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Ero ironico quindi non si trattava di un vero dubbio.
Credo che Rubbia o qualunque serio astrofisico (quindi non un ignorante ma chi ha cercato/studiato molto nella propria vita le reali cause e leggi che governano il mondo sensibile, nonchè ragiona razionalmente molto bene ed in modo perfetto, dato che si parla di fenomeni fisici e l'unico metodo corretto ed affidabile per studiarli è quello scientifico) potrebbe facilmente dimostrare in modo inconfutabile (non semplicemente asserire) che la materializzazione/smaterializzazione di corpi fisici (ed il loro trasporto in un piano "superiore" a quello fisico per poi farli apparire altrove) non sia tecnicamente possibile (anche perchè il piano "astrale" non ha senso scientifico), come anche altre teorie sull'universo molto generiche, che non hanno alcun legame con quelle scientifiche se si analizzassero quest'ultime più in dettaglio (non è questa la sede adatta).
Si tratta di forme di spiritualità.
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Fratello tu hai una visione distorta e tutta tua della Scienza.
Metti in bocca alla Scienza e agli scienziati parole che mai proferirebbero.
Un fisico, sopratutto un fisico moderno, che non riesce a spiegarsi la natura di certi fenomeni appena scoperti, ma si limita a registrarne gli effetti, MAI ti direbbe che è impossibile una smaterializzazione, ma tuttalpiù che allo stato attuale non ne conoscerebbe le possibili dinamiche.
Questo ti direbbe, e con ciò non significa che lo esclude a priori, come tu ottusamente e con pomposo richiamo a quella che tu credi sia la Scienza, invece fai, pensando che tutti i possibili fenomeni dell'Esistente siano contenuti e contenibili dalla tua misura e da quella che tu erroneamente immagini sia la Scienza.
Nessun Scienziato che sia degno di tale attributo può escludere a priori l'esistenza di un fenomeno non ancora scoperto.
Pace e Bene
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[FONT="Comic Sans MS"]Solo che un fenomeno fisico esiste se
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[QUOTE=Il Manu;1000617]
I mondi nascono dalle vostre percezioni, dalle vostre categorie di sensi. Tolti questi non esiste alcuna separazione tra i mondi, ed in effetti per l'Iniziato o il Santo che non percepisce pi
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Ciò che è certo è che la realtà fisica è unica e verificabile in modo oggettivo, nonchè la sua esistenza e rilevazione non dipendono dalle proprie convinzioni o sensi, a differenza appunto del mondo ultraterreno.
I segni premonitori od i sogni sono appunto spiegabili da chi studia la mente, in quanto creati dalla stessa od interpretati in un certo modo dalla mente affinchè diventino tali (cioè segni premonitori). Sono frutto anche delle proprie emozioni, paure, aspirazioni ed aspettative.
Diverso è invece il caso di chi sostiene di poter far sparire corpi fisici con la sola forza del pensiero e spirituale, perchè esistono leggi naturali e fisiche non ancora scoperte (se fossero tali si potrebbero dimostrare).
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Quello che non si dimostra ora si potr
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Ovviamente non si tratterà di reale telepatia (i media spesso enfatizzano le notizie per interesse) ma di convertire certi impulsi nervosi in determinati messaggi attraverso determinate apparecchiature elettroniche (probabilmente), che li trasmetteranno ai soldati, sempre sulla base delle attuali leggi fisiche e naturali.
E' un pò diverso dalla telepatia od il telestrasporto di corpi fisici da un luogo all'altro.
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[QUOTE=Sousuke;1000657][FONT="Comic Sans MS"]Ovviamente non si tratter
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[QUOTE=nahui;1000644]Infatti - per chi ci crede, ovviamente - non esiste una divisione "materiale" tra il mondo terreno e quello ultraterreno, ma sono dimensioni che si sovrappongono a diversi livelli di percezione. Molti sensitivi, anche di imprinting cattolico (mi viene in mente Natuzza Evoli), vedono i defunti intorno a loro, in uno stesso luogo fisico, ma in una diversa dimensione.
Chiss
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In effetti dai discorsi di Ges
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[QUOTE=crepuscolo;1000788]In effetti dai discorsi di Ges
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Stupendo! Interessantissimo.
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Per quasi 2000 anni i saggi hanno dibattuto questo apparente paradosso:
come può esserci libero arbitrio per l'uomo, se Dio conosce tutto in anticipo?
Se è stato previsto, cosa possiamo fare?
Forse gli eventi dipenderanno da ciò che faremo noi.
Forse di futuro non ne esiste uno solo, ma tanti possibili futuri.
Quante volte Dio ci darà la possibilità di essere liberi di condizionare il futuro?
Queste sono domande alle quali è difficile rispondere però la strada da percorrere mi sembra piuttosto soddisfacente: una strada che dà adito a molte biforcazioni anziché una strada dritta, rettilinea e immodificabile.
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