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Particolarmente oscuro: il numero 3 é simbolico (penso), di cosa?
grazie per l'attenzione
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Mah, nel Libro di Neemia (3) si parla della ricostruzione della mura di Gerusalemme:
1 Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeèl.
Nel Libro di Esdra (3) si parla della ricostruzione del Tempio:
8 Nel secondo anno dal loro arrivo al tempio di Dio in Gerusalemme, nel secondo mese, diedero inizio ai lavori Zorobabele figlio di Sealtiel, e Giosuè figlio di Iozadàk, con gli altri fratelli sacerdoti e leviti e quanti erano tornati dall'esilio a Gerusalemme. Essi incaricarono i leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori del tempio.
In entrambe le citazioni sono in molti a collaborare per la ricostruzione.
Per trovare il riferimento preciso, bisognerebbe conoscere la Bibbia a memoria.
Può darsi che a iniziare la ricostruzione furono in tre.
38
Enoch 90
E vidi fin quando, in maniera identica, trentasette pastori fecero pascolare e tutti compirono, ognuno al proprio tempo, (il loro compito) come (i pastori) precedenti e (vidi fin quando) altri furono consegnati nelle loro mani per condurli al pascolo, ognuno al loro tempo: tutti i pastori, ognuno al suo tempo, E rividi in una visione: vennero tutti gli uccelli del cielo: aquile, avvoltoio, sparviero, corvi. Le aquile guidavano tutti gli uccelli e presero a divorare quelle pecore, ne scavavano gli occhi e ne mangiavano la carne.
E le pecore gridavano perché erano mangiate, nella loro carne, dagli uccelli ed io gridai e mi lamentai, nel mio sonno, contro quel pastore che conduceva al pascolo le pecore. E vidi fin quando quelle pecore furono divorate dai cani, dalle aquile, dallo sparviero e non lasciarono ad esse carne, neanche un po', né pelle, né vene, finché restarono solo le loro ossa e le loro ossa caddero sulla terra e le pecore divennero poche. Ed io vidi finché ventitre pastori conducevano al pascolo e compirono, ognuno al suo tempo, cinquantotto periodi.
E piccoli agnellini furono generati da quelle pecore bianche e cominciarono ad aprir i loro occhi e a vedere e a gridare verso le pecore. E le pecore non gridarono verso di loro, non ascoltarono quel che essi dicevano, ma furono del tutto sorde e i loro occhi furono assai e fortemente ciechi.
E vidi, nella visione, dei corvi: come volavano su quegli agnellini, come ne presero uno e come facevano a pezzi le pecore e le divoravano. E vidi fin quando spuntarono le corna a quegli agnellini e i corvi gliele facevano cadere e vidi fin quando spuntò un gran corno (da) una di quelle pecore, e si aprirono i loro occhi. Ed esso volse lo sguardo ad esse e i loro occhi si aprirono ed esso gridò verso le pecore e i caproni lo videro e corsero tutti verso di lui. E nonostante tutto ciò, quelle aquile, avvoltoio, corvi e sparviero, fino a quel momento distruggevano le pecore, volavano su di loro e le divoravano, e le pecore se ne stavano zitte; ma i caproni si lamentavano e gridavano.
E quei corvi combattevano e facevano violenza con lui e volevano strappargli il corno e non ci riuscirono.
Ed io li vidi fin quando arrivarono i pastori e le aquile e quegli avvoltoi e sparviero chiamarono i corvi, affinché rompessero il corno di quel caprone, e contesero con lui, combattettero ed esso combatteva contro di loro e gridava perché gli venisse in suo aiuto. E vidi fin quando venne quell'uomo che scriveva i nomi dei pastori e li innalzava innanzi al Signore delle pecore, ed egli lo aiutò e gli mostrò tutto (e) scese, il suo aiuto, per quel caprone. E vidi fin quando venne presso di loro quel Signore delle pecore con ira, e quelli che lo videro, tutti, fuggirono e caddero alla sua ombra, innanzi a Lui.
Tutte le aquile, avvoltoio, corvi e sparviero si radunarono e portarono con loro tutte le pecore della campagna e vennero tutti quanti insieme, e si aiutarono per rompere quel corno del caprone. E vidi quell'uomo che scriveva il libro per ordine del Signore fin quando aprì quel libro delle distruzioni che avevano fatte quei dodici pastori di dopo, e mostrò che, assai più dei precedenti, avevano distrutto al cospetto del Signore delle pecore. E vidi fin quando il Signore delle pecore venne presso di loro, prese in mano il bastone dell'ira, percosse la terra, la terra si spaccò e tutti gli animali e gli uccelli del cielo caddero da vicino a quelle pecore e sprofondarono nella terra ed essa si chiuse su di loro.
E vidi fin quando fu data alle pecore una grande spada e le pecore uscirono contro quegli animali selvatici per ucciderli e tutti gli animali e gli uccelli del cielo fuggirono da davanti alla loro faccia.
E la conclusione della grande tragedia: la vittoria finale di Israele su tutti i popoli.
Questa conclusione conferma che si tratta della storia di Israele.
Prego. Comunque, non è la conclusione del Libro e nemmeno della visione.
39
E vidi fin quando fu costruito un trono nella terra amena ed il Signore delle pecore vi si sedette sopra ed egli prese tutti i libri sigillati e li aprì davanti al Signore delle pecore. E il Signore chiamò i sette primi bianchi ed ordinò che gli portassero innanzi, di fra le stelle, la prima, quella che precedeva quelle stelle, le cui vergogne erano come quelle dei cavalli, e (cioè) la stella che era caduta per prima. E gliele portarono tutte quante innanzi. E parlò a quell'uomo che scriveva innanzi a Lui, che era uno dei sette bianchi, e gli disse: - Prendi quei settanta pastori cui ho consegnato le pecore e che, avendole prese, hanno ucciso più di quante io avevo loro ordinato. -
Ed ecco, io li vidi tutti legati e tutti stavano avanti a Lui. Ed il giudizio fu prima contro le stelle: furono giudicate, furono (trovate) colpevoli ed andarono nel luogo della condanna e le gettarono in un (luogo) profondo e pieno di fuoco ardente e pieno di colonne di fuoco. E quei settanta pastori furono giudicati e furono (trovati) colpevoli e furono gettati in quell'abisso di fuoco.
E vidi, allora, che si aprì un identico abisso, in mezzo alla terra, che era pieno di fuoco, e fecero venire quelle pecore cieche e tutte furono giudicate e furono (dichiarate) colpevoli e furono gettate in quell'abisso di fuoco e bruciarono. E quest'abisso era alla destra di quella casa. E vidi quelle pecore bruciare e le loro ossa bruciavano.
E stetti ad osservare fin quando (il fuoco) attinse quella casa vecchia e fecero uscire tutte le colonne, e tutte le travi e gli ornamenti di quella casa si avvilupparono con esso (fuoco) e la fecero uscire e la gettarono in un posto a destra della terra. E vidi il Signore delle pecore fin quando fece venire una casa nuova, più grande ed alta di quella precedente, e la pose nel luogo della prima, che era stata avviluppata, e tutte le sue colonne erano nuove, i suoi ornamenti erano nuovi, ed era più grande della prima, della vecchia, che Egli aveva portato via, e tutte le pecore stavano in mezzo a essa.
E vidi tutte le pecore che erano sopravvissute e (vidi che) tutti gli animali che sono sulla terra e tutti gli uccelli del cielo cadevano e si prostravano a quelle pecore e le imploravano ed (esse) li ascoltavano in ogni parola. Ed allora quelle tre che vestivano di bianco e mi avevano preso per mano, quelle di prima, mi fecero salire - mentre la mano di quel caprone mi teneva - e mi posero in mezzo a quelle pecore, prima che ci fosse il giudizio. E quelle pecore eran tutte bianche e il loro vello grande e pulito.
E tutte quelle che erano perite e si erano disperse e tutti gli animali della campagna e tutti gli uccelli del cielo si riunirono in quella casa e il Signore delle pecore godette di gran gioia, perché tutti eran buoni ed eran ritornati nella Sua casa.
E vidi fin quando riposero quella spada che era stata data alle pecore e la introdussero nella Sua casa ed egli la sigillò, davanti alla faccia del Signore, e tutte le pecore furono chiuse in quella casa ed essa non le conteneva.
E gli occhi di tutte si aprirono e vedevano bene e, in mezzo ad esse, non ve ne era alcuna che non vedesse. E vidi che quella casa era grande, vasta ed assai piena.
E vidi che era nato un bue bianco, dalle grandi corna, e tutti gli animali della selva e tutti gli uccelli del cielo lo temevano e lo pregavano per tutto il tempo. E vidi fin quando tutte le loro specie si trasformarono e tutti divennero buoi bianchi e il primo fra loro divenne una cosa (diversa) e questa cosa era un grande animale con, sulla testa, grandi corna nere ed il Signore delle pecore gioì per loro e per tutti i bovini. Ed io mi addormentai in mezzo a loro, mi svegliai e vidi ogni cosa.
E questa è la visione che vidi mentre dormivo. E mi svegliai e benedissi il Signore di giustizia e a Lui detti gloria. Ed allora piansi di gran pianto e la mia lacrima non si fermò fino al punto che non potei sopportar(la); quando vedevo, scendeva su quello che vedevo, poiché tutto arrivava e si compiva e tutte le azioni degli uomini, in ogni loro parte, mi apparvero innanzi agli occhi. E in quella notte ricordai il mio primo sogno. E per causa sua piansi e mi agitai, perché avevo visto quella visione.
Spesso vengono citati buoi bianchi, come animali pregiati, rispetto agli altri. Come non ricordare la poesia di Carducci, "Il bove", che inizia così: "T'amo, o pio bove..." Sicuramente Cono saprà apprezzare questo riferimento umano.
I settanta pastori potrebbero essere essere i discendenti di Noé?
Siamo tutti discendenti di Noè, a meno che Dio abbia salvato qualcun altro dal diluvio.
Leggendo, mi pare che ci si riferisca a un giudizio finale, lontano temporalmente dai primi discendenti di Noè.
Procedendo con la lettura, forse verrà chiarito qualcosa.
40
Enoch slavo 41
Sospirai e piansi sulla rovina degli empii e dissi nel mio cuore: "Beato colui che non é nato o che nato non ha peccato davanti al volto del Signore, perché non venga in questo luogo, né porti il giogo di questo luogo".
Enoch slavo 42
Vidi i custodi delle chiavi dell'inferno, che stavano presso porte grandissime, i loro volti (erano) come (quelli) di grandi vipere, i loro occhi come lampade spente e i loro denti denudati fino al loro petto. Dissi loro in viso: "Volesse il cielo che non vi avessi visto, né avessi contemplato le vostre azioni e che nessuno della mia stirpe venisse da voi!".
