Il gatto non ha clavicola, o meglio è molto piccola, solo una porzione e non è attaccata al resto delle scheletro. Vuoi altro?
Visualizzazione Stampabile
Il gatto non ha clavicola, o meglio è molto piccola, solo una porzione e non è attaccata al resto delle scheletro. Vuoi altro?
Vuoi vedere le mie?:mmh?:
di certo non le contempleró con lo sguardo da scienziato..:v
Ma come, sono un pezzo unico!!:D
ma smettila , qui si parlava d'altro , chiudete pure sta discussione nata male e finita peggio
Manco un po' d'ironia capisci!:v
Che poi le ossa del coccige sono le vestigia dell'antica coda dei nostri antenati.
Cos'è che ti bolle o ti rode tanto da non vivere sereno, da dover aver conferma che sei l'essere superiore?
daccordo , mi è bastato leggere il forum 10 minuti per saziarmi , ritorno tra altri 15 giorni che nel frattempo vi devo smaltire
Io parlerei di cose serie ma come si fa?
è la ripetizione di sempre gli stessi concetti e le risposte che vi date che è regressione pura e nocivo alla mente , evita di rispondere e vai oltre
Cono, fare ironia quando la maggior parte degli scienziati sono agnostici o atei mi pare fuori luogo, lo dico per te... stai inventando concetti scientifici di sana pianta, come la stragrande maggioranza degli scienziati che ammetterebbero una superiorità assoluta (no d'intelligenza, assoluta) dell'uomo sugli animali.
Pur essendo ignoranti, c'è il modo di avere sempre ragione ugualmente: non parlare di ciò che non si sa.
Puoi essere ferventemente religioso quanto ti pare, ma se entri in altri campi facendo l'esperto e pure sbeffeggi gli altri, ti esponi al ridicolo.
Diversità non vuol dire superiorità: L'Uomo è RADICALMENTE diverso dal gatto. Dal cane. Dal topo. Dal cavallo. Dalla lucertola.
Non accorgersi che c'è un ordine, nella Natura, nella Vita così come la conosciamo, nelle specie animali e vegetali, è sintomo di miopìa culturale ragazzi.
"L’unicità dell’uomo, l’antropocentrismo biblico: questo è quello che un credente difende senza possibilità di arretrare, e che “il più grande biologo evolutivo del Novecento”, riconosce. Perché è solo questa unicità che salva l’uomo dal non senso, e che gli attribuisce quella dignità che gli ha permesso di dominare la natura, di alzare gli occhi al cielo, di interrogarsi sul senso dell’esistenza, di costruire, in ogni tempo necropoli e sepolcri, nella convinzione che solo le bestie sono destinate a divenire per sempre polvere e terra. Nessun darwinismo, per quanto ideologico e agguerrito, potrà mai scalfire questa verità, autoevidente da quando l’uomo esiste; autoevidente, potremmo dire, come il concetto per cui l’uomo comprende in sé la natura animale, mentre l’animale, al contrario, non è in grado di farlo.
Alla luce di queste considerazioni, anche l’espressione di Mayer, secondo cui il darwinismo avrebbe “detronizzato” l’uomo, è solo un tributo ad un certo darwinismo ideologico negato subito dopo, con l’affermazione della unicità dell’uomo. Bastava già Aristotele, senza Darwin per dirci che l’uomo è anche animale; bastava la narrazione del genesi, con la terra vivificata dal soffio di Dio creatore a renderci consapevoli della nostra natura anche animale, anche mortale. Anche, appunto…ma non solo. Nè Copernico, come si usa spesso dire, né Marx, né Darwin, né Freud, hanno dunque in alcun modo detronizzato l’uomo, se non nella lettura ideologica di chi vuole negare la sua dignità, la sua anima, per negare, al contempo, Dio."
http://www.uccronline.it/tag/evoluzione-gradualismo/
è andata su la messa , chiudete pure
Non chiudere.
Cono, che significa radicalmente? Anche se lo metti in maiuscolo, il senso di ciò che vuoi esprimere non ci arriva in testa tipo scienza infusa.
Ribatti sulla diversità come non superiorità ma poi metti concetti ambigui, se non proprio chiari, su cosa pensi sia l'uomo e arriva il piedistallo su cui collocarci.
Inoltre dici che siamo radicalmente diversi e poi struzzi l'occhio alla nostra appartenenza al regno animale.
Radicalmente diversi allora non siamo.
Ma poi, ancora questi articolacci (che di scientifico non hanno nulla in pratica) dove è chiara la finalità, dove è chiara la paura (basta leggere il finale).
Cono, tu pensi che gli addetti ai lavori non sappiano cosa ha detto e fatto Darwin, scoperte ed errori che può aver avuto (d'altronde siamo nell''800!), da brancolare come bimbi che non sanno cosa fare?
Pensi che se apri un libro sull'evoluzione, che non si conosca il gradualismo, l'evoluzione a salti, differenze, analogie ed omologie con gli altri esseri viventi?
E l'anima che c'entra? Ancora una volta la fai entrare in scena per tentare di scalfire la scienza, che non ti dice ciò che vuoi sentirti dire, e per ribadire il pidedistallo su cui sta l'uomo, quando questo è proprio un fattore che nemmeno tu e chi scrive questa roba, siete in grado di dimostrare.
Infine, può essere l'unico metro di paragone l'intelligenza, o il tipo di intelligenza, per metterci al di sopra di tutto?
Forse no, perché se elementi importanti sono la sopravvivenza ed il ruolo negli ecosistemi, non è detto sia così importante sospirare davanti al tramonto.
Si, chiudo. Tanto lo temevo che si finiva nella solita tiritera di religiosi Vs atei.
Su richiesta di Dietrologo, chiudo la discussione.