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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Se si tratta di leggere la realtà, allora siete quasi sempre fuori strada
Perché te, anche se sei atea, non ti senti responsabile della Bellezza che ti circonda? Quando vai al mare, in montagna, a fare un pic nic non ti prendi cura di quel pezzettino di bosco? Di quel tratto di spiaggia?
Io non so che lavoro fai, ma mentre sei impegnata a svolgerlo, non pensi che la tua opera sta portando giovamento all'intera comunità? Lavori solo per te stessa forse? Solo per lo stipendio? Non credo.
Non siamo isole, Laura. Non siamo esseri asociali, slegati fra loro. Dio ci ha voluti, pensati e creati come Fratelli. Ognuno col suo proprio talento, ognuno col suo proprio carisma: nei laboratori scientifici o nelle miniere, per dire. Per Dio tutto ha l'identico valore....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Visto che sei malata di realtà, guardiamo come è oggi il mondo. Se scoppia un incendio, magari per un fulmine o per un fenomeno di autocombustione, chi custodisce il mondo cerca di spegnerlo, mentre chi non si sente custode di nulla lascia che sia una pioggia a spegnere l'incendio.
Bravissimo! Il prendersi cura, prima ancora che religioso è un VALORE MORALE. Civico. Etico.
Non a caso definiamo come vandali coloro che sporcano le spiagge, i boschi, la campagna. O quelli che imbrattano con la vernice musei e opere d'arte. Sentiamo che fanno parte di noi, che sono legate a noi. Che viene data una ferita a ciò che abbiamo di prezioso.....
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Procurarsi il necessario per nutrirsi, proteggersi dalle intemperie, procreare e allevare la prole, organizzare l'habitat etc...primo livello della piramide marlowiana, comune a tutti gli esseri viventi (dal lichene a SE la Donna), allora non é una ovvia banalità "naturale", conseguenza dell'esistenza e della legge di sopravvivenza, ma "Una missione".
Vabbé. Buono a sapersi.
Tutto sta nell'imballaggio, é cosa nota.
:joker:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Perché te, anche se sei atea, non ti senti responsabile della Bellezza che ti circonda? Quando vai al mare, in montagna, a fare un pic nic non ti prendi cura di quel pezzettino di bosco? Di quel tratto di spiaggia?
Io non so che lavoro fai, ma mentre sei impegnata a svolgerlo, non pensi che la tua opera sta portando giovamento all'intera comunità? Lavori solo per te stessa forse? Solo per lo stipendio? Non credo.
Non siamo isole, Laura. Non siamo esseri asociali, slegati fra loro. Dio ci ha voluti, pensati e creati come Fratelli. Ognuno col suo proprio talento, ognuno col suo proprio carisma: nei laboratori scientifici o nelle miniere, per dire. Per Dio tutto ha l'identico valore....
La mia critica è sul ruolo di custode, ruolo che come crednte affermi che sia lo scopo, missione, lavoro se vuoi, del'uomo e che dio ci abbia creati anche per questo..
Quindi io critico questa visione e ruolo dell'uomo dal punto di vista religioso. Il fatto di essere sensibili è, come sempre, altra questione, così come le azioni che per sensibilità e conoscenze facciamo per la natura.
Inutile appellarti alle pippe sulla fratellanza, alla socialità per tirare acqua al mulino e non affrontare il problema di certe affermazioni, come essere insigniti del ruolo di custode della natura dall'amico invisibile.
Citazione:
Ognuno col suo proprio talento, ognuno col suo proprio carisma: nei laboratori scientifici o nelle miniere, per dire. Per Dio tutto ha l'identico valore....
Sì cono, certo che uno dovrebbe metterci un pò del suo e la voglia di fare bene, ma un discorso del genere, che criticavo anche a suor Rachele:D, è questa visione sdolcinata, che implicherebbe che ognuno fosse nel lavoro giusto per far fruttare le proprie capacità o che anche se non lo fosse, metterebbe a frutto sempre e comunque le sue capacità. Questo in un mondo ideale. Nella realtà non è proprio così. C'è chi si trova a dover fare un lavoro ma le vere conoscenze e capacità non le può esattamente mettere a frutto. E non tutti sono felici e contenti del lavoro che hanno., pieni dei pensieri aulici che qui ci avete fatto presente.
Che agli occhi di dio tutto abbia valore, dicesi sempre altro paio di maniche.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
E voi sareste liberi? Liberi da che?
A me sembrate solo tanto pieni di pastoie religiose.
