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Originariamente Scritto da
Baboulenka
:rotfl:
Cmq per rispondere a Silvia, trovo sbagliato addossare la colpa ai lavoratori stranieri visto soprattutto che lavorano senza tutele, con paghe da fame e per giunta in nero :v Semmai � colpa dei datori di lavoro...
Poi tutta sta gente a cui viene rubato il lavoro io non la vedo. Come diceva Doppio molto spesso si tratta di lavori che gli italiani non vogliono pi� fare.
Secondo me sei un po' accecata dalla tua situazione e non riesci ad essere obiettiva, non lo dico con cattiveria, solo che capita spesso che si cerchi un capro espiatorio quando non si ha quello che si desidera. Purtroppo atteggiamenti come questo, se generalizzati, possono diventare molto pericolosi.
A dire il vero il thread voleva essere un p� provocatorio, cmq so bene che la colpa � dei datori di lavoro ma non � superiore a quella dei lavoratori. Succede che sono loro a proporsi ai datori di lavoro e lo fanno col proposito di non far lavorare gli italiani, perch� appunto il lavoro � poco.
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Scusate ma prima non riuscivo ad accedere. Vi spiego il mio sfogo
Avr� usato in modo improprio il termine "razzismo" sia per ignoranza sia perch� ho scritto di getto il thread . Abito vicino al centro CARA in Sicilia e proprio in questi giorni gli extracomunitari si sono ribellati e hanno occupato tutte le strade limitrofe, protestando contro il governo che non vuole dargli il permesso di soggiorno affinch� possano muoversi liberamente e andarsene. Ammetto di essermi stizzita..vogliono andarsene, ma fateli andare...qua tra extracomunitari e rmeni, albanesi e altri non si camipsce nulla...sono pi� degli italiani. A parte questo la cosa che mi infastidisce e che sono loro stessi ad andare di nascosto dai datori di lavoro e dire che lavoreranno per meno soldi ma per pi� ore, giocano al ribasso e non mi pare sia onesto. Non dico che debbano lavorare gli italiani e non loro , voglio solo un p� di trasparenza e onest�, che da parte loro e dei datori di lavoro non c'�. Non sono vittime, sono carnefici
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Mi sembra evidente che non lo facciano a scpo di cattiveria fine a se stessa, ma per sopravvivere e chi compra come tutti e sempre si attiene all'offerta piu' conveniente.
Per cui la responsabilita' ricade su chi ha voluto e reso possibile tale concorrenza.
Poi chi ha il problema non puo' che fronteggiarne l'aspetto che si trova davanti con i mezzi che ha.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il gatto
Mi sembra evidente che non lo facciano a scpo di cattiveria fine a se stessa, ma per sopravvivere e chi compra come tutti e sempre si attiene all'offerta piu' conveniente.
Per cui la responsabilita' ricade su chi ha voluto e reso possibile tale concorrenza.
Poi chi ha il problema non puo' che fronteggiarne l'aspetto che si trova davanti con i mezzi che ha.
Guarda anch'io lotto per la sopravvivenza e quindi non mi pare una motivazione per un comportamento cos� subdolo
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La forza contrattuale basta poco a che scompaia e chi sta in fondo o crepa, o ruba, o svende cio' che ha.
Le guerre fra poveri non a caso sono le piu' feroci e non si fanno prigionieri.
Lavorare per due soldi non piace a nessuno, ma la fame non facilita il dibattito, in nesssuna dellle due parti.
Se l'offferta supera la domanda il prezzo crolla e ha poco senso sperare che qualcuno si limiti volontariamente le scarse possibilita' che ha a beneficio di altri, per cui se l'offerta e' a prezzi stracciati e perche' solo a quel livello l'offerta incontra una risposta.
Ne consegue che qualcuno deve sparire a che il prezzo possa alzarsi.
Quello che ipotizzi tu e' fare dei prezzi stracciati per far fallire la concorrenza quindi in monopolio dettare le proprie condizioni al mercato, tecnica applicata dal commercio cinese, che pero' non si applica alla manodopera.
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E' uno scontro impari, l'economia nazionale sta cedendo di fronte alle offerte al ribasso delle economie a cui si � concesso l'accesso ai mercati interni, cosa che ha comportato anche l'arrivo di merce umana che si propone a prezzi cinesi.
