Per quello che può servire qui!
Che uno/a abbia un minimo di discernimento è cosa buona e giusta :v
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Non so cosa sia il pudore collettivo, se mai è esistito un significato sociale del termine. Se però esistono leggi che toccano il costume e l'educazione, allora limitare i confini non è più questione di pudore, ma di quieto vivere e di opportunità pratica, com'è opportuno presentarsi in modo diverso a seconda dei contesti, e non solo nell'abbigliamento.
È già stato detto che il pudore non riguarda solo la superficie epiteliale esposta, ma la manifestazione del proprio intimo in genere, e che ha molto a che vedere con la zona di comfort personale. Per quanto mi riguarda posso dire che il mio corpo mi ha causato problemi interiori per decenni, ed è sempre lì con le sue ferite a ricordarmelo, ma col passare del tempo sta acquistando punti e ormai lo porto con allegra baldanza; e che ritengo questione di rispetto, oltre che di prudenza, non assillare il primo venuto con i miei fatti personali. Ci sono cose di cui ieri non avrei parlato nemmeno sotto tortura e che oggi posso mettere in piazza tranquillamente, perché per me non rappresentano più un problema, altre di cui non parlo praticamente con nessuno, oltretutto non troverei le parole per dirle. Tempo fa una tipa mi ha rilevato la caratteristica, a suo dire notevole, di saper apparire e scomparire in un batter d'occhio, e se ci penso è vero: quando non avevamo più niente da dirci mi sono allontanato senza spiegazioni, e lei giustamente ha capito che non era il caso di cercarmi. Ma in questo caso il pudore non c'entra nulla.
C'è differenza fra pudore e riservatezza.
Penso che "riservatezza" sia un termine generale, che include anche il pudore, riservatezza in senso fisico...