Intanto non hai minimamente capito ne risposto a quello che ti ho scritto...
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Trombamici, ma per la miseria, qua è diventato difficile anche parlare della cosa più "sana" del mondo?
Cosa c'è di meglio di una "scopata" ? (e riscusate i francesismi).
Dopo aver litigato con chicchessia (parlo di amici ) la cosa migliore è il letto, la trombata e, lasciatemelo dire la sigaretta. Una sigaretta da fumare in due (o ognuna per conto proprio). Cigarettes after sex.
La chiesa ha rovinato le persone.
Se sto male, mi abbandono tra le sue braccia e non penso più a nulla.
cercavo di capire come il tuo sentimento ti si fa presente, tra eventuale piacere presente e timore di una futura assenza, oppure dispiacere presente tout-court perché la persona in questione ha perso di qualità;
questa "confusione" forse è una cosa da approfondire - in generale, non è che voglio ficcare il naso nei fatti tuoi se non nella misura in cui raccontano cose di tutti.
No beh, ma non è quello il problema.
Il problema è: frequenti una persona, senza aspettative particolari ma senza neppure paletti, per vedere come va, come state insieme, come evolve. Le cose evolvono bene, lui si dimostra molto preso da te, ti presenta la famiglia, fa passi fin troppo lunghi. Poi però quando cerchi di fare il punto della situazione, emerge che lui non sa cosa prova. E se invece tu cominci a provare per lui del trasporto emotivo, ecco che allora l'unica cosa da fare, per il tuo benessere, è fare marcia indietro. Perché se poi ti lasci andare e dall'altra parte non accade lo stesso, finirai inevitabilmente per soffrire. E io non ho voglia di rincorrere nessuno. Io non sono confusa, ho le idee chiarissime. E' lui ad essere confuso, e parecchio.
Che poi sai cosa? Anche quello a me lascia un po' così. Nel senso: se uno è davvero mio amico, non ci andrei a letto, perché per me l'amicizia è troppo importante per rischiare di rovinarla. Come ho detto giusto ieri notte a un mio amico che ogni tanto ci prova.
Altro conto è quando la relazione nasce solo per divertirsi, e nel mentre si diventa amici. Come mi è capitato spesso nell'ultimo anno e mezzo. E lì possono uscire anche delle ottime amicizie, perché sono scevre da qualsiasi rischio di attrazione sessuale: la curiosità te la lasci alle spalle e puoi coltivare un altro tipo di rapporto, molto bello.
sì, tutto questo era chiaro; e abituale, frequente;
siccome però io sono un rompicoglioni, il bambino che apre il giocattolo per vedere come è fatto dentro, e rdc pungola con la storia delle retoriche, mi interessava individuare il piacere di una compagnia; ora, prova a rileggere tutta quella dinamica che hai rappresentato, ma con la premessa che tra una settimana cade il famoso asteroide; ha senso il tutto ?
poi, magari il senso è che tu non percepisci di essere tenuta in conto quanto vorresti; nel caso, sarebbe interessante sapere:
quanto vorresti, e come ? che cosa è importante per te ?
se ti concentri un momento vedrai che non è una domanda tanto ovvia come sembra; se una persona piace, piace anche col difetto della confusione; se questo invece osta, non piace più; l'alternativa è che piacerebbe se fosse diverso, su misura; oppure no; questo lo puoi sapere e dire solo tu.
Ma no, non ci siamo capiti. Non è che smette di piacermi perché non ricambia. Ma non ha comunque senso continuare. Se una persona non ricambia quello che provi, continuando a frequentarla ti fai solo del male. Quindi l'unica cosa sensata è andare oltre.
E con questo non ho detto che rinnego il periodo che abbiamo passato insieme. Lo rifarei altre mille volte. Ma farei comunque la stessa scelta pure se tra una settimana arrivasse il famoso asteroide. Perché il rispetto per me stessa viene prima di tutto, pure nell'ultimo giorno del mondo.
Ma no, non ci siamo capiti. Non è che smette di piacermi perché non ricambia. Ma non ha comunque senso continuare. Se una persona non ricambia quello che provi, continuando a frequentarla ti fai solo del male. Quindi l'unica cosa sensata è andare oltre.
E con questo non ho detto che rinnego il periodo che abbiamo passato insieme. Lo rifarei altre mille volte. Ma farei comunque la stessa scelta pure se tra una settimana arrivasse il famoso asteroide. Perché il rispetto per me stessa viene prima di tutto, pure nell'ultimo giorno del mondo.
Mi è arrivato ieri da focus... :tajo:
Allegato 37341
...mi fa pisciare addosso dal ridere l'ultima frase sotto in blu :D
:ciaociao:
Doppio
senti, io sta cosa l'ho vissuta diverse volte e ti capisco benissimo; però, in retrospettiva ho il rimpianto di non essere stato capace di prescindere da quell'orgoglio; inquadrare il tutto in una questione di "rispetto", ma in effetti l'oggetto del mio interesse non era la compagnia di quella persona, con i suoi limiti, ma uno status di possesso esclusivo, che rappresentava un mio bisogno, autonomo rispetto a quella realtà;
nessuna censura, ma è importante capire il meccanismo per individuare le ragioni di frustrazione e sofferenza che restano sepolte sotto quella rappresentazione;
prova del nove è che la stessa esigenza, con una persona diversa, è diventata secondaria, perché il rapporto con quella persona era di una qualità diversa, e se io mi fossi irrigidito su altro mi sarei perso tutto;
a latere, la constatazione che il giardino del vicino non è quasi mai di quel bel verde brillante, e che forse sarei stato infelice in quello status ideale che immaginavo;
in tutto il percorso, ho pure dovuto riflettere sul tipo di donna da cui ero attratto e che quel tipo aveva caratteri- feticcio che magari rivestivano una grande importanza per me ma, appunto, come feticcio; laddove poi il caso ti porta su strade molto diverse dove trovi l'impensato;
come cantano gli Stones - momento Cono :asd: - nella più dylaniana e significativa canzone, non puoi avere sempre quello che vuoi, ma se vai avanti potresti trovare ciò di cui hai bisogno;
realisticamente, è più probabile attaccarsi a persone che nella nostra percezione rafforzano le corazze nevrotiche, è umano; ma se vedi che poi ricorre il disagio, vuol dire che c'è uno schema tossico, che può essere in tante forme; una tipica è la paura di una felicità relativa, perché questa svela e svaluta lo scarso valore di tante cose su cui si è investito, e pure che ogni cosa finisce; così, per paura, non si vive più niente;
magari il tipo "confuso" vive così, perché è frequentissimo, soprattutto se si ha un'esistenza decente che nessuno vuole mettere a rischio;
quando ti parlo della relazione che ti cambia, tu senti puzza di dipendenza e tossicità, ma io ti potrei raccontare invece di percorsi liberatori e che aggiungono, che mi hanno fatto diventare un me stesso migliore, di cui sono più contento; forse pure nella tua, e nella vita di chiunque altro, ci sono margini qualitativi di evoluzione; bada: non sto dicendo che DIPENDONO da quella persona, tipo pusher, ma dalla circostanza di relazione che ti offre un'opportunità.