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Originariamente Scritto da
Il gatto
Ma certo, se le condizioni sono favorevoli, in un lungo percorso una chiacchierata ci scappa.
Il tema posto inizialmente pero' si chiede come mai il tessuto sociale non viene attratto da rapporti personali generalizzati e di una certa consistenza, riducendosi invece a saluti ed eventualmente battute fugaci di cortesia che non lasciano traccia.
boh, secondo me ci stiamo "globalizzando".... I nordici in ascensore si danno le spalle, proprio perch� non hanno quella sensazione di cattiva educazione che proviamo noi, solo ad immaginare di dare le spalle! Se si guardano dei filmati di spaccati di vita giapponese, ci accorgiamo che quando si muovono, lo fanno leggendo un manga o giocando con un videogioco telefonico... ecc.
I ragazzini di oggi si fidanzano e si lasciano tramite sms.... io stesso giro con due telefonini e ogni tanto mi porto il pc portatile a casa... e lavoro, piuttosto che stare con la mia famiglia...
insomma ognuno nel suo piccolo cambia abitudine... e avendo occasione di girare con la tecnologia in tasca... nei tempi morti piuttosto che guardare il paesaggio o scambiare due chiacchire in maniera UMANA, TRADIZIONALE... preferisce chattare con un amico a 80 km di distanza.... piuttosto che con il passeggero che si trova seduto di fronte a lui.
Bah... sinceramente io comincio a rimpiangere gli anni '80 guando si notavano certi "fighetti" girare con un mattone parlante.... con tanto di antennino che si tirava su per l'occasione.... che erano visti come marziani... ma anche, haime, invidiati da qualcuno. Oggi tutti siamo i "fighetti" di un tempo!! ;)
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Gli ambienti fortemente competitivi non stimolano relazioni amichevoli, ieri come oggi e semmai si puo' considerare come tali ambinti si siano estesi.
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Sar� banale ma paradossalmente nell'era dei social network � sempre pi� difficile instaurare contatti umani.
Spesso, nelle metro, fisso le persone e ne studio gli atteggiamenti, sempre quelli, stereotipati.
Volti dallo sguardo assente, occhi che guardano il vuoto, orecchie collegate ad auricolari perlopi� bianchi che escludono qualsiasi interferenza esterna.
I pi� vivi si cimentano in sporadici tornei di Ruzzle. Qualcuno telefona, parlando con tono sommesso e incomprensibile e continuando a guardare il display del proprio smartphone durante la chiamata.
Qualcuno alza gli occhi stando attento a non incrociare lo sguardo con nessuno, fissa per alcuni secondi l'infinito e ritorna a controllare le sue app.
C'� chi sfoggia tablet, magari componendo musica su una finta tastiera o muovendo il dito su e gi� con movimenti che rilevano lo stato d'animo.
Movimento veloce: sono nervoso lasciatemi stare. Movimento ritmico lento e puntuale: sono impegnato in cose importanti lasciatemi stare.
La gente semplice, meno contaminata tecnologicamente, legge il giornale o anche un libro ma a volte questa gente interrompe la propria lettura perch� dal taschino arrivano vibrazioni.
Spunta fuori un vecchio Nokia senza pretese. Gente semplice.
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� un po' paradossale fare certi discorsi su un forum.
Un po' perch� , per quanto se ne dica, un forum non � come chiacchierare con amici, seppur si possa scrivere qualcosa di cui non si parla tra amici, e un po' perch� � un "posto" che si avvicina all'anonimato ma in cui si finisce per essere pi� o meno in confidenza, o si finisce per credere di esserlo.
Cos�, se ci penso un po', potremmo tranquillamente credere di essere in treno, a chiacchierare o a non chiacchierare, senza necessariamente passare per introversi.
Dipende dai compagni di viaggio e da quanto sai che durer� il tuo viaggio.
La scarsa comunicazione non mi preoccupa e neppure la troppa comunicazione, altrimenti non scriverei qui.
Questione di livelli della medesima, magari in tram non dai retta a nessuno poi torni a casa e rincoglionisci di parole chi vive con te, cane compreso.
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Citazione:
Cos�, se ci penso un po', potremmo tranquillamente credere di essere in treno, a chiacchierare o a non chiacchierare
Un po � diverso, nel senso che ti scegli interlocutori, argomenti e tempi, potendo partecipare ed estraniarti in qualunque momento, ci� fa la differenza con il reale dove non disponendo di tale flessibilit� si � pi� cauti.
