gatto,era...ironico :mmh?: CioaCitazione:
Ma il Pd dice no: "Non ha i requisiti" Che errore negare la tessera a Grillo!
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Non � la prima volta che qualcuno si presenta a fare il capo in casa altrui, ci ha provato pannella, di pietro e grillo mi pare che � la seconda volta.
Per altro � un problema per una organizzazione che vorrebbe essere democratica senza aver fissato e formalizzato le regole di tale democrazia.
Diventa un modo come un altro per fare un colpo di stato soft questo potersi presentare dal nulla a fare il capo.
Cavaliere Nero personalmente io non ho la pregiudiziale se Grillo come qualsiasi altro cittadino che in politica guadagna 4 milioni l'anno o pi� se il suo reddito � conforme alle tasse che paga. Fino a prova contraria non credo che essere ricchi sia sinonimo di truffaldino. Esempio Berlusconi � un caso a parte e lo dimostrano i vari Mangano, i dell'Utri, i Previti, le trentadue offshore (la Guardia di Finanza si � fermata a queste trentadue per il rompicapo che hanno creato queste societ� a scatole cinesi). Non vado oltre perch� sarebbe troppo lo scrivere riguardo al mondo degli affari e della finanza, sul privato � consigliabile stendere un velo pietoso. Come vedi Cavaliere Nero le differenze come ci sono fra i meno abbienti sussistono come fra i ricchi. Nota bene questo non lo scrivo per difendere Grillo ma per evidenziare che gli onesti e i disonesti sono in tutti i ceti sociali indipendentemente dal reddito. Quando un personaggio della vita pubblica di qualunque orientamento politico � disonesto va sempre denunciato e messo all'indice del pubblico ludibrio.
E aderiamo, ...aderiamo.
La ragazza si presenta bene, dopodich�?! Votare lei significa votare il suo partito tout-court ed il dramma italico sta proprio nei partiti presi nel loro insieme; neanche Ghandi, se messo nel pd, potrebbe fare un decimo di quello che fece.
Quello che non far� mai un Grillino � votare o spalleggiare uno di questi partiti che hanno accettato le regole e le consuetudini del gioco politico italiano in cui i migliori soccombono sempre a favore dei "diplomatici carrieristi" senza principi che abbondano trasversalmente.
L' unica speranza per questo paese sta negli sconosciuti, nell' uomo qualunque che � la vera parte sana del paese e anche la piu' capace e intelligente, quell' uomo qualunque che ha fatto il prestigioso "made in italy" e il cui lavoro � apprezzato nel resto del mondo, quell' uomo qualunque che non partecper� mai alle primarie del pd, suvvia... chi ci crede davvero alle primarie "dal basso"?:dentone:
Riparleremo ancora della tua Serracchiani, Cavaliere, scommettiamo che sar� sempre una seconda linea?;):cool::cool::cool:
(il PDC = PD + UDC ) http://www.discutere.it/showthread.p...r-Cono-e-tuttiCitazione:
Cono,tu che conosci personalmente Debora,la potresti convincere a dimettersi dal PDC?
Piu' vivace dei morti viventi che si alimentano di retorica volendo vendere tutto a tutti senza dare niente a nessuno.
Nello specifico persegue una politica vicina agli interessi imprenditoriali quindi lontana dai miei interessi che imprenditore non sono.
Direi un valido elemento, ma solo per chi rientra nei suoi obiettivi di fondo per altro molto rappresentativi del pd che da molti anni ha abbandonato la vocazione di politica popolare a cui mantiene solo un riferimento retorico per conservare la rendita elettorale di posizione ereditata dal pci.
Renzi: "Big uniti solo contro di me
ma se vinco io vanno tutti a casa"
Il sindaco di Firenze lancer� il 13 settembre da Verona la sua campagna per le primarie: "Se perdo? Riequilibrio nel partito". "Per la prima volta i giovani rischiano in proprio, senza pi� aspettare che D'Alema si faccia da parte"
http://www.repubblica.it/politica/20...0/?ref=HREC1-2
Renzi e il grillismo
Si vuole sgonfiare il consenso di Grillo? Allora il Pd si schieri per dimezzamento dei parlamentari, abolizione del finanziamento pubblico e dei vitalizi per gli onorevoli.
Cos� Matteo Renzi, presentando la sua corsa alle primarie.
Tutto giusto. Ma se Grillo domani chiede di andare in giro in mutande facendo perepep� con le trombette e saltellando su un piede solo che facciamo? Gli andiamo dietro in attesa che poi pretenda di saltellare a piedi uniti battendo le manine?