Soluzioni personali non ce stanno se non la capacit� ove esista di riciclarsi in lavori in cui tale concorrenza non c'�, tanto anche spiegando che il gioco a ribasso non conviene nemmeno a chi lo usa � inutile perch� al suo livello ha le stesse problematiche e deve contenere la spesa visto che le commesse sono scarse e i pagamenti ancora di pi�.
Poi l'impoverimento generale contribuisce al crollo dei consumi, certi lavoratori esportano pure quel poco che pigliano senza spenderlo dove gli viene pagato e si affonda anche la produzione ove non abbia la possibilit� di delocalizzare.
Al contorno c'� pure il problema dato dal fatto che chi paga non � detto che necessiti per forza del lavoro che usa a quel prezzo e se quel prezzo non fosse disponibile semplicemente vi rinuncerebbe perch� l'impresa non conviene.
Ovvero se riverniciare la ringhiera mi costa 50 euro la cosa si fa, se me ne costano 200 si far� un giorno forse tanto la ringhiera arrugginita ringhia lo stesso.
Una via di attenuazione sarebbe, per me, ridurre questa presenza che distorce il mercato del lavoro, ma le varie posizioni in merito sono note e il risultato tuo � quello che ti trovi, per altri la cosa � invisibile navigando in altre situazioni e la situazione come tutte le crisi � solo per chi ci incappa senza difesa.
A livello personale serve inventarsi qualcosa e contrastare il problema sullo stesso piano, la guerra � guera e morte tua � vita mia, ma anche per fare la guera ci vogliono risorse proprie disponibili.
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Quindi proponi di scendere al loro livello e andare dal datore a proporsi ad un prezzo pi� basso...e se poi loro continuano a scendere finisce che lavoriamo gratis... mah...
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Veramente sto dicendo che parte della soluzione di fondo del problema generato da una presenza disturbante � disfarsi di quella presenza.
Cosa che per� non risolve il tuo problema immediato a cui non c'� modo di rispondere se non l'inventarsi un qualche modo di sfuggire a quella competizione e se ci� non � possibile non vedo altra via che dover adattarsi sfruttando, se possibile, il vantaggio dato dal fatto che competi nel tuo ambiente.
Fermo restando che � chiaro che la tua situazione non � allegra, ma quella � e resta.
Citazione:
e se poi loro continuano
Non � cos� semplice scendere oltre certi livelli perch� dietro c'� la spesa personale che mediamente per loro dovrebbe essere superiore a quella individuale tua avvantaggiata dal giocare in casa, cosa che da spazio pure ad un fronte comune.
Mi rendo pure conto che queste, per chi nella situazione reale ci si trova, sono povere considerazioni approssimative di massima.
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Pur giocando in casa , loro sono avvantaggiati. Vivono in 10 in un monolocale, possiedono solo un'auto in comune,non pagano tasse..quindi tutti i soldi che prendono gli bastano e avanzano
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Citazione:
Vivono in 10 in un monolocale, possiedono solo un'auto in comune,non pagano tasse..
Aspetti che generano una vulnerabilit� sociale, manca l'abitabilit� del locale che � correlata al numero degli utilizzatori, il proprietario incorre in sanzioni per sfruttamento, l'evasione � perseguita, fattori che in una guera vanno sfruttati.
Certo non � semplice agire nell'azione individuale, ma sopravvivere passa anche per l'uso uttimale di ci� che si ha a disposizione che certamente non � detto sia semplice da sfruttare.
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Ma tale sistuazione esiste perch� gli si concedono degli spazi che ai residenti non sono concessi e questo � un aspetto a cui mettere mano pesantemente perch� a nessuno piace battersi con le mani legate, lui mentre l'altro fa quello che gli pare.
Se si duella senza regole applicate � stupido legarsi da soli a regole penalizzanti.
In prospettiva salta pure tutto il sistma civile se a tale situazione non si pone uno stop.
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C'� molto spazio per degenerare ulteriormente.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
Silvia e' inevitabile , gi� da tempo tutti gli imprenditori sono emigrati con le nostre produzioni dove la manodopera e' meno costosa della nostra , ora dulcis in fondo quella manodopera � venuta a trovarci direttamente a casa nostra , non la sfruttiamo pi� noi ed � la loro rivincita , prendiamone atto e buonanotte.
Prendiamone atto e buonanotte? sai che nel giro di 4 giorni nel mio paesino di neanche 10.000 anime si sono impiccate due persone per gravi problemi economici e mancanza di lavoro...si deve cominciare a regolamentare tutto, specialmente quello che riguarda gli emigrati, altrimenti ci sar� una guerra civile
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Molte regolette utili ci sarebbero pure, altre se ne potrebbero fare, ma il problema sta nella scarsa volont� politica di applicarle, ove non si perori addirittura il contrario.
