Quanta disperazione.
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Quanta disperazione.
Però che esseri meravigliosi a volte 'sti uomini.
Alcuni ruggiscono come leoni, ma poi incassano le critiche e vanno oltre. Forse le donne sono meno capaci di non legarsela al dito, di dimenticarsi un torto o di far finta di niente. Si dice che le donne siano più comprensive, ma certi uomini a volte mi sembrano molto più sensibili da questo punto di vista...
Mah, secondo me esiste una tendenza diffusa a creare discussioni su caratteristiche che sono umane, viste su un sesso o sull'altro, di solito facendo riferimento sul coniuge come proprio archetipo.
Quando ho aperto la discussione ho pensato un gran "cooooosa?? Proprio la suscettibilità!?!!"
Poi penso che, scegliendo parole diverse e più o meno felici, rimando puntualmente le critiche anch'io. E' proprio questo: vivendo in coppie, dove si svolgono la maggior parte dei litigi, si tende a generalizzare la propria situazione personale col partner.
Dei difetti si vedono maggiornamente quelli dell'altro sesso. Potrei stare più tempo a parlare di quelli femminili, ma è un limite mio perché sono maschio e tutte le discussioni su maschi e femmine sono viziate dalla mia personale esperienza, dalle persone con cui ho vissuto spalla a spalla.
Magiostrina, prima hai esordito parlando di come sono permalosi gli uomini, poi quando ti è stato fatto notare che è una cosa trasversale, hai invitato a fare un 3d sulle donne permalose, ma ci sarebbe un errore metodologico in entrambi i casi, il mettere un sesso sopra l'altro allontana la verità perché fornisce una chiave di lettura fuorviante.
Nessuno, a suo personalissimo modo, accetta le critiche. Di solito se ne fa, ma è un altro discorso.
Uhm, non so non mi convince la versione politcamente corretta. Hai letto l'articolo che avevo postato qualche messaggio più indietro?
Secondo me fra uomini e donne ci sono alcune differenze comportamentali generiche dovute, boh, alla chimica, all'evoluzione, che ne so. Ovvio che entrambi siamo dotati di orgoglio, ma con sfumature diverse. Cioè se l'uomo si sente criticato nel suo essere uomo, reagisce male, così come la donna nel suo essere donna, ma le critiche che attivano la reazione sono di diverso tipo, perchè è diverso l'orgoglio di se stessi. Per dire, un uomo non si offende se gli dici che ha una brutta cera, la donna invece va in crisi (banalizzo di proposito, è solo una generalizzazione), viceversa se vuoi far traballare un uomo criticalo sui soldi, cioè sui risultati che ha ottenuto, mentre le donne ti diranno quasi tutte che i soldi non sono così importanti.
Beh si hai ragione. L'articolo che hai postato sarai d'accordo che a parti invertite non sarebbe andato in stampa, se vuoi articoli sulle maggiori capacità delle donne sono in qualche modo incoraggiate, è un effetto contraccolpo del percorso sulla parità dei generi. E' un articolo molto politicamente corretto e nemmeno considerabile scientifico. Non che dica che le donne hanno tutti i vantsggi del mondo, ma scritto da uno dei pochi rimasti a incarnare l'intellettuale di sinistra e pure a sbafo della fama del padre, dato che si è sempre mantenuto sul leggerino mantenendo però quell'aura "Fo", la sviolinata alla donna trova sempre tempo. Non che la donna abbia tutti i privilegi, ma nella comunicazione ufficiale è così.
Siamo diversi, ne sono sempre stato convinto, ed è anche vero che sono cose differenti che ci fanno impermalosire, ma quando viene percepita come critica, reagiamo allo stesso modo.
E' come se aprissi un 3d su quanto sono antipatiche le persone coi capelli rossi. Qualcuno mi rimostra che lo sono come le altre, ed io rispondo di aprire un 3d sui mori o sui biondi antipatici. Si ok, ma resta un legame tra sessi implicito nelle discussioni che si portano avanti, che pone le cose in luce sbagliata, a mio parere.
