Grazie. Lettura interessante, ma non ci capirò mai niente di questa roba. Io ne ho un bel sacchetto dalle 10 lire alle 500, chissà perchè una moneta da L.50 del 1960 viene venduta a 40 euro e una identica del 1956 viene venduta a 2 euro...
Visualizzazione Stampabile
Grazie. Lettura interessante, ma non ci capirò mai niente di questa roba. Io ne ho un bel sacchetto dalle 10 lire alle 500, chissà perchè una moneta da L.50 del 1960 viene venduta a 40 euro e una identica del 1956 viene venduta a 2 euro...
https://sites.google.com/site/beauty...h_a_Parrot.jpg
Gustave Courbet, Woman with a Parrot, 1866
New York, Metropolitan Museum of Art
'Stregonesco' è l’aggettivo che viene in mente ad una prima occhiata, osservando questo quadro di Gustave Courbet: l’immagine di un nudo integrale sdraiato, mentre scherza familiarmente con un uccello che le svolazza intorno. Verrebbe da pensare ad una sacerdotessa pagana che riposa dopo chissà quali fatiche, mentre giace nella sua tenda nel deserto, lasciando che i capelli sciolti le si allarghino intorno alla testa come tanti serpentelli. Una figura ispirata all’esotismo tanto in voga nell’arte di quegli anni, verrebbe da pensare... e potrebbe essere una spiegazione plausibile se il quadro non l’avesse dipinto Courbet, pittore "realista" per eccellenza. Infatti, osservando meglio il dipinto, si nota che la donna sta sorridendo... e questo cambia tutto. Il suo sorriso, che appare un po' strano perché ripreso da una prospettiva invertita, cancella di colpo le oscurità della stregoneria e trascina chi osserva verso lo spazio illuminato da una gioia spontanea. Così, quello che ad una prima occhiata era apparso come un melodramma romantico, ecco che diventa un'istantanea realista. Siamo nello studio di un artista, la donna è una modella, i suoi vestiti sono ammucchiati a destra del dipinto, in primo piano, e lei sta osservando divertita il pappagallo che è ha abbandonato il trespolo per posarsi sulla sua mano. È un'immagine di pura sensualità, completamente edonista e sorprendentemente reale. Questo è Courbet.
https://www.pcosta.net/ima/plato.jpg
Jean Delville, L'école de Platon, 1898, musée d'Orsay, Paris, France
Il Maestro è inconfondibile, sembra preso da un santino del Sacro Cuore; i discepoli sono dodici e ce n'è pure uno in atteggiamento pentito e colpevole da Giuda.
Invece si tratta di una Accademia platonica sui generis: sotto una cascata di glicine (che arriverà in Europa solo 2.300 anni dopo Platone, nel 1816) benedetta da un pavone bianco che Platone non può mai aver visto, gli scultorei nudi maschili sono l'unica cosa certamente "accademica" del dipinto di Delville.
Non ricordavo questo quadro... anche se devo averlo senz'altro visto al Museo D'Orsay.
Né mi stupirei se Delville avesse commesso quegli errori marchiani nel dipinto perché distratto, per così dire, dal messaggio trasversale che voleva trasmettere; per esempio, quello sulle sue preferenze sessuali... :idea:
https://uploads3.wikiart.org/images/....jpg!Large.jpg
Francesco Hayez, Nudo femminile, 1859
Milano, Accademia di Brera
Per contro, questo nudo femminile di Hayez ha le tipiche spigolosità di un corpo maschile, specialmente nella parte inferiore... addirittura, sembra che la modella prima di posare non si sia neppure depilata le gambe.
