@ Sandor.
Ha parlato Axe, e quando l'avrebbe detto che sono una suora? ma va'.
Axe ipse dixit. Chissà che s'era fumato Axe nella sua nuova bibloteca
arredata con colori fluo.
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ma se non sei una suora sarai almeno madre di qualcuno...
e poi mi pare che axe sia uno che, quanto meno, per compensare le carenze "formative", si "informa". ecco questo lo trovo un'ottima cosa da parte sua. diciamo gliene rende merito, ecco.:dentone:
@ Sandor.
Io non sono stufa del Vangelo, è il libro che ho sempre sul como-
dino, con la versione greca della koinè e lalatina dei VXX. Però ho detto al si
gnor Cono di commentarci qualche brano ( senza intercalare continuamente,
oh Laurina, Oh Laurina, oh Laurina, don't you cry for me, I come from Alabama
with my banjo on my knee....) perchè di commenti sul web ne abbiamo tanti,
basta cliccare un versetto ed escono commenti, anche se non tutti sono ben fatti.
C'è anche da considerare la "scrptio continua" che rendeva ardua la lettura di un testo, per non parlare della sua comprensione.Per fare un esempio la frase "il valoredellafedeèindubbio" sarà letta con un significato ben differente da un ateo o da un teista ( il valore della fede è in dubbio e il valore della fede è indubbio.
@lilia: si. allora secondo i miei calcoli in base alle informazioni disponibili, axe dovrebbe avere qualcosa come 130 anni...abbi pazienza. (ma ragiona come un adolescente).:v
poi la filologia non la conosco. so però che in antico si usavano solo le maiuscole e non "solo le minuscole" come dici tu...
Se non ti è bastata la risposta precedente, posso anticipare una nuova discussione. Ciò che dice fece smettere di piangere dei genitori sulla morte del figlioletto.
Piangere i defunti?
Nello “Srimad Bhagavatam” (6):
16:1 Sri Sukadeva Gosvami disse: Caro re Pariksit, col suo potere
mistico il grande saggio Narada rese visibile il bambino morto agli
occhi di tutti i parenti che piangevano, e poi parlò cosi.
2 Sri Narada Muni disse: - O essere vivente, buona fortuna a te.
Guarda tuo padre e tua madre. Tutti i tuoi amici e parenti sono
sopraffatti dal dolore per la tua scomparsa.
3 A causa della tua morte precoce, una parte della durata della tua
vita è ancora rimasta. Perciò puoi rientrare nel tuo corpo e godere
della vita che ti resta, attorniato da amici e parenti. Accetta il
trono reale e tutte le opulenze che tuo padre ti offre. -
4 Grazie al potere mistico di Narada Muni, l’anima rientrò nel suo
corpo per breve tempo e rispose alla richiesta del saggio.
Egli disse: - Secondo i frutti delle mie attività interessate, io, essere
vivente, trasmigro da un corpo all’altro, talvolta tra le specie di
esseri celesti, talvolta tra le specie di animali inferiori, talvolta tra
i vegetali e talvolta tra le specie umane. Perciò, nel corso di quale
vita queste persone erano mio padre e mia madre? Nessuno in
realtà è mio padre e mia madre. Come posso accettare queste due
persone come miei genitori?
9 L'essere vivente è eterno e indistruttibile perché non ha inizio e
non ha fine: non nasce e non muore. È il principio fondamentale di
tutte le forme corporee, eppure non appartiene ad alcuna
categoria corporea. L'essere vivente è cosi sublime che è
qualitativamente uguale al Signore Supremo. Ciò nonostante,
essendo estremamente piccolo, è incline a cadere sotto l’influsso
dell’illusione propria dell’energia esterna; egli si crea cosi varie
forme di corpi che corrispondono ai suoi differenti desideri.
10 Per questo essere vivente, nessuno è caro, nessuno è sfavorevole.
L’essere vivente non fa distinzioni tra ciò che è suo e ciò che
appartiene ad altri. Egli è uno senza secondi; in altre parole, non
è turbato da amici o nemici, da benefattori o persone malevole.
Egli è soltanto un osservatore, un testimone delle differenti nature
degli uomini. -
12 Sri Sukadeva Gosvami continuò: Quando l’anima condizionata
[Jiva], nella forma del figlio di Maharaja Citraketu, ebbe parlato in
questo modo e fu partito, il re Citraketu e gli altri parenti del figlio
morto restarono attoniti. Così essi tagliarono le catene dell’affetto
che era dovuto alla loro relazione con lui e cessarono i loro pianti.
qui mi pare siate tutti da ricovero :asd:
figuriamoci se mi permetto di scrivere che Lilia è una suora o qualsiasi altra cosa; già basta Arco a tirarmi in mezzo nelle sue sparate; mo' vi ci mettete pure voi ? :asd:
vabbè, in effetti, niente di male;
a parte che i miei scaffali sono tutti bianchi, prossimamente con parquet; non amo i colori fluo.
