Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Molto bene: Puoi pensarlo. Come il sottoscritto può pensare che invece lui (insieme a moltissimi altri grandi filosofi, pensatori, sociologi ed esperti) abbia una visione lucida e attenta della REALTA'. Lo scrivo sempre a caratteri cubitali perchè il metro di giudizio, Barbara, non può che essere quella. Se pensate che la Società odierna vada benissimo così e che non sia affatto conflittuale, frammentata, egoista, individualista e che ai nostri Giovani stiamo preparando un Futuro attraente e pieno di virtù, speranze e opportunità.....altro che cazzate: Bauman & company stanno dicendo bugìe grosse come una casa!
Se al contrario, portiamo quantomeno rispetto per le loro analisi, senza sentirci subito colpiti nel personale, ecco che allora qualcosa di buono può nascere.
e che è il "rispetto" ? non dissentire, perché quello si chiama Bauman o Recalcati e fa il comizio, senza contraddittorio ?
la società è sempre stata, per definizione, un luogo di conflitti; infatti, si fanno le leggi per dirimerli; Ubi Societas, ibi Ius, recita il brocardo...
invece di lagnarci, ringraziamo l'oggi, in cui grazie al riconoscimento dell'individuo quei conflitti non generano più guerre, rivoluzioni, violenza diffusa, ma conseguenze amministrate dalla legge;
posto che viviamo ancora in mezzo a troppi uomini incapaci di accettare l'autodeterminazione femminile, e questo è il vero ritardo, la vera malattia sociale.
-
Infatti va a finire che le femmine migliori se le pappa chi le lascia fare :v
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
e che è il "rispetto" ? non dissentire, perché quello si chiama Bauman o Recalcati e fa il comizio, senza contraddittorio ?
la società è sempre stata, per definizione, un luogo di conflitti; infatti, si fanno le leggi per dirimerli; Ubi Societas, ibi Ius, recita il brocardo...
invece di lagnarci, ringraziamo l'oggi, in cui grazie al riconoscimento dell'individuo quei conflitti non generano più guerre, rivoluzioni, violenza diffusa, ma conseguenze amministrate dalla legge;
posto che viviamo ancora in mezzo a troppi uomini incapaci di accettare l'autodeterminazione femminile, e questo è il vero ritardo, la vera malattia sociale.
Sei stato te che hai definito "vecchie cariatidi" pensatori di fama internazionale e mi chiedi cos'è il rispetto?
Non stiamo giocando a chi ha torto e chi ragione: Stiamo cercando, attraverso un confronto civile, di capire che tempo stiamo attraversando Axe. Cosa possiamo fare per preparare alle nuove generazioni un mondo sostenibile, apprezzabile e vivibile. La vera malattia sociale è l'egoismo. Vedere in chi non la pensa come noi, un nemico e non un interlocutore. Vedere nel Marito o nella Moglie qualcuno che ci limita e non qualcuno che ci completa. Vedere in un Figlio un costo e non un Dono immenso.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Sei stato te che hai definito "vecchie cariatidi" pensatori di fama internazionale e mi chiedi cos'è il rispetto?
questa la inventi tu, posto che gente come Recalcati ha più o meno la mia età; non è proprio il mio modo di ragionare;
io ti ho fatto notare un mero fatto; e cioè che da che mondo è mondo ci sono alcuni intellettuali delle generazioni anziane che puntualmente vaticinano la decadenza irreversibile dei costumi delle nuove generazioni; se tu leggessi altro dalle encicliche, che sfogli pure distrattamente, capendo fischi per fiaschi, sapresti bene che che questo sentimento lo possiamo osservare in tutte le epoche storiche; eppure, la società va avanti; l'idea cristiana a cui aderisci tu era percepita dai ceti dirigenti anziani di Roma come molle e pecorile, niente affatto virtuosa; e così per tutto il resto di ciò che è nuovo agli occhi degli anziani;
Citazione:
Non stiamo giocando a chi ha torto e chi ragione: Stiamo cercando, attraverso un confronto civile, di capire che tempo stiamo attraversando Axe. Cosa possiamo fare per preparare alle nuove generazioni un mondo sostenibile, apprezzabile e vivibile. La vera malattia sociale è l'egoismo. Vedere in chi non la pensa come noi, un nemico e non un interlocutore. Vedere nel Marito o nella Moglie qualcuno che ci limita e non qualcuno che ci completa. Vedere in un Figlio un costo e non un Dono immenso.
