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premetto che non ho letto tutti i post, perchè è tardi e ho sonno... :asd:
secondo me il problema è molto complesso. Sopratutto perchè il modo di relazionarsi nei confronti non solo di una persona, ma di un problema o di una tematica sociale coinvolge anche il profilo psicologico di ognuno di noi.
Posso parlare per me stesso. Penso di essere aldisopra di ogni sospetto dato la mia posizione chiarissima riguardo ai diritti degli omosessuali e sull'omosessualità in genere.
Ciò che a me da fastidio (per esempio in uno sceneggiato come Will & Grace che personalmente non sopporto) non è assolutamente l'omosessualità, ma l'immagine commerciale dell'omosessuale, lo stereotipo che viene propinato costantemente dalla tv e da tutti gli strumenti di mercato/marketing.
Ciò che vale per la mascolinità per gli uomini eterosessuali vale anche per gli omosessuali, dipinti come "checche impazzite", come proto-trans o come macho-man muscolossissimi con gli occhi di bambi.
A tutto questo si aggunge tutti gli ingredienti atti a sollecitare nel pubblico medio la scopofiia più sfrenata e per quanto mi riguarda il fastidio più pungente.
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Beh, per tutto quel che riguarda la commercializzazione ed il restante discorso che ne segue, sono pienamente d'accordo.
A me Will & Grace piace, diverte, mi ricorda comunque quella che era una vecchia amicizia con un amico scomparso, ma spesso è tutto veramente poco realistico, e tutto finalizzato a portare soldi.
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[QUOTE=Orfeo]Piccola precisazione.
Al gay pride ci vanno anche tante persone "normali" (Ci vanno anche alcuni eterosessuali se per questo :) ).
Infatti si tratta di una manifestazione uguale a moltissime altre.E gli omosessuali, essendo una categoria che subisce giorno per giorno discriminazioni di ogni sorta, hanno tutto il diritto di manifestare il loro dissenso, e anche, perch
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Citazione:
Originariamente Scritto da CignoNero
Io ero a Milano qualche anno fa nella giornata del gay pride, c'erano alcuni miei amici ed amiche. Personalmente non lo trovo il modo giusto di "manifestare" ma solo di alimentare l'opinione pubblica.
Ho trovato migliore qualcosa fatto tempo fa del tipo "io sono il tuo idraulico", "io sono il tuo giardiniere", "io sono tuo fratello". O discussioni basati su parola, intelligenza e confronto, piuttosto che "orgoglio gay". Del resto, non ci sono nemmeno manifestazioni sull'oroglio etero, direi.:rolleyes:
Un etrosessuale non viene discriminato per le sue abitudini sessuali, un omosessuale sì.Per questo non esiste l'eteropride.Comunque sono d'accordo anch'io sul fatto che ci sarebbero altri modi per manifestare in modo molto più proficuo.Ci tenevo a sottolineare soltanto che non è il gaypride in sè ad essere una manifestazione sbagliata, ma è sbagliata la strumentalizzazione che ne viene fatta .
Sulla questione "commercializzazione del fenomeno gay" sono pienamente d'accordo con N3mo, anche se ci sarebbero fiumi di parole da sprecare .Ci si è resi conto ormai di quanto l'omosessualità possa essere un catalizzatore di ascolti, di denaro,di intrattenimento...insomma di quanto possa essere un business.Ed ecco che si spiegano i vari Solange e Platinette da costanzo, le urla di Jack in Will&Grace (Non so voi, ma gay così io non ne ho mai visti in vita mia) e tante altre situazioni che apparentemente possono sembrare simpatiche, ma che incosciamente ci propinano il solito stereotipo trito e ritrito.
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Islam ed omosessualit
[QUOTE=Agatone]
Sono state religioni quali Islam e Cristianesimo che hanno introdotto l' omofobia, insieme alle regole di alcune societ
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Nello stesso mondo islamico l'omosessualità viene punita con la pena di morte. Non lo trovi abbastanza contradditorio?
