Quanno ce vò, ce vò!
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Quanno ce vò, ce vò!
Invece di diminuire dal centro alla periferia, le velocità orbitali rimangono costanti e, tra calcoli, stime e proiezioni, si è scoperto che per galassie più o meno simili alla nostra le stelle più periferiche hanno velocità orbitali anche di 200 chilometri al secondo. Per avere un termine di paragone: la velocità della Terra attorno al Sole, che naturalmente compie un'orbita in quello che per noi è "1 anno", è di circa 30 km al secondo.
Se una galassia fosse composta solo da quella che per noi è la materia visibile, quelle stelle l'avrebbero abbandonata da tempo perché hanno velocità orbitali tre o quattro volte superiori alla velocità di fuga dalla galassia stessa. I casi di stelle in fuga dal loro centro galattico sono però rarissimi: è per questo motivo che si è ipotizzato che nelle galessie debba esserci della massa che non si vede ma che esercita una forza di attrazione tale da impedire alle stelle di andarsene per la loro strada.
https://i.imgur.com/1jwZiNQ.png
Perchè è stata introdotta la materia oscura? I motivi sono tre: la materia oscura è necessaria per spiegare i modelli cosmologici di formazione delle strutture (galassie e ammassi di galassie), per spiegare la dinamica delle stelle nelle galassie e degli ammassi di galassie e per poter ottenere un modello di universo che rispecchi le osservazioni. Una delle evidenze dell’esistenza della materia oscura si ha dalle osservazioni delle galassie a spirale, in particolare dalla loro curva di rotazione. La curva di rotazione descrive la velocità a cui le stelle orbitano attorno al centro galattico. Questa velocità è proporzionale alla brillanza superficiale della galassia, al rapporto massa/luminosità e dipende dal rapporto r/h, dove r è il raggio considerato mentre h è il raggio di scala. I dischi delle galassie a spirale dovrebbero presentare una curva di rotazione con velocità che aumenta adando dal centro verso l’esterno, fino ad un valore massimo ad un raggio di circa 10 kpc (per tipici valori di h di 3-4 kpc). Oltre questo raggio la velocità dovrebbe decrescere proporzionalmente alla radice quadrata del raggio (questa parte della curva viene detta tratto kepleriano, in quanto segue lo stesso andamento delle orbite del Sistema Solare descritte dalle leggi di Keplero). Però le curve di rotazione osservate sono ben diverse da quelle predette. Infatti non presentano il tratto kepleriano, ma oltre il punto di massimo la velocità tende ad un valore asintotico, cioè risulta praticamente costante. Come mai? Evidentemente le galassie hanno più massa di quella che possiamo effettivamente osservare. Questa massa in più è data dalla materia oscura. Perchè serve proprio la materia oscura? E’ stato proposto che la massa in più potesse essere data dai MACHO (Massive Compact Halo Objects, oggetti compatti massicci d’alone), che sono oggetti compatti con luminosità praticamente nulla situati nell’alone delle galassie. Il problema è che non ce ne sono abbastanza per spiegare le caratteristiche osservate della curva di rotazione. Quindi al momento serve la materia oscura!!
È importante precisare un punto. Come si vede dalla figura, la curva si estende ben aldilà della regione delle stelle più esterne. In questa regione la velocità di rotazione è quella delle nubi di idrogeno ionizzato che ruotano intorno al centro della galassia.
Buona giornata!
Un altro grosso problema e' costituito dalla distribuzione della materia oscura ( ammesso che esista) nella struttura delle galassie, secondo gli astrofisici si presume che sia più concentrata nel bulbo sferico della galassia ma non si esclude che la dark matter sia maggiormente correlata con la materia normale e quindi agire in prossimità nella zona periferica della stessa oltre che all'esterno della parte visibile.