Ma come dalla parte delle donne?! Forse nell'impostazione, ma non nel contenuto dai. Io quando l'ho letto ero arrabbiata con un tizio e dopo mi sono calmata perchè ho capito alcune semplici verità, cioè tipo che avevo sbagliato io a non considerare...ecc. ecc. :D
Se la metti così però allora non si può più parlare delle differenze fra uomini e donne nei rapporti.
No. Io penso che porre una cosa come questione continua provoca ulteriore contrasto fittizio e lo fa rimanere una "questione" e quando una cosa è una "questione" non se ne parlapiù obiettivamente.
A me hanno chiesto una volta cosa penso dei gay. Domanda chiaramente viziata dal nostro tempo in cui molti fanno coming out, io ho risposto "ne penso la stessa cosa che penso dei mobili in legno, dei gatti rossi, non ho una personale opinione, non mi frega". E' questo, nel momento in cui parliamo e non ti percepisco come donna ma sono preso dal discorso (difficile se sei gnocca, ma ci si prova), allora non ci sono più differenze.
Sulla differenza tra uomini e donne aprirei un 3d ,figurati, ma impostato così posso solo parlare di quello che fa impermalosire me o una donna al limite.
Le donne vedo che guardano molto all'aspetto, non solo per quello che madre natura ha loro fornito ma anche per il mododi reagire a commenti su acconciatura, vestiti eccetera. Una volta dissi a cambio turno ad una mia collega, che dopo una mattinata a snowboard era arrivata a darmi il cambio, se era finita in lavatrice :asd:
Quando l'ho raccontato a mia moglie mi ha fatto una ramanzina, eppure i capelli si pettinano e i vestiti si cambiano,non le dissi che aveva il naso storto :asd:
Gli uomini sono molto riservati e colpiti se viene messa in discussione il loro "potere", che sia nelle conoscenze o in altre capacità. Ne parlo peggio però come uomo, forse una donna può dire di più, in cosa siamo permalosi? :D
Gnocca a me? Ma come ti permetti!
Ma questo riguarda il rapporto fra i sessi, proprio per quello che stavo dicendo. Alle donne interessa l'aspetto perchè la femminilità (cioè l'essenza dell'essere donna) si esprime principalmente così, al contrario per gli uomini l'essere uomini ha più a che fare con tutto ciò che rappresenta il potere.
Forse dovevo specificare quali critiche, ma alla fine la critica è quello che tu percepisci come tale e sta proprio qui l'inghippo nel rapporto: per l'altro magari quella non è una critica perchè a lei/lui non darebbe fastidio.
Quindi ritorno a bomba e dico che gli uomini (anche le donne) prima di incazzarsi per le critiche ricevute dovrebbero tenere conto di quanto ho appena detto. Ma idem prima di fare qualsiasi critica.:D
E che ne so, è solo un'ipotesi. Se ti presenti con una quinta e uno scollo con pendente potrei avere problemi a seguirti, ma si prova sempre a migliorare.
Ma è un'ipotesi di fronda :asd:
Esatto, secondo me una discussione del genere può essere impostata su cosa dà fastidio a uomini e donne, che tendenzialmente è diverso
Infatti, sia per uomini che per donne, sappiamo ad istinto che ci sono argomenti che solo una volta imboccati, portano a sicuro litigio e si evitano. Da uomo mi sento di dire che è un peccato, da entrambe le parti ovviamente, perché certi argomenti taboo (si dicuro litigio appena accennati) tra sessi corrispondono al desiderio a senso unico di uno dei partner di affrontare un discorso, ma l'altro evita perché si sentirebbe offeso.
Insomma, si fosse nati tutti gay si starebbe meglio :D
Fondamentalmente le critiche piacciono poco a tutti, uomini e donne, indistintamente. Non ne farei una questione di genere ma di carattere.
Poi sono convinta che criticare gli altri non abbia alcun senso: ognuno di noi è talmente portatore di imperfezioni che dovrebbe astenersi da additare quelle altrui.