Un altro messaggio trasversale??? :D
Guardandolo un po' più da vicino, direi piuttosto che la scarsa femminilità delle gambe si dovuta all'incompletezza dello studio di nudo, si nota l'abbozzo di un panneggio poi non sviluppato ed anche un "guardone" che spunta dietro il muro;può darsi che l'idea fosse di preparare una "Susanna e i vecchioni", specie se quei piedi sono a mollo in due centimetri d'acqua come lo scarso dettaglio fa pensare:
O forse cercava di fare una variazione sul tema della sua famosa e scandalosa "Venere che gioca con le colombe" di trent'anni prima, in cui mi pare non ci sia nulla da eccepire sulle forme callipigie o sulla depilazione di Carlotta Chabert.
Accipicchia, quanto cose non avevo notato nel quadro della donna pelosa... :D
https://pod.museoteca.com/orsay/api_...&w=2000&h=2000
Jean Hippolyte Flandrin, Jeune homme nu assis au bord de la mer, 1836
Paris, Louvre
Quest'opera, forse la pi� nota di Flandrin, fu composta a Roma, dove il pittore si era recato dopo aver vinto il Prix de Rome nel 1832, una borsa di studio che offriva ai giovani artisti pi� meritevoli un viaggio a Roma per fare pratica e migliorare le proprie competenze artistiche. Qui, immerso nella piacevole e mite atmosfera della capitale italiana, Flandrin compose lo studio del "Giovane uomo nudo seduto in riva al mare", che mand� poi a Parigi nel 1837.
Il soggetto del quadro � un giovane non identificato, forse un efebo dell'antica Grecia o un naufrago su un'isola deserta (come teorizz� Th�ophile Gautier), che siede nudo su una roccia di fronte al mare e con le braccia che abbracciano le ginocchia, la testa china e gli occhi chiusi. Non ci sono riferimenti che possano aiutare ad identificare la figura o il luogo.
Col tempo, la popolarit� del quadro crebbe (soprattutto grazie alle riproduzioni basate su un'incisione del 1887 di Jean-Baptiste Danguin), fino a diventare una delle maggiori icone della cultura omosessuale del XX secolo.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...61%29_-_01.jpg
Jean Leon Gerome, pittore e scultore francese 1824 - 1904.
Si oppose al movimento impressionista iniziato da Monet e Manet continuando a sviluppare e conservare il neoclassicismo francese.
Le sue opere sono principalmente di tema storico, mitologico e orientalistico.
Qui riprende la vicenda di Frine, nota prostituta ateniese di straordinaria bellezza portata di fronte al tribunale con l'accusa di introdurre dèi stranieri (sembra una fissazione, é la stessa accusa fatta a Socrate).
Forse per dimostrare che l'accusa aveva origine nell'invidia dei sui accusatori, il suo avvocato ( e forse amante) Iperide, scoprí il suo corpo di fronte ai giudici che, abbagliati da tanta bellezza, l'assolsero da ogni accusa.
l�assolvo pure io nel 2018 :v
A proposito di Gérôme, una bella sintesi di pittura e scultura è rappresentata in questo suo celebre quadro:
https://upload.wikimedia.org/wikiped...MET_DT1969.jpg
Jean-Léon Gérôme, Pigmalione e Galatea, 1890
New York, Metropolitan Museum of Art
Questo dipinto riprende il mito di Pigmalione (dal greco pygmalion, 'nano'), che si sarebbe innamorato di una statua della dea Afrodite conservata dai cretesi per lungo tempo. La storia viene ripresa da Ovidio, che la racconta così...
Nelle "Metamorfosi" (X, 243-297) si narra di uno scultore, Pigmalione, che aveva modellato una statua femminile d'avorio, nuda, di cui si si era perdutamente innamorato, perché fatta ad immagine e somiglianza del suo ideale femminile; quindi, di bellezza e perfezione superiori a qualsiasi donna in carne e ossa. Pigmalione se ne invaghì a tal punto da portarla con sé persino a letto, nella speranza che un giorno la fredda statua si animasse.