Visto che la tua domanda era indirizzata a tutti i credenti, io rispondo solo per me, in maniera personal-credente e ti dico, cara Vega, che mi sento libero di pensarla come mi pare, ed aggiungo pure di pensare ed agire bene rivolgendo spesso il mio "io" all'esterno per istaurare contatti sincroni. Comunque, per questo vizio di pensarla come mi pare, la "mentalita del mondo", che al tempo dell'Apocalisse di Giovanni era identificata con il potere regnante che tortura ed uccide come spiega bene nel libro, attribuendo alla Bestia del tempo il numero di Nerone, ossia il 666, mi ha messo in punizione:asd:, infatti vivo da solo:rotfl:.
Alle pastoie, che fanno ingrassare, preferisco i naturali spaghetti.
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Lo sproloquio per dire cosa? Cosa c'incastra la mentalità del mondo un tempo, il potere, Nerone e l'apocalisse?
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Se non riesci a riconoscere i collegamenti religiosi che ho cucito nel vestitino di una certa "sarta laica", bada bene non santa ma sarta, con tendenze antireligiose, vuol solo dire che non credi in Dio e quindi, oltre a non dirti niente intellettualmente, tali collegamenti, non ti susciterebbero neppure sentimenti piacevoli, anzi, dalle tue risposte direi sgradevoli.
Non capisco perché.
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Ti riposto quello che avevi scritto tu:
Citazione:
Essere nel mondo perché prima di noi i nostri genitori si son fatti una bella scopata pensando magari a me, vuol dire essere "nel mondo", un caso, un destino, un disegno, chissa?
Invece essere "del mondo" vuol dire condividere la società in cui si è, il modo di pensare, gli usi e costumi di quel popolo, senza ma e senza se, magari meglio un pochino di ipocrisia quotidiana altro sale sul salato, ...na schifezza; ma anche cedere ai ricatti che il mondo ti propone vuol dire essere "del mondo", a volte costi quel che costi.
Anche Gesù era fatto di carne ed ossa ....e ciccia soprattutto se dopo 40 giorni passati nel deserto ebbe fame. Comunque Gesù sostenne sempre che egli non ragionava come "comandava il mondo", infatti verso la fine poté affermare: "Io ho vinto il mondo", cioè è tirarsi e trovarsi fuori da quella mentalità che rende schiavi e non liberi.
Quanto detto lo possiamo verificare per esperienza personale tutti i giorni.
Quindi cara Vega c'è differenza eccome tra essere "nel mondo" ed essere "del mondo".
Vorrei capire i discorsi sull'apocalisse, Nerone, che collegamenti dovrei fare, se tu avevi scritto questo, già di per sè non proprio chiaro come sempre.
Parli di mentalità e ricatti del mondo e di sperimentare una libertà che, mi pare di capire, sia simile a quella di Gesù.
Ti rchiedo, liberi da cosa? Dalla moda, dagli usi, dal modo di pensare...?
Per quanto mi riguarda, sembrate lo stesso schiavi di qualcosa, ed è la religione.
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Dalle regole!
Ma qui ritorniamo a diversi anni fa nelle discussioni con Axe.
E' un dire inascoltate le stesse parole di allora.
Cosa sono le regole o leggi? Bisogna dirlo sia dal punto di vista laico, esente dalla religiosità estrema, sia religioso con una religiosità fino a che punto?; ossia misurare l'intensità del credere.
Per i cosiddetti laici c'è negazione di Dio, per i cosiddetti credenti c'è la gradazione, ad esempio, usando parole direi il credente freddo, quello tiepido e quello pieno di zelo verso Dio come Gesù.
Se non credi alle variazioni o gradi di fede non puoi capire come è fatta la persona che crede.
Per esempio per parlare dei martiri torturati ed uccisi da Nerone esiste solo il risultato e pure visto dall'esterno, non esiste il travaglio interiore e la presenza di Dio nel martirizzato, nessuno può sapere se non il diretto interessato se ci sia stata oppure no la presenza di Dio in lui al momento del trapasso.
E chi poteva essere per Giovanni, il redattore o meno dell'Apocalisse, Nerone?
il Diavolo, la bestia in persona, il tentatore, si identificavano facilmente infatti con il superbo re romano, le cui iniziali componevano, secondo la numerologia del tempo, il numero della bestia annunciata: 666?
Infine l'Apocalisse era un testo consolatorio ed infondeva coraggio ai tentati per la numinosa aspettativa.
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Un laico è chi non appartiene al clero e può essere credente o non credente.
Crepuscolo, io sfido veramente chiunque a capire cosa vuoi esprimere. Le gradazioni della fede, i martiri e la presenza di dio nel trapasso, l'apocalisse, Nerone...che problema c'è a spiegare semplicemente cosa significa essere liberi dalle cose del mondo e liberi da cosa?
