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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Insomma per te come nasce la vita qui o da un'altra parte nell'universo?
Da continue trasformazioni.
Tu Vega (nana variabile o nana bianca) al termine della tua esistenza degeneri in una esplosione, dal cui residuo nasco io Pulsar (stella di neutroni) che a mia volta rappresento l'ultimo stadio interstellare immettendo poi nel circuito particelle elementari neutre utilissime come collanti per successive modificazioni ecc. e non si finisce mai..
A forza di voler capire tutto la mente rischia di scoppiare, allora arriva provvidenziale la fede a dire: Dio lo sa!
Vedi sono contestazioni inutili queste fra atei e credenti, dal momento che l'ufficio primario della fede
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Se cerchi i fatti, Laura, perche' ritieni sia solo opportunismo quello della Chiesa? Escludi a priori che scienza e fede possano coesistere? Io no.
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Il fatto è che velatamente, nella negazione dell'evoluzione o nelle critiche, ci ho ravvisato fra le righe il fatto ch dietro la vita ci debba essere un creatore.
Il fatto è che si critica sempre, ma dati e prove contrari ed a sostegno di alternative non se ne portano. Si continuano a fare i soliti discorsi generici.
Non mi interessa in questa discussione dire c'è dio o no, ma far notare alcune cose in base a determinate affermazioni.
Mi lasciano sempre molto perplessa le affermazioni scientifiche della chiesa. A parole son buoni tutti ecco.
Mi sapresti dire Cono quale sarebbe l'utilità per dio, visto che siamo gli eletti, gli esclusivi, che non dovremmo essere equiparati agli animali, averci fatto evolvere da dei batteri 3 milardi di anni or sono?
Ah...Vega non è una nana bianca, ma è nella sequenza principale.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Escludi a priori che scienza e fede possano coesistere? Io no.
La chiesa s
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[QUOTE=aria;869180]La chiesa s
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[QUOTE=Vega;869174]Il fatto
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Conooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ooo...ma che cavolo c'entra ora l'amore con la mia domanda????????????????
Appunto, se siamo ad immagine di dio perchè siamo sbucati dopo 3 milaridi di anni da dei batteri? A che gli può servire l'evoluzione?
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L'evoluzione suppone la creazione. L'attività creatrice di Dio è immanente alle cose e nello stesso tempo la trascende; essa fa esistere le cose con proprietà e leggi proprie. Vari pensatori cristiani, sebbene con prospettive a volte diverse, si sono sforzati di mettere in luce proprio questa articolazione. «Non un’evoluzione creatrice — osservava Nicolas (1978) — ma una creazione che si esprime completamente solo attraverso l'evoluzione»; una creazione, ancora, che Teilhard de Chardin chiamava «un atto coestensivo a tutta la durata dell'universo». A questo proposito riveste un particolare interesse quanto affermato da Giovanni Paolo II in occasione di un Simposio su Fede cristiana e teoria dell'evoluzione (26.4.1985): «non creano ostacoli una fede rettamente compresa nella creazione e un insegnamento rettamente inteso dell'evoluzione: l'evoluzione infatti presuppone la creazione; la creazione si pone nella luce dell'evoluzione come un avvenimento che si estende nel tempo — come una creatio continua —, in cui Dio diventa visibile agli occhi del credente come “Creatore del cielo e della terra”» (Insegnamenti, VIII,1 (1985), p. 1132). Come farà ancora Giovanni Paolo II nell’importante messaggio alla Pontificia Accademia delle Scienze del 22 ottobre 1996, si può ormai parlare di creazione anche in un quadro ove «nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell’evoluzione una mera ipotesi» (EV 15, 1350).