ecco, questa idea - vuoi per ingenuo romanticismo, vuoi per propaganda di livello discutibile, è esattamente la fregatura;
innanzitutto, ti sfugge che pensare ad un coniuge come proprio "completamento" è esattamente una manifestazione di quell'egoismo che vorresti censurare, e che invece torna a galla non appena si scrosta un po' la vernice delle belle parole;
siccome sono incompleto, mi serve una persona che faccia da protesi a ciò che mi manca; questa è proprio una rappresentazione della vita di coppia che predispone alle peggiori modalità di relazione;
ma, mettendo da parte l'aspetto morale, c'è anche una fregatura funzionale: un coniuge, in effetti, ci limita, per definizione; è stupido educare ai sentimenti senza rendere esplicita questa circostanza;
stupido perché poi ti ritrovi proprio nella situazione di cui ti lagni:
i partner si scelgono - egoisticamente - per "completarsi", cioè in vista di un proprio bisogno, che difficilmente coincide in toto con quello dell'altro, il quale è ancor più raramente percepito lucidamente;
e, non contemplando che la circostanza di coppia è naturalmente limitante, si valuta male la sostenibilità di quel limite, ritrovandosi poi nelle barbe, quando la realtà dell'altro che non si è stati educati a vedere, presenta il suo conto;
preferenze a parte, non c'è niente da fare; quell'idea di famiglia è finita, perché rispondeva ad un'antropologia che non esiste più e non esisterà più nemmeno in futuro; questo perché siamo immersi - che tu te ne renda conto o meno, è lo stesso - da almeno un paio di secoli in una mentalità totalmente differente, che per prima si è diffusa nelle classi agiate, e poi nella massa;
Dante poteva essere sposato con la moglie e raccontare del suo amor cortese per Beatrice, che sua moglie non era; Manzoni - che se la faceva con le servette di casa - raccontava del sentimento ingenuo di due poveretti analfabeti;
ma la cultura degli ultimi secoli, dai romanzi romantici alla psicanalisi, fino ai film, le canzoni e le rivistine di gossip del parrucchiere - la cultura "popolare" - è ridondante dell'affermazione dell'individualità dello spontaneismo dei sentimenti;
anche solo pensare di ignorare questa circostanza è stupido; sarebbe come pensare di poterti convincere a sparare ad un tuo collega francese o far massacrare i tuoi figli per restituire Nizza e Savoia alla Patria perché un intellettuale si rammarica che non esista più il sentimento nazionale di uno o due secoli fa, e vede in questo una decadenza, laddove tu leggi Fratelli tutti;
beh, per la famiglia la cosa funziona esattamente allo stesso modo; non c'è più egoismo di prima, ma solo la consapevolezza dell'altro come soggetto, e quindi la prudenza; così come un ragazzino nato nel 1930 ha visto il papà accorrere festante sotto il balcone, plaudendo all'Ora Fatale, per poi vedersi sepolto sotto le bombe dei B29, le generazioni attuali sono cresciute nelle famiglie tradizionali e scansano come la peste certi destini tristi che hanno osservato nei genitori, sacrificati per qualcosa che non vale; che ci vuoi fare ?
sicuramente le ultime generazioni sono disorientate, perché siamo in una fase di transizione tra una cultura imbevuta di miti romantici e un realismo quotidiano, spesso puntellato da circostanze di necessità, almeno per i più; spesso c'è la tentazione o l'esigenza di sistemarsi, e si accetta quello che passa il convento, sperando o illudendosi che le cose vadano decentemente, ma anche rimuovendo i segnali in senso divergente, con le conseguenze che vedi;
volendo porsi l'obiettivo di famiglie più stabili, nella realtà di oggi l'unica strada realistica è quella di un'educazione alle responsabilità che esoneri il più possibile le persone giovani dalle finzioni di impegno, per essere capaci di un approccio ponderato e consapevole delle criticità;
in parole povere, si tratta di dire ai giovani: divertitevi, fate esperienza in modo rispettoso e leale, senza menzogne e finzioni di impegno, abituatevi alla realtà, a vedere i difetti e le esigenze dell'altro, che non è al vostro servizio;
imparate che una relazione può finire, e non è una colpa non amare più; quando sarete consapevoli di tutto questo, sarete in grado di gestire i pro e i contro di una relazione stabile, e anche di reggere la circostanza della fine di quella, senza prendere a martellate il coniuge perché ha smesso di essere lo strumento, il puntello alle vostre insicurezze e nevrosi;
capisco che l'idea possa non piacerti; ma non c'è alternativa; non puoi fare autodafé di due secoli di cultura popolare ridondante ovunque, nemmeno volendo; non puoi ricreare Renzo e Lucia, che già erano fittizi di loro, perché il popolo ne ha sempre fatte di ogni, visto che la genetica ha appurato che quasi un 30 della popolazione non discende da chi si suppone essere l'antenato legittimo :D
io ho rispetto di qualsiasi pensatore sociale e politico e di qualsiasi tesi questi espongano; purché ad una critica corrisponda una soluzione, concreta ed agibile nella realtà;
quindi, che siano Bauman, Recalcati, il papa, o Conogelato, nel momento in cui si indica un problema si deve indicare anche la soluzione, che deve in qualche modo essere normativa; questo si fa, questo non si fa, per legge, per questo e quest'altro motivo di ordine pubblico; e poi si vede se la cosa ha un senso morale e sociale e una praticabilità;
le doléances sui diversi sentimenti altrui non sono cose da intellettuali onesti, ma espressioni di narcisismo o, spesso, marchette per qualche entità reazionaria che ha potere economico e politico di garantire apparizioni tv e promozioni editoriali.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Sei stato te che hai definito "vecchie cariatidi" pensatori di fama internazionale e mi chiedi cos'è il rispetto?
Non stiamo giocando a chi ha torto e chi ragione: Stiamo cercando, attraverso un confronto civile, di capire che tempo stiamo attraversando Axe. Cosa possiamo fare per preparare alle nuove generazioni un mondo sostenibile, apprezzabile e vivibile. La vera malattia sociale è l'egoismo. Vedere in chi non la pensa come noi, un nemico e non un interlocutore. Vedere nel Marito o nella Moglie qualcuno che ci limita e non qualcuno che ci completa. Vedere in un Figlio un costo e non un Dono immenso.
una domanda , senza un'influenza o corrente di pensiero esterna politica religiosa sportiva o qualunque sia , saresti in grado di avere un tuo equilibrio interiore o centro di gravità permanente ed estrapolare un pensiero utile per chi ti legge come esempio di giustizia e maturita ?
questo malessere sociale che esponi in continuazione lo vivi direttamente oppure lo vedi all'esterno della tua bolla di vetro ?
si certo , le cose potrebbero andare meglio sicuramente ma questo è determinato perchè conosciamo il peggio e sappiamo la direzione che prima non conoscevamo , il tuo incitamento a migliorare la società in cui viviamo credi si possa realizzare con proclami e parole ?