Poi altra cosa sono le critiche costruttive, quelle che servono a far crescere.
Quoto tutto. Non sono incline alla critica di persone, vabbè forum a parte, né mi piace dare consigli non desiderati. A volte però quando la critica cerca di essere costruttiva, non raggiunge lo scopo, perché l'altro o l'altra si irrigidiscono. Dipende molto dalle persone e da quanto siano capaci di uscire dalla zona di comfort. Non tutti lo fanno purtroppo.
C'è anche da dire che uno dovrebbe chiedersi: chi sono io per fare una critica costruttiva?
Mi spiego: se il mio direttore mi fa una critica sul mio lavoro, è legittimo che la faccia perché è anche il suo lavoro e ha più esperienza di me.
L'utente medio che critica gli articoli del giornale è solo una palla al piede, visto che non ha neppure la più pallida idea di quello di cui sta parlando.
Come tutti quelli che criticano gli allenatori perché la domenica tutti diventano allenatori.
Però su un forum il diritto di critica è sacrosanto, se no che ci si sta a fare qua. Da una parte o dall'altra le discussione vanno sviscerate, se no muoiono su se stesse.
Ovviamente la critica non va alla persona ma all'idea. E nella vita è uguale, se nessuno mai ti critica, come fa ad evolverti?
Non so, questa del 'non è giusto criticare' mi sa di politicamente corretto. Casomai dipende dal modo in cui lo si fa...
Certo, io più che in campo lavorativo mi ero focalizzato sulle dinamiche di coppia, e concordo che sia difficile fare critiche costruttive al partner. Se si sceglie bene momento e parole a volte funziona. Io stesso mi sono reso conto di critiche che erano costruttive e a volte nel momento, a volte dormendoci sopra, credo di essere migliorato. Sicuramente altre critiche mi passano da un orecchio all'altro perché non le accetto, ma non saprei dire quali sono. Dovrebbe farlo chi mi conosce.
Beh aspetta: un conto è discutere, ossia portare diverse opinioni, tesi e punti di vista. Un altro conto è criticare. Il fatto che io non la pensi come te non mi autorizza a criticare il tuo pensiero. Al limite continuerò a sostenere il mio. Ma non posso certo affermare che sia più valido del tuo o a denigrare il tuo.
La critica fine a se stessa non fa evolvere. Al massimo quella costruttiva, come ho già scritto. E ripeto, solo se a farla è qualcuno che ne capisce qualcosa.
Si evolve leggendo, informandosi, anche ascoltando le opinioni altrui e valutandole. Non certo criticando o ricevendo critiche.
La critica nella coppia ci sta nella misura in cui si critica il modo dell'altro di vivere la coppia o su cose che comunque incidono su entrambi. Per il resto, non mi sentirei in diritto di criticare le scelte del partner su cose che non ricadono direttamente su di me. Esempio: lo critico perché ha la mania di viaggiare incollato al culo dell'auto davanti e ha pure già fatto degli incidenti in quel modo. Quella è una critica che riguarda anche me perché se sfascia l'auto, o se sono io in macchina con lui, dell'eventuale incidente le conseguenze le pago pure io.
Se lui sceglie di diventare fruttariano, per dire, lo stomaco è suo, non ho certo il diritto di criticarlo. Esempi banali, ma giusto per capire.
Per smontare una tesi che non condividi devi per forza farne una critica. E lo stesso nei rapporti fra i sessi. Sei troppo romantica Dark, le critiche sono ovunque...da adolescente se le tue amiche indossavano un certo abbigliamento criticando chi si vestiva diversamente, lì hai imparato la tua evoluzione in un senso o nell'altro.
La presa in giro bonaria di solito è la critica più diffusa, non fa tanto male e viene accettata un po' da tutti.
Da adolescenti se ne fanno di cazzate, non ne farei certo un esempio di vita.
Certo, da adolescente critichi, poi ti rendi conto, se maturi, che prima di tutto devi criticare te stessa, piena di difetti.