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[QUOTE=Orfeo]Un etrosessuale non viene discriminato per le sue abitudini sessuali, un omosessuale s
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[QUOTE=CignoNero]Nello stesso mondo islamico l'omosessualit
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Citazione:
Originariamente Scritto da CignoNero
Che dire ?
Dell'Arabia Saudita potevo immaginarmelo anch'io ...
Ma sull'Iran ci sono rimasto basito perch
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[QUOTE=Piotr Aleksejevic]Che dire ?
Dell'Arabia Saudita potevo immaginarmelo anch'io ...
Ma sull'Iran ci sono rimasto basito perch
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[QUOTE=CignoNero]Circa 11 anni fa sono andata a Hurghada, ricordo due funzionari della polizia girare mano nella mano.
E' contradditoria all'inverosimile questa cosa, perch
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Io ieri camminando nel centro della mia città mi sono scontrata con due uomini mano nella mano, evidentemente una coppia. Devo ammettere che l'impulso più immediato è stato un pò di smarrimento..forse perchè uno dei due era un figo da paura!!!!!
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Ok, dopo aver indagato ti aspetto qui. ;o)
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http://www.repubblica.it/2006/c/sezi...ux/muslux.html
"meglio fascista che frocio!"...non c'è male come uscita, devo dire.
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Letto, però devo dire che temo sia stata una cosa puramente politica da entrambe le parti. Senza togliere che la Mussolini sicuramente pensa* quello che ha detto.
*se mettessi la nota all'asterisco sarei OT, ma credo che molti possano capire il punto che voglio fare.
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Il termine omofobia (che deriva dal greco όμός = stesso e φόβος = timore, paura) significa letteralmente “paura nei confronti di persone dello stesso sesso” e più precisamente si usa per indicare l’intolleranza e i sentimenti negativi che le persone hanno nei confronti degli uomini e delle donne omosessuali. Essa può manifestarsi in modi molto diversi tra loro, dalla battuta su un una persona gay che passa per la strada, alle offese verbali, fino a vere e proprie minacce o aggressioni fisiche. In seguito all’omofobia, ad esempio, alcuni eterosessuali, raccontano di sentirsi a disagio in presenza delle persone gay o lesbiche, altri si mettono a ridere quando le incontrano per strada. Altri ancora dicono di essere disgustati dai loro comportamenti, arrabbiati o indignati. Anche la parola “frocio” può essere considerata come espressione di omofobia, perché di solito viene usata con una connotazione negativa.
Come nasce l'omofobia? L'omofobia deriva dall’idea che siamo tutti eterosessuali e che è normale e sano scegliere un partner del sesso opposto (eterosessismo). Tale considerazione è basata anche sulla falsa credenza che in natura non esistano comportamenti omosessuali (“L’omosessualità è contro natura”); molti animali, invece, presentano comportamenti omosessuali, tra cui topi, criceti, porcellini d’India, conigli, porcospini, capre, cavalli, maiali, leoni, pecore, scimmie, e scimpanzé.
L’omofobia, inoltre, si alimenta in vari modi. Innanzitutto la società è spesso diffidente nei confronti delle diversità, fino al punto di considerarle pericolose. Tale mancanza di fiducia riguarda tutte le minoranze portatrici di valori nuovi o diversi (es. anche i primi cristiani) perché minacciano quelli convenzionali. Il pregiudizio anti-gay, inoltre, è rinforzato dall’ignoranza e dalla mancanza di contatti con la comunità omosessuale. Gli individui omofobici, di fatto, non conoscono la realtà gay e lesbica e ne hanno un’idea astratta basata su ciò che hanno sentito dire dagli altri. Infine, noi tutti tendiamo ad agire in modo coerente con ciò che viene ritenuto desiderabile e giusto in base alle convenzioni sociali dominanti. Questo meccanismo, ad esempio, è alla base del fatto che si è soliti deridere i gay perché è consuetudine farlo.