Quindi anche l'azione di far sentire il peso del disagio vissuto conta specialmente se produce conseguenze politiche.
Parli di un paesino, ma in realt� del genere si abita se il comune, che pu� richiedere il foglio di via concede la residenza e il sindaco pesa, inoltre l'amministrazione dipende dai singoli voti e anche individualmente si da peso potendo anche facilmente proporsi su certi obiettivi.
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Silvia, io sinceramente non capisco perch� gli immigrati siano un problema. La mancanza di lavoro � una cosa generalizzata e chi "non � di qui" ha tutto il diritto di lavorare, si tratta di persone come noi eh.
Trovo un po' ipocrita colpevolizzarli perch� vivono in 10 in una stanza, hanno una macchina, ecc. Poveretti...
Il problema � che non pagano le tasse? Legittimo! Ma non le pagano in primis i datori di lavoro che li assumono in nero. Quindi un primo passo sarebbe impedire il lavoro sommerso. Il problema a mio avviso non sono gli immigrati, � il sistema che non funziona.
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Non a caso il ricettatore � punito come il ladro, ovvero va colpita la domanda e l'offerta illegale per un risultato che in certe situazioni si vuole pure rapido e nella situazione non ci sono i tempi infiniti che necessitano i risultati di principio.
Citazione:
Quindi un primo passo sarebbe impedire il lavoro sommerso.
Impedire il lavoro sommerso sarebbe il metodo migliore per metterli fuori mercato, ma la cosa si complica per la differenza di risorse fra chi il lavoro lo da e chi lo presta al che lo scontro � pi� difficile da sostenere.
Applicando la legge per altro verso quella presenza non sarebbe possibile o ne risulterebbe drasticamente ridotta visto che anche vivere in dieci in una unit� famigliare � leggermente illegale e cos� tanti altri dettagli a cominciare dagli ingressi e dai requisiti di permenenza che poi si traducono nel problema finale, una concorrenza impari.
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Circa le scelte automobilistiche si pu� ipotizzare che dire fatto in germania ha una valenza economica che il vantaggio della delocalizzazione non compensa, salvo poi subappaltare la componentisca e assemblare in patria il prodotto finale e le sue parti critiche non secondarie in un prodotto di fascia alta.
Per un prodotto di fascia bassa le problematiche si pongono diversamente e non � secondario che i beni di lusso hanno risentito relativamente della crisi, quando non ne hanno tratto un vantaggio, tenendo pure conto che per il bene di lusso il nome e di conseguenza l'immagine costituiscono un valore reale.
In generale si delocalizza per fruire di situazioni di convenienza, o evitarsi penalizzazioni e probabilmente i vantaggi offerti dalla germania compensano gli svantaggi perch� se ci� che costa di pi� rende di pi� si ha comunque un margine positivo che � inutile cercare altrove con i disagi e i costi che ci� comporta.
Complessivamente se vuoi che una attivit� produttiva operi sul tuo territorio nelle tue regole devi garantirgli stabilmente delle condizioni economicamente vantaggiose rispetto alle possibilit� che gli si propongono perch� un qualunque gruppo di amministrazione che minimizza i redditi massimizzando i costi viene licenziato su due piedi dalla propriet� azionaria, o comunque sgomma per sopravvenuto fallimento su tempi nemmeno lunghi.
Nei fattori va considerato pure il rischio che ogni luogo comporta e che richiede una remunerazione sua, oltre che rientrare nei margini previsti per la specifica attivit�.
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Non ce l'ho con tutti gli immigrati ma solo con quelli che agiscono subdolamente alle spalle degli italiani, e se lo dico � perch� ne sono certa.
So bene che il sistema � corrotto e che della povera gente non importa a nessuno, ma non credo che durer� a lungo, prima o poi apriremo gli occhi
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Il nemico e' sempre stato brutto e cattivo, aiuta la causa e evita di fraternizzare.
Tuttavia il nemico va contrastato perche' ti e' di ostacolo e non perche' e' brutto e cattivo, da bello e buono sempre nemico resterebbe nel momento che il suo esistere comporta il tuo morire.