@ Cono.
E'un brano importante e che mi turba molto, so che
anche Ratzinger lo ha commentato ma insistendo
sull'aspetto messianico di Jacob.
Si tratta di Gen 32-23, e che faceva Jakob
sullo Iabbok, e quali sono i significati esoterici ( della parola)
di Israele.
Io vado alla spiaggia, spero che al mio ritorno
abbia fatto il compitino, oh Coninello.
@ Sandor.
Ma tu ce lo vedi il cavernicolo che deve fare le tavolette cuneiformi
che si mette a scolpire, punto, punto e virgola,due punti? Piano piano
si sono perfezonati, guarda noi dai segnali di fumo siamo giunti a comunicare
con Curiosity che sta su Marte.
VIT.Guarda che Axe è pieno di athanor e ha trovato l'elisir di lunghissima vita,
lui in realta' è figlio Clodeveo I e di Jean d'Arc...
padre santo. mi scusi, non volevo offenderla. ma ogni volta che qualcosa "mi giunge nuovo" sento l'esigenza, che se mi permette è tipica degli "autodidatti", di verificare. non me ne voglia...:dentone:
vabbè. è chiaro che se cambi parametri di scrittura o addirittura alfabeto, puoi scrivere anche senza punteggiatura. magari poi se proprio non ti trovi c'erano le tavolette "cerate" e quindi "cancellabili". queste però mi rendo conto che vengono un po' dopo. poi non ho capito sui segnali di fumo. erano davvero un modo per comunicare o stanno solo nei romanzi per ragazzi?
ah si clodoveo il merovingio. mi pare avesse qualche santo in paradiso. almeno stando a quello che scrive qualcuno...:dentone:
Una delle pagine più belle dell'intero Antico Testamento, secondo me. Appoggiamoci al testo e cerchiamo di dire qualcosa, vuoi?
La lotta con Dio
Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabbok. Li prese, fece loro passare il torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. Quegli disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!». Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». Giacobbe allora gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse. Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva». Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca. Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l'articolazione del femore, perché quegli aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.
Dunque, cosa possiamo dire? Che sicuramente l'episodio è fortemente simbolico, Lilia: Quello che accade a Giacobbe è significativo per tutti noi, perché prima o poi tutti ci troviamo allo Iabbok della nostra vita, a lottare con Dio. Lo Iabbok è un affluente del Giordano che Giacobbe deve attraversare per entrare nella terra promessa. Il suo nome significa "luogo del passaggio" ed evoca la notte pasquale. Il Signore non può lasciarci entrare nella terra promessa della nostra vita con tutti i cimeli e idoli del nostro passato. Vuole che ce ne sbarazziamo per sempre! Per questo ci affronta quando siamo rimasti soli, quando cioè non abbiamo intorno la copertura dei doni e delle benedizioni di Dio. Ci parla e si confronta con noi quando siamo soli..."nudi", come nella Genesi dopo il Peccato. Lo Iabbok è il momento della verità, l’occasione di guardarsi per quello che si è realmente, senza maschere o giustificazioni....
Noi facciamo come Giacobbe, lottiamo strenuamente con Dio perché non siamo disposti a morire a noi stessi. Magari a perdere beni, persone, doni… ma non ad affrontare lo specchio della Verità. Eppure c’è una grande benedizione che ci aspetta! Dio lotta con Giacobbe perché sa che è l’unico modo per aiutarlo in quel momento. Noi ci aspettiamo sempre che l’aiuto di Dio sia solo amorevole e delicato, ma il Suo amore si concretizza anche con correzioni e prese di posizione decise. L’io di Giacobbe è molto forte, tant’è che Dio, "vedendo che non riusciva a vincerlo", gli sloga l’anca. Perché proprio questa articolazione? Perché da allora in poi, Giacobbe non camminerà più per se stesso. Camminerà solo per Dio e con Dio, perché il Signore lo ha reso fragile e vulnerabile… quando siamo deboli, è allora che siamo forti! (2 cor 12,10). Dopo lo Iabbok, Giacobbe non è più lo stesso uomo di prima, ecco perché Dio cambia il suo nome in Israele. Dare nome a qualcuno significa decretarne l’appartenenza e ricrearlo di nuovo. (vedi Gesù con san Pietro/Simone) Quindi da ora in poi Giacobbe è un uomo rinnovato, appartiene a Dio e si è convertito dalla sua mentalità. Il nome Israele è di fondamentale importanza perché definisce l’uomo nuovo e la sua relazione con Dio. la relazione con Dio comporta spesso dei momenti di combattimento interiore, quando la nostra volontà cozza contro la Sua… ma il nome Israele rappresenta l’uomo nuovo, e non può avere alcuna relazione con l’uomo vecchio Giacobbe! Tant’è che Dio dà questo nome quando ha già slogato l’anca al patriarca. Quindi Israele è sì colui che lotta con Dio… ma al Suo fianco! E chiunque sta al fianco di Dio è senz’altro potente e vittorioso, non per le proprie umane capacità, ma per la presenza del Dio vivente! :love:
Spero di averti, in qualche modo, aiutato.