formare la coscienza di chiunque non è compito di nessuno ad eccetto di chi la possiede
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Infatti va a finire che le femmine migliori se le pappa chi le lascia fare :v
Siamo rompicoglioni, troppo impegnative, mentalmente stancanti, sessualmente esigenti... A trovare chi ci sopporta :rotfl:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
nahui
Siamo rompicoglioni, troppo impegnative, mentalmente stancanti, sessualmente esigenti... A trovare chi ci sopporta :rotfl:
In Veneto ho trovato roba buona :D
Tutte li!!! :v
Io mi rendo conto di essere esigente ma solo perché libera da ogni cosa che non sia il mio sentire profondo
Adesso mi sento compresa pienamente, come mai mi è successo prima finora
Non sono rinata
Sono proprio nata adesso
-
Due paGGine amici e facciamo il 69 :D
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
una domanda , senza un'influenza o corrente di pensiero esterna politica religiosa sportiva o qualunque sia , saresti in grado di avere un tuo equilibrio interiore o centro di gravità permanente ed estrapolare un pensiero utile per chi ti legge come esempio di giustizia e maturita ?
questo malessere sociale che esponi in continuazione lo vivi direttamente oppure lo vedi all'esterno della tua bolla di vetro ?
si certo , le cose potrebbero andare meglio sicuramente ma questo è determinato perchè conosciamo il peggio e sappiamo la direzione che prima non conoscevamo , il tuo incitamento a migliorare la società in cui viviamo credi si possa realizzare con proclami e parole ?
formare la coscienza di chiunque non è compito di nessuno ad eccetto di chi la possiede
Dell due l'una, Mik: O vivo io sotto una bolla di vetro oppure ci vivi te. Non ci sono vie di mezzo.
La Società è divisa, conflittuale, frammentata e disorientata. Oppure è felice, serena, speranzosa, con orizzonti di Futuro sconfinati e allettanti.
I Rapporti di Coppia sono fragili, brevi, momentanei, insicuri, spesso violenti, dove il Partner è visto come un rivale che ci limita. Oppure sono stabili, solidi, fondati su Valori condivisi, dove il Partner è visto come uno che ci completa. Delle due l'una, Mik. O noi incontriamo fantasmi, oppure incontriamo Persone. In carne e ossa!
Tradotto:
O stiamo parlando di problemi reali (portando come contributo al dibattito, pensieri e riflessioni di chi studia per lavoro tali questioni) o stiamo parlando di fuffa. Dimmelo te. :sticazzi:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Dell due l'una, Mik: O vivo io sotto una bolla di vetro oppure ci vivi te. Non ci sono vie di mezzo.
La Società è divisa, conflittuale, frammentata e disorientata. Oppure è felice, serena, speranzosa, con orizzonti di Futuro sconfinati e allettanti.
I Rapporti di Coppia sono fragili, brevi, momentanei, insicuri, spesso violenti, dove il Partner è visto come un rivale che ci limita. Oppure sono stabili, solidi, fondati su Valori condivisi, dove il Partner è visto come uno che ci completa. Delle due l'una, Mik. O noi incontriamo fantasmi, oppure incontriamo Persone. In carne e ossa!
Tradotto:
O stiamo parlando di problemi reali (portando come contributo al dibattito, pensieri e riflessioni di chi studia per lavoro tali questioni) o stiamo parlando di fuffa. Dimmelo te. :sticazzi:
Stai messo male amico con la tua bolla pessima e negativa
poi questa invasione della sfera privata altrui sommata all'invidia di chi vive più felicemente traspare in modo così evidente
sei conciato parecchio male , guarisci te stesso e fai da esempio agli altri...è così che funziona sai
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Dell due l'una, Mik: O vivo io sotto una bolla di vetro oppure ci vivi te. Non ci sono vie di mezzo.
nella bolla sei tu a vivere, perché quella bolla ti sei costruito;
la prova evidente è che da anni oramai ti chiedo di indicare una società del passato migliore, da contrapporre all'oggi degradato, ma non rispondi;
e non rispondi perché sai benissimo che quella società non esiste e per un motivo semplicissimo:
Citazione:
La Società è divisa, conflittuale, frammentata e disorientata.
la società è per definizione un luogo di conflitti tra pluralità di individui con aspirazioni diverse, non quel soggetto antropomorfo che fingi essere e a cui attribuisci le tue aspirazioni; se tu non mangi carne sei in conflitto col macellaio e l'allevatore, che ti considerano un degradato; e così via... ogni scelta individuale si fonda su una morale che una parte della società non condivide, percepisce come dannosa, e perciò immorale;
Citazione:
Oppure è felice, serena, speranzosa, con orizzonti di Futuro sconfinati e allettanti.
qui ti posso dare ragione: nel senso che spesso chi viene scarcerato prova un certo disorientamento, se si era rassegnato alla vita carceraria; è il prezzo della libertà, da sempre;
Citazione:
I Rapporti di Coppia sono fragili, brevi, momentanei, insicuri, spesso violenti, dove il Partner è visto come un rivale che ci limita. Oppure sono stabili, solidi, fondati su Valori condivisi, dove il Partner è visto come uno che ci completa. Delle due l'una, Mik. O noi incontriamo fantasmi, oppure incontriamo Persone. In carne e ossa!
il dato di realtà mostra che la vera patologia sociale è più spesso quella di un mondo maschile incapace di accettare l'auto-determinazione femminile, e reagisce in modo violento, proprio perché educato ad aspettative fondate sul tuo immaginario tradizionalista, che cerchi di puntellare così ingenuamente;
la famiglia tradizionale si fondava su regole di prigionia, un ergastolo, "scelto" solo pro-forma dai soggetti più deboli, per i quali si trattava di una scelta obbligata;
Citazione:
Tradotto:
O stiamo parlando di problemi reali (portando come contributo al dibattito, pensieri e riflessioni di chi studia per lavoro tali questioni) o stiamo parlando di fuffa. Dimmelo te. :sticazzi:
no, non è affatto fuffa; è la constatazione della crisi fisiologica di un modello inadeguato, l'onda lunga di un cambiamento radicale della mentalità che è in corso da due secoli, come - volendo - potresti constatare in tutte le manifestazioni della cultura, quella "alta" e quella popolare, dalla letteratura alle canzoni;
da almeno un secolo quel modello di famiglia che piace a te è in crisi, perché è finito il modello sociale in cui quella famiglia era incastonata, nazione, guerra, gerarchia, obbedienza; e famiglia come primo anello di quella catena, di quell'ordine fondato sui carismi di genere, ecc...
puoi vivere in quella tua bolla, contromano in autostrada che si lagna di quelli sbagliati che vede pararsi incontro, perché decidi di ignorare i motivi storici e sociali di quello che leggi dei pensatori che citi;
le persone in carne ed ossa le vedi qui, e certamente non ti odiano; ma nessuna ti segue, perché sono modelli umani diversi dal tuo prototipo immaginario, che è quello - se va bene - di un secolo fa, e oggi non trova quasi persone disposte ad incarnarlo, almeno da noi; in certe società distanti, o seguaci di altri culti, per ancora un po' di tempo ci sarà gente che la pensa come te; tempo una generazione o due e sarà tutto finito anche da loro.