Non credi freghi a nessuno tutto questo girare e rigirare i discorsi, che è davero senza senso.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Procurarsi il necessario per nutrirsi, proteggersi dalle intemperie, procreare e allevare la prole, organizzare l'habitat etc...primo livello della piramide marlowiana, comune a tutti gli esseri viventi (dal lichene a SE la Donna), allora non é una ovvia banalità "naturale", conseguenza dell'esistenza e della legge di sopravvivenza, ma "Una missione".
Vabbé. Buono a sapersi.
Tutto sta nell'imballaggio, é cosa nota.
:joker:
Benissimo, bravissimo, il punto è proprio questo! È una LEGGE NATURALE il prendersi cura, il Yes I care. Il cui esatto contrario è il No, me ne frego.
Dal punto di vista religioso (e qua torniamo al titolo scelto da Rachele) possiamo dunque affermare che Dio ci chiama alla prima affermazione, mentre il Male ci spinge all'altra.
Grazie RDC :approved:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Un laico è chi non appartiene al clero e può essere credente o non credente.
Si hai ragione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Benissimo, bravissimo,......Grazie RDC :approved:
:nono:
Calma, Cono. Calma.
Prima di sdilinquirti in (immeritati) complimenti e ringraziamenti, rifletti sul significato del post: io dico che "il lavoro" non ha proprio nulla di una "missione" o cose del genere. E' una banalissima necessità esistenziale, comune a tutti i viventi...dall'ameba in poi. Insomma, il solito post provocatorio restodelcarlinico
:joker:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Un laico è chi non appartiene al clero e può essere credente o non credente.
Crepuscolo, io sfido veramente chiunque a capire cosa vuoi esprimere. Le gradazioni della fede, i martiri e la presenza di dio nel trapasso, l'apocalisse, Nerone...che problema c'è a spiegare semplicemente cosa significa essere liberi dalle cose del mondo e liberi da cosa?
Non credi freghi a nessuno tutto questo girare e rigirare i discorsi, che è davero senza senso.
Nooo, non sfidare nessuno; meglio un crepuscolo più scuro che chiaro.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
:nono:
Calma, Cono. Calma.
Prima di sdilinquirti in (immeritati) complimenti e ringraziamenti, rifletti sul significato del post: io dico che "il lavoro" non ha proprio nulla di una "missione" o cose del genere. E' una banalissima necessità esistenziale, comune a tutti i viventi...dall'ameba in poi. Insomma, il solito post provocatorio restodelcarlinico
:joker:
Cono difficilmente coglie il signicato ed il contenuti, prende e parte e tutto gli sembra riportare alle sue idee.
Rimanendo alla base della piramide o semplicemente nei bisogni che ti fanno sopravvivere, ci potrebbe essere pure poco di altruistico.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Nooo, non sfidare nessuno; meglio un crepuscolo più scuro che chiaro.
Inutile, mi pare, che tu venga a discutere con gli altri se non ti fai capire. Non mi sembra nulla di difficile spiegare in cosa tu non ti senti del mondo, cosa avresti superato, quali bisogni magari, quali idee...
Non importa scomodare l'apocalisse e Nerone & c.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Cono difficilmente coglie il signicato ed il contenuti, prende e parte e tutto gli sembra riportare alle sue idee.
Rimanendo alla base della piramide o semplicemente nei bisogni che ti fanno sopravvivere, ci potrebbe essere pure poco di altruistico.
:approved:
detta papalepapale :D , é cosi'
IMHO
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Ovviamente la piramide di Maslow è schematica e non rispecchia esattamente la realtà, nel senso che non è che con i bisogni alla base non possano esserci altre necessità più in alto nella piramide, sia in umana che negli animali. Perché in un certo senso la possiamo sfuttare anche per loro.
Sicuramente c'è competizione per il cibo per esempio ma anche collaborazione. Un animale sociale come il lupo o il cane, per dire, aiuta i membri del branco/gruppo familiare.
La visione sdolcinata di Cono ovviamente non rispecchia la realtà, ma non c'è bisogno di dirlo che le tendenze ed i nostri comportamenti possono essere vari.
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Ci sono la Grazia,la fede,il lavoro.
La Grazia divina si stende su tutti come la luce del sole e ha prodotto la redenzione come dono per tutti.
Chi l'accoglie ha la fede che supera ogni cieca obbedienza a leggi e regole perché e essa stessa regola di vita.
Ecco perché chi ha fede è LIBERO:è libero da condizionamenti umani sociali,politici e soprattutto religiosi quando diventano delle abitudini senza senso.
