Originariamente Scritto da
axeUgene
invece, il tuo � esattamente un discorso esclusivamente conservatore, e lo dimostri col ri-trovarsi, ri-scoprirsi, ecc...
tu parti dall'idea di un precedente equilibrio "vero" che sarebbe stato alterato dalla cultura, ma sei smentito dai fatti;
tutta l'organizzazione delle relazioni e dei ruoli � culturale, e si � modificata nel tempo a seconda delle necessit� sociali;
il modello che piace a te e che presenti come "naturale" � assolutamente culturale e artificioso, come tutti;
con la tua stessa logica, un fan del misticismo medievale potrebbe dire che abbiamo perso il senso dell'esistenza perch� non abbiamo pi� il rapporto naturale con la morte, dato che ci curiamo mali che in natura ci stroncherebbero;
sotto gli occhi abbiamo il disorientamento della tua tipologia umana e culturale di maschio maturo, educato ad un certo ruolo e che, come accade in ogni generazione, soffre ed � spaventato dai cambiamenti che lo vedono perdere potere e sicurezze;
� comprensibile, ma non argomenta certo a favore di un "bene comune" che � solo tuo, nel senso della tua categoria;
la famiglia cambia esattamente come cambiano gli equilibri sociali e di potere; chi prima comandava, sullo schiavo, sull'operaio, sull'indigeno colonizzato, ovviamente si lamenta della crisi di quell'ordine, come fai tu, asserendo che esso sia garanzia di serenit�; e ovviamente lo �, per lui;
� ovvio che il conflitto generi disagio per chi vorrebbe conservare o tornare indietro; ma la vita procede per cambiamenti e tentativi, anche se questi comportano errori, ripensamenti e nuovi tentativi; non puoi fermare questo processo di ricerca di nuovi equilibri; puoi eventualmente farlo nel tuo privato, se ti conviene;
ma far prevalere il tuo punto di vista ha sempre un prezzo che qualcuno paga, prima o poi.