-
Cono ci vuole con un solo stipendio, per il quale dobbiamo ringraziare Dio che si arriva a fine mese :D
Non capisce che di stipendi ce ne possono essere due e possono esserci pure molti più pompini :v
Una donna realizzata e felice, oltre che a esserlo per lei, lo è pure per colui che le sta accanto
Tanto elementare, quanto inconcepibile
Il disastro di molti uomini è che hanno avuto delle madri che andrebbero appese al muro, come un quadro
-
Disprezzano una donna che cede a venti uomini, eppure ognuno d ’essi ha tentato, nel corso della propria giovinezza, di sedurre venti donne e magari cento; e nessuno d ’essi se ne vergogna, anzi chi più ne ha sedotte ne mena vanto. Cosicché, se Narciso riesce a godersi segretamente o senza troppa esibizione le venti donne innamorate di lui, sarà reputato un simpatico scavezzacollo. Strana incoerenza!
(Charles Fourier)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Disprezzano una donna che cede a venti uomini, eppure ognuno d ’essi ha tentato, nel corso della propria giovinezza, di sedurre venti donne e magari cento; e nessuno d ’essi se ne vergogna, anzi chi più ne ha sedotte ne mena vanto. Cosicché, se Narciso riesce a godersi segretamente o senza troppa esibizione le venti donne innamorate di lui, sarà reputato un simpatico scavezzacollo. Strana incoerenza!
(Charles Fourier)
Piccolo appunto
Magari le donne non cedono ma se li fanno 20 uomini
Magari una parte di loro si racconteranno di averci fatto l’amore
Anche se può essere stato solo sesso
Come lo è per i giovani aitanti puledri
Perché le vogliono così, nella cultura della virtù
Io mi sono fatta assai meno uomini di quanti invece avrei voluto e potuto avere, in passato
Una donna che sa quello che vuole non fa paura
Fa terrore
E capita che chi la capisce, l’avrà
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Una donna che sa quello che vuole non fa paura
Fa terrore
direi che fa risparmiare tempo; e stress :asd: che è già tanta roba, soprattutto a 'na certa :D
il guaio - ed è una realtà - sta in quello che cantano gli Stones in You can't always get what you want,e cioè il seguito della strofa:
but if you try, sometimes you get what you need;
quello che si vuole è qualcosa di statico; il momento bello è inatteso, sfugge al volere.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
direi che fa risparmiare tempo; e stress :asd: che è già tanta roba, soprattutto a 'na certa :D
il guaio - ed è una realtà - sta in quello che cantano gli Stones in You can't always get what you want,e cioè il seguito della strofa:
but if you try, sometimes you get what you need;
quello che si vuole è qualcosa di statico; il momento bello è inatteso, sfugge al volere.
Già
E quando Cono raffigura una realtà fatta di gente egoista, che molla alle prime difficoltà e a seguire tutto il repertorio suo
Mi si rizzano i capelli in testa :D
Io leggo che ognuno di noi ha le proprie sofferenze, che sicuramente avrebbe voluto risparmiarsi
Quello che mi rende profondamente perplessa è il suo modo di non riuscire minimamente ad empatizzare con quelli che gli raccontano di vita vissuta e non di pomodori verdi fritti alla fermata del treno
Da un certo punto in poi ho iniziato a comprendere i miei desideri profondi, a farli emergere, insieme con me
Non sono mai stata alla spasmodica ricerca di nulla
È capitato che un uomo mi colpisse per le scarpe :D e che, prima di intraprendere un discorso di reciproco interesse, gli chiedessi: “Tu come stai a fuoco?”
Non fuggi’ e la risposta fu convincente :D
Ovviamente non gli chiesi come stesse nei boxer, piuttosto del suo modo di procedere in generale
Dato che io sono stata abituata male, a ricevere solo secchiate di acqua addosso :v
E poi è stato un desiderare sempre di più
Di volerci raccontare, comprendere e condividere
Ragazzi, questo tipo ride alle caxxate che gli dico, rendiamoci conto :asd:
La cosa più bella è che ridiamo e che ci desideriamo
Auguro a tutti di poter vivere delle sensazioni così
L’affetto così ti spalanca le porte per amare anche i figli di chi ami tu
Perche’ sono un lui ed un lei amplificati
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
nella bolla sei tu a vivere, perché quella bolla ti sei costruito;
la prova evidente è che da anni oramai ti chiedo di indicare una società del passato migliore, da contrapporre all'oggi degradato, ma non rispondi;
Ti ho risposto molte volte: Non si tratta di rimettere in piedi il passato, Axe o, peggio, di cucire delle toppe qua e là. Si tratta di edificare una Società Nuova! Un Nuovo Umanesimo con fondamenta solide! Non liquide come adesso. Dove la Donna possa rapportarsi con l'Uomo avendone Rispetto e non vedendo in lui "uno da farsi" o da conteggiare in un pallottoliere....
Dove l'Uomo possa rapportarsi con la Donna avendone Stima e non mercanteggiandone il Corpo.