Di là salii nel paradiso dei giusti e là vidi un luogo benedetto e ogni creatura (é) benedetta, tutti vivono in gioia e in letizia e in una luce senza misura e nella vita eterna. Allora dissi, miei figli, e ora lo dico a voi: "Beato colui che teme il nome del Signore e che servirà per sempre davanti al suo volto e disporrà i doni, offerte di vita, e vivrà la vita e morirà. Beato colui che farà un giudizio giusto, (che) vestirà l'ignudo con la (sua) veste e all'affamato darà pane. Beato chi giudicherà con un giudizio giusto l'orfano e la vedova, e aiuterà ogni vittima dell'ingiustizia. Beato colui che si trarrà indietro dalla via del cambiamento e che cammina per le vie diritte. Beato chi semina i semi della giustizia, perché li mieterà al settuplo. Beato colui nel quale é la verità e (che) dice la verità al prossimo. Beato colui che ha sulle labbra la pietà e la dolcezza. Beato colui che comprenderà le opere del Signore e lo glorificherà e a causa delle sue opere riconoscerà l'artefice".
Enoch slavo 43
Ecco miei figli, io, sperimentando le cose dirette sulla terra, le ho scritte. Io ho messo insieme tutto l'anno e dall'anno ho calcolato i mesi e dal mese ho contato i giorni e dal giorno ho contato le ore. Io ho misurato e notato le ore e distinto ogni seme sulla terra; e ogni misura e ogni bilancia giusta le ho misurate ed esaminate, come mi ha ordinato il Signore, e in queste cose ho trovato differenza. Un anno é più stimabile di un (altro) anno e un giorno di un (altro) giorno e un'ora di un'(altra) ora. Così un uomo e più stimabile di un (altro) uomo, uno a causa di un grande patrimonio, l'altro a causa della saggezza del cuore, l'altro a causa dell'intelligenza e dell'abilità e del silenzio delle labbra. Ma non c'é nessuno più grande di chi teme il Signore: coloro infatti che temono il Signore saranno gloriosi nei secoli.
Enoch slavo 44
Il Signore ha creato l'uomo con le sue mani e a somiglianza del suo volto, piccolo e grande il Signore l'ha fatto. Chi oltraggia il volto dell'uomo, oltraggia il volto del Signore, chi ha ripugnanza del volto dell'uomo, ha ripugnanza del volto del Signore, chi disprezza il volto dell'uomo, disprezza il volto del Signore. Collera e giudizio grande (per) chi sputa sul volto dell'uomo. Beato chi dirigerà il suo cuore verso ogni uomo, così da aiutare chi é giudicato e così da sostenere chi é spezzato e così da donare a chi ha bisogno, perché nel giorno del grande giudizio ogni opera dell'uomo sarà rinnovata dallo scritto. Beato colui la cui misura sarà giusta e il peso giusto e le bilance giuste, perché nel giorno del grande giudizio ogni misura e ogni peso e ogni bilancia saranno esposti come sul mercato e ciascuno riconoscerà la sua misura e secondo questa riceverà la mercede.
Enoch slavo 45
Colui che affretterà l'offerta davanti al volto del Signore, il Signore affretterà le sue acquisizioni. (A) colui che moltiplicherà le lampade davanti al volto del Signore, il Signore moltiplicherà i suoi granai. Forse che il Signore ha bisogno di pane o di candela o di montone o di bue? Ma con questo il Signore mette alla prova il cuore dell'uomo.
Enoch slavo 46
Perché allora il Signore manderà la sua grande luce e in essa avverrà il giudizio, e chi, là, sarà nascosto?
Enoch slavo 47
E Ora miei figli, ponete la riflessione nei vostri cuori e prestate orecchio alle parole di vostro padre, a tutto ciò che vi annuncio da (parte della) bocca del Signore. Prendete questi libri, libri scritti dalla mano di vostro padre, e leggeteli; e in essi conoscete le opere del Signore, che non c'é (un altro) all'infuori del Signore solo, il quale ha posto i fondamenti sull'incerto, ha teso i cieli sull'invisibile, ha posto la terra sulle acque, fondandola sull'instabile, che ha fatto da solo la creazione innumerevole. Chi ha contato la polvere della terra o la sabbia del mare o le gocce delle nubi? Che ha congiunto la terra e il mare con legami indissolubili, che ha fatto scaturire dal fuoco la bellezza inconcepibile delle stelle e ne ha ornato il cielo;
Enoch slavo 48
che dall'invisibile ha creato tutte le cose visibili, essendo egli stesso invisibile. Distribuite questi libri ai vostri figli e i figli ai figli e a tutti i vostri parenti e in tutte le vostre generazioni, che hanno la saggezza di temere il Signore, ed essi li accoglieranno e (ciò) sarà loro gradito più di ogni buon cibo e li leggeranno e si attaccheranno ad essi, mentre gli insipienti, che non conoscono il Signore, non li accoglieranno, ma li respingeranno, perché il loro giogo sarà loro pesante. Beato chi porterà il loro giogo e lo stringerà, perché lo troverà nel giorno del grande giudizio.
Qui termina il libro delle visioni. Non vengono date spiegazioni. Pare, comunque, che la parte finale riguardi il giudizio finale.
41
Libro 5 - Leyes di Enoch
Enoch 91
Ed ora, figlio mio Matusalemme, chiamami tutti i tuoi fratelli e raduna per me tutti i figli di tua madre, poiché la parola mi chiama e lo spirito é scorso su di me, affinché io vi mostri tutto quel che vi giungerà nell'eternità.
Ed allora Matusalemme andò a chiamare tutti i suoi fratelli presso di lui e radunò i suoi parenti.
E parlò della giustizia a tutti i suoi figli e disse: - Ascoltate, figli miei, tutte le parole di vostro padre ed ascoltate con rettitudine la voce della mia bocca, poiché io vi esorto e vi dico: Cari miei, amate la rettitudine e procedete in essa, e non avvicinatevi alla rettitudine con due cuori, e non unitevi con quelli con due cuori, ma procedete nella giustizia, figli miei, ed essa vi condurrà per le vie buone e la giustizia vi sarà compagna, poiché io so che l'esistenza della violenza si rinforzerà sulla terra e si compirà un gran castigo sulla terra ed ogni malvagità finirà, sarà tagliata dalle sue radici e tutta la sua costruzione passerà.
E si ripeterà, un'altra volta, la malvagità sulla terra e si compirà sulla terra, un'altra volta, ogni azione di malvagità, violenza e peccato.
E se crescera(nno) la malvagità, il peccato, la maledizione, la violenza ed ogni azione (cattiva), e se crescera(nno) la ribellione, il peccato e la impurità, vi sarà gran castigo dal cielo su tutti costoro ed il Signore santo uscirà, in rabbia e castigo, per far giustizia sulla terra.
In quei giorni la violenza sarà tagliata dalle proprie radici e le radici della violenza, insieme con la fraudolenza, saranno distrutte da sotto il cielo. E tutto sarà dato (al fuoco): l'idolo dei pagani (e) la torre brucera(nno) nel fuoco e li scacceranno da tutta la terra e saranno gettati nella condanna del fuoco e saranno distrutti nell'ira e nella forte condanna, che (é) eterna.
Ed il giusto si sveglierà dal sonno (penso si tratti di Cristo) e la sapienza sorgerà e sarà data a loro. Ed allora le radici della malvagità saranno recise e i peccatori periranno di spada, saranno recisi di fra gli empi, in ogni luogo; e quelli che meditano la malvagità e quelli che fanno scelleratezze periranno di coltello.
E dopo di ciò, sarà un'altra settimana, la ottava, di giustizia, e le sarà data la spada, affinché sia fatta giustizia e condanna su quelli che opprimono ed i peccatori saranno consegnati nelle mani dei giusti. E alla fine di essa (settimana) acquisteranno le case a causa della loro giustizia e sarà costruita la casa per il gran Re, a gloria, in eterno. E dopo di ciò, nella nona settimana, sarà manifestato a tutto il mondo un giudizio di giustizia e tutte le azioni degli empi usciranno da sopra tutta la terra ed il mondo sarà ascritto alla distruzione e tutti gli uomini guarderanno alla via della rettitudine.
E dopo di ciò, nella decima settimana, - in essa vi sono sette parti - (vi sarà) il giudizio eterno ed esso sarà fatto dagli angeli vigilanti e (vi sarà) il cielo eterno, grande, che spunterà in mezzo agli angeli. Ed il primo cielo uscirà, passerà ed apparirà un nuovo cielo e tutte le forze del cielo illumineranno il mondo sette volte di più. E dopo di ciò, vi saranno molte settimane, innumerevoli, in eterno, in bontà e giustizia e da allora il peccato non sarà più, per l'eternità, menzionato.
Ed ora io vi dico, o figli miei, e vi mostro le vie della giustizia ed anche le vie della violenza, e vi mostro un'altra volta ancora, affinché sappiate quel che verrà. Ed ora, ascoltate, figli miei, ed andate sulle vie della giustizia e non su quelle della violenza, poiché quelli che vanno per le vie della malvagità saranno distrutti per sempre. -
Enoch 92
(Libro) che é stato scritto da Enoc, scrittore di tutta questa dottrina di sapienza, lodato da tutti gli uomini, giudice, principe di tutta la terra, per tutti i miei figli, che dimorano sulla terra, e per le generazioni di dopo che operano la rettitudine e la pace.
Non si addolori il vostro spirito a causa del tempo, poiché il Grande Santo ha dato il tempo a tutti. Ed il giusto sorgerà dal sonno, si alzerà e passerà nella via della giustizia e tutta la sua strada, il suo cammino, che é nella bontà e nella clemenza, (sono) eterni. Egli sarà clemente verso il giusto e gli darà rettitudine eterna e potenza ed egli sarà nella bontà e nella giustizia ed andrà nella luce eterna. Ed il peccato si perderà nella tenebra, per l'eternità, e non si vedrà più da quel giorno fino all'eternità.
42
Enoch 93
E dopo di ciò, Enoc prese a parlare dai libri. Ed Enoc, a proposito dei figli della giustizia, per gli eletti del mondo e della pianta di giustizia e di rettitudine, disse: - Vi dico e vi annuncio queste cose, o figli miei, io Enoc, secondo quel che mi é apparso dalla visione del cielo ed ho appreso dalla voce degli angeli santi ed ho compreso dalle tavole del cielo. -
E prese, allora, Enoc a parlare dai libri e disse: - Io sono stato generato il settimo, nella prima settimana, mentre la giustizia e la legge tardavano (a venire).