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Che non comandiamo noi e' palese, resta pero' problematico identificare una particolare entita' che detenga stabilmente un potere di comando prevalente, da cui genericamente a comandare sono gli altri che diventano nemici si, ma ben poco colpibili come lo e' una nebbia.
E tanto per cambiare una catena di forze contrarie viene attaccata nei punti deboli e si generano le guerre fra poveri.
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Cio' che non si ottiene per convinzione puo' essere ottenuto per forza al che il povero che non ha interesse a battersi per le grandi cause degli altri lo metti in pericolo e per salvarsi la pelle fara' la sua parte.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
allora ti ripeto la mia risposta iniziale , chi produce all'estero merce concorrenziale per il costo manopoera inferiore con la produzione nostra e la vende nel nostro paese agisce subdolamente facendo chiudere e fallire le nostre imprese , si o no ?
Credo sia la stessa cosa e neanche io vedo soluzioni , purtroppo
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Soluzioni totali non ci sono mai, ma i dazi si eliminano se i sistemi sono omogeni al che resta premiato il merito e non lo sfruttamento delle diversi parti che, cos� facilitate, aggrediscono un mercato drogato.
Al minimo non si crea una struttura per garantire le imprese che delocalizzano dal rischio cosicch� se gli va bene distruggono il mercato interno e se gli va male gli ripaghiamo il danno.
Il Fondo Centrale di Garanzia sostiene lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese Italiane concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle Banche anche per investimenti all�estero.
http://www.directio.it/multimedia/ne...anzia-pmi.aspx
Quanto all'immigrazione basterebbe far rispettare la normativa in essere, cosa ardua quando tre quarti degli interessi vari in campo hanno interesse a sabotarne l'applicazione.
Chi pu� e ha un potere contrattuale con annessa possibilit� di colpire la politica le sue soluzioni le realizza
Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, ieri ha raccontato al Professore la dura vita del giornalista precario. Un gesto importante.
All'inizio era isolato (anche deriso), poi ha raccolto numerosi compagni di strada e alla fine l'obiettivo � stato raggiunto: la legge sull'equo compenso per i giornalisti � stata approvata dal Parlamento.
http://www.globalist.it/Detail_News_...=37656&typeb=0
Ecco la manovra salva Rai
Seicento prepensionamenti fra cui i massimi dirigenti aziendali e 300 nuovi assunti per concorso.
Il canone salir� a 113,5 euro
http://www.repubblica.it/politica/20...0/?ref=HRER2-1
Questa � tutta gente che se la tocchi, morde e le condizione le detta, non se le fa dettare e sono pure pochi il che spiana ogni strada perch� il numero non fa la forza, ma l'inflazione e la merce inflazionata ha valore nullo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Baboulenka
:rotfl:
Cmq per rispondere a Silvia, trovo sbagliato addossare la colpa ai lavoratori stranieri visto soprattutto che lavorano senza tutele, con paghe da fame e per giunta in nero :v Semmai � colpa dei datori di lavoro...
Poi tutta sta gente a cui viene rubato il lavoro io non la vedo. Come diceva Doppio molto spesso si tratta di lavori che gli italiani non vogliono pi� fare.
Secondo me sei un po' accecata dalla tua situazione e non riesci ad essere obiettiva, non lo dico con cattiveria, solo che capita spesso che si cerchi un capro espiatorio quando non si ha quello che si desidera. Purtroppo atteggiamenti come questo, se generalizzati, possono diventare molto pericolosi.
beh se sei diventata razzista per i motivi che hai appena detto, bella mia stai messa male! non so da dove tu scriva, ma posso dirti che 50/60 anni fa i miei nonni sentivano proprio gli stessi discorsi che fai tu rivolti ai miei compaesani calabresi che andavano al nord a cercare lavoro e fortuna.....venivano sfruttati, sottopagati, trattati come bestie dai "padroni" paTani.....e poi si sentivano dire che "rubavano" il lavoro agli altri, che "puzzavano" e che erano peggio degli africani...e tutto questo perch�???? perch� il meridionale aveva bisogno e voglia di lavorare e il datore di lavoro se ne approfittava, assumendolo a condizioni svantaggiose x il lavoratore ma vantaggiosissime x lui...e stiamo parlando dell'epoca del Boon economico, altro che crisi! il fatto � che in italia chi pu� sfrutta e amen...in ogni epoca e in ogni dove...e la scusa della crisi � ridicola!!!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Bia78
beh se sei diventata razzista per i motivi che hai appena detto, bella mia stai messa male! non so da dove tu scriva, ma posso dirti che 50/60 anni fa i miei nonni sentivano proprio gli stessi discorsi che fai tu rivolti ai miei compaesani calabresi che andavano al nord a cercare lavoro e fortuna.....venivano sfruttati, sottopagati, trattati come bestie dai "padroni" paTani.....e poi si sentivano dire che "rubavano" il lavoro agli altri, che "puzzavano" e che erano peggio degli africani...e tutto questo perch�???? perch� il meridionale aveva bisogno e voglia di lavorare e il datore di lavoro se ne approfittava, assumendolo a condizioni svantaggiose x il lavoratore ma vantaggiosissime x lui...e stiamo parlando dell'epoca del Boon economico, altro che crisi! il fatto � che in italia chi pu� sfrutta e amen...in ogni epoca e in ogni dove...e la scusa della crisi � ridicola!!!