Io tendo a prendere le persone come sono, con i loro difetti e i loro pregi, che ne fanno soggetti unici.
La presa in giro bonaria è altra cosa. Prendersi in giro a vicenda tra amici o in coppia è divertente.
Ma anche lì: per me è giusto prima di tutto imparare a prendere in giro se stessi.
Era solo un esempio per dire che essere immuni dall'esercitare o dal subire critiche è un'illusione.
Ogni cosa che vedi la analizzi e la valuti, cioè la stai criticando perchè per apprezzarne le qualità devi evidenziarne i difetti. Poi che esprimi o non esprimi il risultato della analisi è un altro discorso.
Io invece posso dire di aver compiuto grandi passi di crescita, anche molto dolorosi, grazie a critiche brutali e non richieste.
L'altro giorno una tizia mi ha criticato per qualcosa che avevo scritto, e l'ho ringraziata per essere la prima persona che me lo dice.
ma da parte di chi???!:v
dell´ex ?
dell´amico?
del/a, tizia/o?
dal forumista?:v
la spari cosí senza un minimo distinguo...:dentone:
:sticazzi:
qua mi sembra che date per scontato che una persona debba ricevere merda ,senza filtri ,da tutte le parti ..:v (ma quanto siete giovani :asd:)
si io sono un tipo permaloso e critico a modo di vedere altrui sintende ..ma la parolina "sensibile" vogliamo boicottarla definitivamente dall´argomento?!:v
no io la merda altrui, gratuita, cerco di filtrarla anche se ce ne taaanta in giro e il filtro é saturo! :D
chi ti "aiuta/critica" o cerca di manipolarti o malgrado stia messo peggio di te fa specchio riflesso
Il filtro ce lo devi mettere tu. E' quello il problema, a volte si usa il filtro di piombo e non passa niente, altre volte si usa il filtro sbagliato e non si riesce a decifrare il lato utile della critica per se stessi. Potenzialmente chiunque può farti una critica utile per te stesso, come potenzialmente le persone a cui tieni possono farti critiche manipolatorie e non sincere.
Ma poi boh, io tutto questo tatto da parte della gente non lo vedo, sarà che vivo in una giungla :dentone:
Io rimango dell'idea che le critiche che non siano costruttive e che non siano fatte da persone competenti in materia, non le considero manco lontanamente. Nel mio lavoro lo vedo quotidianamente: la gente critica continuamente, qualsiasi cosa, solo per il gusto di criticare.
Anche io ho tratto giovamento da critiche, anche molto dure, ricevute in un forum in un particolare periodo della mia vita. Certo, era merda, e mi ha fatto stare male, però anche capire come potevo essere vista "dall'esterno", senza filtri. Gli occhi degli altri sono importanti, se decidiamo di vivere nella società e non in un isola deserta. Poi ognuno sceglie la sua strada in base alle sue motivazioni personali, ma almeno è consapevole di tutte le possibili conseguenze. Nella vita a volte ci si smarrisce e una parola sincera, pur se ruvida, ti può aiutare a ritrovare la tua strada. L'importante è che la critica riguardi i comportamenti e non la persona: non "sei uno stronzo" ma "guarda che ti stai comportando i modo scorretto".
Io la penso come Dark, sebbene io sia ipercritica di mio, avendo una madre che lo è costantentemente con me al punto che le nascondo molte verità: perciò di norma mi astengo dalle critiche non costruttive (tranne con gli amici del cuore che mi capiscono) perché spesso possono minare dei rapporti che parevano saldi. Insomma, soprassiedo.
Delle critiche altrui razionalmente tengo conto fino ad un certo punto pure io: mi chiedo da chi provengono, qual è lo spessore di queste persone, cosa sanno di me per giudicarmi e così via, anche se emotivamente tendo a farmi istintivamente degli esami di coscienza.
Comunque mi è difficile capire quello che scrive Nahui, cioè che dei forumisti possano avere un tale peso nella vita del singolo.