E' una libertà interiore,spirituale,di pensiero(la Verità vi farà liberi,anche sotto i romani)anche se si osservano le leggi della società in cui si vive(essere nel mondo ma non del mondo)purché si rispetti una certa etica e non si facciano malvagità.
Molti non sanno cosa farsene di questa libertà ma chi ha accettato la Grazia ed ha fede la pensa diversamente e se la tiene cara.
La fede intesa come punto di partenza di ogni azione della vita comprende anche il lavoro che ne assume le sfumature.
Anche chi ha fede lavora per un guadagno,per divertirsi,per le necessità esistenziali perché si vive su questa Terra e incontra ambienti lavorativi poco idilliaci ma va avanti cercando di dare il meglio ma anche facendo valere i propri diritti che è una cosa giusta e cercando di fare il meglio possibile il dovuto.
Non so cosa si intenda per missione nel lavoro ma certamente chi dà qualche ora in più,chi sostituisce il collega in difficoltà o dà un permesso al dipendente che ha bisogno magari perdendoci qualcosa,chi valorizza l'altro o si sacrifica(come tanti infermieri al tempo del Covid)o la badante che cura e protegge l'anziano e non lo maltratta o chi addirittura fa volontariato secondo me è un po' più di un'ameba!
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Ma se sparate un sacco di cavolate! Altro che la verità vi farà liberi!
Che siate liberi da ogni forma di condizionamento, umano, sociale, politico e religioso è l'ennesima barzelletta. Mò me lo segno:sisi:
Ci manchi solo te, che fai la versione in gonnella di Cono. Basta l'originale!:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Ovviamente la piramide di Maslow è schematica e non rispecchia esattamente la realtà, nel senso che non è che con i bisogni alla base non possano esserci altre necessità più in alto nella piramide, sia in umana che negli animali. Perché in un certo senso la possiamo sfuttare anche per loro.
Sicuramente c'è competizione per il cibo per esempio ma anche collaborazione. Un animale sociale come il lupo o il cane, per dire, aiuta i membri del branco/gruppo familiare.
Il "comportamento sociale", come elemento o "utensile" (in un certo senso) di sopravvivenza, non é intrinsecamente altrusta, ma solo strumentalmente.
(ottimismo buonista delirante, lo so :mmh?: )
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Definisci meglio il discorso.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Il "comportamento sociale", come elemento o "utensile" (in un certo senso) di sopravvivenza, non é intrinsecamente altrusta, ma solo strumentalmente.
(ottimismo buonista delirante, lo so :mmh?: )
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Definisci meglio il discorso.
La "socialità" non é un valore etico (qualunque cosa "etico" possa significare :mmh?: ), ma strumentale. Nel senso che per gli umani é indispensabile alla sopravvivenza. Quindi, si é "sociali" non per gli altri, ma perché, se non lo si fosse, non si sopravviverebbe.
Certo, é un discorso che più "spannometrico" non potrebbe essere....E OT più del sopportabile :D
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Non solo negli umani. Si parla spesso di prosocalità, un comportamento a favore di un altro.
he lo si faccia sempre e comunque per sè stessi in che senso lo intendi?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
in che senso lo intendi?
Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
La "socialità" non é un valore etico (qualunque cosa "etico" possa significare :mmh?: ), ma strumentale. Nel senso che per gli umani é indispensabile alla sopravvivenza. Quindi, si é "sociali" non per gli altri, ma perché, se non lo si fosse, non si sopravviverebbe.
Certo, é un discorso che più "spannometrico" non potrebbe essere....E OT più del sopportabile :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
:nono:
Calma, Cono. Calma.
Prima di sdilinquirti in (immeritati) complimenti e ringraziamenti, rifletti sul significato del post: io dico che "il lavoro" non ha proprio nulla di una "missione" o cose del genere. E' una banalissima necessità esistenziale, comune a tutti i viventi...dall'ameba in poi. Insomma, il solito post provocatorio restodelcarlinico
:joker:
Ahahahahaha e invece, magari non volendo, sei andato al punto focale della questione: per l'Uomo il Lavoro rappresenta la dignità, la realizzazione, il sentirsi collaboratore di Dio nell'opera della Creazione!
In fondo, amici ed amiche....il Paradiso è questo. È vivere in armonia: con la Natura, con gli Altri e con Dio. Una goduria totale, ESISTENZIALE!
L'Inferno è l'opposto: vivere per sé stessi, fregandosene di tutto il resto. Un tormento totale! Sempre arrabbiati, insoddisfatti, in perenne contrasto con l'habitat, col Prossimo e con Dio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Ci sono la Grazia,la fede,il lavoro.