Dove vivere in modo più Naturale, innamorandosi, sposandosi, aprendosi con fiducia alla Vita o comunque con affetti più stabili e duraturi di quelli di adesso.
Dove il Bene Comune sia messo prima di quello individuale.
Dove il Bene e il Futuro dei Figli, valga molto più dei diritti momentanei e passeggeri degli adulti.
Tutte cose che questa nostra Società liquida vede come il fumo negli occhi e che, certo, non riceve applausi e approvazioni ma, come dicevo a Michele, si tratta come sempre di scegliere. Se crediamo che sulle cose liquide si possa costruire qualcosa....continuiamo così. E facciamo carta straccia di coloro che lanciano (da posizioni culturalmente eterogenee) allarmi sulla fine imminente di un'intera civiltà.
" Rotto il rapporto con le generazioni passate, distrutta la necessità di confrontarsi con chi è venuto prima di noi, ecco che il “nuovo” si rappresenta come slegato da ogni ancoraggio col passato. Nell’odierna società ognuno è costretto a far da sé, a trovare la sua via. Mancando di relazioni solidali e collettive, il vuoto che si determina è riempito da relazioni private, piccoli mondi parentali, amicizie, “nidi” identitari che, crediamo, ci proteggono o meglio ci distraggono dall’infamia e dalla crudeltà insita nel vivere sociale. La debolezza narrativa e privatistica da vita a una letteratura «consolatoria, romanzi da comodino che convivono col tubetto dei sonniferi e il bicchiere d’acqua, testi di un mondo interessato esclusivamente alle pulsioni e ai timori dell’io, narrativa di autoaiuto per affrontare il mondo inquietante degli incubi del nostro tempo. Una società frantumata rende più difficile la presa d’atto collettiva delle contraddizione nelle quali siamo intrappolati a causa del sistema e quindi più problematica la costruzione di un’azione collettiva per superare le contraddizioni. La frantumazione, narrata e imposta dalle rappresentazioni culturali postmoderne, impedisce la presa di coscienza dell’individuo come soggetto collettivo. Non elimina il rifiuto, ma lo riduce a “spinte del cuore”, a impulsi emotivi di ribellione individuali in un vuoto di progettualità organizzativa e di memoria storica. Mentre il sociale si frantuma in un tripudio di individualità l’un contro l’altra gettate e divise, la concentrazione della ricchezza economica su scala mondiale è andata aumentando attorno a una cerchia sempre più ristretta di persone che detengono un potere immenso sul quale l’individuo, “libero” nella sua soggettività, non ha alcuna possibilità di controllo, neppure di un minimo condizionamento. Mentre ci dicono che finalmente tutti siamo liberi di scegliere ciò che siamo, saremo o potremmo essere, poche persone scelgono e decidono per tutti noi e indipendentemente da noi. Se guardano nell’io profondo non trovano niente. Non c’è scampo, non c’è rifugio, solo prosaicamente vivere e operare freneticamente come un criceto che muove la sua ruota. Gli innumerevoli prodotti del mercato, la loro programmata obsolescenze in tempi brevissimi, l’accelerazione nella rotazione dei consumi che consegue, sono elementi tipici del modo vivere, di pensare, di percepirsi di questo sociale frantumato, del girare in tondo trascinati da apparenti correnti di cambiamento che non cambiano nulla. Il sociologo tedesco Hartmut Rosa ha formulato la definizione di accelerazione della vita sociale degli individui, per indicare un fenomeno psicologico che ha origini sociali. Abbiamo perso, afferma, «la capacità di appropriarci delle nostre esperienze, facciamo un mucchio di cose e alla sera abbiamo dimenticato tutto. Stiamo andando da nessuna parte ma più in fretta. Nel passato recente l’accelerazione era percepita come innovazione e progresso, era considerata un movimento della storia verso una vita migliore e più libera. Nel XXI secolo tutto è cambiato: l’accelerazione non serve più al progresso: è necessaria per non collassare; la gente perde il lavoro, le fabbriche chiudono, il sistema politico è delegittimato. La gente sente che anno dopo anno deve andare più in fretta soltanto per restare dov’è, come un criceto sulla ruota. La vita non sarà sempre meglio, ma al contrario, sempre più dura. Questa è la condizione postmoderna: non andiamo più verso un avvenire radioso ma corriamo per non cadere nell’abisso che avanza alle nostre spalle."
Dove troviamo scritte queste cose, amici ed amiche? Sull'Osservatore Romano? Su Avvenire? Su Famiglia Cristiana? Macchè: su R/Project, una delle riviste internazionali laiche più rinomate e competenti.
http://rproject.it/2016/07/decadenza...si-di-civilta/
-
cazzolina..! ora si spiegano molte cose ...iniziando dal confinamento notturno
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Ti ho risposto molte volte: Non si tratta di rimettere in piedi il passato, Axe o, peggio, di cucire delle toppe qua e là.
se vedi l'oggi come "male", il presupposto logico è che lo "ieri" fosse migliore, possa suggerire una condotta virtuosa;
guarda che questo cambia tutto, perché quell'oggi che deplori, se il passato non può essere definito come migliore, diventa semplicemente una fase di transizione ed elaborazione di valori nuovi, come in effetti accade sempre, a prescindere dalla capacità delle persone di percepire gli eventi al di là della propria personale inclinazione;
tu hai quell'opinione negativa perché la rimozione della storia e della cultura ti confina al Cono-centrismo e al tuo personale sentimento, e ti impedisce di valutare i sentimenti altrui come circostanza autonoma della realtà, che non puoi condizionare;
Citazione:
Si tratta di edificare una Società Nuova!