E siccome tale contesto � trasportabile mediamente si preferisce una situazione pi� agevole ad una con pi� problemi, cosa per cui se stai in treno continui il dialogo abituale piuttosto che crearti il problema di aprirne di nuovi.
Pi� in generale, se il tuo ambiente preferenziale te lo porti dietro, serve una sollecitazione pi� motivante della casualit� a che uno diverso ne prenda il posto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il gatto
Un po � diverso, nel senso che ti scegli interlocutori, argomenti e tempi, potendo partecipare ed estraniarti in qualunque momento, ci� fa la differenza con il reale dove non disponendo di tale flessibilit� si � pi� cauti.
E siccome tale contesto � trasportabile mediamente si preferisce una situazione pi� agevole ad una con pi� problemi, cosa per cui se stai in treno continui il dialogo abituale piuttosto che crearti il problema di aprirne di nuovi.
Pi� in generale, se il tuo ambiente preferenziale te lo porti dietro, serve una sollecitazione pi� motivante della casualit� a che uno diverso ne prenda il posto.
Si sceglie sempre, anche in treno.
L'ultima volta che ho viaggiato mi � successo di essere tra il pubblico di una conversazione tra Kazzenger e Rieduchescional ciannel, solo molto meno comica.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Dutch
Sar� banale ma paradossalmente nell'era dei social network � sempre pi� difficile instaurare contatti umani.
Spesso, nelle metro, fisso le persone e ne studio gli atteggiamenti, sempre quelli, stereotipati.
Volti dallo sguardo assente, occhi che guardano il vuoto, orecchie collegate ad auricolari perlopi� bianchi che escludono qualsiasi interferenza esterna.
I pi� vivi si cimentano in sporadici tornei di Ruzzle. Qualcuno telefona, parlando con tono sommesso e incomprensibile e continuando a guardare il display del proprio smartphone durante la chiamata.
Qualcuno alza gli occhi stando attento a non incrociare lo sguardo con nessuno, fissa per alcuni secondi l'infinito e ritorna a controllare le sue app.
C'� chi sfoggia tablet, magari componendo musica su una finta tastiera o muovendo il dito su e gi� con movimenti che rilevano lo stato d'animo.
Movimento veloce: sono nervoso lasciatemi stare. Movimento ritmico lento e puntuale: sono impegnato in cose importanti lasciatemi stare.
La gente semplice, meno contaminata tecnologicamente, legge il giornale o anche un libro ma a volte questa gente interrompe la propria lettura perch� dal taschino arrivano vibrazioni.
Spunta fuori un vecchio Nokia senza pretese. Gente semplice.
Stupendo spaccato di vita Dutch: Complimenti! :approved:
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Originariamente Scritto da
Bauxite
Si sceglie sempre, anche in treno.
L'ultima volta che ho viaggiato mi � successo di essere tra il pubblico di una conversazione tra Kazzenger e Rieduchescional ciannel, solo molto meno comica.
Cero che si sceglie, ma mediamente una scelta cade su ci� che resta pi� comodo e interessante, il che facilmente porta a situazioni conosciute gi� esistenti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il gatto
Cero che si sceglie, ma mediamente una scelta cade su ci� che resta pi� comodo e interessante, il che facilmente porta a situazioni conosciute gi� esistenti.
In treno paghi per avere un posto, c'� poco da trovare comodo e interessante se sei in un compartimento in cui si fanno discorsi di cui non ti frega. Cos� puoi leggere, ascoltare musica o andare a fare due passi.
Esattamente come capita qui.
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Originariamente Scritto da
dietrologo
Si usano gli altri come specchio per conoscersi , questo � .
Lo specchio sul mio lavandino ha schizzi di dentifricio che hanno uno stile tipo Pollock ...
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Intendevo dire che non pretendo dagli altri che siano un mezzo per conoscermi.
Semmai tra gli altri mi vorrei disperdere e passare sempre pi� inosservata, soprattutto a me stessa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
non puoi sfuggirti , tu viaggi con te , gli altri sono lo specchio quando non ti dovessi bastare
Oh, ma pare 'na minaccia!:D
Non si tratta di sfuggirmi, semmai di distrarmi.
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Originariamente Scritto da
dietrologo
� la stessa cosa :D conosci te stesso..ahummmm
Mi conosco, grazie.
Se vuoi mi ti presento, cos� non fai fatica a conoscerti.
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Allora cambia specchio :D
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In effetti una volta in treno c'era un certo Walter Chiari con il suo Sarchiapone a tenere alto il morale degli scompartimenti.