Sar� impopolare dirlo, ma il problema della credibilit� dei partiti ha poco a che fare con il numero dei parlamentari o con i loro stipendi. Se i partiti hanno perso autorevolezza � soprattutto perch� vent�anni fa hanno dato una risposta formale, e non di contenuto, alla crisi di sistema. Perch� non hanno saputo rinnovare un patto sociale compromesso dai radicali mutamenti economici e tecnologici in atto.
Le rivoluzioni � di destra o di sinistra che siano � non nascono mai per i privilegi o le ruberie delle classi dirigenti. Quelli sono gli epifenomeni � condannabili, per carit� � che la propaganda rivoluzionaria usa strumentalmente per agitare le folle e tenere alta la tensione. Le rivoluzioni, invece, nascono dall�incapacit� delle classi dirigenti di garantire la tenuta sociale e la coesione culturale di un popolo.
Per questo il grillismo non si combatte inseguendo la logica formale dell�anticasta. N� invocando un ricambio generazionale di principio e povero di contenuti. Del resto il progetto del capo politico dei Cinque Stelle non � la riforma del sistema, ma l�annientamento del sistema. E non si fermer� � per sua stessa ammissione � fino alla soppressione definitiva degli avversari.
Cos� Renzi, da bravo formalista light, sta perseverando nell�errore. Quello di chi non capisce che il solo modo di sgonfiare Grillo � riempire il vuoto di contenuti nel quale � complice la pi� brutta politica degli ultimi vent�anni � il grillismo ha sguazzato senza nessun vero e consapevole avversario.
http://bracconi.blogautore.repubblica.it/?ref=HREC1-2
Secondo me, Grillo � importantissimo per il PD. Specie se si decide a prenderlo sul serio (lui e i suoi numerosi sostenitori) evitando di bollarlo e marchiarlo a ogni pi� sospinto, confinandolo semplicemente nell'antipolitica.
La delegittimazione dell'antangonista e anche la sua criminalizzazione, se ci si riesce, � un tecnica molto utilizzata ereditata dal pci che ti faceva pure il processo segreto interno con tanto di delazioni anonime raccolte dal comitato di garanzia, la santa inquisizione del partito, che emetteva la sua condanna segreta ed il malcapitato si ritrovava fottuto senza sapere nemmeno come.
Tecniche che funzionano non si lasciano, al massimo si ammodernano e si camuffano.
E poi per contrastare grillo serve contrapporgli una politica di successo di cui il pd manca e non ha neanche idea di cosa inventarsi, al che usa contro un nemico temibile le armi pi� classiche del suo arsenale, come per altro fatto con berlusconi a cui mai riuscirono a contrapporre una seria politica che riuscisse a raccogliere consenso.
Alla guida del pd ci stanno quelli di trenta anni fa e non � un caso che si generi lo scontro con renzi e che questi nomini d'alema e non bersani, perch� l'attuale pd � una creatura di d'alema che lo governa con pugno di ferro da dietro le quinte, come fatto da trent'anni a oggi.
...ed � perlappunto questo ammuffito e vetusto PD che siamo chiamati a cambiare. Impresa titanica? Non credo.
Ci sta provando renzi, non altri, con qualche chances di successo, un renzi che, nel caso vincesse, si sostituir� a d'alema con una politica renzi che va nella sua direzione renziana e non nella mia, quindi � una storia di altra gente per quel che mi riguarda e non vedo perch� un partito che non ha mai rappresentato la mia fascia di interessi lo dovrei considerare, seppure potenzialmente, un mio partito.
Solo operch� nelle sue prediche propagandistiche utilizza una retorica popolare? come se una divisa affittata al magazzino delle maschere facesse la persona che la indossa.
Che ci fanno nel pd ichino e colaninno?
Ora non fare anche te l'errore di guardare alle persone e non ai programmi e alle idee.....
Sono due cose che si compenetrano, non esiste l'una senza l'altra, mo il pd � il partito dell'intellighentia dei loft bene di roma, anche che fosse popolato da gente valida e non lo �, perch� dovrei delegargli il mio, come se delegassi la marcegaglia perch� mi piace, ma qualla � confindustria, non altro.
Quindi posso apprezzare dei personaggi pi� di altri nel ruolo che vanno a ricoprire, ruolo che non comprende me, quindi sono valutati come altri con cui si avr� a che fare probabilmente con fini divergenti.
Pure la democrazia cristiana era il primo partito e governava da sempre, ma non per questo lo si doveva votare per mantenerlo in quella posizione, anzi.
