticare che l'inidmostrabilità potrebbe derivare appunto dall'inesistenza di qualcosa.
Analizzando il contenuto delle religioni penso si possa avere un margine di risposta, sia scomodando la scienza che altre branche come la storia.
Stavo anche pensando, riguardo alla religione cristiana, che il comportamento di questo dio è strano ed illogico. Se si parte dal presupposto che questa religione ritiene che l'uomo una volta fosse immortale, in una condizione privilegiata rispetto ad ora, ci sono due aspetti strani ed ingiusti: uno è che dio avrebbe punito non solo questa coppia primigenia da cui sembra, mescolando anche un pò di evoluzione, originatosi l'uomo, ma anche tutti i discendenti, ovviamente incolpevoli in quanto non ancora nati, l'altro è che, sempre dio stesso, avrebbe stabilito che anche i discendenti di questa coppia avrebbero avuto questa natura corrotta. Su quest'ultimo punto mi sembra ci siano evidenti contraddizioni nel senso che dio si sarebbe tirato la zappa sui piedi stabilendo che nascessero creature con una natura che lui stesso non voleva o apprezzava.
Quindi se la religione mi dice che il peccato primo è come se avesse fatto entrare "geneticamente" questo male anche in tutti gli altri che sarebbero venuti dopo, mi pare poco logico che dio scarichi tutte le colpe sull'uomo se questo sbaglia o se è più debole rispetto al prima del peccato originale.
Così mi pare.
Probabilmente non è Dio che agisce così, ma io credo siano stati gli autori degli scritti che così lo hanno pensato perché nessuno, allora, sapeva spiegarsi il perché della morte ( oggi invecchiamento delle cellule) od il perché della trasmissione di caratteri fisici soprattutto negativi inventando il peccato come fonte di ogni male (oggi si spiegherebbe con l'ereditarietà genetica).
Io non credo che Dio abbia colpe.
Infatti gli gnostici, più tardi, hanno cercato di ovviare a questa contraddizione, che tu hai ben evidenziato, attribuendo la creazione non a Dio ma ad un essere malvagio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ailis
OK, tu mi stai parlando di monoteismo...ma per quanto riguarda le religioni politeiste?
Io ho sempre interpretato le religioni politeiste come una visione molteplice della realt
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[QUOTE=Artemis;1048518]Troppo semplice cos
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Per cui ti dovresti chiedere se realmente questo tuo sentire, uscendo dal soggettivo, ha anche un qualcosa di oggettivo, di reale.
Poichè mi pare sia questa la frase più importante del tuo discorso, io ti rispondo: questa cosa vale anche per te. Sì, me lo sono chiesto, e credo sia reale. E chi non lo crede semplicemente non lo vede o non lo avverte. Questo non vuol dire che non esista.
Tu ti sei mai chiesta se quello che credi tu non sia solo un tuo modo di vedere la realtà?
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Io non sono credente. Secondo, quello che tu duci è un'affermazione forte. Hai delle prove per dire che questo "sentire" è di tutti e che è la spia che avverte dell'esistenza di un creatore?
A me pare molto che più che interrogarsi, approfondire e ricercare, voi credenti vi adagiate su una certa emotività (complice anche quello la chiesa vi dice e c'è una forte spinta in questa direzione), su ragioni del tutto personali per interpretare la realtà, la quale sembra però assomigliare più ad un desiderio, un rifugio perfino, che ad un fattore comune condivisibile e reale.
Ogni religione, pur avendo dei punti in comune, ha anche le sue particolarità e differenze. Purtroppo quello che dici tu, troppo generico, non può bastare. Chi avrebbe ragione allora se esiste ciò che tu dici, questa percezione, tu che sei cristiana, un muslmano, un induista, un animista, un buddhista, uno scintoista...?
Penso che quella domanda dovresti rivolgerla prima a te stessa che agli altri.
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Per questo c'è anche la religione che invade e si arroga il diritto di stabilire cosa sia vero e cosa non lo sia anche in ambito scientifico (e la tua ha delle "chicche" su come debba essere intesa la scienza, l'evoluzione ecc... fra encicliche e discorsi vari).
Non c'è nulla di astruso, anzi di logico. Scusami ma non credo ci sia nulla di strano nel cercare di capire quello che si prova e quello che sta attorno. Forse dovresti chiederti per primo cosa sia questa sensazione,se sia davvero un segnale divino, un radar oppure un fenomeno di altro genere. Ed è strano scusami che questo "radar" faccia arrivare le persone su strade diverse. Se esiste Gesù non può esistere Allah, o Shiva....
Scusami se dubito della bontà dell'efficacia di questo "sentire" visti i risultati palesemente discordanti fra credente e credente.
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[QUOTE=Ailis;1048522]Scusate ma, vorrei chiedere (senza nessun intento di provocazione) una cosa a coloro che hanno riposto la loro fede nel Cristianesimo. Perch
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Visto che sai tutto, sai anche spiegare il perchè ci sono tutte queste diverse percezioni di dio? Quale di queste credenze si avvicina di più alla vera realtà di dio (se ce n'è una ovviamente)?
