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Molto. Specie per chi crede.
Ma anche l'ateo può facilmente constatare (con la semplice contemplazione di ciò che lo circonda) la straordinaria unicità dell'Uomo. La magnifica armonia dell'Universo. Le Leggi Cosmiche che lo regolano. Troppo perfette per essere semplicemente frutto del caso.....
Se ci fosse scritto che gli asini volano, ti sciropperesti la cosa senza problemi, senza riflettere un po'?
Cono il problema che tu rivolgi alla materia, all'universo, alla vita sulla Terra è lo stesso che riguarda la presenza di un dio. Non sarebbe altrettanto strano, incredibile, impossibile l'eventuale presenza di un tale essere, che esiste dal nulla, intelligente, unico, perfetto, con super poteri?
Rifletti un po'.
Quello che gli atei dimenticano sempre è che ci sono testimonianze di fatti storici nella Bibbia e anche in altri testi sacri.
Costoro, siccome c'è una descrizione allegorica della creazione e ci sono visioni profetiche allegoriche, sono convinti di poter invalidare tutti i fatti storici descritti, tipo la redazione dei dieci comandamenti, la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto con relativi miracoli, le missioni dei vari profeti, che oltre ad avere visioni o sogni, compirono miracoli descritti nei loro racconti storici, i racconti della vita di Gesù e gli atti degli apostoli, ecc.
Come ho sostenuto altre volte, non si tratta di una fede cieca, senza riscontri, basata solo su fantasie o visioni o sogni di presunti inviati divini, ma basata su racconti storici, oltre che sull'osservazione di una natura che non può essersi sviluppata casualmente in tal maniera.
Ma anche dio è difficile che esista, così dal nulla, già bello pronto e sviluppato secondo le vostre logiche.
Fatti talmente storici che guarda un po' non vengono nemmeno studiati a Storia!!:D
Proprio perchè rifletto, credo.
Non c’è tempo da perdere: abbiamo ricevuto la Terra dal Creatore come una casa-giardino, non trasmettiamola alle future generazioni come un luogo selvatico (cfr Laudato si’, 160).
La riflessione su questi temi culturali più profondi e basilari ci porta a riconsiderare lo scopo fondamentale della vita. «Non ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo» Un tale rinnovamento richiede una nuova forma di leadership, e tali leader richiedono una profonda e acuta comprensione del fatto che la Terra costituisce un unico sistema e che l’umanità, ugualmente, è un unico insieme. Il libro della natura è uno e indivisibile, sul versante dell’ambiente come sul versante della vita, della sessualità, del matrimonio, della famiglia, delle relazioni sociali, in una parola dello sviluppo umano integrale. I doveri che abbiamo verso l’ambiente si collegano con i doveri che abbiamo verso la persona considerata in sé stessa e in relazione con gli altri. Non si possono esigere gli uni e conculcare gli altri. Questa è una grave antinomia della mentalità e della prassi odierna, che avvilisce la persona, sconvolge l’ambiente e danneggia la società» (Lett. enc. Caritas in veritate, 51).
Dio non viene dal nulla, Laura: Ma dall'Eternità! C'è sempre stato e sempre ci sarà. Noi ci muoviamo ed esistiamo dentro le coordinate Spazio/Tempo. Lui è OLTRE lo Spazio e OLTRE il Tempo...
Ma la Terra è un luogo che deve essere selvatico. Dovresti chiedere a dio perché ha fatto estinguere piante ed animali nel corso di milioni di anni. Cosa ha salvaguardato e quale sarebbe il senso?
Facile blaterare di eternità ma tanto il problema di un tale essere resta, così come te lo chiedi per la materia e l'universo.
Se ragionassi crederesti meno oppure no. Più facile far finta di nulla per paura e bisogno.
In storia vengono studiate le influenze religiose sulla società e le guerre di religione, non viene studiata la Bibbia e nemmeno altri testi sacri. Si è cercato di mantenere una divisione tra la storia, che laicamente dovrebbe comprendere tutti i fatti avvenuti nel corso dei tempi e le religioni, che hanno i loro testi specifici.
Comunque, figure come Comfucio, Buddha, Zarathustra, Krsna, Gesù Cristo, ecc. in storia vengono semplicemente ignorate, ma non se ne nega l'esistenza. Loro non regnarono materialmente, quindi non fecero guerre con eserciti armati, non fecero conquiste materiali.
Però la loro influenza sul comportamento delle persone fu enorme.