Che il pd ora risulti, in teoria, al netto di una astensione del 40% che pu� azzerare ogni previsone, il partito con percentuale maggiore � vero, ma ci� pu� essere una ottima ragione per votare altri avendo lui fatto ci� che ha fatto e perch� � ci� che �.
C'� un qualche motivo che rende conveniente votare il partito relativamente maggiore se non ti rappresenta?
Poi che andare per la maggiore attiri un certo voto inerziale di chi non sa che pesci pigliare � vero pure questo, ma tali scelte le si lascia a chi non sa che pesci pigliare e vota dove votano i pi�, contrastati per altro dalla fazione uguale, ma opposta, che vota per definizione dove votano i meno.
Intendevo che, comunque, col PD bisogner� fare i conti, Gatto. Non � che al suo interno � tutto da buttare....
Si sarebbe detto lo stesso con la dc ed � esplosa, il pd si avvia sulla stessa strada.
Nell'immediato � ragionevole che abbia una influenza, ma, per ci� che ha fatto e di cui si � reso colpevole, ovviamente da certi punti di vista e non da altri, i conti ci si fanno per regolarli, non per dargli ulteriore vantaggio.
Se non tutto � da buttare, beh, si affrettino a portarlo via e renderlo ben riconoscibile perch� l'andazzo assomiglia a quello che successe a sodoma e gomorra:D
Ahahahahahahaha addirittura!
Vabb� dai....staremo a vedere. Io auspico e mi impegno perch� venga fuori l'anima migliore, dal PD.
Come dire lo trasformo in qualcosa di diverso, ovvero diventa un diverso partito, con scopi diversi e con diversa gente.
E poi il tuo migliore non � lo stesso migliore di altri e l'assetto attuale � tale perch� ritenuto il migliore da chi poteva realizzare l'idea del suo migliore, allo stesso modo di quello che vorresti fare tu solo che loro ci sono riusciti e tu ci devi ancora provare.
Le puntate sono a loro favore.
Vedremo....vedremo...Grande coalizione, governo al sicuroCitazione:
staremo a vedere. Io auspico e mi impegno perch� venga fuori l'anima migliore, dal PD
Solo con la riproposizione della grande coalizione che appoggia oggi il governo Monti si avrebbe un governo con una maggioranza molto forte, tra i 435 e i 445 deputati.
Ovvero il pd senza l sposa il pd con la l:D e nessuno osi dividere ci� che la santa alleanza dell'interesse proprio unisce
Dopo la grande coalizione, ancora grande coalizione. Sarebbe questa l'unica formula in grado di garantire oltre 400 deputati a sostegno di un nuovo governo. Lo sostiene Ipr Marketing, che ha simulato lo scenario post-voto se andremo a votare con la legge elettorale su cui sembra ci sia un accordo tra i maggiori partiti. Una maggioranza pi� debole, invece, sarebbe quella ottenuta da un'alleanza di centro sinistra con Pd, Sel e Udc: circa 360 deputati.
L'ipotesi di legge. La simulazione � stata effettuata nel caso in cui il Porcellum fosse sotituito da un sistema proporzionale con un premio di maggioranza (10% o 15%) al partito che prende pi� voti. Mentre i partiti che non superassero la soglia del 5% non entrerebbero in Parlamento. La proiezione in seggi � stata fatta considerando anche possibili 'listoni'. La maggioranza numerica alla Camera dei deputati � di 316 su 630. Il sondaggio di Ipr ha scelto come maggioranza per un governo stabile quota 360 deputati.
Le alleanze prima del voto. Il Pd potrebbe creare un'unica lista con Api e Psi, partiti che difficilmente supererebbero la soglia di sbarramento. � probabile che il Pdl faccia lo stesso con la Destra di Francesco Storace, mentre l'Udc stringerebbe un' alleanza con Fli, Mpa e Grande Sud.
Pd + Sel, niente governo. Il Pd, che si aggiudicherebbe stando agli attuali sondaggi il premio di maggioranza, non potrebbe mai governare da solo. Infatti avrebbe alla Camera rispettivamente
232 o 254 eletti, ben sotto la soglia minima fissata a 316. Anche l'alleanza con Sel di Vendola non sarebbe sufficiente per governare, perch� al massimo si arriverebbe a 288 deputati.
Pd + Udc, maggioranza risicata. Nel caso di alleanza post voto tra Pd e Udc, solo se il premio di maggioranza fosse al 15% si potrebbe formare un governo. Con 326 deputati a sostegno il governo sarebbe per� appeso ad una maggioranza numericamente esile.