Ciao, a martedì prossimo!
@ Cono.
Ti ringrazio per la risposta, certo ciascuno di noi , se interessato,
puo' intervenire.
Io non sono nessuno dinanzi a te, tu da 13 anni sei chi a fare catechesi,
no? Io sono giunta a fine aprile.
Una cosa voglio dire, non hai sottolineato bene la personalitàdi Giacobbe,
chi è costui? qual è il suo carattere?Gli affideresti le 12 tribu'?
Mancano poi chiarimenti sul significato esoterico di Israele.
Ciao, a martedi'.
Ciao! Non sono esperto di esoterismo Lilia. Mi interessa più l'esistenzialità delle figure dei Patriarchi. Nelle quali tutti possiamo ritrovarci. In particolare Giacobbe. Dove si dimostra che Dio sceglie chi vuole, non necessariamente i più bravi...i più buoni....i più corretti....
La primogenitura sarebbe spettata per Legge ad Esaù, che però la cede per niente: Per un piatto di lenticchie! Quante volte anche noi ci perdiamo dietro alle cose futili della Vita, mettendo Dio e le cose importanti in secondo piano?
@ CONO.
Scusami, sono stata fuori in uesti giorni e scrivere sul cell mi
innervosisce. Sì, la figura di Giacobbe è stata amata da poeti e pittori,
ma che sia costui con cui lotta davvero non si sa perchè l'ebraico
dice semplicemente"ish" che è un pronome, ossia, egli, costui, ecc,ecc.
Si suppone che sia Dio e l'intraprendente Giacobbe gli strappa ancora
un'altra benedizione, sa che ha un grande compito innanzi.
Certo, Esaù fa una figuraccia da subito, torna affamato dalla caccia
e dice a Giacobbe, dammi da mangiare, ho fame, che me ne faccio della
primogenitura se ho fame? E così Giacobbe gli cucina il piatto di lenticchie
ma gliele fa pagare caramente. Vediamo in Giacobbe una personalità intraprendente,
furba, che sa quel che vuole e dai suoi lombi usciranno le 12 tribù d'Israele.
Così come la caratteristica di Abramo era l'obbedienza, quella di Giacobbe è l'intra-
prendenza.
Ciao.
Perfetto! Bravissima. :)
L'acqua stagnante, alla fine, puzza. Non produce niente. La Vita è una realtà dinamica, nella quale Dio ci chiama al movimento, all'azione. All'intraprendenza, appunto.
dice che le lenticchie contengano molto "ferro". ma non è che fanno male? cioè un piatto va anche bene, ma se ne mangi troppe...mah.
@ Sandor.
Ora mi fai ridere, uno puo' mangiare anche 5 piatti di lenticchie,
ma senza una sostanza riducente il ferro non voene assorbito
dall'ileo. Nelle lenticchie il ferro è contenuto allo stato ossidato
che deve essere ridotto, ossidando un'altra sostanza, ecco quindi che
interviene la vit C contenuta negli agrumi da bere in spremuta o come
si voglia perche' è un riducente, cede un gruppo ossidrilico si ossida riducendo. OK?
La vitamina C che risiede nella frutta si volatilizza dopo mezz'ora dalla raccolta, puoi immaginarti tu quanta ce ne possa essere nella frutta dei supermercati, dove la frutta è vecchia di mesi se non di anni.
Frutta morta e a volte marcita tenuta in vita.
Se quella frutta lì potesse parlare direbbe: "Portatemi in Svizzera, come ultimo viaggio:asd:".
Altro che vit C
@ Crep.
Caro Crep, l'acido ascorbico nei vegetali freschi si
ossida subito, per questo se i bambini vogliono la
spremuta e la lasciano la'. è inutile che li costrigiamo
a berla dopo 3 ore, oramai vit. C tiutta ossidata.
Per chi ha carenza di ferro, come saprai, esiste
in farmacia Ferrograd in cui il ferro è allo stato ferroso,
gia' ridotto, gia' gli hanno incorporato i 2 atomi di idrogeno
che dovrà cedere.
Abbè , non sono uno scienziato ma capisco abbastanza che un frutto colto dall'albero e mangiato sia diverso dallo stesso conservato e consumato a differenza di tempo