Impossibile, poi, negare gli inviati divini più recenti, a partire da Maometto.
Gli inviati di dio sono variegati e non e' cosa nuova vantare un accredito in altizzimo loco per acreditare propri punti di vista.
Non a caso poi servono firme autenticate e univoche del comando supremo per convalidare gli ordini.
In effetti il prodotto contradditorio di certi mandati produsse nel complesso massacri e genocidi il che fa dubitare di una investitura di quel dio superiore e buonissimo che poi si presenta.
Ovvio visto che un ordine localizzato produce un maggior disordine globale.
Nello specifico un crescita mondiale del 3% che riduce la poverta' e brutte morti conseguenti implica avvelenemento per varie vie di tutto il sistema.
Mo o salvi il sistema, o metti mano alla demografia.
Per il prima ciascuno ha un suo prima e dopo.
Come il terremoto ha segnato un confine fra prima e dopo.
Aere e situazioni hanno ciascuno loro eventuali prima e dopo discontinuita', non legate ai tuoi punti di riferimento privilegiati.
E perché? Mi devi giustificare quei cataclismi ed una loro assoluta necessità. Per me a logica, se questo è il punto che voleva, ciò uomo e ambiente di oggi, non ha senso tutto il prima, i cambiamenti geologici, climatici e gli organismi estinti. Poteva fare direttamente tutto come è oggi e chiuso.
A me non interessa molto uno che parla se non nel caso che io intenda le sue parole, se non le intendo vuol dire che tali parole non erano direttamente indirizzate a me, dopo aver riflettuto ovviamente; nella vita i momenti di riflessione sono importanti.
Non è quindi il parlare di un Dio che mi può interessare se non lo intendo o non mi interessa o non va d'accordo con ciò che ho in mente, ma è l'ascoltare il messaggio che è fondamentale per esprimere in noi un certo giudizio.
Se uno blatera lascialo blaterare, anche quello ha un certo un diritto, basta che non diventi un dovere:asd:; io credo di usare un termine equo quando dico che il messaggio, nolenti o volenti, che un eventuale Dio dovrebbe trasmettere ai terrestri, sia pacifico, comprensivo e onesto, in sostanza che non sia autodistruttivo; poi i modi per arrivarci sono molteplici e spalmati nel tempo.
"Quanto vorrei essere eterno" mi disse un giorno il mio capo al culmine della sua carriera, invitato ad esprimere il mio parere allora gli dissi "ma lei, i figli, li vorrebbe sempre piccoli?".
Io credo che molta gente debba essere ridimensionata, come si può parlare di Dio quando molti credono di esserlo?
Ma cio' riduce la cosa ad una tua personale sensibilita', certamente non applicabile urbis et orbis, scopo di ogni religione massa la cui propaganda mira a guidare le masse e non i singoli secondo lei suoi codici giuridici terreni.
Ce n'è solo una: se il passato non fosse stato così ci sarebbe un'altro presente e non non ci saremmo.
Questo che dico lo dico perché la cosa più bella che ad un uomo o donna possa capitare innanzi tutto è quello di esistere. Che ci sia Dio o non ci sia non ha importanza, quello che è importante è che io ci sono, come tu e gli altri.
Qualcuno direbbe, nonostante tutto è stata o è una bella avventura.
Certo, non è un discorso accessibile a tutti, però, se almeno ci fosse una tendenza verso una certa umanità, un termine ormai in disuso, non sarebbe male, specialmente per chi viene dopo.
Tra l'altro quello che posso notare, e come tu hai evidenziato, in molte società viene portato avanti questo discorso universalistico di umanità dalla gente laica piuttosto che da quella religiosa, evidentemente per alcuni il basso Medio Evo non è ancora passato; è anche vero che molte colonne cominciano ad incrinarsi ma spesso, come l' uccello rinasce dalle sue ceneri, anche le religioni potrebbero rifarlo ancora, allora non sarà mai il messaggio benefico a prevalere, ma il cattivo messaggio di chi tale messaggio gestisce.
Ma per troppi la morte e' una liberazione.
Perché vuoi precludere ad un dio la capacità e la volontà di creare tutto ed esclusivamente come è oggi la Terra?
Chi o cosa avrebbe obbligato dio a dover creare tutto il passato?
Mi devi spiegare il senso di milioni di anni di un pianeta se ciò che voleva ottenere è lo stato di oggi.
Non avresti mai capito, vivresti solo nel presente come gli animali.
Ti dice niente il pensiero: la storia insegna?