Pd+Sel+Udc, possibile governo. Con l'alleanza allargata di tutto il centro sinistra e un premio di maggioranza al 15% si potrebbe avere invece una maggioranza abbastanza stabile, raggiungendo la soglia minima di governabilit� con 360 deputati.
Grande coalizione, governo al sicuro. Solo con la riproposizione della grande coalizione che appoggia oggi il governo Monti si avrebbe un governo con una maggioranza molto forte, tra i 435 e i 445 deputati.
http://www.repubblica.it/politica/20...0/?ref=HREC1-6
Sta uscendo l'anima del pd e, dove tutti rilanciano, la serracchiani si mette all'asta, un futuro lo vuole pure lei e, se non ti spicci a sistemarti, poi resti zitella.
Serracchiani tentata da Renzi. Ma Bersani le offre il Friuli
Renzi potrebbe giocare la carta Serracchiani nella corsa alle primarie del Centrosinistra. Lo rivela ad Affaritaliani.it una fonte molto vicina al sindaco di Firenze. Debora Serracchiani, attuale segretario regionale del Pd friulano, sarebbe una delle donne a cui Renzi vorrebbe affidare il ruolo di vicepremier qualora battesse Pierluigi Bersani e Nichi Vendola alle primarie d'autunno (la data � ancora da definire). Ad avvalorare questa ipotesi ci sono le dichiarazioni della stessa Serracchiani che ha bacchettato il segretario del Pd il quale ha accusato Grillo di usare un linguaggio fascista: "Diciamo che Bersani si � lasciato trascinare. Ma mi rendo conto che di fronte a un continuo dileggio della politica come quello che fa Grillo...beh, come si dice a Roma: quando ci vuole, ci vuole. Per� mi chiedo se questi scontri tra dirigenti politici arrivino all'elettorato". Insomma una critica non tanto velata che potrebbe farla tornare nelle braccia del rottamatore per eccellenza. Ma Bersani non sta di certo a guardare e ha gi� assicurato all''europarlamentare del Pd la candidatura alla presidenza del Friuli Venezia Giulia.
La partita � quanto mai aperta e si preannuncia estremamente combattuta: la Serracchiani, infatti, potrebbe spostare gli equilibri visto il suo forte appeal tra i giovani elettori Democratici. Intanto Pietro Ichino ha rotto gli indugi e collaborer� con Renzi. Il sindaco di Firenze infatti lo ha chiamato per convincerlo a sostenerlo nella corsa alla leadership del Pd, a differenza di Bersani che non ha contattato il giuslavorista. Lo ha spiegato lo stesso Ichino in una nota sul proprio sito: "Ho accolto ben volentieri la richiesta rivoltami dal sindaco di Firenze di contribuire al suo programma in materia di lavoro, economia, efficienza e trasparenza delle amministrazioni pubbliche, in vista delle primarie del Pd che si svolgeranno nell'autunno prossimo. La stessa richiesta non mi � stata rivolta da Pierluigi Bersani: altrimenti avrei collaborato con la stessa disponibilit� ed entusiasmo con lui, cos� come con qualsiasi altro candidato. Mi batto nel Pd per le cose in cui credo, a fianco di chiunque le condivida, senza distinzione di provenienze o appartenenze". Per Ichino, Renzi avrebbe riservato la poltrona di ministro del Welfare.
http://affaritaliani.libero.it/polit...ani290812.html
Debora � l'unica che puo' tenere a freno la megalomania di Matteo: Sarebbe una bella accoppiata, secondo me.
Lo tiene a freno facendogli solletico:D
Secondo me ha tutto da guadagnare, il Renzi, se Debora lo appoggia.
Certo, la squinza trascina al seguito i giovin funzionari, la fgci di ora, per questo se la contendono sia bersani che renzi, mentre lei medita dove conviene salire, perch� se sbagli carro finisci la carriera, per un bel posto al parlamento europeo.
E' avendo al seguito tali componenti che si vince, ma dall'altra parte pure non scherzano e questa volta chi perde ci lascia le zampette, dato che se la sono giurata e gli uni sono incompatibili con gli altri.
Chi vince piglia tutto e non ci sono premi di consolazione.
Il "grande patto" dei maggiorenti
l'organigramma che blinda i big del Pd
Lo schema prevede Bersani premier, Veltroni alla presidenza della Camera e D'Alema ministro. E' pi� sicuro se si evitano le primarie e lo scontro con Renzi. Una tregua nel partito. Franceschini verso la segreteria, Fioroni e Bindi al governo.
Il nodo del Quirinale.