In questo quadro concettuale l’evoluzione non rappresenta un problema, purché si ammetta che tutta la realtà è creata da Dio e anche il suo sviluppo corrisponde a un disegno di Dio, comunque esso si realizzi. L'evoluzione non rende superflua la creazione. Se una teoria evolutiva venisse presa come pretesto per negare la creazione, si compirebbe un'operazione scorretta, un salto ingiustificato verso il materialismo, passando così dal piano scientifico a quello filosofico. Il concetto di creazione rientra nella metafisica, è una categoria filosofico-teologica, mentre quello di evoluzione è una interpretazione scientifica della storia dei viventi nelle epoche passate.
Il messaggio del NT, quello della teologia giovannea e paolina in particolare, sottolinea un importante aspetto della creazione, che le fa acquistare un carattere dinamico, proiettandola verso un futuro che sta oltre la dimensione nel tempo. Nella Lettera ai Colossesi si parla del piano divino di una creazione “vista” nella prospettiva dell'incarnazione: «Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in Lui» (Col 1,16-17). Cristo, Verbo incarnato, è all'inizio delle cose, e nello stesso tempo è al termine della vicenda storica iniziata con la creazione ( GESÙ CRISTO, RIVELAZIONE E INCARNAZIONE DEL LOGOS, II). È nella luce di Cristo, uomo-Dio, che si può cogliere il senso pieno della creazione e dell'uomo: come nota Bouyer (1977) «è per la proiezione nel tempo di quell'immagine eterna di Dio che è il suo Figlio, che l'uomo viene all'esistenza».
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Citazione:
In questo quadro concettuale l’evoluzione non rappresenta un problema, purché si ammetta che tutta la realtà è creata da Dio e anche il suo sviluppo corrisponde a un disegno di Dio, comunque esso si realizzi
Ti ripeto, a parole son buoni tutti, ed a spacciare per vere le cose sempre e solo a parole.
Senza prove, ovviamente, anche qui l'evoluzione va bene solo però se ci si infila dio, e così è.
Ora loro hanno sentenziato e la regola funziona così!!
Altro dogma, altro giro!!!!!
Clap clap clap clap!!!
Cono lo vedi che la religione che prima criticava aspramente certe nozioni scientifiche, ora gli lecca il c....??? Come l'ultima trovata della vita extraterrestre. Basta dar fiato alla dentiera, basta filosofeggiare due minuti che tutto si ammanta di veridicità!!! E giù discorsi, encicliche...
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A me, sinceramente, non sembrano discorsi opportunistici, Laura. La materia iniziale dalla quale tutto e' dipartito, ha una spiegazione plausibile se neghiamo Dio?
La Sacra Scrittura afferma che nella creazione dell’uomo c'è stato un intervento particolare di Dio. Egli, creato «a immagine e somiglianza di Dio» (Gen 1,26), porta in sé una “trascendenza” rispetto alle altre creature, che gli deriva dal principio spirituale che lo anima. La solennità con cui viene narrata la sua creazione, sia nel primo che nel secondo racconto della Genesi, l'alito di vita che viene inspirato nella creta preparata da Dio, la superiorità e i compiti che gli vengono assegnati nei confronti delle altre creature non lasciano dubbi sulla peculiarità della persona umana.
Alla luce di questa verità, come valutare un processo evolutivo esteso alla forma umana? A prescindere dal momento in cui è stata raggiunta la soglia umana, si può parlare di un emergere dell'uomo dal mondo animale? Il problema è stato affrontato in varie occasioni dal magistero della Chiesa. L'insegnamento più basilare si trova tuttora nell'enciclica Humani generis di Pio XII (1950), ove si afferma che nell'ipotesi evolutiva deve essere fatta salva la creazione «immediata» dell'anima da parte di Dio (DH 3896). Questo punto va tenuto fermo dal credente. Del resto, ammessa la spiritualità dell'uomo, non sarebbe pensabile che un essere “veramente umano” possa derivare nella sua totalità da un antenato animale per semplice evoluzione biologica. Occorre ammettere “un intervento o una intenzionalità particolari” di Dio. Ciò del resto si verifica nella generazione di ogni essere umano, il quale nella sua totalità non è prodotto dai genitori, ma richiede un intervento speciale di Dio creatore, perché il principio spirituale, l’ anima, non può derivare dai genitori. C'è una certa analogia tra la “animazione” che si ha nel processo generativo e l'“ominizzazione” che si realizza nel processo evolutivo. Ritroviamo questa idea in una Catechesi di Giovanni Paolo II: «Non basta l’evoluzione a spiegare l’origine del genere umano, come non basta la causalità biologica dei genitori a spiegare da sola la nascita di un bambino. Pur nella trascendenza della sua azione, sempre rispettosa delle “cause seconde”, Dio crea l’anima spirituale del nuovo essere umano, comunicandogli il suo soffio vitale (cfr. Gen 2,7) attraverso il suo Spirito che è “il datore della vita”. Ogni figlio va visto dunque ed accolto come un dono dello Spirito Santo» (Catechesi del mercoledì, 27.5.1998, Insegnamenti, XXI (1998), p. 1053).