Recenti studi mostrano che esiste una semplice relazione universale tra l’accelerazione centripeta delle galassie e la distribuzione della materia ordinaria, cioè quella luminosa, in esse contenuta. Questo risultato implica che la materia visibile presente nel disco determina il profilo di densità dell’alone di materia oscura circostante. In altre parole, le distribuzioni della materia visibile e della materia oscura presenti nelle galassie siano connesse ancora di più di quanto era stato ipotizzato fino ad ora dagli astronomi.
I modelli proliferano, resta il problema di trovare gli elementi costituenti la materia oscura ... e per ora siamo nella piena oscurità!:D
Una osservazione ... Il delta fra l'andamento della velocità tra l'osservato ed il previsto aumenta all'aumentare del raggio ... quindi le condizioni di equilibrio kepleriano applicate alle galassie e' stata una aspettativa assolutamente errata ... fa sorgere il sospetto che la legge di gravitazione universale di Newton sia inappropriata a livello exra-galattico.
Isaac Newton formulò la sua teoria della gravità come un’azione a distanza: un pianeta risente istantaneamente dell’influenza di un altro corpo celeste, indipendentemente dalla distanza che li separa. Questa caratteristica spinse Einstein a sviluppare la celebre teoria della relatività generale, in cui la gravità diventa una deformazione locale dello spaziotempo. Il principio di località afferma che un oggetto è influenzato direttamente solo dall’ambiente circostante: oggetti distanti non possono comunicare tra di loro informazioni in modo istantaneo; conta solo ciò che si trova qui in questo momento. Nel secolo scorso, con la nascita e lo sviluppo della meccanica quantistica, i fisici hanno scoperto che i fenomeni non locali non solo esistono, ma sono fondamentali per comprendere la natura della realtà.
Uno studio propone un nuovo modello di interazione non locale tra la materia oscura di una galassia e la gravità: «è come se tutta la materia presente nell’universo dicesse alla materia oscura di una galassia come muoversi».
Attendo con impazienza l'intervento copincollatorio mistico di cono
(Sperando che non prenda Pierfranceschi per Gian Franceschi :mmh?:)
:corn:
Meraviglioso, Gillian! Stupefacente. E ancora più incredibile che in televisione sembrano quasi che stiano seguendo la nostra discussione, amici ed amiche: sabato scorso alle 21,45 Barbara Gallavotti ne ha parlato in collegamento dal CERN di Ginevra con la direttrice Fabiola Gianotti. "Quinta dimensione, il futuro è già qui" si intitola. Possiamo già trovarla su Rai play. Davvero incredibile!
https://www.raiplay.it/video/2024/01...3%A0+qui.%26wt
Ahahahahaha ma quale privacy, stiamo parlando di un libro famosissimo....
Te hai detto che la domanda sul senso ultimo dell' universo non è da porsi: Carroll, da scienziato, le dà invece cittadinanza.
"Tutti noi proviamo desideri e abbiamo persone e cose a cui teniamo, che ciò venga dall’evoluzione, dall’educazione o dall’ambiente. Il compito che ci attende è riconciliare questi desideri e premure all’interno di noi stessi e nel rapporto con gli altri. Il senso che troviamo nella vita non è trascendente ma non per questo è meno significativo".
Non sto parlando del libro. Ti ho chiesto e richiesto se tu lo hai letto, tutto
...A te il Mt 5, 17-segg (“Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno etc ")... proprio non va giù.
:mumble:
Comincio a chiedermi se anche i Vangeli da te spesso citati, li abbia veramente letti. Tutti.
Attendo la risposta a proposito del libro di Carrol. Per quanto riguarda i Vangeli, non voglio infierire, e non insisto.
(La tecnicuccia manipolatoria del "menare il can per l'aia" non attacca. Reagisco con quella del "disco rotto": non mollo :D)
Ed invece: no, non l'ho detto. Leggi meglio e cita correttamente, senza "giocherellare con le tre carte"
Citazione: Originariamente Scritto da conogelato
c'è un senso a tutto questo?
