Se non lo sai non so che dirti, è vero che è un metodo ma tutti i metodi vanno applicati altrimenti discuterne non serve.
Spesso i metodi non hanno come scopo un fine ma l'applicarlo fa star bene lo stesso, almeno per me.
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Se non lo sai non so che dirti, è vero che è un metodo ma tutti i metodi vanno applicati altrimenti discuterne non serve.
Spesso i metodi non hanno come scopo un fine ma l'applicarlo fa star bene lo stesso, almeno per me.
Sarà tutto, RADICALMENTE, diverso :)
"Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra". (Colossesi 1)
"Le cose di prima sono passate: Ecco, ne sono nate di nuove" (Apocalisse 21)
Ma fallo! Basta Vov, tagliolini al tartufo, partite di calcio, vacanze ecc...:D
il problema mio Crepuscolo è che non ho ben chiaro cosa o chi è Dio e perciò non posso capire il senso , cioè capisco nel senso religioso ma non in termini pratici , cammino verso la sottomissione e adorazione non fa per me , significa che andrò alimentare le fiamme dell'inferno
Ma perché non dobbiamo "essere", far finire il " noi stessi " ed identificarci con Gesù?
Se "siamo" è un errore? Vedo spesso questo messaggio di demolizione, annullamento o rinuncia dell'Io di cui andrebbe argomentato il perché.
Non ci vedo un messaggio sano dietro ma molte deformazioni e pure la breccia per qualche nevrosi.
Non c'entra Dio in particolare ma c'entra mettersi in cammino per una cosa che vale la pena, quindi quando ti muovi prendi una direzione ben precisa, ma durante il viaggio di ricerca, ripeto non è detto che sia Dio, cominci a gustare dove metti i piedi che per me equivale a comprendere ed agire, a tal punto che ti dimentichi momentaneamente il motivo per cui cammini.
capisco a questo punto che quello che valga per me non vale per te.
Se sei giovane ed hai l'amante, insomma se vuoi bene ad una persona rinunciare a se stessi vuol dire immedesimarsi nell'altro o nell'altra se è viceversa. Io parlo di Gesù poiché ritengo che lui comprenda tutte queste situazioni, ed anche perché c'è un ritorno nel sentire in se la divinità proprio per aver levato l'impedimento.
Nessuno di noi è Dio ed allora mi sembra più che ottimo sentire la divinità in se al posto di noi stessi. Non dico mica che si è sempre l'altro ma posso ritenere, eventualmente, che sia un buon assaggio.
Ma una volta che ti sei immedesimato ed hai compreso, diventi lui? Tu prima hai parlato di fine di sé stessi, un po' forte come concetto.
Al di là della voglia di comprensione e del sentire dio, c'è sempre questo annullamento di sé che aleggia come un avvoltoio. Il modello da raggiungere è un po' elevato. Quanto fa bene una visione di questo tipo a sé stessi ed alle persone?
L'annullamento di sé sicuramente fa bene al prossimo, su questo non dovresti avere alcun dubbio.
Sicuramente fa bene alla salvezza dell'anima: questo è una certezza per i credenti.
Sul piano materiale, se sono in molti a rinunciare al proprio io, alla fine anche coloro che lo hanno fatto incontrano altre persone che lo hanno fatto e dalle quali possono ricevere benefici. Questo mi pare un ragionamento logico.
Ma che vuol dire un in concreto annullare sé stessi?
Crep puntualizzava sull'immedesimazione, qualcun altro potrebbe intendere un'altra cosa.
Alla fine chi di voi non è sé stesso, sa rinunciare davvero a sé e come si fa?
Voglio dire, son parole grosse, annullamento, rinuncia, fine dell'Io.
Nella mia religione tutti si salveranno , ci saranno ritardatari e evoluti ma la fine di questo ciclo evolutivo per l'umanità si concluderà con nessuno perduto . Si possono notare anche negli animali un inizio di coscienza propria non istintiva e che sarà l'umanità al termine del nostro ciclo evolutivo e
che attualmente è a metà del 5° ciclo nella scala di sette classi evolutive secondo la Cosmogonia dei Rosacroce
e comunque ne io e ne te e nessun'altro può cambiare la verità in atto , seguo la mia dottrina ma senza interferire sulla vita altrui