Nell’animazione vi è un intervento “creativo” di Dio nel momento in cui si realizza l'organizzazione di una forma vivente tale da comportare i caratteri di vita umana. C'è quindi una connessione necessaria, per volontà di Dio creatore, tra la disposizione della struttura biologica della vita umana e il concorso divino che crea l'anima. Tale intervento divino rientra in quell'azione creatrice con cui Dio vuole e mantiene secondo il suo disegno la realtà con le sue caratteristiche e proprietà, comprese quelle di ordine spirituale. Nella generazione umana si realizza qualcosa di superiore alla dimensione biologica, perché Dio creatore così vuole attraverso le cause seconde che sono i genitori (per il rapporto fra causa prima e cause seconde AUTONOMIA, II.1). Anche pensando che la vita umana del bambino derivi immediatamente dai genitori nella sua totalità di corpo-anima-psiche e nella sua totalità personale — ed è per questo che il Magistero della Chiesa afferma che Dio chiama i genitori «ad una speciale partecipazione del suo amore ed insieme del suo potere di Creatore e di Padre» (Familiaris consortio, 28) — ciò non può significare che il principio spirituale si formi dai gameti dei genitori. Nel momento in cui si genera una nuova vita umana si ha un trascendimento, per volontà di Dio creatore, rispetto agli elementi che si uniscono.
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Che palle però ...
perché sciupare un thread potenzialmente interessante con le solite
diatribe di chiesa.
La chiesa sa benissimo che sarà abbattuta dalla scienza e dal progresso
culturale, per questo ha sempre cercato e sempre cercherà di sabotare/
ritardare/ infamare le tesi scientifiche e chi le elaborà.
E se adesso si sforza di trovare macchinosi ragionamenti per conciliare
dio e scienza, lo fa solo perché ha l'acqua alla gola e non può più
mettere la gente sul rogo ... suvvia lasciamoli estinguere da soli e
parliamo di cose serie.
Gli UFO per esempio, che per la cronaca, potrebbero essere qualunqu
oggetto volante non identificato e quindi perfino il gatto della vicina
lanciato dalla finestra dal sottoscritto in un momento di euforia ...
parliamo di alieni, di vita al di la di quella del nostro pianeta, ossia qualcosa
di non ancora provato ma di troppo assolutamente probabile per
essere contestato.
L'arrivo degli alieni sarebbe davvero sconvolgente per noi, cambierebbe
totalmente lo stesso modo di pensare che abbiamo ... dovremo finalmente
ammettere di non essere creature elette, e di non avere avuto il
permesso da parte di nessuno di usare il pianeta a nostro piacimento,
capiremmo di non essere gli esseri più intelligenti, e soprattutto di
NON ESSERE ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI.
Impareremmo l'umiltà ... WOW ... questa sì che sarebbe evoluzione.
E non è nemmeno detto che gli alieni siano fatti come noi, potrebbero
essere creature a base di silicio o di altri elementi materiali o meno.
Affascinante ...
P.S. Meno bibbie e più Star Trek per tutti.