Con questa speranza, in occasione delle feste rituali in onore di Afrodite, lo scultore si recò presso il tempio della dea e la pregò accoratamente di concedergli in sposa la scultura creata con le sue mani, rendendola una creatura umana. La dea, commossa da tanto fervore, acconsentì... e Pigmalione, tornato a casa, vide che la statua lentamente si animava, respirava, apriva gli occhi e si muoveva. Felice, Pigmalione sposò la sua statua e dall'unione nacque una figlia, Pafo, che diede successivamente il suo nome all'omonima città di Cipro, famosa per un tempio dedicato ad Afrodite.
Pulchritudo semper vincit...
Quante cose scopro con voi! :love:
https://d2jv9003bew7ag.cloudfront.ne...kings-1861.jpg
Gustave Courbet, Woman With White Stockings, 1861
Philadelphia, Pa., Barnes Foundation
Il già citato (più sopra, in questo thread) realismo naturalista di Courbet è qui rappresentato in modo assai esplicito.
Nella sua pittura non vengono mai affrontati temi sociali o politici; il pittore si limita ad esprimere la realtà, per quanto scandalosa e manifesta questa possa essere... al punto, a volte, ad attirarsi critiche da parte dei suoi stessi sostenitori.
Amedeo Modigliani, Nudo Sdraiato (1917)
https://preview.ibb.co/gxKZpR/1333_2240.jpg
upload pictures
http://restaurars.altervista.org/wp-...594_ca._04.jpg
Anonimo, Scuola di Fontainebleau, Gabrielle d’Estrées e una delle sue sorelle, 1595
Parigi, Museo del Louvre
Il dipinto, la cui iconografia è più unica che rara, raffigura la bionda Gabrielle d’Estrées e una delle sue sorelle, la bruna duchessa di Villars, entrambe a seno nudo e immerse in una vasca da bagno. L'attenzione dell'osservatore è naturalmente catturata dalla posa insolita e assai audace: la duchessa di Villars è ritratta nell'atto di pizzicare un capezzolo di Gabrielle, amante ufficiale del re Enrico IV di Francia. E il gesto, forse, sottintende una maternità imminente, anche perché la donna ha in mano un anello nuziale, simbolo di un matrimonio prossimo con il sovrano. Una tenda di raso rosso funge da sipario, mentre gli orecchini sfoggiati dalle due donne sottolineano l'appartenenza ad un rango sociale elevato. I corpi delicati, la pelle candida, i seni a punta, la postura... tutto ciò trasmette un un messaggio esplicitamente erotico. Sullo sfondo si apre un altro ambiente dove è seduta una donna che cuce e, sopra il camino, è affisso un quadro raffigurante un uomo nudo con le gambe divaricate.
Il re Enrico IV era, all'epoca, sposato con Margherita di Valois, che era sterile e perciò impossibilitata a dare un erede alla nazione. Il sovrano, quindi, cominciò a guardarsi intorno fino a che fece colpo sulla bella Gabrielle, che divenne sua amante. La nobildonna diede al re tre figli e lui, come ringraziamento, le donò il ducato di Beaufort nel 1597. Il sovrano adorava Gabrielle "dagli occhi color cielo": le tributava tutti gli onori di una vera regina e le aveva, appunto, promesso di sposarla. Infatti, dopo aver esiliato la legittima consorte e ottenuto l'annullamento del matrimonio su intercessione di Papa Clemente VIII, poté finalmente chiedere la mano di Gabrielle, la quale ebbe a dire: "Solo Dio o la morte del re potrebbero porre fine alla mia buona sorte".
Invece, ad andarsene fu prima lei... prima di aver giurato amore eterno al suo re: morì il 10 aprile 1599, dopo un parto prematuro provocato da un attacco di convulsioni. Enrico IV, distrutto dal dolore, dopo il funerale iniziò a portare il lutto. Nessun sovrano, fino a quel momento, aveva reso onore più grande ad un'amante. Qualche anno prima le aveva scritto in una lettera: "Quando sto lontano da Voi che mi date gioia, io vesto solo di nero perché mi sento vedovo".