Sono del sud anch'io e i miei parenti sono emigrati in Germania ma il lavoro c'era per tutti, anzi mi hanno raccontato che i datori li aspettavano ai treni per portarli a lavorare e pi� ne arrivavano e pi� ne volevano, inoltre venivano pagati normalmente e non erano sfruttati.
Se leggi bene ti accorgi che ho scritto che tutti qua abbiamo bisogno di lavorare ma loro si propongono per met� paga e lo fanno di nascosto , in modo subdolo.
Se non ci fosse cattiveria nel loro operato non si offrirebbero di nascosto ma lo farebbero alla luce del sole, cos� anch'io potrei scegliere se lavorare a met� paga oppure no...
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Ma il territorio � di chi ci nasce o di chi lo abita? Siamo tutte persone, perch� gli autoctoni hanno pi� diritto degli altri di lavorare? Non capisco...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Baboulenka
Ma il territorio � di chi ci nasce o di chi lo abita? Siamo tutte persone, perch� gli autoctoni hanno pi� diritto degli altri di lavorare? Non capisco...
Non riesco a spiegarmi
Nessuno ha pi� diritto degli altri di fare nulla dico solo che parto da una condizione di svantaggio.
Provo a spiegarmi meglio. Inizialmente lavoravamo nella stessa azienda italiani e stranieri, finch� il lavoro c'era. Poi all'improvviso il lavoro � diminuito e mentre gli italiani stavamo a casa gli stranieri, anche se poco, continuavano a lavorare...all'inizio non capivo il motivo allora ho chiesto info e ho scoperto che mentre noi aspettavamo di essere nuovamente chiamati a lavorare( coem ci aveva assicurato il datore di lavoro) loro invece lo avevano contattato di nascosto e gli avevano assicurato che avrebbero lavorato per met� stipendio . Io per� non ho avuto modo di scegliere se farlo, perch� tutto � stato organizzato di nascosto...per questo parlo di ingiustizia e di persone sudbole.
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Ma il territorio � di chi ci nasce o di chi lo abita?
un criterio valido secoli fa quando non si acquisivano diritti perche' ci stavi.
Ora non si cerca il territorio, ma quelle facilitazioni che una organizzazione offre onerosamente ai suoi iscritti.
Ne consegue che tali facilitazioni sono di chi le ha pagate.
Nel nostro caso le imprese hanno abbondantemente fruito di finanziamenti a fondo perduto e sconti fiscali pagati dai soliti noti che ragionevolmente ritengono ora di avere dei diritti su cio' che hanno finanziato per decenni.
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Interessante punto di vista. In effetti se pagassero le tasse e se avessero dei contratti sarebbe tutto pi� corretto.
Alla luce di questa considerazione vedo la situazione di Silvia in modo un po' diverso.
Diciamo che secondo me noi autoctoni possiamo permetterci (ma non tutti) di non lavorare per un breve periodo di tempo perch� usufruiamo di sussidi o dell'aiuto delle famiglie. Chi viene da fuori � vero che ha delle reti di rapporti con altri della propria nazionalit�, ma di solito non ha tutti i "privilegi" (in senso lato) che abbiamo noi.
D'altra parte come dite voi i nostri privilegi ce li siamo guadagnati quindi non � del tutto infondato pensare che abbiamo pi� diritto ad usufruirne....
Su questo concordo, ma la figura dello straniero che ci ruba il lavoro ancora non la digerisco :D
Silvia scusami, ma tu e gli altri lavorator perch� non avete pensato di denunciare l'azienda perch� fa lavorare in nero?