Ecco vedi, in un paese civile, a tutti i cittadini dovrebbe essere insegnato a nuotare.
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Be' manco io so nuotare e nessuno è riuscito, fino ad ora, a convincermi ad imparare, eppure su piccole imbarcazioni ( diciamo 8 persone) ci sono salita perchè mi fidavo di chi guidava e sapevo esserci salvagenti sufficienti :D. Incosciente forse, oppure l'emozione di stare su una barca e di scendere per canali, il fiume fino al mare ammirando la bellezza della laguna ha vinto sul timore di non saper nuotare, basta non pensare che potrebbe naufragare o cadere in acqua, come me ha funzionato.:D
In aereo non ci sono mai stata perchè non c'è mai stata la necessità o l'occasione, ma dovrei andarci con qualcuno di diverso dal marito che non sale manco con l'ascensore, ognuno ha la propria fobia, c'è chi teme spazi aperti e chi chiusi e stretti.
Alla fine ho trovato una soluzione di compromesso. Sono andato all'entrata per salutare gli altri, durante la funzione ho fatto un giretto e mi sono ripresentato all'uscita. Ho così notato parecchie assenze, quella clamorosa era quella del suo ex marito, forse avevano litigato in maniera proprio forte all'epoca...tanto più strano visto che loro figlio era presente...
E poi saluti la moglie ed esci per andare in clinica... lei ti chiede di buttare la spazzatura... e tu rispondi sì, certo. Dopo dieci minuti ti wazzappa dicendo che ti sei scordato di buttarla... è ancora nel cofano. La butto dopo, sempre se me lo ricordo... :v
davvero;
assieme al sesso e al cibo - pure la musica :D - uno dei piaceri indispensabili;
la cosa paradossale è che c'è da anni un culto estetico dell'educazione fisica - la palestra, gli addominali tirati, il culo sodo, che va pure bene, per carità - laddove il nuoto è effettivamente una cosa che conferisce una notevole fiducia e autostima, senso di libertà;
io butterei in acqua i neonati, proprio per approfittare dell'acquaticità istintiva, che poi si perde;
se tu riuscissi a superare l'avversione, ti concederesti una grande gioia, come quelle che provano solo i bambini quando vedono che riesce loro di fare qualcosa, una conquista; secondo me, più intensa della bicicletta, perché c'è un contatto diretto con la natura;
te lo dice un ex-bambino fifone che, nonostante mamma e fratelli ottimi nuotatori, non si fidava nemmeno di loro; ma poi ha fatto da sé, dovendo correggere piano piano lo stile, poco ergonomico.
A proposito...Cercavo di affogare i dispiaceri in qualche bicchiere di vino...purtroppo hanno imparato a nuotare...
Un uomo in mezzo a una piscina: "Aiuto aiuto, non so nuotare!"
Ne passa di lì un altro, si avvicina a bordo vasca e fa: "Neanch'io so nuotare, ma non faccio mica tutto questo casino!"
L'emicrania nelle domeniche lavorative è un toccasana proprio.
Ma sto giro è colpa mia: troppo prosecco ieri sera :wall:
Non riesco ancora ad uscire per un caffè al bar...
:approved:
Quando parlavo che ognuno ha le proprie fobie intendevo includere anche me, anch'io ho le mie fobie e paure. Non è questione di avversione è paura d' immergere la testa, di finire sott'acqua, panico! Dal momento che non compromette o mi crea problemi nel mio vivere quotidiano non cerco neanche di superarla. Se devo scegliere tra bici e nuoto, preferisco sempre la bici.:D
In compenso ho iscritto i miei figli fin da bambini in piscina per imparare a nuotare.
Giornata piena
Arrivo ora al divano
Una parola poi per arrivare al letto :v
Sarà, ma raccogliere le olive mi manca molto. Era diventato un rito... da piccolo in campagna dei miei nonni, da adulto in campagna di mio padre, il quale piantò ben 53 alberi di ulivi, oltre a quelli già presenti quando acquisto il terreno con le villette. Riempire l'auto di sacchi di olive, andare al frantoio e aspettare il proprio turno per vederle macinare, ripagava del sudore per averle raccolte... in più, oltre all'olio di buona qualità, la provincia o la regione o il comune, adesso non ricordo, ti spediva un assegno quale incentivo, per tutti i produttori d'olio. All'epoca prendevamo circa 400.000 lire. :D