Il patto di potere tra i big a cui si riferisce Matteo Renzi � anche l'organigramma dell'ultimo giro. � la spartizione di poltrone dei "vecchi", come si evince chiaramente dalle parole del trenta-quarantenne Matteo Orfini, unito al sindaco di Firenze solo dalla voglia non di mandare tutti a casa ma di non vederli pi� in prima fila. "Nessuno ex ministro dovr� tornare al governo nel 2013", avverte Orfini facendo capire che molti invece scaldano i muscoli. Ma anche Antonello Soro, prudente e navigato ex capogruppo del Pd alla Camera ora transitato all'authority per la privacy, descriveva, alla vigilia dell'estate, una futuribile divisione dei compiti: "Franceschini spera nella presidenza della Camera, ma per quel posto � in corsa Veltroni. A Dario daranno la segreteria del Pd".
Qualcosa pi� di una voce, dunque. Qualcosa, anzi molto meno di un patto blindato che sarebbe comunque sottoposto a un numero infinito di variabili, la prima della quale non � irrilevante: vincere le elezioni e gestire il ricambio di governo. In questo caso, quello che il Foglio ha chiamato "papello" ma che in realt� � vero un toto-poltrone, disegna cos� l'Italia del 2013. Pier Luigi Bersani premier, Rosy Bindi vicepremier, Veltroni presidente della Camera, D'Alema ministro degli Esteri o commissario europeo, Franceschini segretario del Pd, Fioroni ministro. Secondo Renzi questo tipo di intesa spiega l'insolita assenza di litigiosit� tra le correnti democratiche.
E sta alla base, per esempio, dell'equidistanza di Veltroni sulle primarie mentre gran parte dei veltroniani riconoscono nel sindaco di Firenze il vero erede del programma illustrato al Lingotto nel 2007. Ma la pianificazione a tavolino � reale? Pur coinvolto direttamente, sono mesi che Beppe Fioroni mette in guardia i suoi colleghi dalla sindrome dell'ultimo giro. "E se alla fine ci spazzassero via tutti?", dice.
http://www.repubblica.it/politica/20...9/?ref=HREC1-1
Poesse che alla fine finisce male, ma se non combatti � finita male prima di cominciare e, da quel che si dice, l'idea � di non fare prigionieri, ma condurre un campagna di sterminio, sempre che gli sterminatori non restino sterminati.
E chi lo stabilisce tale patto? e li si parla di una concezione di partito ciascuna irricevibile dagli altri, chi perde muore, politicamente.
Se vince renzi la vecchia nomenclatura viene destituita e pensionata, se vince la falange della nomenclatura renzi viene appeso per i piedi e arso vivo.
Ragionevolmente, come possono due concezioni contrapposte appoggiarsi e, anche giurando fedelt� per opportunit� politica e personale, chi vince come potr� fidarsi di chi gli aveva giurato la defenestrazione promettendola al pubblico.
E chi fa certe promesse, pure volute dal popolo, se vince con che faccia si presenta a graziare gli sconfitti, facendo la figura di maroni che dopo tanto dire riammetteva bossi, se invece perde, come pu� geneuflettersi a quei vincitori additati come la rovina del partito e della nazione?
O f� quello, il PD e volta radicalmente pagina o � destinato a scomparire in men che non si dica, Gatto.
Vabb�, ne sono scomparsi tanti, uno in pi� non sconvolger� il cimitero dei partiti, d'altra parte se non rappresenta un voluto diffuso che ci sta a fare, olte a presidiare le poltrone e i privilegi della nomenclatura?
Un partito che sparisce, uno spazio politico che si forma per fare posto a formazioni pi� rappresentative del voluto reale diffuso.
ha fatto il suo ciclo e se ne certifica la fine, sono tutti liberi di scegliersi altri rappresentanti.
[I]n ogni modo Cono il caso Renzi che � il pi� eclatante nel P.D. e non di meno ci sono casi e non pochi pure nel P.D.L. questo dimostra che i giovani sentono la necessit� fisiologica del cambiamento e iniziare da qui in avanti una nuova esperienza generazionale. In definitiva coloro che hanno contribuito ad arrivare a questo disastro sociale e lavorativo sono sempre qui presenti ai vertici dei partiti e delle istituzioni come se i responsabili fossero altri politici. I giovani che come spero potranno da qui in avanti avere una parola in capitolo devono comprendere bene e non male che i padri fondatori della nostra costituzione sono le pietre miliari da cui ci deve essere sempre un riferimento come per le navi che navigano negli oceani i fari sono i loro riferimenti. Come sappiamo i riferimenti ci sono e servono per evitare errori nel limite del possibile e danni ulteriori.