e scusa, dove sta scritto che si è pentito?
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L'ho letto diverso tempo fa, se vuoi saperlo faccio una ricerca e te lo dico.
Se ci tieni.
Allora l'ha detto o no Gesù Cristo?
Ma cosa c'entra dio dentro noi con l"esperienza dei sentimenti? Stai tranquillo che un'etica ed una morale ce l'ha anche chi non si ravanata i neuroni tutti i giorni cercando Gesù.
Non è la prima volta, ogni tanto anche a te scappa che chi non ha dio sta messo peggio moralmente di chi ce l'ha...
Se ti attacchi ad un dio che dice certe cose, che chi non lo segue è tipo zombie ecc..., vuol dire che anche tu pensi certe cose. Oppure se non ti torna ciò che afferma, dillo pure senza problemi.
Sto dicendo che non puoi azzerare con la tua testa il culto più antico e misterioso dell'umanità, cioè quello di credere di più di quello che crede l'uomo della strada.
E questa aspirazione umana non la puoi confondere con l'assurda pretesa di "un certo senso di superiorità" da parte di chi la esprime perché ho sempre detto che la lotta per la sopravvivenza è un processo che avviene solo sulla nostra testa, e non certo in quella degli altri; in poche parole, salvo eccezioni patologiche, cioè noi stessi siamo gli artefici della nostra vita, e se questo non succedesse, mai prendersela con gli altri perché sarebbe un segno di atavica debolezza.
Non ha fatto certo una bella figura il nostro progenitore Adamo scaricando la sua colpa su Eva:asd:
Che sia,il più antico e misterioso è una cavolata.
Poi spiegano cosa c'entra la sopravvivenza e pure adamo ed eva con il ritenere morti spiritualmente chi non segue Gesù, che lo dica il credente, la divinità o profeta di turno, tema iniziale della discussione.
:D
Per chi ci crede, anima e spirito ce l'hanno tutti, e non è certo lo scetticismo che ne elimina l'esistenza. Ragiona.
È solo un metodo vecchio per gettare merda su chi non va a genio, non si allinea e minacciare.
Perfino wanna marchi diceva che facevamo schifo per vendere le sue cremine, o chi ti deve vendere qualche contratto acqua, luce e gas, che pagherai di più se non approfitti dell'offerta.
Più in generale la spiritualità, può essere sensibili a certi valori, filosofie.
Nulla di nuovo sotto il sole.
Ragiona tu. Come posso nascondere essenze immateriali che sono in me e che si staccheranno dal corpo quando morirò?
E chi ti dice che non coltivo lo spirito, seppur non religiosamente parlando, che non ho magari un'etica e dei valori?
È la solita merda gettata verso chi non crede. Punto. Sarebbe anche l'ora di finirla.
Ma che ragionamento è? L’anima è come un muscolo che va esercitato pena la sua perdita? Per me ogni discussione su qualcosa di non definito è inutile, ma se affermate che esista per tutti esiste per tutti, un po’ di coerenza. Vega ti ha ownato, non rispondere per forza che danneggi solo la tua credibilità, eh
Di regola chi è ateo si occupa solo della vita materiale, fa progetti solo per quella.
E non si possono confondere interessi artistici - tipo musica, letteratura, arti visive, ecc. - con la conduzione di una vita spirituale. Quelli sono godimenti per i sensi materiali, non godimenti spirituali.
Nessuno ti nega valori e un'etica, ma rivolti più verso te stessa che verso il prossimo. Magari un'etica come quella di Meogatto: mors tua, vita mea. O come quella di Esterno, che avrebbe voluto vedermi rinchiuso nel Cottolengo di Torino.
Anima e spirito esistono in tutti, ma se uno si occupa solo della sua vita materiale, come si può affermare che conduca una vita spirituale? Anche se anima e spirito non sono muscoli, bisogna vivere avendoli ben presenti, proprio come se fossero muscoli da tenere in esercizio. La nostra vita testimonia su cosa siamo concentrati maggiormente o univocamente.
E me risulta che in Siria sia stata trovata una delle città-villaggio più antiche, non se è Ebla; gli scavi sono stati diretti da un archeologo italiano che non ricordo il nome; ebbene tale archeologo ha spiegato in una trasmissione televisiva di Focus che studiando le posizione degli scheletri e gli orpelli di cui erano ornati, che in quel posto era praticato il culto dei defunti; il capostipite del clan in molti popoli era il protettore del villaggio, ed era venerato.
Anche leggendo la Bibbia ci si può rendere conto che il culto dei patriarchi era molto sentito da tutti i popoli; oppure leggendo libri di antropologia, oppure leggendo Omero.
La morte è stata sempre e lo è tuttora per più di mezzo mondo un mistero da esorcizzare.
Che poi oggi molti non credono più al rapporto morti e vivi è anche vero; ma con la perdita di tale congiunzione, a mio avviso, se n'è andato anche ciò che ci teneva misteriosamente in contatto con i nostri defunti. E ciò, anche se molti la considerano una pia illusione, rappresenta un pizzico di zucchero in un mondo diventato ormai molto amaro da digerire.