Quando si dice la sfiga... :sisi:
Helmut Newton, Grande nudo
https://image.ibb.co/bB5uER/Big_Nude.jpg
image upload
L'eterna primavera di Auguste Rodin
http://2.bp.blogspot.com/-TCU89iRkj1...+primavera.jpg
https://www.frammentiarte.it/wp-11-1...o-specchio.jpg
Diego Velàzquez, Venere e Cupido, c. 1648-1650
Londra, National Gallery
Si tratta di uno degli unici due dipinti di nudo dell'arte spagnola antica (l'altro è la Maya Desnuda di Goya), anche se pare che Velàzquez abbia realizzato almeno altre due tele raffiguranti nudi, andate perdute. Il quadro venne realizzato durante il soggiorno italiano del pittore e vari studi critici attribuiscono alla modella l'identità di una giovane romana, Flaminia Triunfi, amante di Velàzquez. Da questa relazione nacque anche un figlio, Antonio De Silva, che il pittore affidò ad un amico (il quale, in seguito, decise di adottarlo) quando fu costretto a rientrare in Spagna, richiamato dal re Filippo IV. Poco si sa, invece, delle sorti della madre dopo il rientro in patria del pittore.
Il quadro è anche conosciuto col nome di "Venere Rokeby" perché nel 1813 la tela fu acquistata per cinquecento sterline dal politico inglese John Morritt, che la inserì nella propria collezione privata a Rokeby Park, nello Yorkshire, da cui prese poi il nome.
Nel 1914 il quadro venne gravemente danneggiato dalla suffragetta Mary Richardson, che con un coltello da macellaio produsse numerosi squarci nella tela, poi riparati da un accurato restauro. La donna fu condannata a sei mesi di prigione e giustificò il suo gesto col fatto che non gradiva «il modo in cui gli uomini guardavano l'opera a bocca spalancata tutto il giorno».
Daniel Chester French (1850-1931), Andromeda, 1929
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e3&oe=5AF028F6
https://upload.wikimedia.org/wikiped...or_Tiziano.jpg
Tiziano Vecellio, Perseo e Andromeda, c. 1554-56
Londra, Wallace Collection
Bella la leggenda di Andromeda, figlia di re Cefeo e della vanitosa Cassiopea... che, proprio per questo, mise nei guai la fanciulla.
Un giorno, infatti, Cassiopea ebbe l'ardire di sostenere che la sua bellezza superava di gran lunga quella delle Nereidi, ninfe marine particolarmente seducenti. Quando queste lo vennero a sapere, apriti cielo: 'na tragedia!
Incazzate come bufale corsero da Poseidone, dio del mare, reclamando una punizione esemplare per Cassiopea e la sua vanagloria.
Anziché mandarle a... scopare il mare, Poseidone diede loro ascolto e mandò un terribile mostro a razziare le coste del territorio di Cefeo. La cosa risultò tutt'altro che gradita ai sudditi del re, i quali si recarono da lui in massa chiedendogli di rispondere per le rime a tale affronto. Sudando freddo e senza sapere che pesci pigliare, Cefeo si rivolse all'oracolo di Ammone per trovare una via d'uscita, che risultò abbastanza drammatica. C'era infatti un solo modo per quietare il mostro: sacrificargli la sua figlia vergine. Andromeda, ça va sans dire.
La povera, innocente fanciulla fu quindi trascinata in riva al mare e incatenata ad una costa rocciosa in attesa che il mostro la divorasse... mentre, in lacrime, sua madre la guardava da lontano piena di rimorsi. Secondo la leggenda tutto ciò avvenne sulle coste del Mediterraneo, a Joppa (Giaffa), la moderna Tel Aviv. Mentre Andromeda se ne stava incatenata alla rupe battuta dal vento e dalle onde, pallida di terrore e in lacrime per la morte imminente, ecco che arrivò Perseo, che aveva appena decapitato Medusa e cominciava ad annoiarsi senza aver niente da fare.