E vi sarà, dopo di me, nella seconda settimana, gran cattiveria, l'astuzia germinerà e in essa vi sarà il primo compimento e in essa si salverà l'uomo e, dopo che sarà finito, crescerà l'ingiustizia ed (Egli) farà una legge per i peccatori.
E dopo di ciò, nella terza settimana, alla sua fine, sarà scelto l'uomo per la pianta del giudizio di giustizia e, dopo di lui, verrà la pianta di giustizia eterna.
E dopo di ciò, nella quarta settimana, alla sua fine, si vedranno visioni di santi e di giusti e sarà fatta la Legge ed un recinto per le generazioni future.
E dopo di ciò, nella quinta settimana, alla sua fine, sarà costruita per sempre la casa della gloria del regno.
E dopo di ciò, nella sesta settimana, quelli che sono in essa saranno tutti ciechi e il cuore di tutti sarà dimenticato dalla sapienza e, in essa, ascenderà un uomo e, alla sua fine, la casa del regno arderà nel fuoco e tutta la stirpe della radice eletta sarà dispersa.
E dopo di ciò, nella settima settimana, sorgerà una generazione perversa e (saranno) molte le sue azioni, e tutte le sue azioni (saranno) perversità. Alla sua fine saranno premiati i giusti, scelti dalla pianta di giustizia eterna, quelli cui sarà dato il settuplo della dottrina, (più che) a ogni sua creatura. Perché chi é, (fra) tutti i figli degli uomini, che possa udire la voce del Santo e non si agita? Chi é che possa, la sua mente, pensare e chi é che possa osservare tutte le opere del cielo? Chi é che possa conoscere le opere del cielo e possa vederne l'anima o lo spirito e possa parlar(ne) o salire e vedere tutti i loro confini e conoscerli o, almeno, agire come loro? Chi é, (di) tutti gli uomini, che possa conoscere come é l'ampiezza e la lunghezza della terra ed a chi mai é apparsa la dimensione di tutte loro? Oppure vi é, (di) tutti gli uomini, chi possa conoscere la lunghezza del cielo e come é la sua altezza e su che esso é fondato e quanto é il numero delle stelle e dove tutte le luci si riposano? -
Enoch 94
Ed ora vi dico: - Figli miei, amate la giustizia, procedete in essa, poiché le vie della giustizia bisogna accettarle e le vie della malvagità saranno subito distrutte e diminuiranno. E agli uomini segnati fin dalla nascita saranno manifeste le vie della violenza e della morte ed essi se ne terranno lontani e non le seguiranno. -
Ed ora io vi dico, o giusti: - Non andate per la via (del) male e della violenza né per le vie della morte, e non avvicinatevi, affinché non siate distrutti, ad esse! Ma desiderate e scegliete per voi la giustizia e la vita eletta, e andate per le vie della salvezza, affinché viviate e viviate bene! E voi prenderete, nel pensiero della vostra mente, la mia parola ed essa non si cancelli dal vostro cuore, poiché io so che i peccatori tentano gli uomini, affinché facciano cattiva la scienza, e (so) che per essa non si troverà posto e che tutte le tentazioni non diminuiranno.
Guai a quelli che costruiscono la malvagità e la violenza e che mettono a fondamento l'astuzia, poiché saranno subito abbattuti e non avranno pace!
Guai a quelli che costruiscono le loro case nel peccato, poiché saranno distrutte fin da tutte le loro fondamenta ed (essi) cadranno sotto la spada, e guai a quelli che posseggono oro e argento: periranno subito nella condanna! Guai a voi, o ricchi, perché avete fatto affidamento sulla vostra ricchezza, e dalla vostra ricchezza vi allontanerete, perché non vi siete ricordati dell'Altissimo nel tempo della vostra ricchezza. Voi avete commesso malvagità e frode, e siete diventati degni del giorno dello scorrimento del sangue, del giorno della tenebra e di quello del grande giudizio. Io così dico e vi annuncio che Colui che vi ha creato vi abbatterà e che non vi sarà misericordia sulla vostra caduta e che il vostro creatore gioirà della vostra distruzione. E i vostri giusti, in quei giorni, saranno (oggetto di) contumelia per i peccatori e per gli empi.
Enoch 95
Chi mi concederà che i miei occhi diventino nuvola di acqua e io pianga su di voi e versi le mie lacrime come nuvola d'acqua e mi riposi dal dolore del mio cuore? Chi vi ha concesso di fare inimicizia e cattiveria? Che vi incolga, a (voi) peccatori, la condanna!
Non temete, o giusti, i peccatori, poiché Iddio poi li porrà nelle vostre mani, affinché voi facciate contro di loro il giudizio come avrete voluto.
Guai a voi che fate anatemi tali che (poi) non li scioglierete e la guarigione (sarà) lontana da voi, a causa dei vostri peccati. Guai a voi che rendete il male al vostro compagno, poiché sarete ripagati secondo le vostre azioni. Guai a voi, testimoni di falsità, e (guai) a quelli che soppesano la malvagità, poiché subito sarete distrutti. Guai a voi, o peccatori, perché voi perseguiterete i giusti (e) perché sarete consegnati e perseguitati, (voi) quelli della ingiustizia, e il loro giogo sarà saldo su di voi!
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Enoch 96
Sperate, o giusti, perché subito i peccatori saranno distrutti davanti a Voi e voi avrete potere su di loro, come vorrete. E nel giorno della afflizione dei peccatori, si solleveranno e si alzeranno, come aquile, i vostri figli e più alto (di quello) dell'avvoltoio sarà il vostro nido e voi salirete ed entrerete nelle caverne della terra e nelle fenditure della roccia, per sempre, come scoiattolo davanti ai malvagi e (i vostri figli) gemeranno per voi e piangeranno come demoni agresti.
E quanto a voi, non temete, voi che siete ammalati, poiché vi sarà per voi il medicamento e la luce luminosa vi illuminerà ed ascolterete dal cielo la parola di quiete.
Guai a voi, peccatori, perché la vostra ricchezza vi fa sembrare giusti, ma il vostro cuore vi redarguirà (secondo) come siete peccatori e questa parola sarà, contro di voi, testimonianza a ricordo delle cattiverie.
Guai a voi che mangiate il grasso del frumento e bevete la forza dell'origine della fonte e calpestate gli umili con la vostra forza.
Guai a voi che bevete l'acqua in ogni tempo poiché subito dopo sarete ripagati e sarete condotti alla fine e diventerete aridi, poiché avete abbandonato la fonte della vita. Guai a voi che fate ingiustizia, frode e maledizione: ciò sarà, contro di voi, ricordo di cattiveria.
Guai a voi, o forti, che con la forza opprimete il giusto, perché verrà il giorno della vostra distruzione. In quei giorni, nel giorno della vostra condanna, per i giusti verranno molti giorni buoni.
Enoch 97
Siate persuasi, o giusti, che i peccatori sono per la maledizione e che periranno nel giorno dell'ingiustizia. Vi é noto che l'Altissimo ricorda la vostra distruzione e che gli angeli gioiscono della vostra distruzione. Che cosa avrete da fare, o peccatori, e dove fuggirete in quel giorno del giudizio, allorché ascolterete la parola della preghiera dei giusti? E voi
per i quali, a testimonianza sarà contro di voi questa parola: foste soci dei peccatori! Non sarete come loro.
E in quei giorni la preghiera dei giusti giungerà al Signore ed a voi giungerà il giorno del vostro giudizio. E saranno dette tutte le cose della vostra ingiustizia innanzi al Grande ed al Santo, e il vostro volto si vergognerà e tutte le opere fondate sull'ingiustizia saranno respinte.
Guai a voi, peccatori, che (siete) in mezzo al mare e sulla terra, il cui ricordo é cattivo contro di voi.
Guai a voi che possedete oro ed argento, che non é nella giustizia, e che dite: Ci siamo arricchiti; abbiamo mezzi ed abbiamo acquistato tutto quel che abbiamo voluto; ora facciamo quel che abbiamo pensato, poiché abbiamo raccolto argento ed abbiamo riempito i nostri forzieri e gli agricoltori, nelle nostre case (sono) molti, come l'acqua. E la vostra menzogna scorrerà via come l'acqua, poiché non vi é per voi ricchezza, ma essa sale subito (lontana) da voi, perché avete acquistato tutto con ingiustizia e voi siete destinati alla grande maledizione.
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Enoch 98
Ed ora io vi giuro, savi e pazzi, che vedrete molte cose sulla terra: che voi, uomini, porrete su di voi ornamenti più delle donne e (vesti di) colore più delle vergini nella regalità, nella grandezza, nella potenza e nell'argento e (che) l'oro, la porpora, la gloria e i cibi scorreranno come l'acqua; (che), per questo, essi non avranno dottrina e sapienza e, per questo, periranno insieme coi loro beni, con tutta la loro gloria e col loro onore; e il loro spirito, in maledizione, in uccisione e grande povertà, sarà gettato nella fornace di fuoco.
Vi ho giurato, o peccatori, che come un monte non divenne né diverrà servo, né una collina (é diventata né diverrà) serva di una donna, così il peccato non fu mandato sulla terra, ma (sono) gli uomini (che) lo hanno creato da se stessi e quelli che lo hanno fatto sono (destinati) alla grande maledizione. E alla donna non fu data la sterilità ma, per le azioni delle sue mani, ella muore senza figli.
Vi ho giurato, o peccatori, per il Santo e Grande, che tutte le vostre azioni malvagie sono manifeste nei cieli e che non vi é, per voi, alcuna azione di violenza (che resti) coperta, né nascosta. E non crediate, nel vostro spirito, e non dite, nel vostro cuore, che non saprete e non vedrete tutti i peccati. Essi, nel cielo, sono scritti ogni giorno innanzi all'Altissimo.
Sappiate, fin da oggi, che ogni violenza che commettete é scritta ogni giorno, fino al giorno del vostro giudizio. (1)
Guai a voi, o folli, poiché perirete nella vostra follia, non ascolterete i savi ed il bene non vi incontrerà. Ed anche oggi sappiate che siete pronti per il giorno della distruzione e non sperate che vivrete, o peccatori. Ma, invece, andrete e morirete, perché non conoscete redenzione, dato che siete degni del giorno del grande giudizio e del giorno dell'afflizione e della grande vergogna per il vostro spirito.
Guai a voi, duri di cuore, che fate il male e mangiate il sangue. Da dove voi mangiate bene, bevete e vi saziate? Poiché (vi saziate) da tutto il bene che il nostro Signore eccelso ha elargito abbondantemente sulla terra, per voi non vi sarà pace.
