Eh sì,molto meglio :v
Oh cono e l'è un secolo che giri attorno all'esistenza del male! È solo un postare il già postato che nulla dice di più.
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Eh sì,molto meglio :v
Oh cono e l'è un secolo che giri attorno all'esistenza del male! È solo un postare il già postato che nulla dice di più.
Io non ho mai detto di voler nascere marionetta!! La finisci o no, cazzo!!! Hai più di 50 anni, cazzo!! Vedi di finirla cin questo atteggiamento idiota.
Se dio è solo bene e fa solo bene è libero o no?
Perché se la libertà si manifesta necessariamente fra bene e male allora dio non è libero o ha anche il male in sé.
E visto che è proprio dio ad avere nella sua mente le categorie morali di bene e male, vuol dire che gli uomini li ha voluti così, mettendoci dentro lati positivi e negativi.
E che cazzo!!!
“I veleni abbracceranno la Terra come un focoso amante. E nel mortale abbraccio, i cieli avranno l'alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare e molte di queste acque saranno più tossiche del sangue marcio del serpente. Gli uomini moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti di cuore e di reni.”
Rasputin
Un momento, e non ti inquietare anche con me; tu dici che la libertà si manifesta quando possiamo scegliere tra bene o male od essere inerti, forse non è libertà anche quella di non scegliere?. A questo punto quello che vorrei chiederti è a che cosa serva questa possibilità di scegliere?
A me piacerebbe andare oltre nel tempo e cioè dopo aver scelto; secondo te si può dire: sono libero e ho scelto il bene oppure sono libero ed ho scelto il male. Concludendo a che serve sapere di essere liberi e poi fare ciò che ci aggrada?
Ti faccio un esempio mettiamo che cono:dentone:, uno a caso:D, nella sua libertà di scegliere sceglie il bene, a che gli serve se poi chi ha scelto il male gli impedisce di fare il bene?
A me sembra che il discorso di sentirsi od essere liberi siano sentimenti molto diversi. E' meglio la libertà in nuce o la libertà di attuare?
Per concludere io penso che il discorso sulla libertà sia abbastanza complicato e non può essere preso come risolutore dell'esistenza di Dio.
Il nodo è: c'è un dio onnipotente, onnisciente, detto di amore e bene, perfetto che crea degli esseri a sua immagine e somiglianza, somiglianza che si rifletterebbe nella libertà, nell'avere una coscienza. Ora,facendo noi azioni giuste e sbagliate, siamo somiglianti davvero a dio?
Se la libertà implica bene e male, anche dio ha in n sé bene e male e può agire in questo ambito o no ed è libero esattamente come noi?
Visto che è venuto fuori ciò da più discussioni, serve chiarire. A monte di tutte le seghe mentali che ti puoi fare anche tu, c'è questo dio che crea e con che scopo lo fa.
Il tuo se potrei non condividerlo dicendoti che la libertà è la facoltà di farlo e non come tu proponi la facoltà di scegliere, poiché, come giustamente tu dici, potrei scegliere il male, e come me ne accorgerei se solo lo pensassi?
La scelta la vedo più come libertà d'azione che non come libertà di pensiero.
Da noi esiste la libertà di pensiero ma mi dici quanti di quei pensieri prendono carne?
Anche tu vedo poca voglia di dirimere la questione.
Che lo pensi o che lo.faccia, il tuo dio è libero come noi che compiamo anche azioni negative, ha lo stesso tipo di libertà con pensieri ed azioni negative?
E' scritturale che Dio abbia pensieri e azioni negative, sia pure a fin di bene, come la punizione dei colpevoli.
Quindi ha la stessa nostra libertà, in questo senso. In assoluto la sua libertà è sicuramente maggiore.
Però vedi, se tu dio ti prefiggi un mondo dove non vuoi il male non fai creature come noi a meno di non volere proprio questo per motivi vari. Ma è anche vero che diventa pure assurdo accanirsi in maniera assoluta sulle proprie creature, che son state fatte anche per sbagliare.