Vedere la bella Andromeda incatenata ed innamorarsene, fu tutt'uno. Proprio mentre il terribile mostro emergeva dalle acque per raggiungere il suo pasto prelibato, Perseo corse dai genitori della fanciulla, chiese loro la sua mano e tornò... appena in tempo! Il mostro l'aveva ormai raggiunta e, proprio mentre spalancava la bocca per fare GNAM, Perseo lo uccise con la sua spada. Poi liberò Andromeda e, senza perdere tempo, la sposò. La coppia visse felice e contenta ed ebbe sei figli.
Stretta la foglia, larga la via... eccetera. :mmh?:
https://urbanfragment.files.wordpres...aud-c-1900.jpg
Pierre Bonnaud, Salomè, c. 1900
Grenoble, Musée Hebert
http://www.tate.org.uk/art/images/wo.../P78793_10.jpg
Guerrilla Girls – Do women have to be naked to get into the Met Museum? (1989)
Bello questo.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...b42553c784.jpg
Henri Gervex, Rolla, 1878
Paris, Musée D'Orsay
A Parigi, nella primavera del 1878, proprio un mese prima dell'inaugurazione del Salon, i funzionari delle Belle Arti decisero di escludere ingiustamente questo quadro dalla manifestazione. Il giovane autore del dipinto, il 26enne Henri Gervex, era un pittore già affermato perché aveva vinto una medaglia in una precedente edizione del Salon. Questo lo rendeva, in teoria, "fuori concorso", quindi non soggetto alle decisioni della giuria che doveva scegliere le opere da esporre. In questo caso, però, le autorità si comportano diversamente perché il dipinto fu giudicato "immorale".
Gervex aveva tratto ispirazione da un lungo poema di Afred de Musset, pubblicato nel 1833. Il testo ripercorre il destino di un giovane borghese, Jacques Rolla, che si abbandona ad un'esistenza dissoluta durante la quale incontra Marie, un'adolescente che si prostituisce per sfuggire alla miseria. La scena mostra Rolla, ormai in rovina, appoggiato alla finestra con lo sguardo rivolto verso la ragazza addormentata. Il giovane metterà presto fine ai suoi giorni ingerendo una dose di veleno.
La scena fu giudicata indecente non tanto per la nudità di Marie... del resto, simile a molti altri nudi artistici che circolavano all'epoca; furono gli indumenti della ragazza - la sottana, la giarrettiera, il corpetto slacciato in fretta sopra il quale è appoggiato un cappello a cilindro - a suscitare lo sdegno dei benpensanti. La leggenda racconta che era stato l'amico pittore Degas a consigliare a Gervex di dipingere un corpetto a terra, affinché fosse chiaro che la donna non era una modella. La disposizione della scena e il genere di indumenti in primo piano nel quadro sottolineano il consenso di Marie al rapporto e alla sua condizione di prostituta. Inoltre, nel bastone che spunta dalla biancheria, i benpensanti di cui sopra lessero una chiara metafora dell'atto sessuale.
Dopo essere stato escluso del Salon, Rolla rimase esposto per tre mesi presso la galleria di un mercante di quadri parigino. Lo scandalo, amplificato in larga misura dalla stampa, attirò folle di visitatori... con l'ovvia, immensa gioia di Henri Gervex. E in barba al bigottismo dei benpensanti.
http://www.tate.org.uk/art/images/wo...7/T07518_9.jpg
William Strang, The Temptation, 1899
London, Tate Modern
cambiate titolo del thread pleeease
nudo da museo
:rotfl:
http://1.bp.blogspot.com/-TDaNkF5kjN...amo+ed+eva.jpg
Pieter Paul Rubens, Adamo ed Eva, 1628-1629
Olio su tela, cm 235 x 184,5
Madrid, Museo del Prado
Adamo: Come sei bella, Eva... mela dai?
Eva (al putto): Tu, lassù, passami un po' una mela... ma bella grossa!
Putto: Ecco, Eva... va bene questa?
Eva: (ad Adamo): Dove la vuoi, sulla testa o sul muso?