Guai a voi che amate le azioni di oppressione! Perché, (allora) sperate per voi il bene? Sappiate che sarete dati nelle mani dei giusti e che (costoro) taglieranno i vostri colli, vi uccideranno e non avranno pietà di voi.
Guai a voi che gioite delle calamità dei giusti perché, per voi, non sarà scavato il sepolcro.
Guai a voi che rendete vane le parole dei giusti poiché non vi sarà, per voi, speranza di vita.
Guai a voi che scrivete parole di menzogna e di empietà, poiché essi scrivono la loro menzogna, affinché (altri) ascoltino e non dimentichino la follia, e per essi non vi sarà pace, ma moriranno di subitanea morte.
Enoch 99
Guai a voi che commettete empietà e che onorate e glorificate le parole di menzogna: siete morti e non avete bella vita.
Guai a voi che mutate le parole di rettitudine e (guai a coloro che) violeranno la Legge eterna e faranno se stessi, che non (lo) erano, peccatori sulla terra: saranno calpestati!
In quei giorni preparatevi, o giusti, ad innalzare le vostre preghiere in ricordo e le avrete poste come testimonianza davanti agli angeli, affinché pongano il peccato dei peccatori, per ricordo, innanzi all'Altissimo.
In quei giorni i popoli si agiteranno e le varie specie di popoli saranno portate via nel giorno della distruzione.
E in quei giorni, coloro che sono gravide usciranno e prenderanno i loro figli, li abbandoneranno e i loro figli nasceranno prematuramente. Mentre essi popperanno, li abbandoneranno e non torneranno da loro e non avranno misericordia verso i loro cari. Inoltre io vi giuro, o peccatori, che il peccato é stato preparato per il giorno del sangue che non si ferma.
E si prostreranno alle pietre e quelli che scolpiscono statue d'oro, d'argento, di legno, di creta e quelli che si prostrano agli spiriti immondi, ai diavoli e a tutti gli idoli e nei templi degli idoli e, da loro, non si otterrà alcun aiuto, diventeranno empi per la pazzia del loro cuore e i loro occhi si accecheranno per la paura del loro cuore e per le visioni dei loro sogni. A causa di queste (cose) diverranno empi e temeranno, poiché avranno fatto ogni loro azione nella menzogna e si saranno prostrati alle pietre e saranno distrutti in un attimo. E in quei giorni, beati tutti quelli che riceveranno la parola di sapienza e la conosceranno e (che) percorreranno le vie dell'Altissimo e andranno per la via della giustizia e non saranno empi, insieme con quelli che sono empi, poiché essi si salveranno.
Guai a voi che estendete il male al vostro compagno, poiché sarete distrutti nell'inferno.
Guai a voi che fate la base del peccato e della frode e guai a quelli che amareggiano la terra, poiché, per ciò, essi saranno consumati.
Guai a voi che costruite le vostre case con l'afflizione degli altri e il cui materiale di costruzione é laterizi e pietre di peccato: io vi dico che non avrete pace.
Guai a quelli che ripudiano la misura e l'eredità eterna dei loro padri e mettono la loro anima al seguito dell'idolo poiché, per essi, non ci sarà riposo.
Guai, fino al giorno del grande giudizio, a quelli che fanno iniquità e difendono la violenza ed uccidono il loro amico, poiché Egli farà cadere la vostra gloria e porrà il male nel vostro cuore e solleverà lo spirito della Sua ira per farvi tutti perire di spada. E tutti i giusti e i santi ricorderanno il vostro peccato.
Nota:
1. Questa profezia ricorre più volte anche negli scritti di sorella White.
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Enoch 100
E in quei giorni, in un sol luogo, i padri si percuoteranno coi loro figli e i fratelli insieme coi loro fratelli, cadranno nella morte, finché dal loro sangue scorrerà come un fiume, poiché l'uomo non tratterrà misericordiosamente la mano dal figlio e dal figlio del figlio per ucciderlo, ed il peccatore non tratterrà la sua mano dal proprio fratello onorato. Ed essi si uccideranno dall'alba fino al sole che tramonta. Ed il cavallo procederà, fino al suo petto, nel sangue dei peccatori e il carro, fino alla sua parte superiore, affonderà (nel sangue).
E in quei giorni gli angeli scenderanno in luoghi nascosti e faranno entrare in un sol luogo tutti quelli che favoriscono il peccato e, in quel giorno, l'Altissimo sorgerà per far giustizia di tutti i peccatori. E darà a tutti i giusti ed ai santi dei guardiani, (scelti) fra gli angeli, (che) li custodiranno come pupille degli occhi, fin quando tutta la cattiveria e tutti i peccati saranno portati alla fine, ed i santi, anche se dormiranno un lungo sonno, non avranno nulla da temere. E gli uomini saggi vedranno la verità e i figli della terra comprenderanno tutte le parole di questo libro e sapranno che la loro ricchezza non potrà salvarli nella rovina del loro peccato.
Guai a voi, peccatori, quando affiggerete i giusti nel giorno della grave afflizione e li brucerete nel fuoco e sarete ricompensati secondo le vostre azioni!
Guai a voi, perversi di cuore, che siete intenti a pensare al male: vi coglierà il terrore e non vi sarà chi vi aiuti!
Guai a voi, peccatori, perché a causa delle parole della vostra bocca e delle azioni delle vostre mani, che necessariamente avete dimenticate, arderete nel calore delle fiamme di fuoco!
Ed ora sappiate che gli angeli in cielo, a causa dei vostri peccati, investigheranno dal sole, dalla luna e dalle stelle le vostre azioni, poiché sulla terra voi fate giustizia presso i giusti. E farà testimoniare contro di voi tutte le nuvole, la nebbia, la rugiada e la pioggia; (diranno) che sono tutte impedite da voi (stessi) dal discendere su di voi e che non pensano (di discendere), a causa del vostro peccato.
Ed ora offrite doni alla pioggia, affinché non sia impedita dal discendere su di voi, e (al)la rugiada, se (essa) riceve da voi oro e argento! Quando su di voi scenderà la neve, ed il loro gelo e (scenderanno) tutti i venti della brina e tutti i loro tormenti, allora non potrete resistere innanzi a loro.
Enoch 101
Guardate tutti voi, figli del cielo, il cielo e tutte le opere dell'Altissimo, abbiate paura di Lui e non fate il male al suo cospetto. Se Egli chiude la finestra del cielo ed impedisce alla pioggia e alla rugiada di scendere, per causa vostra, sulla terra, come farete? E se Egli manda la Sua ira contro di voi e contro tutte le vostre azioni, non sarete voi ad implorarlo, perché direte contro la Sua giustizia parole grandi e forti, e non avrete pace!
E non vedete i comandanti di navi? In qual modo le loro navi sono agitate dalle onde e sono scosse dai venti e sono in pericolo? Perciò essi temono che tutti i loro beni cadranno nel mare, insieme con loro, ed essi nel loro cuore non pensano cose belle, perché il mare li inghiottisce e periscono con essi. Non é forse tutto il mare e tutte le sue acque e le sue agitazioni, opera dell'Altissimo, e non ha forse Egli sigillato tutte le sue opere e non lo ha tutto astretto con la sabbia? E al Suo rimprovero, esso si prosciuga e teme, e tutti i suoi pesci e tutto quel che é in esso muoiono: e voi, peccatori, che siete sulla terra, non Lo temete?
Non ha forse fatto Lui tutto il cielo, la terra e tutto quel che vi é dentro? E chi ha dato la dottrina e la scienza a tutti quelli che si muovono sulla terra e nel mare? Non temono, forse, i capitani di navi il mare? Ed i peccatori, invece, non temono l'Altissimo!
Enoch 102
E se in quei giorni Egli getterà su di voi il fuoco veemente, dove fuggirete e dove vi salverete? E quando Egli lancerà la Sua parola contro di voi, non sarete voi atterriti e non temerete? Tutte le luci si agiteranno per la gran paura e tutta la terra sarà atterrita, tremerà e trepiderà. E tutti gli angeli eseguiranno i loro compiti e vorranno nascondersi davanti al Grande di Gloria e tremeranno e si agiteranno i figli della terra e voi, peccatori, sarete maledetti nell'eternità e non avrete pace!
Non ho forse maledetto ladri e truffatori per tutti i loro crimini per tutti i giorni della loro vita, finché non si ravvederanno e cercheranno di rimediare ai danni compiuti? Eppure non cambiano, neppure con me.
Io credo che siano atei e sia per questo che fingono di non sentire e rimangano convinti di restare impuniti, se riescono a evitare la giustizia degli uomini, ai quali peraltro li ho denunciati. Ma, se eviteranno la giustizia degli uomini, questo sarà peggio per loro, perché sarà più alto il prezzo che dovranno pagare ad opera di Dio.
Voi, anime dei giusti, non abbiate paura, ma sperate nel giorno della vostra morte nella giustizia. E non addoloratevi perché la vostra anima é scesa, con sofferenza, agli inferi nella grande afflizione, in grida di dolore e gemiti, e perché il vostro corpo non ha ricevuto, nella vostra vita, secondo la vostra bontà, ma (addoloratevi), invece, nel giorno in cui diveniste peccatori e nel giorno (quindi) della maledizione e del castigo.
E quando morrete, i peccatori diranno di voi: - I giusti sono morti come siamo morti noi. Qual é il loro vantaggio, derivante dalle loro azioni? Ecco, sono morti come noi, nel dolore e nella tenebra, e in che essi sono migliori di noi? Ormai siamo eguali! E che cosa essi prenderanno e che cosa vedranno in futuro, dato che anche essi, ecco, sono morti e da ora in poi non vedranno la luce? - Io vi dico, o peccatori: - Vi é stato sufficiente il mangiare, il bere, il denudare la gente, il rapire, il peccato, il possesso dei beni e la visione dei bei giorni. Avete visto i giusti, in qual modo é la loro fine, in pace, dato che fino al giorno della loro morte non si é trovato in loro alcun sopruso? - E le loro anime sono morte, sono diventate come se non fossero mai esistite e sono scese agli inferi in afflizione.
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Enoch 103
Ed ora io vi giuro, o santi, sulla Sua grande gloria ed onore, sul Suo regno onorato e sulla Sua grandezza, io Vi giuro che io conosco questo mistero e l'ho letto sulle tavole del cielo ed ho visto la scrittura dei santi e vi ho trovato scritto ed impresso, a loro proposito, che tutto il bello, la gioia e l'onore spetta a loro e (che) é stato scritto per gli spiriti di coloro che sono morti in giustizia e in gran bene: Vi sarà dato l'equivalente della vostra fatica e la vostra parte sarà maggiore di quella dei vivi. E vivrà lo spirito di voi, che siete morti in giustizia, e si rallegreranno e saranno lieti i loro spiriti ed il loro ricordo (resterà) davanti al volto del Grande per tutte le generazioni del mondo; ed ora non abbiate paura della loro ignominia.