Ahahahahahaha hai ancora dei dubbi? Si, Dio è Libero. Perfettamente Libero! Ed ha pensato il Suo capolavoro (l'Uomo) a Sua Immagine. Libero di scegliere l'una opzione o l'altra. La Genesi sembra una storiella per bambini, ma in realtà è di una prondità senza eguali.
Veramente è piena di contraddizioni e ingenuità. Libero di tenere le fette di prosciutto sugli occhi.
La prossima volta che strombazzerai che dio non fa il male, non ha il male, ti ricorderò che hai detto che dio è perfettamente libero e che quindi essendo noi simili a lui, ha anche il male in sé come noi.
Virgolèttami dove leggi contraddizioni, nella Genesi. Te lo chiedo per favore.
Dio è Sommo Bene! Il Male non trova posto in Lui. Anzi, Egli è l'Unico che, dal Male, sà trarre poi fuori anche il Bene...un Bene maggiore....
Se il male non c'è in dio perché in noi sì? Se la nostra libertà è come quella di dio e dio non fa e non ha il male in sé, qualcosa non torna e non si capisce come il male possa esistere.
E virgolettagliele su
" " " " " " " " " " :dentone:
Voglio vedere come ci tira fuori le gambe ora, so che lo farà ma voglio vedere come :asd:
Ma cono, non si è sempre detto che l'antico testamento va interpretato? Anche te a scivolare sulle bucce di banana che ti gettano. Il VT è letto letteralmente solo dai testimoni di Geova che io sappia no?
Mettici anche che adamo ed Eva avrebbero ripopolato il parco naturale Mondo srl facendo due figli maschi...
Adamo o, Caino o e Abele e...non è proprio Eva a, però...:D
Benigni docet!!
Meglio che non insegni niente, para troppo.
Perchè portiamo in noi, nascendo, gli effetti....la ferita del Peccato Originale. E cioè la tendenza a fare la nostra volontà piuttosto che quella di Dio. La mela della Genesi, questo rappresenta. Vogliamo usurpare a Dio le Sue prerogative. Aneliamo a farci noi, dio della nostra vita. Desideriamo toccare l'Albero della Vita. Ancor oggi, con l'aborto, l'eutanasìa, l'eugenetica, la manipolazione degli embrioni eccetera.
"Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi" (Genesi 3)
Sembra una storiellina per bambini vero? Ma c'è tutto il mistero dell'esistenza, dentro.
Eh no cono, il mio discorso vale proprio a monte del peccato originale. Non sarebbe dovuto succedere in virtù della nostra libertà uguale a quella di dio, quindi senza male , senza poter fare errori.
Qui qualcosa fa acqua.
Massimo, và interpretato alla luce della Rivelazione di Cristo: Certo! Nella fattispecie troviamo 2 racconti, della Genesi. Secondo lo stile jahvista e secondo lo stile sacerdotale. che non sono affatto in contraddizione. Alla Bibbia non interessa spiegare il COME della Creazione. Ma il PERCHE'.
"Perché ci sono due racconti diversi della creazione in Genesi capitoli 1-2?"
Risposta: Genesi 1:1 afferma: “Nel principio, Dio creò i cieli e la terra”. Più avanti, Genesi 2:4 sembra raccontare una storia diversa della creazione. L’dea di due racconti diversi della creazione è un equivoco comune di questi due brani che, di fatto, narrano lo stesso evento creativo. Essi non sono in disaccordo sull’ordine della creazione né si contraddicono. Genesi 1 descrive i “sei giorni della creazione” (ed il settimo di riposo); Genesi 2 focalizza solo su un giorno della creazione, il sesto giorno, e non ci sono contraddizioni.
In Genesi 2, l’autore fa un passo indietro rispetto alla sequenza temporale e focalizza l’attenzione sul sesto giorno nel quale Dio crea l’uomo. Nel primo capitolo invece, l’autore della Genesi presenta la creazione dell’uomo nel sesto giorno come il culmine della creazione. Nel secondo capitolo, l’autore fornisce ulteriori dettagli sulla creazione dell’uomo.
