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Tiberio
Una volta eliminato l'impossibile, quello che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità
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Originariamente Scritto da
Turbociclo
Non mi risulta che in Lombardia ci fosse da prima un problema di malasanità, cosa tanto più evidente invece dalle parti nostre. Nessuno mi sembra abbia dato spiegazioni chiare sul perché dell'espandersi così ampio e veloce del contagio in quella zona. Nessuno forse è in grado di farlo, ma allora perché troppe persone aprono bocca per darle fiato? Sembrerebbe però di capire che si è stati più efficaci in Veneto, altra zona iniziale di contagio, dove le conseguenze alla fine sono state assai meno gravi...
Io sono convinto che sia necessario poter stabilire l'origine vera dell'espandersi del virus per poter evitare in seguito catastrofi del genere. Ma c'è vero interesse per questo? A pensar male si fa peccato, ma di solito si indovina...
Malasanità no certo, il nostro sistema sanitario è uno dei migliori, sebbene negli ultimi anni abbiano tagliato. Se fosse successo al sud la strage sarebbe stata molto peggiore. Sicuramente però si è arrivati tardi a riconoscere il virus. Quando ormai si era diffuso. Le polmoniti sospette erano già iniziate da gennaio ma nessuno le aveva riconosciute. Si è capito cosa stava succedendo solo grazie a una anestesista mia concittadina che si è fatta le domande giuste. Perché altrove no? Perché abbiamo stoppato il virus per tempo qui e in tutta Italia, evitando che si propagasse. Se non avessero chiuso tutto i morti da piangere sarebbero molti di più ovunque.
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Originariamente Scritto da
Turbociclo
Non mi risulta che in Lombardia ci fosse da prima un problema di malasanità, cosa tanto più evidente invece dalle parti nostre. Nessuno mi sembra abbia dato spiegazioni chiare sul perché dell'espandersi così ampio e veloce del contagio in quella zona. Nessuno forse è in grado di farlo, ma allora perché troppe persone aprono bocca per darle fiato? Sembrerebbe però di capire che si è stati più efficaci in Veneto, altra zona iniziale di contagio, dove le conseguenze alla fine sono state assai meno gravi...
Io sono convinto che sia necessario poter stabilire l'origine vera dell'espandersi del virus per poter evitare in seguito catastrofi del genere. Ma c'è vero interesse per questo? A pensar male si fa peccato, ma di solito si indovina...
Malasanità in Lombardia non credo neanche io ma tanti tagli a ospedali e personale che hanno portato piccoli ospedali di provincia a chiudere interi reparti o ridursi solo ad ambulatori, con conseguenti lunghe code di attesa per esami diagnostici, visite ed interventi. Mettici poi che l'interland milanese è molto abitato e la gente di sposta molto di più con i mezzi pubblici, in certi orari carichi come carri bestiame, rispetto al Veneto dove usano maggiormente i mezzi propri, i paesi sono più distanziati e non uno attaccato all'altro come ad esempio l'interland milanese e province attaccate.
Un sacco di gente ogni mattina si reca a Milano a lavorare e anche attorno a Milano.
In Lombardia ci sono zone molto industrializzate e chi immaginava che nel mio comune c'è gente che lavora nella stessa azienda di lavoratori provenienti da Codogno e che mangiavano alla stessa in mensa ?
Il mondo sembra tanto grande e poi scopri che è piccolo.
Quindi è prevedibile che dove si spostano tante persone ogni giorno, dove ci sono scali aerei e su rotaie importanti, dove si assembrano tante persone ogni giorno, al chiuso è più facile che casi asintomatici abbiano sparso il virus.
E poi per me all'inizio il problema è stato sottovalutato, non solo per ignoranza.
Il Veneto dove c'è stato il focolaio ha chiuso e isolato immediatamente, noi invece no perchè con molta probabilità il virus circolava già per buona parte dell'interland milanese e Bergamo, prima che chiudessero Codogno e i comuni interessati.
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LadyHawke
Malasanità in Lombardia non credo neanche io ma tanti tagli a ospedali e personale che hanno portato piccoli ospedali di provincia a chiudere interi reparti o ridursi solo ad ambulatori, con conseguenti lunghe code di attesa
a dire il vero, hanno anche tagliato il medico di famiglia, "una figura del passato", dicevano; quella sarebbe stata la figura in grado di impedire la diffusione, opportunamente avvertito e protetto;
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Mettici poi che l'interland milanese è molto abitato e la gente di sposta molto di più con i mezzi pubblici, in certi orari carichi come carri bestiame, rispetto al Veneto dove usano maggiormente i mezzi propri, i paesi sono più distanziati e non uno attaccato all'altro come ad esempio l'interland milanese e province attaccate.
Un sacco di gente ogni mattina si reca a Milano a lavorare e anche attorno a Milano.