Guai a voi, peccatori, quando morrete nel vostro peccato e quando quelli che sono come voi diranno, a vostro proposito: - Sono beati i peccatori, hanno visto tutti i loro giorni. Adesso sono morti bene e in ricchezza, e non hanno visto guerre e pericoli durante la loro vita; sono morti in gloria e, durante la loro vita, non é stato fatto per essi alcun giudizio. - Sapete che si faranno scendere le loro anime agli inferi e che esse diverranno misere e la loro afflizione (sarà) grande? E (che) il vostro spirito, in tenebra, in rete e fiamma ardente, entrerà nella grande condanna e (che) la grande condanna sarà per tutte le generazioni in eterno? Guai a voi, perché non avrete pace!
Non dite ai giusti e ai buoni, che stanno in vita: - Nel tempo della nostra afflizione ci siamo affaticati, abbiamo visto ogni afflizione ed abbiamo trovato molte cose cattive e siamo finiti e diventati pochi, e il nostro spirito si é rimpicciolito; e siamo morti e non vi era chi ci aiutasse, sia con parole che con opere. Siamo diventati incapaci e non abbiamo ottenuto alcunché e siamo stati afflitti e siamo morti e non abbiamo sperato di vedere la vita di giorno in giorno. Sperammo di diventare capi e divenimmo code. Ci affaticammo nel lavorare e non avemmo potestà sulla nostra fatica e divenimmo cibo per i peccatori e gli iniqui imposero su noi il loro giogo. Ed ebbero potere su di noi quelli che ci odiavano e che si ferivano e noi piegammo il nostro collo a coloro che ci odiavano ed essi non ebbero misericordia per noi. E volemmo andarcene da loro per fuggire e riposarci e non trovammo dove fuggire e salvarci da loro. E noi li accusammo ai prìncipi, nella nostra afflizione, e gridammo contro quelli che ci divoravano, ma essi non badavano al nostro grido e non vollero ascoltare la nostra voce.
E portavano aiuto a quelli che ci rapinavano e ci mangiavano e a quelli che ci ridussero a pochi e nascondevano la loro oppressione e non rimuovevano da noi il loro giogo, ma invece ci mangiavano, ci disperdevano, ci uccidevano e nascondevano la nostra uccisione e non si ricordavano che avevano alzato le loro mani su di noi. -
Enoch 104
Vi giuro, giusti, che nel cielo gli angeli si ricorderanno di voi, a (fin di) bene, al cospetto della Grande Gloria. I vostri nomi saranno scritti avanti alla Gloria del Grande. Sperate, perché prima (eravate) nella vostra vergogna, nella cattiveria e nell'afflizione ed ora, invece, splendete come le luci del cielo, vi si vede e le porte del cielo vi si aprono.
Gridate il vostro grido di giustizia. E vi apparirà (chiaro) che si chiederà conto di tutte le vostre tribolazioni ai prìncipi e a coloro che hanno aiutato quelli che vi rapinavano.
Sperate e non abbandonate le vostre speranze, perché a voi sarà gran gioia, come angeli del cielo. Che avete da fare? Non avete da dovervi nascondere nel giorno del grande giudizio e non sarete trovati peccatori e la condanna eterna sarà (lontana) da voi per tutte le generazioni del mondo. Ed ora non temete, o giusti, quando vedrete i peccatori rinforzarsi e vivere beatamente nelle loro delizie e non associatevi a loro, ma allontanatevi dalla violenza, poiché voi avete da essere partecipi dell'esercito del cielo.
Infatti, voi peccatori dite: - Non investigate! Tutti i nostri peccati non vengono scritti. - (Invece) i vostri peccati ogni giorno li si registrano.
Adesso io vi dimostro che la luce e la tenebra, il giorno e la notte, vedono tutti i vostri peccati. Non dimenticatevi (di ciò) nel vostro cuore, non negate e non pervertite le parole di rettitudine; non accusate di mendacio la parola del Santo e del Grande e non adorate i vostri idoli, perché tutta la vostra menzogna e la vostra empietà non é fatta per la giustizia, ma per il grande peccato. Ed ora io conosco tutto questo segreto: che (cioè) molti peccatori pervertono e violano la parola di rettitudine e si dicono, fra loro, parole cattive e mentono e, sulle loro parole, creano grandi cose e scrivono libri; e che quando, invece, scrivono esattamente, nelle loro lingue, tutte le mie parole e non modificano e non sottraggono nulla dalle mie parole, ma scrivono tutto con esattezza, tutto quel che prima io ho testimoniato a loro proposito, (allora) io conosco un altro segreto: che ai giusti ed ai saggi i libri son dati per la gioia, la rettitudine e la grande saggezza. E ad essi saranno dati i libri, ed essi avranno fiducia in essi e si rallegreranno per essi, e tutti i giusti che avranno appreso da essi tutte le vie della rettitudine saranno ricompensati.
Enoch 105
[1]In quei giorni il Signore disse (ai giusti) di chiamare e di testimoniare, sulla loro saggezza, ai figli della terra: Mostrate loro che voi siete la loro guida e le ricompense (che avrete) su tutta la terra, poiché io e mio figlio ci uniremo con loro, per sempre, sulla via della rettitudine durante la loro vita. E la pace sarà con voi! Gioite, figli della rettitudine, per davvero!
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Enoch slavo 49
Poiché io vi giuro, o miei figli, che prima ancora che l'uomo fosse, é stato preparato per lui un luogo di giudizio e che la bilancia e il peso secondo il quale l'uomo sarà esaminato, sono stati là preparati in anticipo.
Enoch slavo 50
Io metterò per iscritto l'opera di ogni uomo e nessuno può sottrarvisi. Ora dunque, figli miei, trascorrete nella pazienza e nella dolcezza il numero dei vostri giorni, affinché ereditiate il secolo futuro (1bis) senza fine. Ogni colpo e ogni ferita e bruciatura e ogni parola cattiva, se vi vengono addosso a causa del Signore, sopportateli, e pur potendo darli in restituzione, non restituiteli al prossimo, perché é il Signore che restituisce ed egli vi sarà di vendicatore nel giorno del grande giudizio. Perdete l'oro e l'argento per il vostro fratello, per ricevere un tesoro pieno nel giorno del giudizio. All'orfano e alla vedova tendete le vostre mani e secondo le vostre forze aiutate il misero ed essi si troveranno come riparo al tempo della prova.
Enoch slavo 51
Ogni giogo triste e pesante, se viene su di voi a causa del Signore, sopportatelo, e così troverete la vostra mercede nel giorno del giudizio. Al mattino e a mezzogiorno e alla sera del giorno é buona cosa andare nella casa del Signore a glorificare il creatore di tutte le cose.
Enoch slavo 52
Beato chi apre il suo cuore alle lodi e loda il Signore. Maledetto chi apre il suo cuore all'insulto e alle calunnie contro il prossimo. Beato chi apre la sua bocca, benedicendo e glorificando il Signore. Maledetto chi apre la sua bocca per la maledizione e la bestemmia al volto del Signore. Beato chi glorifica tutte le opere del Signore. Maledetto chi insulta la creazione del Signore. Beato chi considera le fatiche delle sue mani per innalzarle. Maledetto chi mira a cancellare le fatiche degli altri. Beato chi conserva i fondamenti degli antichi padri, maledetto chi distrugge le regole e i limiti dei suoi padri. Benedetto chi pianta la pace, maledetto chi abbatte coloro che sono in pace. Benedetto chi dice: "Pace", e che ha la pace. Maledetto chi dice: "Pace", e non c'é pace nel suo cuore.
Tutto questo si svelerà sulla bilancia e nei libri nel giorno del giudizio terribile.
Enoch slavo 53
Ora dunque, o miei figli, preservate i vostri cuori da ogni ingiustizia; sulla bilancia ereditate la luce nei secoli. Non direte, miei figli: "(Nostro) padre é con il Signore e intercederà per noi per il (nostro) peccato". Vedete che tutte le opere di ogni uomo io le scrivo e nessuno può distruggere lo scritto della mia mano, perché il Signore vede tutto. Ora dunque, miei figli, prestate orecchio a tutte le parole di vostro padre, a tutto quello che io vi dico,
Enoch slavo 54
affinché vi siano in eredità di riposo. E i libri che vi ho dato, non nascondeteli, (ma) spiegateli a tutti quelli che lo vogliono, per vedere se riconosceranno le opere del Signore.
Enoch slavo 55
Poiché, ecco figli miei, si avvicina il giorno del termine e il tempo fissato (mi) costringe e gli angeli che vanno con me stanno davanti al mio volto e io domani salirò al cielo più alto, mia eredità eterna. Per questo vi comando, miei figli, di fare ogni buona volontà (davanti) al volto del Signore.
Enoch slavo 56
Matusalemme rispose a suo padre Enoc: "Che cosa [è] gradito ai tuoi occhi, padre, che prepariamo cibi davanti al tuo volto, affinché tu benedica le nostre case e i tuoi figli e tutta la gente della tua casa? Tu glorificherai il tuo popolo e così poi partirai". Enoc rispose a suo figlio e disse: "Ascolta, figlio, da quando il Signore mi ha unto dell'olio della sua gloria, non c'é stato cibo in me, né il cibo m'é gradito, né ho voglia di cibo terrestre.
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Enoch slavo 57
Ma chiama i tuoi fratelli e tutta la gente della nostra casa e gli anziani del popolo, affinché io parli con loro e parta". Matusalemme si affrettò e chiamò i suoi fratelli Regim e Ariim e Achazuchan e Charimion e tutti gli anziani del popolo e li condusse davanti al volto di suo padre Enoc e si inchinarono a lui. Enoc li accolse e li benedisse e rispose loro dicendo:
Enoch slavo 58
"Ascoltate, o figli. Ai giorni di vostro padre Adamo, il Signore scese sulla terra a visitare essa e tutta la sua creazione, che egli stesso aveva creato. Il Signore chiamò tutti gli animali della terra e ogni rettile della terra e tutti gli uccelli alati e li condusse davanti al volto di vostro padre Adamo, affinché desse nomi a tutti sulla terra. Il Signore li lasciò accanto a lui e sottomise a lui tutto come inferiore, al secondo posto, avendolo reso sordo per tutta sottomissione e obbedienza all'uomo. Poiché egli ha fatto l'uomo signore di tutti i suoi possedimenti: su di loro non vi sarà giudizio per ogni anima vivente, ma per l'uomo solo. Per tutte le anime degli animali nel grande secolo c'é un solo posto e un solo recinto e un solo pascolo. Poiché l'anima degli animali, che il Signore ha creato, non sarà richiusa fino al giudizio e tutte le anime accusano l'uomo. Chi pascola male l'anima degli animali commette iniquità verso la propria anima.