questo lo fanno i dittatori; è il loro sogno, da sempre, soprattutto di quelli che usano le maiuscole, contrapposte alle minuscole delle idee altrui; il Comunismo, l'Uomo Nuovo, il Reich Millenario, l'Ariano, ecc... cioè la società conforme, che rimuove i conflitti sotto la guida di un'Idea Unica e relativa Guida, i Piccolo Padre, vicario di un Padre più grande, ecc... idee che rappresentano solo il punto di vista dell'autocrate, o della classe che lo esprime;
Citazione:
Un Nuovo Umanesimo con fondamenta solide! Non liquide come adesso. Dove la Donna possa rapportarsi con l'Uomo avendone Rispetto e non vedendo in lui "uno da farsi" o da conteggiare in un pallottoliere....
guarda che l'Umanesimo è esattamente il contrario di quello che propugni, e cioè la centralità dell'individuo, a fronte di una dottrina uniforme, lo dice la parola stessa; se non ti sforzi di apprendere il senso delle parole, ti sfuggono i concetti che esprimi, e resti nel caos senza senso che contraddistingue queste tue uscite;
Citazione:
Dove l'Uomo possa rapportarsi con la Donna avendone Stima e non mercanteggiandone il Corpo.
beh, volendo questo, dovresti proprio abolire il matrimonio, visto che si tratta esattamente di un istituto in cui si stabiliscono vincoli di prestazione e contro-prestazione, un negozio giuridico, lo chiama la legge; negozio, capisci ? col negozio si pattuisce lo scambio di merci o prestazioni, definite e sostanziate in positum; pensa ai doveri coniugali... doveri :D
Citazione:
Dove vivere in modo più Naturale, innamorandosi, sposandosi
altra falsificazione della realtà: "natura" e "matrimonio", soprattutto indissolubile, sono contraddizioni in termini; il matrimonio è un istituto giuridico, che serve esattamente ad ostacolare e disciplinare una natura che spingerebbe altrove;
puntualmente, la tua contraddizione si esplicita proprio quando un coniuge naturalmente si innamora di qualcun altro, e allora devi rinnegare quella naturalità che postuli, in favore della legge, della pattuizione negoziale;
ripeto: la naturalità non è alleata delle tue postulazioni; se evochi quella, finisci dritto come una freccia in bocca allo dimonio, nello schieramento opposto;
a che ti serve argomentare partendo da contraddizioni così ingenue, che capisce anche un bambino ? guarda che io non sto censurando le tue preferenze; ti sto solo facendo presente che le argomenti in un modo del tutto inefficace a convince chicchessia;
Citazione:
aprendosi con fiducia alla Vita o comunque con affetti più stabili e duraturi di quelli di adesso.
non puoi disciplinare gli affetti altrui; non ci è mai riuscito nessuno, da che mondo è mondo;
se davvero tu volessi famiglie più stabili, dovresti pragmaticamente augurarti persone capaci ed esperte; le coppie più stabili sono quelle formate da persone mature, che hanno fatto diverse esperienze e sono in grado di distinguere e valutare circostanze di armonia e sostenibilità delle relazioni; ognuno ci arriva a modo suo, quando è il momento, ed eventualmente proprio passando prima per quello stato liquido che deplori, e che è parte dell'esperienza;
non impara a nuotare chi non abbia bevuto o non tolleri il sale sugli occhi; non sa andare a cavallo chi non è mai caduto e non sa come cadere senza rompersi o sfilare tempestivamente le staffe;
Citazione:
Dove il Bene Comune sia messo prima di quello individuale.
Dove il Bene e il Futuro dei Figli, valga molto più dei diritti momentanei e passeggeri degli adulti.
questo lo fa già la legge, che esprime il senso di ciò che la società reputa come Bene comune e disciplina, pone divieti, e limiti, oltre i quali il Bene è che ognuno possa fare quel che gli pare; non puoi rubare o eccedere i limiti di velocità, ma puoi andare allo stadio, anche se chi abita nei paraggi può sostenere che il traffico o i parcheggi saturi in zona sono contro - la sua nozione di - Bene comune e vorrebbe per questo abolire il campionato o l'Empoli;
a te non piace, ma quello è il Bene-di-Cono, o secondo l'opinione di Cono o bauman, non quello Comune, che invece è la mediazione tra la tua idea, la mia, quella degli altri, ecc...
Citazione:
Tutte cose che questa nostra Società liquida vede come il fumo negli occhi
la società non è una persona; non valuta né apprezza nulla; ci sono gli individui; a te piace una cosa, a me un'altra, a Tizia un'altra ancora; è liquida per forza, proprio perché e nella misura in cui gli individui sono liberi di auto-determinarsi, come le molecole di un liquido; perché sia solida la devi costringere, cioè risolvere i conflitti a favore di una determinata direzione, imporre una sopraffazione;
sai quanti buoni cattolici ora rimprovereranno pure il papa di esser "liquido" a causa delle sue dichiarazioni sulle famiglie degli omosessuali ?
il diritto ad un'opinione diversa implica necessariamente quella che bolli spregiativamente come "liquidità", e che è semplicemente pluralismo, libertà di pensiero;
Citazione:
e che, certo, non riceve applausi e approvazioni ma, come dicevo a Michele, si tratta come sempre di scegliere. Se crediamo che sulle cose liquide si possa costruire qualcosa....continuiamo così. E facciamo carta straccia di coloro che lanciano (da posizioni culturalmente eterogenee) allarmi sulla fine imminente di un'intera civiltà.
'ie... e son millenni che i Vati preconizzano la fine della Civiltà, che è solo la fine del piccolo mondo a cui sono abituati e che garantisce loro un ruolo; non è che se a Nilla Pizzi o Orietta Berti non piaceva Battisti dobbiamo essere d'accordo sulla loro opinione...
