Se nasci pecora hai bisogno di un pastore.
(Turbociclo, op. cit.) :dentone:
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Se nasci pecora hai bisogno di un pastore.
(Turbociclo, op. cit.) :dentone:
confondi un caporale per un generale;
no, obbedire è facile e non è detto che implichi la comprensione del senso di una legge, che invece serve per imporla; un giudice, infatti, è tenuto a depositare le motivazioni di una sentenza, in cui spiega il punto;
tu non potresti, pur senza trasgredire.
Non direi. Nasciamo tutti pecore. Successivamente, grazie a degli sforzi individuali, si possono raggiungere posizioni "migliori" o comunque di non sola obbedienza. Nel passato si nasceva principe o nobile, ma solo il primogenito otteneva tutti i benefici relativi, gli altri benefici molto minori. Oggi nascere in una famiglia agiata può aiutare a raggiungere posizioni "migliori" nella scala sociale, ma non si nasce pastore.
Il pastore dovrebbe per primo obbedire alle leggi divine e poi imporle ai credenti della propria setta religiosa. Per imporre le leggi bisogna conoscerle e possibilmente anche capirne il senso, ma ciò non è indispensabile. Se il precetto è di guardare una statua di serpente per non morire, dopo il morso di un serpente, quello bisogna fare, anche se non si capisce il senso che è una punizione per aver costruito un vitello d'oro.
Obbedire non è affatto facile, altrimenti non ci sarebbero tante trasgressioni sia nella vita laica - obbedienza alle leggi dello Stato - che in quella ispirata a principi religiosi.
Può essere vero che per saper comandare bisogni prima saper obbedire, ma questo non significa che chiunque sappia obbedire sappia poi comandare.
non nasciamo pecore, ma dipendenti dagli altri; è diverso;
quella che descrivi è un'"obbedienza" retorica; tu stesso ne sei testimonianza; dici di obbedire, ma per un cattolico sei disobbediente; la tua stessa scelta di obbedire ad altro e spiegare il perché, presuppone la comprensione e padronanza delle leggi che vorrebbero imporre, a fronte di altre;Citazione:
Il pastore dovrebbe per primo obbedire alle leggi divine e poi imporle ai credenti della propria setta religiosa. Per imporre le leggi bisogna conoscerle e possibilmente anche capirne il senso, ma ciò non è indispensabile. Se il precetto è di guardare una statua di serpente per non morire, dopo il morso di un serpente, quello bisogna fare,
trasgressione al divieto di Idolatria;Citazione:
anche se non si capisce il senso che è una punizione per aver costruito un vitello d'oro.
beh, anche il criminale più incallito, nella maggior parte dei casi compirà azioni lecite;Citazione:
Obbedire non è affatto facile, altrimenti non ci sarebbero tante trasgressioni sia nella vita laica - obbedienza alle leggi dello Stato - che in quella ispirata a principi religiosi.
nella maggior parte dei casi, l'obbedienza garantisce tranquillità, il conformismo passare inosservati, evitare critiche, ecc...
buona parte del progresso deriva da atti di disobbedienza; altrimenti, invece di goderti la pensione dove sei, saresti morto di fatica zappando la terra come servo; chi ha sovvertito assolutismi, regimi autocratici, assetti iniqui, lo ha fatto disobbedendo; peraltro, quasi sempre anche a precetti dispensati dai religiosi "in nome della Legge di Dio".
Si, ma come si conclude invece il romanzo di Dostoevskij?
«"Karamàzov!" gridò Kòlja. "È vero quello che dice la religione che resusciteremo dai morti e tornati in vita ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljùšečka?"
"Resusciteremo senz'altro, e ci vedremo e ci racconteremo l'un l'altro allegramente e gioiosamente tutto quello che è stato" rispose Alëša a metà tra il riso e l'entusiasmo»
La grandezza del romanzo sta nel dramma umano che narra, con grande sapienza, gli innumerevoli risvolti dell'Anima, con insuperabile potenza evocativa, amico Turbociclo. Ivan, se vogliamo, è l'antesiniano di Marx, che sognava finalmente un mondo senza Dio. Di più: Con l'Uomo che si fa egli stesso, Dio.