No
A cominciare dalla domanda
Se non hai capito, te lo spiego: ho scritto che la domanda non ha senso. Ma se qualcuno se la vuole porre, affari suoi.
La masturbazione intellettuale é lecita e non é peccato. Mi pare, almeno.
Ri-ri-rinnovo la vignetta precedente.
Poi, vorrei capire il senso dell'universo con i nostri desideri, bisogni, relazioni, che deriverebbero dall'evoluzione, educazione e/o ambiente.
Il senso che ci danno, farei rispettosamente osservare, non è detto che sia il senso ultimo dell'universo, sempre se c'è.
E dove finisce quello che ci mette Cono e quello che vuole esprimere ed evidenziare l'autore?
Nel senso di velocità rilevata rispetto a quella attesa col visibile e possibilità di fuga, ci sta. Andrebbe visto nello specifico la velocità di fuga a varie distanze lungo il diametro della galassia e vedere se viene superata sempre e comunque.
Oltre alla materia oscura era stata proposta la teoria MOND, che sarebbe la dinamica newtoniana modificata per spiegare queste anomalie e senza chiamare in causa la materia oscura.
Perfetto! Si può osservare, scrutare e studiare l'Universo e le incredibili leggi che lo regolano e governano e dire "È tutto un caso". Si può osservare, scrutare e studiare l'Universo e le incredibili leggi che lo regolano e governano e dire "C'è un'Intelligenza Creatrice che l'ha posto in essere".
Come possiamo dire di essere al mondo per un casuale incontro di aminoacidi, oppure che lo siamo in virtù di un Disegno d'Amore che ci trascende.
Certo: puoi blaterare quanto vuoi, continuando a portare a spasso il cane per l'aia...o per Rotterdam (poi te la spiego) facendo il gioco delle tre carte.
Ma la mia domanda , precisa, resta. E la ripeto:
L'hai letto il libro?
Si No
Tutto, non solo il titolo, l'indice ed i risguardi di copertina
Ho visto le due trasmissioni Rai di settimana scorsa e letto il celeberrimo libro di Carroll: dicono tutto loro! Non credo che tu e il tuo gruppo astrofili perdiate il vostro tempo a scrutare le stelle senza mai, quantomeno, interrogarvi...
Il deliquio dei sensi, per il senso ultimo dell'universo, lo lasciamo a te Cono.
Scusa eh, ma tu credi che ogni volta che ci riuniamo, guardiamo il cielo e facciamo qualche attività, sospiriamo per il senso dell'universo?
Tanto noi lo sappiamo già che non sappiamo e ci piace e ci basta quel che vediamo, che è già bello, interessante così com'è. E sì, anche misterioso.
Per finire, come mai se leggi o guardi qualcosa fai sempre dei copia-incolla ed tutto così sempre impersonale e finto?
Giusto per ribadire a Cono che forse questo senso dell'universo non è esattamente quello che ha capito o che intende lui:
https://www.media.inaf.it/2016/04/11...-sean-carroll/
Ha letto il libro di Carroll, vuoi che non legga una paginetta su internet?:D
Tornando al discorso velocità di fuga e stelle che, è stato detto fuggirebbero via, per uscire dalla galassia, es. il Sole, la Vf è circa 500 km/s.
Massa Via lattea stimata circa 30000 masse solari e distanza Sole da centro galattico 30000 anni luce, la Vf è più o meno quella.
Leggiamo insieme:
"Anche se possiamo apparire piccolissimi rispetto all’immensità dello spazio, questo gigantesco divario viene in qualche modo compensato dalla nostra capacità di comprendere e dare un significato a ciò che ci circonda."
Quando dici "ci piace e ci basta ciò che vediamo, ed è bello" non fai altro che confermare la singolare unicità dell' Uomo nel Creato: il solo che, di fronte all'Universo, ha la capacità di stupirsi e dire, appunto, "Che bello!"