Citazione:
" Rotto il rapporto con le generazioni passate, distrutta la necessità di confrontarsi con chi è venuto prima di noi, ecco che il “nuovo” si rappresenta come slegato da ogni ancoraggio col passato. Nell’odierna società ognuno è costretto a far da sé, a trovare la sua via. Mancando di relazioni solidali e collettive, il vuoto che si determina è riempito da relazioni private, piccoli mondi parentali, amicizie, “nidi” identitari che, crediamo, ci proteggono o meglio ci distraggono dall’infamia e dalla crudeltà insita nel vivere sociale. La debolezza narrativa e privatistica da vita a una letteratura «consolatoria, romanzi da comodino che convivono col tubetto dei sonniferi e il bicchiere d’acqua, testi di un mondo interessato esclusivamente alle pulsioni e ai timori dell’io, narrativa di autoaiuto per affrontare il mondo inquietante degli incubi del nostro tempo.
i "nidi identitari"... non vedi che questo che è descritto è esattamente il tuo atteggiamento ?
vivi nella tua bolla confessionale e ti lagni delle scelte esistenziali altrui, pure di coloro che ti sarebbero più vicini, ma non sei in grado di esprimere un vero atteggiamento costruttivo, al di là della lagna;
se Tizio e Caia non si amano più, se Sempronia non vuole figli, in concreto, che fai ? li costringi, in nome della tua idea di Bene Comune ???
te l'avrò chiesto decine di volte, ma tu non rispondi, palesando il limite della lamentela;
chi costruisce non si limita ad indicare i problemi, ma trova le soluzioni - che non sono le esortazioni blande a pensarla come lui, ché un le san nemmen d'acqua carda... - ma dice: si fa così e cosà, per obbligo di legge, e per questi motivi di ordine pubblico;
come spiegavo a ics, il momento ideologicamente e moralmente qualificante di tutti i discorsi, quello che spiega il sistema di valori, è quello in cui si formula una legge, vincolante per tutti; cioè, la soluzione di cui dicevo sopra;
è solo nel momento in cui disponi il tuo pensiero, quello di Bauman, di Recalcati, del papa, di chi ti pare in termini normativi che esprimi davvero un sistema di valori su cui si può discutere, da persona che si assume la responsabilità delle proprie idee, oltre una blanda esortazione;
se aggiri questo punto, come continui a fare, la tua predicazione e le citazioni - e non sto censurando i contenuti, sia chiaro - diventano controproducenti, perché palesano solo un'impotenza morale, la fuga di fronte a quegli stessi pretesi problemi che denunci; se un problema non ha una soluzione, viene declassato a semplice fisima psicologica, capriccio o depressione senile;
a questo punto, il fine pensatore fa più bella figura se si espone personalmente e dice: facciamo una legge che costringa la gente a sposarsi e aver figli, aboliamo il divorzio, limitiamo così la libertà individuale su queste scelte esistenziali, ecc... e poi si discute di come e quanto queste ipotesi siano praticabili, sensate, ecc...
-
Il confinamemto notturno e il Cono-centrismo sono superbi entrambi :D
Vi racconto Cono in una "pillolina" dal bar virtuale
Per gli orari che fa, compare tardi, in serata e magari pure in nottata
Qualche nottata fa, scrisse di patatine fritte e mayo, senza che nessuno gli contestasse -ovviamente- nulla
Ieri pomeriggio, 5pm più o meno, Regina scrisse di patatine fritte e coca-cola
Lui scrisse che il suo fegato ne avrebbe gioito, aggiungendo che lui chiudeva la settimana con roba genuina
Tanto per dire a Regina che lei invece si abbandona alle schifezze :v
Cono è così, non è che esprime il suo e rispetta quello altrui
No, il suo sopra ogni cosa :D
Lui forse non ha presente che se uno/a più te lo/la fai più ti rispetta :asd:
Parlava di pallottoliere, penso che trovi disdicevole pure la tombola :D
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Dove la Donna possa rapportarsi con l'Uomo avendone Rispetto e non vedendo in lui "uno da farsi" o da conteggiare in un pallottoliere....
Dove l'Uomo possa rapportarsi con la Donna avendone Stima e non mercanteggiandone il Corpo.
Rispetto
sostantivo maschile
- Riconoscimento di una superiorità morale o sociale manifestato attraverso il proprio atteggiamento o comportamento: nutrire, provare r. per qualcuno; il r. verso i genitori; salutare con r.; r. per le istituzioni.
- In espressioni di cortesia, anche formale, saluto ossequioso. "gradisca i miei r."
- Con allusione più esplicita ai pregi oggettivi, apprezzamento di stima, o buona considerazione. "professionista che merita r."
- Di tutto rispetto, degno di riguardo: una persona di tutto r.; una somma di tutto r., di notevole entità.
- Nel linguaggio della mafia: uomo di rispetto, che ha raggiunto un alto grado nella gerarchia mafiosa.
================================================== =============
Stima
sostantivo femminile
-Apprezzamento favorevole implicito in un giudizio soggettivo di merito.
================================================== =============
Giusto per sottolinerare... l'amico cono ha usato due sostantivi differenti, uno per l'uomo, l'altro per la donna, nel suo discorso di prima...
sostantivi simili, ma non uguali.... e se andiamo a vederne il significato.... è palese che la donna mantiene sempre una forma di soggettazione all'uomo
(e non sono sicuro se il termine soggettazione sia giusto, ma rende lo stesso l'idea).
AMEN!!!! :v
-
In altre parole, essendo la stima un apprezzamento favorevole di merito soggettivo.... se una donna viene giudicata soggettivamente "Bottana"....
(detto siciliano : Quannu a fimmina movi l'anca... si nun nè bottana, pocu c'ha manca!!!) come minino ne decade la stima, e quindi cosa succede?