Ci sono due accuse principali di contraddizione tra Genesi capitoli 1 e 2. La prima riguarda la vita delle piante. Genesi 1:11 riporta la creazione della vegetazione il terzo giorno. Genesi 2:5 afferma che prima della creazione dell’uomo “non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo”. Quale delle due versioni è dunque quella corretta? Dio ha creato la vegetazione il terzo giorno prima di creare l’uomo (Genesi 1) o dopo aver creato l’uomo (Genesi 2)? La parola ebraica per “vegetazione” è diversa nei due brani. Genesi 1:11 usa il termine generico per vegetazione, mentre Genesi 2:5 usa un termine più specifico che si riferisce alla vegetazione coltivata, e che necessita un uomo per fare l’agricoltore ed il giardiniere. I brani non sono quindi in contraddizione. Genesi 1:11 racconta di come Dio ha creato tutta la vegetazione e Genesi 2:5 parla di come Dio ha fatto crescere la vegetazione “coltivabile” solo dopo aver creato l ‘uomo.
La seconda accusa di contraddizione riguarda la vita animale. Genesi 1:24-25 racconta di come Dio ha creato gli animali il sesto giorno, prima di aver creato l’uomo. In Genesi 2:19, alcune traduzioni sembrano dire che Dio ha creato gli animali dopo aver creato l’uomo. Tuttavia una buona traduzione di Genesi 2:19-20 dice che: “Il Signore, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli avrebbe dato. L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui”. Il testo non dice che Dio ha creato prima l’uomo e poi gli animali che ha portato all’uomo. Piuttosto afferma che “Il Signore, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi… li condusse all’uomo”. Non c’è quindi contraddizione. Il sesto giorno Dio ha creato gli animali, poi ha creato l’uomo, poi ha portato gli animali all’uomo in modo che l’uomo gli desse un nome.
Considerando i due racconti individualmente e poi mettendoli insieme, vediamo che Dio descrive la sequenza creativa in Genesi 1 e poi chiarisce alcuni dettagli importanti del sesto giorno nel capitolo 2. Non c’è dunque contraddizione ma un semplice approccio letterario che descrive un evento prima in modo generale e poi in modo specifico.
https://www.gotquestions.org/Italian...creazione.html
Ma se dici che dio è libero ed anche la nostra libertà è come la sua ma affermi che il male dio non ce l'ha e non lo fa, ti stai contraddicendo ed in maniera forte.
Non esiste contraddizione: Dio è Sommo Bene e noi no. Lui sceglie sempre il Bene. Usa bene la Sua Libertà, capisci? Noi tante volte no. Scegliamo il Male e perseveriamo in esso.
Se parli di usare bene qualcosa, c'è anche il risvolto della medaglia, no?
Quando ti chiedo se dio abbia anche il male tu strombazzi di no, e ora parli di uso corretto e scelte.
Deciditi se dio potrebbe fare del male o no a questo punto, se potrebbe usare male la sua libertà decidendo le sue azioni. Inutile tergiversare ancora.
Rifletti: Può il Sommo Bene compiere il Male? Scegliere il Male? Sarebbe un dio minore no? Bene e Male fanno parte della Vita. E si producono ed hanno effetto a seconda delle nostre libere scelte. Di ogni giorno.
Dio ha già scelto. E in quanto Sommo Bene non poteva che fare una scelta definitiva di Bene.....
Ma in teoria potrebbe farlo, no? Se è libero, se ha dentro di sé le distinzioni fra bene e male, le pulsioni forse, ne dovrebbe essere in grado.
Però come discusso tante volte, una creazione fatta dal e con sommo bene come può aver partorito il male visto che scaturisce proprio da una decisione creativa che dovrebbe essere perfetta e positiva al 100%?
Se dio non sceglie il male non avrebbe dovuto creare ciò che ha creato.
Esprimiti.