Bene: Cosa ne ha fatto, la Storia, di un simile pensiero? Come mai nessun regime, nessun impero, nessuna dittatura, nessuna rivoluzione ha potuto mai sopprimere e soffocare l'anelito religioso delle Persone?
che ingenuità colossale…
posto che io, personalmente, la disapprovo per tanti motivi, se c'è un'ideologia che viene accusata di essere iper-cristiana è proprio il marxismo politico, che tutto postula tranne il super-omismo che gli attribuisci, e che invece è proprio di certo nichilismo, come nel caso di Nietzsche;
Marx è intriso fino al midollo di eticismo cristiano, e parte dall'osservazione dei bambini sfruttati nelle fabbriche inglesi, per postulare una società di uguali e solidali; l'anti-clericalismo è una circostanza sociale di risulta, non filosofica, inessenziale, dovuta semplicemente all'alleanza del clero dell'epoca coi ceti dominanti, non un'avversione all'etica, come fraintendi;
del resto, il papa e molti preti sono accusati di essere "marxisti", tale è la congruenza di certe postulazioni evangeliche; e le destre più radicali hanno sempre visto nel Cristianesimo il prodromo ideologico del bolscevismo; ci sta pure che tu abbia votato il PCI di Berlinguer, che si diceva a pieno titolo marxista;
anche solo queste circostanze da cronaca dovrebbero segnalarti la superficialità dell'idea che hai esposto, per cui il marxismo sarebbe un'ideologia che postula quella morale individualista e superomistica che gli attribuisci:
vero;Citazione:
Bene: Cosa ne ha fatto, la Storia, di un simile pensiero? Come mai nessun regime, nessun impero, nessuna dittatura, nessuna rivoluzione ha potuto mai sopprimere e soffocare l'anelito religioso delle Persone?
infatti, nel compito chi è riuscito meglio è stata la stessa Chiesa cattolica negli ultimi secoli, e pronunciatamente negli ultimi decenni;
difficile trovare popoli più agnostici e disinteressati alla religione di quelli formalmente "cattolici", nonostante tanto folklore e paradossi;
mentre il santo polacco "vinceva" la guerra fredda contro quei regimi anticlericali, assieme alle Guerre stellari di Reagan, e riempiva gli stadi di papa-boy & girls - li conosco bene, e rispettive famiglie e storie: oltre a tanti amici d'infanzia, con due sono stato fidanzato e con una ho convissuto more-uxorio per più di 5 anni - l'Occidente ha vissuto la più brusca secolarizzazione e caduta di seguito della Chiesa e delle vocazioni della storia e tu stesso parli di Occidente apostata; all'anima dell'anelito religioso...
La teoria del superuomo di Nietzsche e la Religione come oppio dei popoli di Marx, andavano a braccetto, Axe. E a braccetto Marx e Nietzsche sono stati calpestati dalla Storia.
La Fede in Dio rimane. L'interesse per le tematiche Religiose rimane. Guarda solamente la sproporzione in questo forum, fra le discussioni Spirituali e le altre.....
dove l'hai letta questa, su Topolino ?
sarebbe come dire che, siccome tanto la Chiesa, quanto il regime staliniano, oppure quello nazista, hanno perseguitato gli ebrei, le due entità andavano a braccetto :asd:
ora, io capirei la genuina ignoranza; ma questa è una cosa che dovresti capire ad intuito, anche se non avessi finito le scuole elementari:
il superuomo è individualismo estremizzato, mentre il marxismo è un moralismo collettivista, come quello cristiano, e con le stesse tendenze a coartare eccessivamente le libertà individuali in nome di un preteso Bene comune;
il primo postula un superamento o annichilimento della differenza tra il bene e il male; il secondo, al contrario, postula e motiva una nozione di bene comune che si vuole prevalente, discutibile quanto si vuole, ma oggettivamente non amorale e concettualmente analoga a quella di molte interpretazioni evangeliche, vedi la stessa Dottrina sociale della Chiesa;
da quello che tu stesso lamenti continuamente quanto a secolarizzazione e apostasia, sembrerebbe che la storia abbia calpestato ancora di più la religione, estromettendo Dio dalla vita civile;Citazione:
E a braccetto Marx e Nietzsche sono stati calpestati dalla Storia.