Ciao, buon fine settimana.
Buon fine settimana a tutti, gente:approved:
Trai tu certe conclusioni per "deformazione professionale". Io stai tranquillo, né direttamente né indirettamente, parlo di creato e di unicità dell'essere umano.
Inconfutabile
Lo afferme conodaempoli, e puo' provarlo con un'infinità di copincollate, da testi sacri e dichiarazioni di personalià autorevolissimissime.
Conodaempoli (e gli altri): Platonico bipede implume del terzo pianetino di una stella di mezza tacca in periferia di una piccola galassia, facente parte di....etc etc etc etc., esistente da un infinitesimo pizzico di millenni e destinato a prossima estinzione...
E non é peccato di orgoglio questo?...tipo il rubacchiare e sbocconcellare una mela, di nota e storica memoria?
Vassapé.
:clap :clap :clap
Ottima idea.
Perché no, per esempio: "Dall'eternità a qui"-Biblioteca Scientifica Adelphi. Di Sean Carrol. Si, quello.
"Epilogo", pagg 392-394. "La ricerca di un significato in un universo assurdo"
...pag 393 (omissis)..Uno degli insegnamenti impiciti di questo libro...omissis...é che non é una buona idea scommettere contro la capacità della scienza di spiegare qualunque cosa riguardo al mondo, compreso il suo inizio...omissis..
E cosi' conclude il paragrafo:
"Gli scopi ed i significati non si trovano nelle leggi della natura, né nei piani di un agente esterno che ha fatto le cose in quel modo: siamo noi a doverli creare. Tra questi scopi c'é quello che scaturisce dal nostro desiderio di spiegare al nostro meglio il mondo che ci circonda. Se anche le nostre vite sono brevi e prive di guida, possiamo almeno andare fieri del nostro coraggio nella lotta di cercar di capire cose più grandi di noi."
Aperti a questo e a quello, RDC: al caos e al Disegno. Al non senso e all'Intelligenza Creatrice...
Non si scommette "contro" la Scienza. Si constata che Essa fornisce solo risposte parziali, limitate, insufficienti a colmare la sete di Infinito che l'Uomo porta dentro: perché la Vita? Perché proprio su "un pianetino terzo di una stella di mezza tacca"?
Se è parziale la scienza, la religione com'è?
La dici molto a senso unico (ci sarebbe da aspettarsi diversamente?). Le religioni, colmanti questo "buco" di risposte insufficienti e parziali, detto, ridetto milioni di volte, inventano le risposte e non sono mai riuscite a dimostrare nulla, così come chi ci crede.
Tu potrai anche continuare all'infinito a cantarla che la scienza non spiega, ma vale quanto detto nel rigo sopra. Anche se dirai che sono complementari, che la scienza non indaga il campo del soprannaturale, del divino e dello spirituale, vale sempre il rigo sopra per le religioni.
Al momento, le credenze sono solo un tappo messo a forza per "l'horror vacui."
:mumble:
ma é meglio
:rotfl:
Ho la pessima abitudine/vizio/tara di dire quello che penso.....si, sono "evangelico"...il famoso Mt etc più volte citato con te:
Cono: non hai capito un.... nulla di quello che ho scritto.
Sebbene convinto dell'inutilità, provo ancora a cercare di farti comprendere.
Nel post ti ho invitato a riflettere sul fatto che pensare che "la vita etc etc blablabla l'uomochecapisce e tutto il resto" esista solo sulla terra...micropeto di batterio rispetto a quelli di un branco di 100000000000 di iguanodonti con problemi intestinali sia un'ipotesi futile, religiosamente peccaminosa come orgoglio...'na gran ....omissis per decenza. Si, la metafora dinosaurica non é il non-plus-ultra della "finezza": ho cercato un esempio semplice, che ti possa essere facilmente accessibile.
Maro'.....che pazienza... Ma, chi m'o ffa fà?...vassapé