Visto che esistono anche sostanziali differenze fra divinità e divinità e fra le varie credenze, cosa succederà ad esempio all'anima, ci reincarniamo in varie vite, risorgeremo un giorno, ci sarà un paradiso con diverse vergini per gli uomini giusti....?
La tua è un'affermazione con delle implicazioni non di poco conto.
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Ahahahahahaha niente vergini per nessuno, stai tranquilla. L'anima vivrà una pienezza nuova, sconosciuta, che solo qua e là riusciamo a percepire.....
E che avrà il suo culmine quando anche il corpo risorgerà, per arrivare alla visione beatifica, ed eterna, di Dio!
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Dio non sarebbe mai riuscito ad avere una cattedra universitaria:
1. Ha pubblicato soltanto un lavoro importante.
2. Era in aramaico.
3. Non aveva citazioni bibliografiche.
4. Non e' stato referato e rivisto.
5. Alcuni addirittura dubitano che l'abbia scritto lui.
6. Sara' anche vero che ha creato il mondo, ma cosa ha fatto da allora ?
7. La sua capacita' di collaborazione e' molto limitata.
8. Il mondo scientifico ha avuto grossi problemi a riprodurre i suoi risultati.
9. Non ha mai chiesto alla Commissione Etica il permesso per sperimentare sull'uomo.
10. Quando l'esperimento e' andato male ha provato a nascondere tutto sotto un diluvio.
11. Non e' andato mai a lezione, ma ha raccomandato agli studenti di leggersi i libri.
12. Alcuni dicono che abbia addirittura mandato suo figlio ad insegnare al suo posto.
13. Ha scacciato via i suoi due primi allievi.
14. Nonostante il suo esame consista in solo dieci prove (sempre le stesse), la maggior parte dei suoi studenti ne ha sbagliate piu' di una.
15. L'orario di ricevimento e' molto irregolare e di solito avviene sulla vetta di una montagna.;)
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16. Ci ama follemente. Anche quando ci prendiamo gioco di lui.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
16. Ci ama follemente. Anche quando ci prendiamo gioco di lui.
Peccato questa teoria non possa essere dimostrata
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Citazione:
Originariamente Scritto da
volperossa
Peccato questa teoria non possa essere dimostrata
Nemmeno il contrario se
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Citazione:
Originariamente Scritto da
cinziatitti
Nemmeno il contrario se è per questo! :D
Una volta che stabilisci quali sono gli effetti del suo amore puoi provare empiricamente che c'è o meno no?
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[QUOTE=conogelato;1049658]Ahahahahahaha niente vergini per nessuno, stai tranquilla. L'anima vivr
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anche il pensiero esiste e ne abbiamo diretto uso e padronanza senza che alcuna dimostrazione scientifica abbia prove concrete dell'esistenza
sarà il caso di smetterla con simili paragoni senza per questo dare vita ad una creduloneria o fede cieca senza alcun ragionamento su di essa
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[QUOTE=Rettologo;1049908]anche il pensiero esiste e ne abbiamo diretto uso e padronanza senza che alcuna dimostrazione scientifica abbia prove concrete dell'esistenza
sar
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[QUOTE=Boyakki;1049958]La fede, per definizione, non
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rettologo
con questo te la sentiresti di affermare che il pensiero si trova all'interno del cervello stesso ?
Beh, come mi sentirei di dire che la digestione avviene nello stomaco. Non sono né un neurologo né uno psicologo, ma è il mio cervello che mi permette di pensare, tanto che quando il cervello muore ma il resto del corpo continua a funzionare per un po', vengo comunque considerato morto, e qui risparmiatemi i dettagli sulla morte cerebrale e i relativi cavilli, in quanto non ho più la capacità di pensare, esprimermi e ricevere stimoli e sono di fatto deceduto.
Il discorso sull'attività cerebrale e il condizionamento del processo cognitivo ci porta alla percezione di Dio, che come s'è detto nei post iniziali può prescindere dalla sua esistenza, e quindi può essere anche indifferente alle "attenzioni" che una supposta entità superiore ci rivolge
Come ho affermato più volte non intendo dare addosso alla fede altrui, ma mi piace riflettere, insieme a coloro che non citano i testi sacri come fonti scientifiche, sugli elementi che non vengono presi in considerazione in questi topic generalmente privi di sbocco.
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concordo con quanto dici ma
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Mi accodo a quanto dice Boyacchi sul pensiero ed il cervello. Fino a prova contraria questo organo è la sede del pensiero che avviene appunto per l'attività dei neuroni. Difatti danneggiandolo perdiamo non solo le capacità motorie, ma potremmo avere danni anche alle facoltà intellettive e comportamentali.
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[QUOTE=Vega;1049986]Mi accodo a quanto dice Boyacchi sul pensiero ed il cervello. Fino a prova contraria questo organo