Enoch slavo 59
Ma chi conduce un sacrificio di animali puri, é guarigione, egli guarisce la sua anima e chi porta un sacrificio di uccelli puri, é guarigione, guarisce la sua anima. Tutto ciò che voi avete per cibo, legatelo per le quattro zampe, é guarigione, egli guarisce la sua anima. Chi mette a morte ogni animale senza legarlo, é cattivo costume, commette iniquità verso la sua anima. Chi fa del male a un animale in segreto, é cattivo costume, egli commette iniquità verso la sua anima.
Ovviamente i sacrifici animali furono consentiti all'epoca, ma l'aumento della sensibilità umana ha consentito la loro abrogazione in tempi successivi. E si è arrivati perfino all'astensione dal cibarsi di animali, da parte di coloro che riconoscono la sensibilità animale al dolore.
Enoch slavo 60
Chi fa del male a un'anima umana fa male alla sua anima e non c'é per lui guarigione nei secoli. Chi commette un'uccisione mette a morte la sua anima e non c'é per lui guarigione nei secoli. Chi spinge un uomo nella rete ci resta impigliato lui stesso: non c'é per lui guarigione nei secoli. E chi spinge un uomo in giudizio, il suo giudizio non verrà meno nei secoli.
Enoch slavo 61
Ora dunque, o figli miei, astenete il vostro cuore da ogni ingiustizia che il Signore ha in orrore e più ancora da ogni anima vivente, quante ne ha create il Signore. Ciò che un uomo domanda al Signore per la sua anima, così lo faccia per ogni anima viva. Perché nel grande secolo molti rifugi sono preparati per l'uomo, dimore molto buone, dimore cattive senza numero. Beato chi va nelle case benedette, (poiché) nelle cattive non c'é soggiorno. Un uomo, quando mette una parola nel (suo) cuore di portare un dono davanti al volto del Signore e le sue mani non lo fanno, allora il Signore respinge il lavoro delle sue mani ed egli non ottiene nulla. Se le sue mani lo fanno e il suo cuore mormora e non cessa la sofferenza del suo cuore, la sua mormorazione é senza frutto.
Enoch slavo 62
Beato l'uomo che nella sua pazienza porta un dono davanti al volto del Signore, perché troverà ricompensa.
Un uomo, quando con la sua bocca fissa un termine per portare un dono davanti al volto del Signore e lo fa, allora troverà ricompensa. Ma se adempie la sua parola, dopo aver passato il tempo fissato, il suo pentimento non é gradito, perché ogni ritardo fa scandalo.
Enoch slavo 63
Un uomo, quando copre chi é nudo e dà pane all'affamato, troverà ricompensa; ma se il suo cuore mormora, allora egli fa una perdita e non ci sarà rimunerazione. Quando il povero é sazio e il suo cuore é sprezzante, allora perde tutta la sua opera buona e non otterrà (nulla), perché il Signore detesta ogni uomo sprezzante".
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Enoch slavo 64
Accadde che quando Enoc ebbe parlato ai suoi figli e ai principi del popolo, tutto il suo popolo e tutti i suoi vicini udirono che il Signore chiamava Enoc. Si consultarono tutti dicendo: "Andiamo e salutiamo Enoc". Si radunarono fino a duemila uomini e vennero fino al luogo Azuchané dove c'erano Enoc e i suoi figli e gli anziani del popolo.
Salutarono Enoc, dicendo: "Tu, benedetto (davanti) al Signore re eterno, benedici ora il tuo popolo e glorificaci (davanti) al volto del Signore, perché il Signore ti ha scelto per porti (come) colui che toglie i nostri peccati". Enoc rispose al suo popolo, dicendo:
Enoch slavo 65
"Ascoltate, miei figli: prima che tutte le cose fossero, prima che avesse luogo tutta la creazione, il Signore stabilì il secolo della creazione e dopo questo fece tutta la sua creazione visibile e invisibile, e dopo tutto ciò creò l'uomo, secondo la sua immagine, e mise in lui gli occhi per vedere e le orecchie per udire e il cuore per pensare e la ragione per consigliare. Allora il Signore liberò il secolo a causa dell'uomo e lo divise in tempi e in ore, perché l'uomo mediti i cambiamenti dei tempi e la (loro) fine, l'inizio e la fine degli anni e dei mesi e dei giorni e delle ore, e perché calcoli la morte della sua vita.
Quando avrà fine tutta la creazione che il Signore ha creato e ogni uomo andrà al grande giudizio del Signore, allora i tempi periranno e non ci saranno più anni, né mesi, né giorni e le ore non saranno più contate, ma sorgerà un solo secolo. Tutti i giusti che sfuggiranno al grande giudizio del Signore si uniranno al grande secolo e il secolo insieme si unirà ai giusti e saranno eterni. In essi non ci sarà più fatica, né dolore né afflizione, né attesa di violenza, né pena, né notte, né tenebra, ma avranno una grande luce per l'eternità e un muro indistruttibile e avranno un grande paradiso, riparo di un soggiorno eterno. Beati i giusti che sfuggiranno al grande giudizio del Signore, perché i (loro) volti risplenderanno come il sole.
Enoch slavo 66
Ordunque, miei figli, preservate le vostre anime da ogni ingiustizia, da tutto ciò che il Signore ha odiato. Camminate davanti al volto del Signore e servite lui solo e portate ogni offerta davanti al volto del Signore. Poiché, se levate lo sguardo al cielo, là c'é il Signore, poiché il Signore ha creato i cieli. Se posate lo sguardo sulla terra e sul mare, e pensate alle cose sotterranee, anche là c'é il Signore, perché il Signore ha creato tutte le cose. Nessuna azione sarà nascosta al volto del Signore. Nella pazienza, nella dolcezza e nell'afflizione delle vostre tribolazioni, uscite da questo secolo di sofferenza".
Dopo il riassunto della metafisica enochica, quello della morale.
50
Enoch slavo 67
Mentre Enoc conversava col suo popolo, il Signore mandò tenebre sulla terra e ci fu oscurità, e l'oscurità coprì gli uomini che stavano con Enoc. Gli angeli si affrettarono e gli angeli presero Enoc e lo innalzarono nel cielo più alto e il Signore l'accolse e lo pose davanti al suo volto nei secoli. L'oscurità si allontanò dalla terra e ci fu luce e il popolo vide e comprese in che modo Enoc era stato preso e glorificarono Dio e andarono nelle loro case.
Enoch slavo 68
Matusalemme e i suoi fratelli, i figli di Enoc, si affrettarono e costruirono un altare nel luogo Azuchan, di dove Enoc era stato preso, e presero montoni e buoi, e li sacrificarono (davanti) al volto del Signore. Chiamarono tutto il popolo, che era venuto con loro, alla letizia e il popolo portò doni ai figli di Enoc e fecero letizia e gioia per tre giorni.
Libro 6 - Diluvio
Enoch 106
[Dopo del tempo, mio figlio Matusalemme prese una moglie per suo figlio Lamek e costei rimase incinta da lui e generò un figlio. Ed era la sua carne bianca come neve e rossa come rosa, e i capelli del suo capo e la sua chioma erano come bianca lana e belli erano i suoi occhi e, quando li apriva, illuminava tutta la casa, come il sole, e tutta la casa risplendeva assai. E quando fu preso dalle mani della levatrice, aprì la bocca e parlò al Signore di giustizia. Suo padre, Lamek, ebbe paura di lui e fuggì. E venne da suo padre Matusalemme e disse: - Io ho generato un figlio diverso. Non é come gli uomini, ma sembra figlio degli angeli del cielo e la sua creazione é diversa e non é come noi e i suoi occhi sono come i raggi del sole: la sua faccia risplende.
Mi sembra che egli non sia (nato) da me, ma dagli angeli, ed io temo che, ai suoi giorni, avverrà un prodigio sulla terra. Ed ora io, padre mio, ti scongiuro e ti prego acché tu vada da Enoc, nostro padre, ed ascolti da lui il vero, poiché la sua residenza é con gli angeli. - E quando Matusalemme ascoltò le parole del figlio, venne da me, ai confini della terra, poiché aveva udito che io stavo colà, e gridò. Io udii la sua voce e venni presso di lui e gli dissi: - Eccomi, figlio mio, perché sei venuto presso di me? -
Egli mi rispose e mi disse: - Son venuto da te per causa di una gran cosa e per la visione terribile, per la quale mi sono avvicinato. Ora, ascoltami, o padre mio, poiché a mio figlio Lamek é nato un figlio, il cui aspetto e la cui creazione non é come la creazione degli uomini; il suo colore é bianco più della neve e rosso più della rosa, i suoi capelli sono bianchi più della bianca lana e i suoi occhi sono come i raggi del sole ed egli ha aperto gli occhi ed ha illuminato tutta la casa. E' stato sollevato dalle mani della levatrice, ha aperto la sua bocca e ha benedetto il Signore del cielo. E suo padre Lamek si é spaventato ed é corso da me e non credeva che egli fosse (nato) da lui, ma quasi come dagli angeli del cielo. Ed ecco, sono da te perché tu mi annunci il vero. -
Ed io, Enoc, risposi e gli dissi: - Il Signore rinnova le novità sulla terra ed io ho già visto ciò nella visione e ti ho fatto noto che nella generazione di Yared, mio padre, si é
negletta, dall'alto dei cieli, la parola del Signore. Ed eccoli, fanno peccato e trasgrediscono la legge e si sono uniti con le donne e commettono peccato con esse e hanno preso mogli da esse e da esse hanno generato figli. Genereranno sulla terra i giganti, non di spirito, ma di carne, e sarà gran flagello sulla terra ed essa si laverà da tutta la corruzione. E sarà gran distruzione su tutta la terra, vi sarà un diluvio e, per un anno, vi sarà gran distruzione. Questo figlio che vi é stato generato, egli (solo) resterà sulla terra e tre suoi figli si salveranno con lui. Quando sulla terra moriranno tutti gli uomini, lui ed i suoi figli si salveranno.
E adesso annuncia a tuo figlio Lamek che questo che é nato é veramente suo figlio e chiamalo Noé, perché egli vi sopravviverà ed egli ed i suoi figli si salveranno dalla distruzione che giungerà sulla terra, (causata) da tutti i peccati e da tutta la violenza, che si compirà ai suoi giorni sulla terra. E dopo di ciò, vi sarà sulla terra iniquità maggiore della precedente, perché io conosco i segreti dei santi, dato che il Signore me li ha mostrati e fatti conoscere, ed io ho letto sulle tavole del cielo.