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Citazione:
A me, sinceramente, non sembrano discorsi opportunistici, Laura. La materia iniziale dalla quale tutto e' dipartito, ha una spiegazione plausibile se neghiamo Dio?
Cono sono diverse le cose che non conosciamo, che ne sappiamo se senza dio è tutto impossibile ed assurdo?
Non si può mescolare la scienza con le paturnie personali o le pulsioni di fede, le credenze personali o comuni e lespiegazioni dogmatiche religiose.
Inoltre, cosa assai triste e grave, il signor Papa in quel bel discorso, già censura, mette il paletto, così perchè secondo lui le cose devono essere così e chiuso.
La verità comunque non si ricerca così.
In un libro di scienze, non ci troverai scritto che "guai a chi parla di dio", o che "l'evoluzione si spiega solo senza dio". Poi comunque dio non rientra nel piano di studio scientifico e nelle ricerche visto che se poi c'è non si fa vedere. Quello che viene spiegato è quello che si osserva, si studia e si ipotizza in mancanza di certezze.
E' solo ideologia religiosa quella che viene spacciata in questo modo dalla chiesa.
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Per me và bene chiudere qui, ma visto che il thread e' stato aperto in Spiritualità, naturale che abbia poi preso una certa direzione....
Per concludere, possiamo allora affermare questo:
La vera alternativa non è tra evoluzione e creazione, bensì tra due diverse visioni di un mondo in evoluzione l’una dipendente da un Dio trascendente e Creatore, l’altra autosufficiente, capace di crearsi e trasformarsi, per una sorta di potenza e intelligenza immanente. Non siamo dunque di fronte ad una alternativa fra lettura scientifica e rivelazione cristiana, ma tra una visione atea e materialista ed una visione religiosa di tutta la realtà, aperta al trascendente. Non è quindi in gioco una visione della realtà dal punto di vista della scienza.
La conciliabilità tra teoria evolutiva e fede cristiana resta vera anche se la teoria risultasse in seguito falsa. Essa può rientrare in un quadro armonioso di tutta la creazione. Riconoscere Dio all'interno dell'evoluzione dell'universo è in coerenza con un azione divina che generalmente si serve, per i suoi disegni progettuali, di cause seconde, ed è in fondo una visione molto più attraente che non lasciare tutto al caso. L’idea di un disegno generale, che emerge “a posteriori” anche a seguito di eventi di tipo non deterministico, è ragionevole, anche se l’esistenza di disegno globale non è rigorosamente dimostrabile all’interno del solo metodo scientifico sperimentale.
Il fatto che la creazione sia affidata all'uomo ne accresce la grandezza e le responsabilità anche sul piano bio-ecologico. L’uomo è l’essere che ha un significato per sé stesso e fa assumere un significato alla realtà che lo circonda. La sua peculiarità non deriva dal livello morfologico evolutivo o dai prodotti della cultura, ma dalla sua capacità di generare cultura, fondata sulla progettualità e sulla simbolizzazione. La sua grandezza nel disegno generale di Dio, deriva dalla sua capacità di conoscere Dio, dalla sua libertà, dalla sua vocazione a conformarsi a Gesù Cristo, prototipo e vera immagine di ogni uomo. L’uomo ha il compito di prolungare la creazione di un mondo in evoluzione voluto da Dio, assumendone la gestione e divenendo egli stesso protagonista di una evoluzione delle risorse della natura nelle loro potenzialità, a lode di Dio e a servizio dei suoi simili. Questo impegno dell’uomo, animato dallo Spirito di Cristo, orienta tutta la realtà cosmica e umana verso le mete finali della storia in cui Cristo ricapitolerà in sé tutta la realtà creata da Dio e la consegnerà al Padre per l’eternità.
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Hai ragione Piotr.:lode:
Mi ricordo che alcuni anni fa ad Arecibo, fu captato un segnale per poco tempo e che non assomigliava a qualcosa di gi
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