cadi sempre nella stessa buca e ancora non hai imparato:
per il piatto di lenticchie di avvalerti di un argomento che ti sembra "forte", come la storia mondana che rappresenterebbe il pregio di un'idea quando sconfessi quella che nn ti piace, enunci il principio che svilisce vieppiù quella che vorresti propagandare; oltretutto, in contrasto con la tua stessa dottrina...
la spiegazione è semplice:Citazione:
La Fede in Dio rimane. L'interesse per le tematiche Religiose rimane. Guarda solamente la sproporzione in questo forum, fra le discussioni Spirituali e le altre.....
la religione si occupa di limitare i desideri umani; è questo che interessa; c'è più pulsione istintiva e sessualità - esplicita o implicita - qua dentro, con tutto il panegirico sulla famiglia e la libertà, la coppia, ecc... che nei 3d dedicati;
le risposte che ricevi riguardano quasi esclusivamente queste cose; se scrivi di un santo o della dottrina trinitaria al più ti risponde qualcuno interessato alla storia o alla filosofia, o resterebbero duo o tre pretesi predicatori che si azzuffano per imporsi come "veri".
Ahahahahahahahaha questa mi mancava, Axe. Ora le ho sentite proprio tutte: "La religione si occupa di limitare i desideri umani" Ahahahahahahahaha :rotfl:
Io sarò rimasto alle elementari, ma te, con tutta la tua sapienza, mi sa che manco l'asilo hai fatto.
Fin dal Paleolitico, caro, l'Umanità si confronta coi quesiti più profondi della Vita: L'anelito dell'Uomo a dar risposta alle domande ultime (chi siamo, da dove veniamo, verso Chi o che cosa stiamo andando, qual è il senso dell'esistenza). A tutto ciò è la Religione a cercare e a dare risposte. Mamma mia com'era profetico Gesù Cristo quando diceva:
"Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te." (Matteo 11)
che c'è da ridere ?
i comandamenti non dispongono forse limiti ai desideri umani ? non fare questo, non fare quest'altro… ?
tutte le religioni dispongono regole morali, cioè esattamente limiti ai desideri, cose che le persone tenderebbero a fare se non ci fosse un limite;
la cosa divertente è che hai pure aperto i post sui comandamenti, e ti sfugge il connotato essenziale di quelli; come uno che pretenda di scrivere un ricettario si stupisca che poi i piatti vengano mangiati e rida di uno che gli faccia presente la circostanza;
sei proprio un bel soggetto, via… :asd:
mi pare che questo sia esattamente il caso del riso che abbonda sulla bocca dello stolto, se arrivi a negare l'ovvio che capirebbe anche un bambino…
che gusto provi ad umiliare così la tua intelligenza e passare per poco avvertito, poco presente a te stesso ?
A cosa serve essere intelligenti se etichetti i Comandamenti di Dio come "limitazioni della libertà"? Molto meglio essere analfabeti! Dire "Non uccidere" vuol forse significare che siamo privati del diritto di sopprimere un nostro simile? Dire "Non rubare" che siamo privati del diritto di furto?
I Comandamenti sono una Bussola, un orientamento prezioso per capire cosa è Bene e cosa è Male, cosa Giusto e cosa Ingiusto, Axeugene. Lampada che illumina il cammino della nostra Vita.
"Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria." (1. Corinzi, 2)
Cono, devo pensare che tu sia un analfabeta funzionale ?
tu dici: meglio essere analfabeti, ma così non intendi, o fingi di non intendere il senso delle parole che ho scritto:
ho parlato di limiti ai DESIDERI, non ai diritti; un diritto è una convenzione; oggi hai diritto alle ferie, un secolo fa non l'avresti avuto, e 120 anni fa non avresti avuto il diritto di voto;
posto che alcuni di essi recitano testualmente "Non desiderare…", è ovvio che i Comandamenti, così come ogni legge morale, e come qualsiasi precetto, siano un limite ai desideri umani: Non uccidere pone il limite al desiderio di sopraffazione e annientamento del prossimo che ci scomoda; Non rubare di appropriarci della roba altrui, e via di seguito…Citazione:
I Comandamenti sono una Bussola, un orientamento prezioso per capire cosa è Bene e cosa è Male, cosa Giusto e cosa Ingiusto, Axeugene. Lampada che illumina il cammino della nostra Vita.
quando davi un orario di rientro ai tuoi figli non ponevi un limite al loro desiderio di fare più tardi ?
tutte le tue disquisizioni sono incentrate sulla censura di determinati desideri: le persone vogliono fare in un certo modo e tu le catechizzi perché facciano diversamente da quanto desiderano; chi si vuol separare, chi non vuole figli, chi non vuole soffrire indefinitamente se malato terminale, ecc...
queste persone desiderano qualcosa e tu poni dei limiti al loro desiderio, appellandoti alla religione;
altri pongono limiti a mangiare il prosciutto o bere il vov, o a mostrare i capelli in pubblico, ecc...
Non desiderare di peccare, dice il Signore. Non desiderare il Male. Mette dei limiti alla tendenza che abbiamo di essere autonomi da Lui, di separarci da Lui, di fare a meno di Lui....
Ti sembra sano desiderare la Moglie o il Marito di altri? Ti sembra giusto sopprimere una Vita nel seno materno? Che razza di desideri sono, questi, secondo te? Dio dovrebbe dire "Guarda, fa pure"? Che razza di Padre sarebbe?
sono desideri, evidentemente comuni e istintivi, se le religioni - e in molti casi le leggi civili - li censurano e inibiscono; tu fai polemica sull'ovvio, ma eravamo partiti da questa tua considerazione:
alla quale io ti ho risposto che la religione interessa perché si occupa di censurare i desideri delle persone;Citazione:
Guarda solamente la sproporzione in questo forum, fra le discussioni Spirituali e le altre....
in alcuni casi in modo convergente alla legge - la vera morale condivisa, per una questione statistica, eh, di numeri - e infatti raramente vedrai discussioni sulla l8ceitrà di rubare o uccidere;
in altri, la quasi totalità, si tratta di desideri leciti per la legge e la morale comune, ma censurati da chi si fa portavoce di una morale religiosa, e questo suscita interesse e coinvolgimento:
tu qui giudichi come peccatori le persone che fanno sesso fuori dal matrimonio, decidono di interrompere una relazione, preferiscono stare da solo, non vogliono figli, ricorrono alla contraccezione ed educano i loro figli alla libertà di fare altrettanto; e quelli ti rispondono, non perché sono venuti a cercare le tue tesi, ma perché tu sei entrato in casa loro;
peraltro, tu non fossi acciecato dal desiderio di far polemica e dai pregiudizi, e leggessi quello che scrivo, avresti inteso che in questo caso io ritengo la funzione della religione - della morale, in seno lato - assolutamente necessaria, perché il limite consente di specificare e agire il desiderio; tu scrivi:
e questo induce ad una riflessione; le persone ragionano e ti dicono che nessuno può essere proprietà di un altro; e che malsano è piuttosto indulgere in una relazione infelice, e argomentano, pure nel caso di eventuali figli;Citazione:
Ti sembra sano desiderare la Moglie o il Marito di altri ?