Enoch 107
Ed ho visto scritto su di esse che (l'umanità), di generazione in generazione, peccherà fin quando sorgerà una generazione di giustizia e la colpa sarà distrutta, il peccato sarà allontanato da sulla terra e tutto il bene verrà su di essa. Ed ora, figlio mio, va, annunzia a tuo figlio Lamek che questo figlio che é stato generato é veramente suo figlio e non vi é inganno. E quando Matusalemme udì la parola di suo padre Enoc, poiché di nascosto gli aveva mostrato ogni fatto, ritornò a vederlo e chiamò quel figlio col nome di Noé, poiché egli rallegrerà la terra da ogni rovina.
51
Enoch 108
Secondo libro che Enoc scrisse per suo figlio Matusalemme e per coloro che verranno dopo di lui e che custodiranno la legge nei tempi di dopo.
Voi che avete applicato (la legge) aspetterete, in quei giorni, fin quando saranno finiti coloro che operano il male e sarà finita la forza dei peccatori. E voi aspettate finché passi il peccato, poiché il loro nome sarà cancellato dai libri dei santi, la loro semenza sarà distrutta nell'eternità, i loro spiriti saranno uccisi e grideranno e gemeranno in un luogo deserto, oscuro, e bruceranno nel fuoco, poiché colà non vi sarà terra.
E vidi colà qualcosa come una nuvola, che non si vedeva (bene), poiché dal profondo io non potevo vedere sopra e vidi la fiamma di fuoco ardere splendida e (li vidi) mentre andavano in giro come montagne splendenti e si agitavano qua e là. E interrogai uno degli angeli santi che stava con me e gli dissi: - Che cos'é quella (cosa) brillante, dato che non é cielo, ma fiamma di fuoco, che brucia sola, e voce di grido, pianto, lamenti e grande sofferenza? -
Ed egli mi disse: - (In) quel luogo, che tu vedi colà, sono gettati gli spiriti dei peccatori e degli empi e di coloro che fanno il male e di quelli che pervertono tutto quel che Iddio, per bocca dei profeti, ha detto che doveva essere fatto. Perché, fra queste cose, ve ne sono alcune scritte e scolpite su, nel cielo, affinché gli angeli le leggano e conoscano quel che capiterà ai peccatori ed agli spiriti degli umili e di coloro che affliggono i loro corpi e che sono ricompensati dal Signore, e di quelli che sono vilipesi dagli uomini cattivi; (agli spiriti) di quelli che hanno amato il Signore, che non amano né l'oro, né l'argento, né tutte le cose belle, che sono nel mondo, ma hanno dato il loro corpo al tormento; e (agli spiriti) di quelli che, fin da quando nacquero, non hanno amato i cibi che sono sulla terra, ma si sono considerati come spiriti passeggeri, e questo (spirito) hanno custodito, ed il Signore li tentò assai, ma i loro spiriti furono trovati in purezza, affinché benedicessero il Suo nome.
Ed io ho letto nei libri tutti i loro meriti ed Egli li ha retribuiti, poiché essi, mentre venivano calpestati dagli uomini cattivi, sono stati trovati amanti del cielo più della loro vita in eterno, ed (essi) ascoltavano da loro rimprovero e maledizione e, mentre mi benedicevano, venivano vilipesi. Ed ora io chiamo le anime dei buoni dalla generazione di luce e trasformo coloro che sono nati nella tenebra, che non hanno richiesto onore, nei loro corpi, così come conveniva alla loro fede. E farò uscire nella luce splendente coloro che amano il mio nome santo e li porrò ciascuno sul trono della gloria di Lui. Ed essi risplenderanno per tempi incommensurabili, poiché il giudizio di Dio é giustizia, dato che ai fedeli Egli dà la fede nella abitazione delle vie rette. Ed essi vedranno essere gettati nella tenebra quelli nati nella tenebra, mentre i giusti risplenderanno. Ed i peccatori grideranno e li vedranno risplendere ed andare dove fu scritto, per loro, il giorno ed il tempo.
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Libro 7 - Nascita di Melchisedec
Enoch slavo 69
Nel terzo giorno, al tempo della sera, gli anziani del popolo parlarono a Matusalemme, dicendo: "Vieni e sta' (davanti) al volto del Signore e (davanti) al volto del tuo popolo e di fronte all'altare del Signore e sarai glorificato nel tuo popolo". Matusalemme rispose al suo popolo: "Oh, il Signore, Dio di mio padre Enoc, é lui stesso che si innalzerà un sacerdote sul suo popolo".
Il popolo attese tutta quella notte nel luogo Azuchan e Matusalemme restò presso l'altare e pregò il Signore e disse: "Signore di tutto il secolo, che sei l'unico, che hai scelto nostro padre Enoc, tu, Signore, rivela un sacerdote per il tuo popolo e fa intendere ai cuori di temere la tua gloria e di fare tutto secondo la tua volontà".
Matusalemme si addormentò e il Signore gli apparve in una visione notturna e gli disse: "Ascolta, Matusalemme, io sono il Signore, Dio di tuo padre Enoc; ascolta la voce del tuo popolo e sta di fronte a loro e di fronte al mio altare e ti glorificherò di fronte a questo mio popolo per tutti i giorni della tua vita".
Matusalemme, levatosi dal suo sonno, benedisse colui che gli era apparso. Gli anziani del popolo si rivolsero il mattino a Matusalemme e il Signore Dio diresse il cuore di Matusalemme ad ascoltare la voce del popolo ed egli disse loro: "Il Signore nostro Dio, ciò che é bene ai suoi occhi, lo faccia su questo suo popolo". Sarsan, Charmis e Zazas e gli anziani del popolo si affrettarono e avvolsero Matusalemme in una veste splendida e misero una corona brillante sul suo capo.
Il popolo si affrettò e il popolo condusse montoni e buoi e degli uccelli, tutto ciò che é accuratamente scelto, a Matusalemme da sacrificare (davanti) al volto del Signore e di fronte al popolo. Matusalemme salì al luogo di sacrificio del Signore, come la stella del
mattino che si alza, e tutto il popolo andò al suo sèguito. Matusalemme stette presso l'altare e tutto il popolo intorno all'altare. Gli anziani del popolo, presi i montoni e i buoi, li legarono per le quattro zampe e li posero a capo dell'altare e il popolo disse a Matusalemme: "Prendi il tuo coltello e sgozza questi (animali), accuratamente scelti (davanti) al volto del Signore". Matusalemme tese le sue mani al cielo, invocò il Signore, dicendo: "Ahimé, o Signore! Chi sono io per stare a capo del tuo altare e alla testa di tutto il tuo popolo? Ora, o Signore, Signore getta lo sguardo sul tuo servo e sulla testa di tutto il tuo popolo e su tutto ciò che é stato accuratamente scelto e dà la grazia al tuo servo di fronte a questo popolo, perché comprenda che sei tu che hai stabilito un sacerdote per il tuo popolo".
Accadde che, mentre Matusalemme pregava, l'altare fu scosso e il coltello si sollevò dall'altare e il coltello balzò nelle mani di Matusalemme, di fronte a tutto il popolo. Tutto il popolo si mise a tremare e glorificò il Signore. Matusalemme fu onorato (davanti) al volto del Signore e di fronte a tutto il popolo da quel giorno. Matusalemme prese e sgozzò tutto ciò che era venuto dal popolo. Il popolo gioì e fu in letizia davanti al volto del Signore e al volto di Matusalemme in quel giorno e poi se ne andarono nelle loro case.
Enoch slavo 70
Matusalemme da quel giorno stette a capo dell'altare e a capo di tutto il popolo. Nel 1480 visitò tutta la terra e ricercò tutti coloro che avevano creduto nel Signore, e coloro che avevano cambiato li corresse e li convertì e non si trovò un uomo che si allontanasse dal volto del Signore per tutti i giorni che visse Matusalemme.
Il Signore benedisse Matusalemme ed ebbe benevolenza per i suoi sacrifici e per i suoi doni e per tutto il servizio che egli servì (davanti) al volto del Signore. Dopo il termine dei giorni di Matusalemme, il Signore gli apparve in una visione notturna e gli disse: "Ascolta, Matusalemme, io sono il Signore, Dio di tuo padre Enoc. Voglio che tu sappia che sono finiti i giorni della tua vita e si é avvicinato il giorno del tuo riposo. Chiama Nir, il secondo figlio di tuo figlio Lamech, e rivestilo delle tue vesti sacre e lo porrai presso il mio altare e gli dirai tutto ciò che gli avverrà nei suoi giorni. Perché si avvicinano i tempi della distruzione di tutta la terra e di ogni uomo e di tutto ciò che si muove sulla terra. Poiché nei suoi giorni ci sarà un grande disordine sulla terra, perché l'uomo é diventato invidioso del suo prossimo e popolo si scaglierà contro popolo e nazione solleverà guerra contro nazione, tutta la terra si riempirà di sangue e di malvagio disordine.
Per di più abbandoneranno il loro creatore e adoreranno ciò che é fisso nel cielo e ciò che cammina sulla terra e le onde del mare e l'Avversario esulterà e gioirà delle loro opere per la mia afflizione. Tutta la terra cambierà il suo ordine e ogni frutto e ogni erba cambieranno i loro tempi, perché aspetteranno il tempo della distruzione. E tutte le nazioni cambieranno sulla terra per la mia afflizione. Allora io comanderò all'abisso: esso uscirà e si precipiterà sulla terra e i depositi delle acque celesti usciranno e si precipiteranno sulla terra, in una grande materia, secondo la prima materia, e tutta la costituzione della terra perirà e tutta la terra sarà scossa e sarà privata della sua saldezza da quel giorno. Allora io preserverò Noé, figlio primogenito di tuo figlio Lamech, e farò sorgere dal suo seme un altro mondo e il suo seme durerà nei secoli.”
Matusalemme, levatosi dal suo sonno, si afflisse grandemente del sogno. Chiamò tutti gli anziani del popolo e raccontò tutto quanto gli aveva detto il Signore e la visione di ciò che gli era apparso dal Signore. Il popolo s'afflisse della sua visione e gli rispose: "Il Signore ha il potere di fare secondo la sua volontà e ora fa tutto come il Signore ti ha detto". Matusalemme chiamò Nir, il secondo figlio di Lamech, e lo rivestì con le vesti del sacerdozio di fronte a tutto il popolo e lo pose a capo dell'altare e gli insegnò tutto quanto (doveva) fare tra il popolo.