La Grazia divina si stende su tutti come la luce del sole e ha prodotto la redenzione come dono per tutti.
Chi l'accoglie ha la fede che supera ogni cieca obbedienza a leggi e regole perché e essa stessa regola di vita.
Ecco perché chi ha fede è LIBERO:è libero da condizionamenti umani sociali,politici e soprattutto religiosi quando diventano delle abitudini senza senso.
E' una libertà interiore,spirituale,di pensiero(la Verità vi farà liberi,anche sotto i romani)anche se si osservano le leggi della società in cui si vive(essere nel mondo ma non del mondo)purché si rispetti una certa etica e non si facciano malvagità.
Molti non sanno cosa farsene di questa libertà ma chi ha accettato la Grazia ed ha fede la pensa diversamente e se la tiene cara.
La fede intesa come punto di partenza di ogni azione della vita comprende anche il lavoro che ne assume le sfumature.
Anche chi ha fede lavora per un guadagno,per divertirsi,per le necessità esistenziali perché si vive su questa Terra e incontra ambienti lavorativi poco idilliaci ma va avanti cercando di dare il meglio ma anche facendo valere i propri diritti che è una cosa giusta e cercando di fare il meglio possibile il dovuto.
Non so cosa si intenda per missione nel lavoro ma certamente chi dà qualche ora in più,chi sostituisce il collega in difficoltà o dà un permesso al dipendente che ha bisogno magari perdendoci qualcosa,chi valorizza l'altro o si sacrifica(come tanti infermieri al tempo del Covid)o la badante che cura e protegge l'anziano e non lo maltratta o chi addirittura fa volontariato secondo me è un po' più di un'ameba!
G.D.E. (grazie di esistere)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Procurarsi il necessario per nutrirsi, proteggersi dalle intemperie, procreare e allevare la prole, organizzare l'habitat etc...primo livello della piramide marlowiana, comune a tutti gli esseri viventi (dal lichene a SE la Donna), allora non é una ovvia banalità "naturale", conseguenza dell'esistenza e della legge di sopravvivenza, ma "Una missione".
Vabbé. Buono a sapersi.
Tutto sta nell'imballaggio, é cosa nota.
:joker:
Lo dico a chiare lettere: il post é ironicamente provocatorio.
Restodelcarlinata "standard". Ed é anche "firmato" come tale.
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Ahahahahaha e invece, magari non volendo, sei andato al punto focale della questione: per l'Uomo il Lavoro rappresenta la dignità, la realizzazione, il sentirsi collaboratore di Dio nell'opera della Creazione!
In rosso é quello che ho definito "imballaggio".
Come per "nutrirsi" ci si puo' preparare un piatto prelibato, cosi', per "lavorare" si puo' farlo con "soddisfazione".
Ma sia il nutrirsi, sia il "lavorare" sono attività "banali", insite nell'esser vivo. E comuni a tutti gli essere viventi.
Certo, le modalità sono differenti: l'ameba non si nutre di bucatini all'amatriciana.
Bon, ora vogliate scusarmi: con questo ho espresso tutto il mio "sapere" in materia...si, correttamente si definisce "ignoranza". Giusto.
Non avendo altro da aggiungere, e non essendo capace di esprimermi meglio, la smetto di ripetermi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Ti riposto quello che avevi scritto tu:
Vorrei capire i discorsi sull'apocalisse, Nerone, che collegamenti dovrei fare, se tu avevi scritto questo, già di per sè non proprio chiaro come sempre.
Parli di mentalità e ricatti del mondo e di sperimentare una libertà che, mi pare di capire, sia simile a quella di Gesù.
Ti rchiedo, liberi da cosa? Dalla moda, dagli usi, dal modo di pensare...?
Per quanto mi riguarda, sembrate lo stesso schiavi di qualcosa, ed è la religione.
Per adesso finisco qui il mio dialogo con te perché non trovo il senso a continuare così su questa linea di incomprensione.
La religione è limitata al rito, per di più di attesa, visto che Dio non regna ancora sulla terra, è uno stare insieme per non saper star soli: la persona religiosa, come dissi già, è relegata a qualcosa o qualcuno, invece io sostengo che per incontrare Dio bisogna essere completamente liberi e riconoscenti, riconoscente come non lo è stato, per tornare all'esempio dell'idea di lavoro espressa nel vangelo, il lavoratore venale che vedeva e continua a vedere il lavoro solo in funzione del soldo, e quindi è pure invidioso della bontà del proprietario della vigna di dare a tutti uguale salario ( si parla di vigna perché allora per gli ebrei il vino recava gioia e la gioia conduceva a Dio come successe alle nozze di Cana).