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Citazione:
Guarda, tra farli morire annegati o prenderli a cannonate, oppure, farli sbarcare e rinchiuderli in un lager e fare entrare in Italia chiunque ci possono essere delle sane vie di mezzo.
tipo?
tralasciando chi viene qua legalmente, parliamo solo dei clandestini di arrivo.
di arrivo, nel senso che, in verità i clandestini che arrivano sulle coste con solo la maglietta bagnata e quasi morti di stenti sono - sembra strano dirlo - una percentuale risibile delle persone che vivono in questo momento in italia in clandestinità. la maggior parte è venuta legalmente (visto turistico) e poi è - semplicemente - rimasta qua con il visto scaduto.
comunque.
l'unico modo per arginare gli sbarchi sono accordi con i paesi di origine e accordi con i paesi da cui partono le carrette.
vojo di', quando arrivano qua senza documenti, senza un cazzo, gli interpreti spesso capiscono alla perfezione, non dico il paese d'origine, ma il villaggio, però se lo stato dice: chi? noi? boh? noi non ne sappiamo niente.
cosa facciamo?
o gli spari sulla spiaggia o lo tieni qua. gli dai il foglio di via con cui dici di togliersi da qua perché qua non puoi stare, ma lui di questo foglio se ne frega e resta.
già quando sappiamo dove riportarli spesso non li riportiamo perché costa troppo, allora solito foglio che finisce nel cestino.
sono bastati, a far capire quanto potrebbero fare gli stati da cui partono le navi, i pochi giorni in cui alla libia giravano a duemila per le affermazioni di bossi in cui hanno "sospeso i controlli" e sono sbarcati in una settimana i clandestini che in genere sbarcano in sei mesi.
ma la libia è un paese sovrano mica gli puoi mandare la polizia italiana per evitare che la gente si imbarchi ti devi "fidare" di loro e poi fai contratti commerciali tipo noi vi facciamo un ponte però cazzo dai cinquecento di quelli che arrivano qua che noi SAPPIAMO che sono vostri ve li ridiamo indietro ok?
sopra quella quota la libia o la costa d'avorio riprende a dirci chi quello? mai visto.
la verità vera è che siamo davvero in emergenza.
quando arrivano qua li mettiamo dei cpt o come si chiamano ora e li chiamiamo clandestini, ma di fatto è una reale invasione, determinata anche molto banalmente dal fatto che noi non ci riproduciamo e loro figliano come conigli.
mi sembra evidente che opporre muriccioli è abbastanza inutile.
ora cosa fare? boh.
appena mi viene in mente mi candido a regina del mondo. ma per ora mi viene solo: rassegnarci e, per quanto possibile, far morire meno gente.
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[QUOTE=Amarilli;905242]Non
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sì beh, però non prenderei il giappone attuale come paradigma di solidarietà, integrazione o altro.
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[QUOTE=lady cotard;905266]s
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Almeno loro hanno ancora nel vocabolario una parola giusta per un concetto giusto.
Noi abbiamo sostituito anche nella lingua parlata ogni sentimento nobile con "buonismo"...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mat612000
Almeno loro hanno ancora nel vocabolario una parola giusta per un concetto giusto.
Noi abbiamo sostituito anche nella lingua parlata ogni sentimento nobile con "buonismo"...
Infatti nella mia lingua "buonismo " non ha equivalente e si fa un po' fatica a spiegare il significato e la tendenza ad essere un concetto negativo.
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E' un concetto tutto italiano, in effetti...:asd:
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il buonismo è un concetto insidioso.
qualcuno qua ha riportato il numero di morti a largo delle nostre coste da quando è iniziato il fenomeno degli sbarchi.
non è difficile sostenere che se avessimo dato regole di ingaggio diverse alla nostra marina, cioè se avessimo sparato sui primi barconi, sarebbero morti i primi 300, i secondi 300 e siamo a 600, forse i terzi 300 e andiamo a mille per eccesso, ma poi avrebbero smesso di venire.
i morti sarebbero stati infinitamente meno.
una specie di cesare beccaria applicato al contrario, la certezza della morta è un deterrente maggiore di una probabile morte con speranza però di salvezza.
d'altra parte il periodo storico in cui la scienza medica è progredita più rapidamente con veri e propri balzi in avanti è stato il periodo nazista. proprio per questa tendenza di usare esseri umani per fare esperimenti più disparati e spesso assurdi eppure non credo che molti di noi pensino al nazismo come ad un periodo filantropico dell'umanità.
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[quote=lady cotard;905320]il buonismo
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La perversione mediatica, giunge ad identificare i migranti come “invasori” e noi – antichi colonialisti – come “portatori di civiltà”. Ieri in Africa, oggi in Asia.
Chissà, se le tonnellate di nequizie che abbiamo – incoscienti – sulle spalle pesano anch’esse, e non ci fanno più fare figli. Non vogliamo più mettere al mondo nuovi lupi? Chissà.
Di certo, con l’attuale trend demografico, fra qualche anno ci saranno soltanto più loro a scaldare pizzette, guidare trattori, accudire animali, potare alberi e raccogliere alimenti. La nostra fisicità, dimenticata, sarà la nostra trappola definitiva.
Finiremo come vecchie e sterili zitelle inglesi, ad osservare il cappellino nuovo della regina, mentre il tempo e gli anni scorrono – oramai – distanti dal nostro vivere.
Loro, fuggitivi da una disperazione che noi abbiamo creato e continuiamo a creare, continueranno ad arrivare e le nostre cannoniere saranno ammutolite, forse dal senso di colpa infuso nelle lamiere da secoli d’ignavia, forse dalla consapevole inutilità del nostro essere. Chissà, se le navi hanno anch’esse uno spirito, chissà se tramandano: dal legno marcescente delle navi negriere, dal tanfo di morte di quelle stive, al puzzo di gasolio nella sala macchine di una corvetta. Chissà.
Gente che non si commuove più, quando due piccoli muoiono a poche miglia dalle spiagge dell’opulenta estate italiana, che nelle città scavalca un morto a terra perché è “fastidioso” senza chiedersi ragione, che non si ferma quando investe un suo simile per non sborsare qualche euro in più d’assicurazione, non merita futuro.
Abbiamo mercificato tutto: quello che non abbiamo considerato, è che esiste anche la merce avariata. Noi.
http://carlobertani.blogspot.com/
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[QUOTE=lady cotard;905320]il buonismo
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