Matusalemme disse al popolo: "Ecco Nir, egli sarà di fronte a voi, da questo giorno, la guida dei principi". Il popolo rispose a Matusalemme: "Lo sia per noi e sia la parola del Signore, come l'ha detta a te". Mentre Matusalemme parlava al popolo, il suo animo si turbava e piegò le ginocchia e stese le sue mani al cielo e pregò il Signore e mentre egli pregava, il suo spirito uscì. Nir e tutto il popolo si affrettarono e costruirono un sepolcro per Matusalemme e posero per lui l'incenso e la canna e molte cose sacre. Nir e il popolo andarono, sollevarono il corpo di Matusalemme e lo posero nel sepolcro che gli avevano costruito, e lo ricoprirono. Il popolo disse: "Benedetto é stato Matusalemme (davanti) al volto del Signore e di fronte a tutto il popolo". Di là si riunirono e Nir disse al popolo: "Affrettatevi oggi, portate il montone e il toro e la tortora e la colomba, affinché sacrifichiamo (davanti) al volto del Signore, e rallegratevi oggi e poi andate nelle vostre case". Il popolo ascoltò Nir, il sacerdote, si affrettarono e condussero (gli animali) e li legarono a capo dell'altare. Nir prese il coltello del sacrificio e sacrificò (davanti) al volto del Signore. Il popolo si affrettò e fece (ciò che doveva) e gioì; (davanti) al volto del Signore tutto il giorno glorificarono il Signore Dio, salvatore di Nir, e di fronte al popolo. Da quel giorno ci fu pace e ordine su tutta la terra nei giorni di Nir, per 202 anni.
Dopo questo, il popolo si allontanò dal Signore e cominciarono ad essere invidiosi l'uno dell'altro e popolo si sollevava contro popolo e nazione si levò in guerra contro nazione e ci fu grande turbolenza. Nir, il sacerdote, l'udì e si afflisse grandemente e disse nel suo cuore: "Il tempo é giunto, piaccia a Dio, e la parola che il Signore ha detto a Matusalemme, padre di mio padre".
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Enoch slavo 71
Ecco la moglie di Nir, Sofonim, essendo sterile non aveva generato (figli) a Nir. Sofonim era al tempo della vecchiaia e nel giorno della morte e concepì nel suo grembo e Nir il sacerdote non aveva dormito con lei dal giorno nel quale il Signore lo aveva posto di fronte al popolo. Sofonim ebbe vergogna e si nascose tutti i giorni e nessuno del popolo lo venne a sapere.
Era al giorno del parto e Nir si ricordò di sua moglie e la chiamò da lui nella (sua) casa per conversare con lei.
Sofonim andò da suo marito ed Ecco era gravida, al tempo del parto. Vedendola, Nir si vergognò grandemente di lei e le disse: "Perché hai fatto questo, o donna, e mi hai svergognato di fronte a tutto il popolo? Ora vattene da me, va dove hai concepito la vergogna del tuo ventre, perché io non insudici le mie mani su di te e pecchi (davanti) al volto del Signore". Sofonim rispose a suo marito, dicendo: "Ecco o mio signore, il tempo della mia vecchiaia e non c'é stato in me l'ardore della giovinezza e non so come é stata concepita l'indecenza del mio grembo".
Nir non le credette e Nir le disse una seconda volta: "Vattene da me, perché non ti colpisca e pecchi (davanti) al volto del Signore". Accadde che mentre Nir parlava a sua moglie, Sofonim cadde ai piedi di Nir e morì. Nir si afflisse grandemente e disse nel suo
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cuore: "Le é forse successo per la mia parola? E Ora misericordioso (é) il Signore eterno, perché la mia mano non é stata su di lei".
Nir si affrettò e chiuse la porta della sua casa e andò da suo fratello Noé e gli raccontò tutto ciò che era successo a sua moglie. Noé si affrettò verso la camera di suo fratello e l'aspetto della moglie di suo fratello (era) nella morte e il suo ventre (era) nel tempo del parto. Noé disse a Nir: "Non essere afflitto, Nir fratello mio, perché il Signore oggi ha coperto la nostra vergogna, perché nessuno del popolo lo sa e ora affrettiamoci, seppelliamola e il Signore coprirà la nostra onta". Posero Sofonim su un letto, la rivestirono di vesti nere, chiusero la porta e scavarono tombe in segreto.
Quando furono usciti verso la sua tomba, il fanciullo uscì dal cadavere di Sofonim ed era seduto sul letto. Noé e Nir entrarono per seppellire Sofonim e videro il fanciullo seduto presso il cadavere, che stava asciugando il suo vestito. Noé e Nir si spaventarono molto: il fanciullo era infatti compiuto nel corpo, parlava con la sua bocca e benediceva il Signore.
Noé e Nir lo guardarono molto, dicendo: "Questo (viene) dal Signore, fratello mio". Ed ecco il sigillo del sacerdozio (era) sul suo petto ed (era) glorioso d'aspetto. Noé disse a Nir: "Fratello, ecco che il Signore rinnova la dimora della santificazione dopo di noi". Nir e Noé si affrettarono e lavarono il fanciullo e lo rivestirono delle vesti del sacerdozio. Nir gli diede i pani benedetti ed egli mangiò. E lo chiamarono col nome di Melchisedec. Noé e Nir presero il corpo di Sofonim, la svestirono delle vesti nere, lavarono il suo corpo e la vestirono di vesti luminose e scelte e le costruirono un'altra tomba. Noé, Nir, e Melchisedec andarono e la seppellirono pubblicamente (e) onorevolmente. Noé disse a suo fratello: "Custodisci il fanciullo in segreto fino al tempo (favorevole), perché il popolo é diventato malvagio su tutta la terra e, vedendolo, in qualche modo lo faranno morire". Noé andò al suo luogo.
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Ed ecco tutte le iniquità su tutta la terra nei giorni di Nir. Nir si affliggeva assai più per il fanciullo, dicendo: "Che cosa farò di lui?". Tendendo le sue mani verso il cielo, Nir invocò il Signore, dicendo: "Ahimé, o Signore eterno, tutte le iniquità si sono moltiplicate sulla terra nei miei giorni e io comprendo che la nostra fine é vicina. Ora Signore, che cos'é l'apparizione di questo fanciullo e qual é il suo destino e che cosa farò di lui, perché non sia coinvolto con noi in questa distruzione?".
Il Signore udì Nir, gli apparve in una visione notturna e gli disse: "Ecco Nir, una grande perdizione ha già avuto luogo sulla terra: non la soffrirò, né la sopporterò più. Ecco, io penso di far cadere in breve giù sulla terra una grande distruzione; ma per il fanciullo non preoccuparti, Nir, poiché io tra poco manderò il mio arcangelo Michele e prenderà il fanciullo e lo deporrà nel paradiso dell'Eden. Non perirà con quelli che devono perire e io l'ho mostrato e sarà il mio sacerdote dei sacerdoti nei secoli Melchisedec; io lo santificherò e lo trasformerò in un grande popolo che mi santificherà".
Nir, levatosi dal suo sonno, benedisse il Signore che gli era apparso, dicendo: "Benedetto il Signore Dio dei nostri padri, che non ha dato biasimo al mio sacerdozio nel sacerdozio dei miei padri, perché la tua parola ha creato un grande sacerdote nell'utero di Sofonim, mia moglie. Poiché io non avevo discendenza e questo fanciullo sia al posto della mia discendenza ed egli diventerà mio figlio e tu lo conterai con i tuoi servi, con Sonfi e Onoch e Rusi e Milam e Seruch e Arusan, Nail ed Enoc e Matusalemme e il tuo servo Nir e Melchisedec sarà il capo dei sacerdoti in un'altra stirpe. So infatti che questa stirpe finirà nella confusione e che tutti periranno e Noé mio fratello sarà conservato in un'altra stirpe per la procreazione e dalla sua stirpe sorgerà un popolo numeroso e Melchisedec diventerà il capo dei sacerdoti in un popolo di un regno che ti serve, o Signore.
Enoch slavo 72
Accadde che quando il fanciullo ebbe terminato quaranta giorni nella dimora di Nir, il Signore disse all'arcangelo Michele: "Scendi sulla terra da Nir il sacerdote e prendi il fanciullo Melchisedec, che é con lui, e ponilo nel paradiso dell'Eden in custodia. Infatti già si é avvicinato il tempo e io lascerò andare tutte le acque sulla terra e perirà tutto ciò che c'é sulla terra e io lo rialzerò in un'altra stirpe e Melchisedec sarà il capo dei sacerdoti in quella stirpe.
Michele si affrettò e volò giù di notte. Nir dormiva di notte sul suo letto e Michele, apparsogli, gli disse: "Così parla il Signore a Nir: Consegnami il fanciullo che ti ho affidato". Nir non riconobbe colui che gli parlava e il suo cuore era turbato. "Il popolo, venuto a sapere del fanciullo," - disse - "lo prenderà e l'ucciderà? Poiché il cuore del popolo é diventato malvagio davanti al volto del Signore". Rispose a Michele e disse: "Io non ho (nessun) fanciullo e non riconosco chi parla con me". Michele gli rispose: "Non temere, Nir, io sono l'arcangelo Michele. Il Signore mi ha mandato ed ecco, io prenderò oggi il tuo fanciullo e andrò con lui e lo deporrò nel paradiso dell'Eden".
Nir si ricordò del suo primo sogno e credette e rispose a Michele: "Benedetto il Signore che ti ha mandato oggi da me e ora benedici il tuo servo Nir e prendi il fanciullo e fa di lui tutto ciò che ti é stato detto". Gabriele prese il fanciullo Melchisedec quella notte sulle sue ali e lo depose nel paradiso dell'Eden. Nir si levò il mattino e andò in casa e non trovò il fanciullo. Nir ne ebbe gioia e afflizione grandemente, perché aveva il fanciullo al posto di un figlio.
Enoch slavo 73
Al nostro Dio gloria sempre e adesso e ognora e nei secoli dei secoli. Amen.
Così si conclude il Libro di Enoch.
Anche se non commento, leggo sempre.
Con attenzione ed interesse.
Grazie, arcobaleno
Grazie anche a te te per l'attenzione e l'interesse.
Interessante anche la "storia" di questo libro (ho fatto una piccola e superficiale ricerca), parte del quale ritrovato nei manoscritti del Mar Morto.
Non accettato nel Talmud, escluso dalla Bibbia dei 70, definito apocrifo in un concilio intorno all'anno 100, testo della chiesa etiope...quasi un "romanzo giallo", le traversie di questo testo