In Lombardia ci sono zone molto industrializzate e chi immaginava che nel mio comune c'è gente che lavora nella stessa azienda di lavoratori provenienti da Codogno e che mangiavano alla stessa in mensa ?
Il mondo sembra tanto grande e poi scopri che è piccolo.
Quindi è prevedibile che dove si spostano tante persone ogni giorno, dove ci sono scali aerei e su rotaie importanti, dove si assembrano tante persone ogni giorno, al chiuso è più facile che casi asintomatici abbiano sparso il virus.
e, nella sfiga, è andata di lusso che Codogno in effetti è un vero paese della bassa, con una vita sua e traffici in zona, comparto agricolo, e non un quartiere dormitorio di chi lavora in città;
con un amico imprenditore che sta a Gessate si ragionava qualche giorno fa della tragedia che sarebbe stata se il focolaio, invece che a Codogno, fosse stato a Cormano, Rho o S. Donato; Sesto-Cinisello-Bresso :v dove davvero tutti al mattino si fiondano a Milano-centro, i giovani tutti, oltre ai lavoratori di necessità.
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axeUgene
a dire il vero, hanno anche tagliato il medico di famiglia, "una figura del passato", dicevano; quella sarebbe stata la figura in grado di impedire la diffusione, opportunamente avvertito e protetto;
Ci sono un sacco di medici di famiglia, che a breve andranno in pensione e non c'è sufficiente ricambio.
Purtroppo è così hanno tagliato anche sui medici di famiglia.
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LadyHawke
Malasanità in Lombardia non credo neanche io ma tanti tagli a ospedali e personale che hanno portato piccoli ospedali di provincia a chiudere interi reparti o ridursi solo ad ambulatori, con conseguenti lunghe code di attesa per esami diagnostici, visite ed interventi. Mettici poi che l'interland milanese è molto abitato e la gente di sposta molto di più con i mezzi pubblici, in certi orari carichi come carri bestiame, rispetto al Veneto dove usano maggiormente i mezzi propri, i paesi sono più distanziati e non uno attaccato all'altro come ad esempio l'interland milanese e province attaccate.
Un sacco di gente ogni mattina si reca a Milano a lavorare e anche attorno a Milano.
In Lombardia ci sono zone molto industrializzate e chi immaginava che nel mio comune c'è gente che lavora nella stessa azienda di lavoratori provenienti da Codogno e che mangiavano alla stessa in mensa ?
Il mondo sembra tanto grande e poi scopri che è piccolo.
Quindi è prevedibile che dove si spostano tante persone ogni giorno, dove ci sono scali aerei e su rotaie importanti, dove si assembrano tante persone ogni giorno, al chiuso è più facile che casi asintomatici abbiano sparso il virus.
E poi per me all'inizio il problema è stato sottovalutato, non solo per ignoranza.
Il Veneto dove c'è stato il focolaio ha chiuso e isolato immediatamente, noi invece no perchè con molta probabilità il virus circolava già per buona parte dell'interland milanese e Bergamo, prima che chiudessero Codogno e i comuni interessati.
Si, beh, tu pensa che Codogno è a 20 km dalla mia città e al confine con la mia provincia. Noi ci si andava tutti, nei locali di Codogno. Ed ecco spiegato come dal focolaio lì è arrivata alla svelta anche qui.
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axeUgene
a dire il vero, hanno anche tagliato il medico di famiglia, "una figura del passato", dicevano; quella sarebbe stata la figura in grado di impedire la diffusione, opportunamente avvertito e protetto;
e, nella sfiga, è andata di lusso che Codogno in effetti è un vero paese della bassa, con una vita sua e traffici in zona, comparto agricolo, e non un quartiere dormitorio di chi lavora in città;
con un amico imprenditore che sta a Gessate si ragionava qualche giorno fa della tragedia che sarebbe stata se il focolaio, invece che a Codogno, fosse stato a Cormano, Rho o S. Donato; Sesto-Cinisello-Bresso :v dove davvero tutti al mattino si fiondano a Milano-centro, i giovani tutti, oltre ai lavoratori di necessità.
Eh si sarebbe stato un vero disastro. Cioè lo è stato comunque per una cittadina come la mia, ma per fortuna almeno sui mezzi pubblici qui non ci si affolla. Solo che siamo una delle province più anziane d'Italia. E questo ha inciso non poco sui decessi.
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Modalità noncelapossofare.
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La vecchianza avanza, questa sera sono ko.
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Stasera sto cotta
Mi butto a letto
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Anch'io non vedo l'ora di dormire... :vadoaletto:
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Io non ho mai sonno almeno fino alla una...
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Mica mi butto nel letto e dormo?
Almeno non subito
Io da distesa leggo, ascolto musica, scrivo
È come un divano :D
Semplicemente addormento la piccola e non ce la faccio a rialzarmi :v