Niente... succede semplicemente che le cose rimangono sempre uguali!!! Mah!!! :v
-
In altre parole le femmine stanno diventando meno babbe e la danno a quelli che capiscono che se vogliono fare i caporaletti si stanno a casa con la mamma :D
La colf e la badante l’assicuri e le paghi lo stipendio
L’amore, la stima, l’affetto presuppongono altre cose, per le quali il rispetto è reciproco e non lo si richiede
-
comunque, a onore di Cono e per onestà intellettuale, devo dire che le obiezioni dei pensatori che lui riporta - e fraintende, come più gli piace - non sono peregrine, e quelli non sono idioti;
il senso che ci leggo io, soprattutto nel caso degli analisti, è che la "mentalizzazione" di una libertà assoluta sfocia in un angoscioso delirio di onnipotenza narcisistico, che è angoscioso perché non riesce a soffermarsi su un desiderio agibile e appagante; non a caso, Recalcati è un lacaniano, e Lacan è l'organizzatore di questa tesi;
se, nell'elaborazione del proprio desiderio, la persona cristallizza un'esigenza auto-centrata, del voglio-questo e quest'altro, si determina una chiusura di fronte a prospettive che non rientrino in quel quadro;
il che non è di per sé un male assoluto, sempre e comunque, ma tende ad escludere il contributo rivoluzionario, sovversivo, dell'esperienza dell'altro, difforme, che invece potrebbe essere portatore di risposte a bisogni non avvertiti, proprio mediante quella sovversione;
e che, secondo me, è abbastanza il fulcro di relazioni potenti e stabili; questo perché l'altro diventa portatore di una sua specificità che incide oltre il quadro stabilito come "ideale" dalla persona in questione, cioè cambia, aggiunge, diventa non fungibile, non strumentale;
questa valutazione non è di merito; cioè, quell'apertura può comportare parimenti avere figli se il quadro ideologico non li contempla, esattamente come non averne se, invece, si è stati educati a programmare una certa storia di sé; e così per il matrimonio, la carriera, ecc...
io leggo così quei contributi;
posto che comunque è impossibile condizionare certe scelte; famiglia, filiazione, relazioni, sono da sempre il terreno della spontaneità; l'istinto trova le sue strade; oppure, se non trova quelle, vuol dire che ha prevalso una componente istintiva più forte e le cose dovevano andare così; con buona pace dei desideri di una società-persona che proceda verso i luminosi orizzonti desiderati da Tizio o Caio;
Cono interpreta un po' a pera, perché vorrebbe asservire quell'energia, dirompente, sovversiva, esattamente al suo contrario istituzionale, e cioè il matrimonio tradizionale, chiuso, una normazione negoziale che risponde ad una pianificazione; in questo caso, non dell'individuo, o non necessariamente, ma di un'ideologia sociale, che apparentemente solleva dall'angoscia della libertà, ma induce nevrosi altrove.
-
Citazione:
Parlava di pallottoliere, penso che trovi disdicevole pure la tombola
Quella è la "trombola"!:D
Vedo che non è passata inosservata (e come potrebbe!) la disparità di trattamento e la differenza dei termini, rispetto e stima, per ciascun genere!:rotfl:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Quella è la "trombola"!:D
Vedo che non è passata inosservata (e come potrebbe!) la disparità di trattamento e la differenza dei termini, rispetto e stima, per ciascun genere!:rotfl:
Quando avevo 5 anni e abitavo ancora a Solarino, mio paese di nascita, mia nonna, suora e poi madre superiora carmelitana "scalza", spesso mi prendeva per mano e mi portava a messa... abitavamo nella piazza principale... il suono
dell'orologio della chiesa, ce l'ho nel DNA... quando ancora adesso vado in paese.... ma sto pensando seriamente di non metterci più piede... ebbene i rintocchi delle campane mi fanno venire la pelle d'oca.... per chiudere il
discorso, prima di divagare.... devo ringraziare i miei genitori che si trasferirono prima ad Augusta, poi a Siracusa.... questo comportò il mio allontanamento dalla chiesa... il mio professore di religione alle medie, mi chiamava "il turco"
perché a 13 anni non avevo ancora la comunione... la prima comunione la feci a 20 anni, nella chiesa della caserma della marina militare di Augusta.... ricordo ancora quattro suore molto emozionate per me... il cappellano militare
provo ad estorcermi la confessione.... con un giro di parole cercò di indurmi a confessare se mi masturbavo.... io nella stanza avevo i poster di tutte le attrici del momento nude : Cicciolina, Carme Russo, Lilly Carati, Barbara Bouchet,
Edvige Fenech, Tini Cansino (che ancora oggi detiene il primato dl culo più bello d'Italia... ecc. ecc.)... non cedetti alle "avances" e non confessai nulla, se proprio voleva una risposta sarebbe bastato entrare nella mia stanza...
In altre parole, la Comunione e la Cresima la feci grazie a mia zia, la quale, proprio per entrare nel club dei cattolicizzati, con la scusa di battezzare suo figlio appena nato, volle sistemare questa "vertenza".
Il mio padrino fu il famigerato Gaspare.... colui che ho menzionato nel romanzo incompiuto... il "salvatore" di Efua, in un impestata Londra di qualche mese fa....
Padre Calogero Ruffino detiene il privilegio di avermi confessato.... la sera del 22 Settembre 2000, il giorno prima del mio matrimonio... fu più che altro un piacevole colloquio, fatto con uno "furbastro" frate francescano, il quale,
mentre ti sorride, con la mano, senza esser visto, ti ruba le caramelle.... un bravo cristiano.
E' come dice Efua, amore, stima e rispetto sono speculari.... altrimenti vengono meno.
Notte buona
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
bumble-bee
Tini Cansino (che ancora oggi detiene il primato dl culo più bello d'Italia...
ecco, per questo avresti dovuto confessarti e fare penitenza:
confondere i culi e non dare a Nadia Cassini il primato indiscusso :D
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ecco, per questo avresti dovuto confessarti e fare penitenza:
confondere i culi e non dare a Nadia Cassini il primato indiscusso :D
Cazzo, vero è, maledetta memoria!!! E chi cazzo è Tini Cansino allora?? :azz:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
bumble-bee
Cazzo, vero è, maledetta memoria!!! E chi cazzo è Tini Cansino allora?? :azz:
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...G6n8Q&usqp=CAU
Oddio, è passato qualche anno... :mmh?:
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
bumble-bee
Cazzo, vero è, maledetta memoria!!! E chi cazzo è Tini Cansino allora?? :azz:
Drive In!