è na parola ^^
c'è stato bisogno del tribunale europeo per una minchiata del genere figuriamoci per ste cose.
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è na parola ^^
c'è stato bisogno del tribunale europeo per una minchiata del genere figuriamoci per ste cose.
Sono fiducioso, invece. Và assolutamente costruita una legge rispettosa delle diverse sensibilità.
[QUOTE=conogelato;1063386]Mat, siamo in Italia. Con la nostra cultura, le nostre radici, le nostre tradizioni....
Camminiamo per strade intitolate ai Santi, viviamo in citt
[QUOTE=mat612000;1063375]Se allora sono valori condivisi da tutti perch
Secondo il mio personale punto di vista,
il crocifisso rappresenta la più grande storia mai raccontata da duemila anni a questa parte. non si può far finta di niente. non si può cercare di seppellirla sotto le artate esigenze della laicità. anzi, del laicismo, che è il parossismo della laicità.
dicono i laici che il crocefisso non li rappresenta. ma se non li rappresenta, quali valori allora li possono rappresentare? quelli della civiltà pagana? quelli buddici? quelli nazisti? quelli dei filosofi? e in quest'ultimo caso, di quali filosofi? marx? io vedo nel marxismo (e non sono il solo né il primo) forti affinità, nella pratica e nel sostrato etico, con la dottrina sociale della chiesa, con ciò che gesù insegna in termini di tolleranza, amore per il prossimo, e quindi solidarietà, uguaglianza, libertà, rigore morale. e dato che sono soltanto i marxisti in italia, e i socialdemocratici in europa, a dire di non riconoscersi nel crocefisso, allora mi domando se queste persone sappiano davvero quale sia la propria identità ideologica e culturale, prima che politica.
Dev'essere tutto quel sangue, i chiodi su mani e piedi... brrrrrr!! Che cosa macabra.
Questo però è un altro discorso.
E' possibile che attualmente tante persone possano non avere una precisa identità culturale e abbiano smarrito parte delle radici delle civiltà dalle quali deriva quella attuale ma tali radici non sono solo quelle cristiane (anzi meglio, cattoliche).
L'attuale Italia è il risultato di una sovrapposizione continua di culture, lingue e tradizioni diverse (molte delle quali pagane e non certo cattoliche), quindi anche il discorso sul recupero delle radici attraverso la valorizzazione di un simbolo lascia il tempo che trova.
Anzi, è una vera e propria mistificazione che nasce nel momento in cui la Chiesa cattolica, evidentemente, non vuole perdere il primato e l'egemonia (con relativi privilegi) sulle altre confessioni religiose.
E questo è un problema politico della Chiesa come stato e come istituzione, non certo dei fedeli o dei credenti.
[QUOTE=mat612000;1063929]Questo per
Bisogna seguire l'onda? Anche se ci porta alla deriva, Userro? Possibile che il Crocifisso turbi a tal punto le coscienze e, ad esempio, i riti di Halloween siano tranquillamente accettati? L'Europa non ha voluto inserire il Cristianesimo nelle sue radici culturali e formative, nonostante tutto, intorno ad essa, ne parli limpidamente: Basti pensare a Notre Dame, alla cattedrale di Chartres, a quelle viennesi, tedesche, spagnole, all'enorme patrimonio artistico che possiamo notare viaggiando per le sue strade......
Si disconosce un'immensa ricchezza, che appartiene a tutti noi (atei e credenti) in nome di che cosa? Di quale cultura alternativa? Quella delle zucche di halloween?
Insomma, della serie l'unica cultura valida è quella cristiano-cattolica?
Il fatto di non appendere a priori un simbolo ovunque ed in luoghi pubblici come una scuola non significa che non esistono le chiese, l'arte
Cono, continui a non rispondere alla mia domanda.