Le credenze negative nei confronti dell’omosessualità, inoltre, sono così diffuse nella nostra società che anche gay, lesbiche e bisessuali tendono ad essere omofobici. In questo caso l’omofobia prende il nome di omofobia interiorizzata.
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La motivazione per il fastidio che alcuni maschi hanno per i gay e non per le lesbiche
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[QUOTE=CignoNero]Vorrei un paio di chiarimenti soprattutto dai maschietti, se
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Quando un uomo dà del frocio ad un altro uomo lo fa per creare una distanza trai lui e l'altro, per dire: "io non sono così e me ne rallegro".
Questo perchè l'uomo identifica nell'omosessuale alcune componenti negative che normalmente rifugge: la debolezza, l'effemminatezza (spesso l'uomo che usa distanziarsi dall'omosessuale non ha neppure una considerazione elevatissima della donna), la codardia (l'omosessuale si nasconde, non sa combattere).
Viceversa ,una donna non identifica nell'omosessualità femminile una componente negativa della stessa portata.
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I motivi per cui i maschietti sono omofobi e lo palesano con una certa grezzezza - ma anche molte donne lo sono, ma si controllano di più - sono stati stradetti, cfr. gli interventi di Agatone e Cornolio. Ora però vorrei anche appoggiare in parte quello che ha detto Kyra prendendosi addosso una valanga di sassate. Non ho avuto reazioni schifate vedendo due gay tenersi per mano o a braccetto in strada o baciarsi alla stazione - e ne ho visti - e i pochi gay che conosco lo sono con più o meno discrezione, e comunque nessuno di loro è volgare o invadente.
La cosa che mi dà noia è quel "credito" che hanno tutte le minoranze e i portatori di diversità, cioè che non si possono fare battute, non si può ridere, non si può dire niente contro un gay che vieni preso per omofobo. (Come non puoi far battute sui negri, sugli ebrei, sui ciechi, sui grassi etc. etc.) I gay non hanno colpa in questo, è una faccenda legata all'ipocrisia delle persone in generale.
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[QUOTE=Insolente]I motivi per cui i maschietti sono omofobi e lo palesano con una certa grezzezza - ma anche molte donne lo sono, ma si controllano di pi
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[QUOTE=Insolente]I motivi per cui i maschietti sono omofobi e lo palesano con una certa grezzezza - ma anche molte donne lo sono, ma si controllano di pi
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Per i diretti interessati sì, per gli altri no. E comunque ci sono categorie più o meno "accreditate" ad esempio nessuno ti dice nulla se fai battute sui cinesi o sugli albanesi, se fai battute sugli islamici quelli che se la prendono sono soprattutto i diretti interessati, se fai battute o dici qualsiasi cosa sugli ebrei sei al 90% automaticamente bollato come neonazi, lo stesso per i neri. Se fai discorsi o battute sui gay con un gay o una lesbica o bisex difficilmente se la prendono i diretti interessati ma gli altri ti guardano male e in privato poi ti dicono che sei stronzo, inopportuno, che hai una bella faccia tosta etc.
Se c'è un gay in un gruppo entrare nell'argomento in sua presenza mette in imbarazzo tutti - molto spesso tutti tranne il gay. Il rifiuto ad affrontare l'argomento è una forma di omofobia interiore e inconsapevole, cioè molte persone sono omofobe e non lo sanno. Cioè, i veri omofobi secondo me sono quelli che non lo dicono :)
Questa è la cosa che volevo denunciare.
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[QUOTE=Insolente]Per i diretti interessati s
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Brutta bestia l'ignoranza dei luoghi comuni, ancor più brutta l'incapacità di riconoscere le proprie debolezze, paure, intolleranze.
Persone che senza dubbio vorrebbero non avere queste paure fanno l'errore di non affrontarle per superarle.