chiunque, me incluso, vedendo una coppia serena e unita difficilmente si intromette o fa qualsiasi pensiero; ma praticamente tutti - e te lo dicono esplicitamente - di fronte ad una relazione infelice e comportamenti abusivi postulano la libertà di interpretare il precetto;
se una moglie è trascurata dal marito, si propone e mi piace, non solo la desidero, ma la trombo da mane a sera, e facciamo cosa buona e giusta, proprio grazie al limite che il tuo comandamento ha sollecitato nella coscienza, in cui l'ingiustizia non è più il desiderio abusivo e unilaterale che si colloca fuori dall'unione sancita, ma esattamente quello che la regola dall'interno;
ed è la sensibilità generale - la risposta di tutti, la vera morale, la legge che non vieta - ad emergere, grazie al limite che poni.
Sopprimere la vita nel grembo materno....bisogna vedere se è un desiderio di una donna oppure una scelta difficile, sofferta o obbligata perchè magari i credenti come te non ammettono metodi contraccettivi che prevengono una gravidanza, oppure per altri motivi tra cui la salute della madre, ma anche se fosse che una persona non si sente di mettere al mondo un figlio con gravi malformazioni che magari non sopravviverebbe a lungo. Metti anche le vittime di stupro per dire, che devono fare tenersi per forza l'eventuale frutto di uno stupro?
Che cos'altro c'è da aggiungere? Siamo proprio su due poli opposti. Non è che ti metto in ignore, se non ti rispondo e poi te la prendi. E' che la Morale non possiamo farcela da noi, Axe. A nostro uso e consumo. Dio non censura, coi Comandamenti. Dio orienta, indirizza, ci fa luce. Ci dice dove sta il Bene e dove sta il Male. Tutto il contrario di cosa ci dice il mondo, per il quale al centro c'è l'individuo, col suo ombelico, coi suoi genitali, coi suoi appetiti.....
non me la prendo di certo, ma mi incuriosisce la tua rimozione della realtà, che hai sotto il naso:
leggiti:
questa è esattamente censura; a te non piace il termine, perché ti evoca qualcosa di rifiutato, ma è puerile voler coprire il senso con degli eufemismi;Citazione:
E' che la Morale non possiamo farcela da noi, Axe. A nostro uso e consumo. Dio non censura, coi Comandamenti. Dio orienta, indirizza, ci fa luce. Ci dice dove sta il Bene e dove sta il Male.
e questa è, invece, la rimozione più grande:Citazione:
Tutto il contrario di cosa ci dice il mondo, per il quale al centro c'è l'individuo, col suo ombelico, coi suoi genitali, coi suoi appetiti.....
tu rappresenti un mondo in cui, da una parte ci sei tu, assieme a quelli che credono esattamente come te, e dall'altra ci sono dei "senza Dio" e senza morale, egoisti, privi di alcuno scrupolo;
la realtà, se solo volessi prenderne atto nelle tue disquisizioni, ti mostra che non c'è un solo "Dio", ma credenti diversi da te e non credenti che potrebbero ribaltare il tuo discorso, perché le morali sono diverse, ma restano morali, benché tu non le condivida;
è morale qualsiasi sistema di precetti che vincoli chi ne è soggetto anche contro il proprio interesse opportunistico;
o davvero non capisci il punto e la realtà, o la rimuovi:
una persona - persino credente e cristiana - può sostenere una morale in cui il divorzio - una questione fra tante - è ammissibile, suo malgrado, anche nel caso in cui si trovi a subirne le conseguenze sgradite; non puoi definire questa posizione come assecondare il suo ombelico, genitali, appetiti...
cioè, se ti va, puoi pure farlo; ma a che ti serve ? se un musulmano o un protestante dicessero che tu sei un amorale papista che si nasconde dietro la dottrina per fare il suo comodo, ti convinceresti ?
non vedi il fossato che scavi - non con me, che lo posso capire - ma con tutti gli altri, ivi incluse persone credenti e niente affatto stili alla Chiesa, ma che ti enunciano non la loro dipendenza dal proprio tornaconto, ma una legge morale vera e propria, un'idea sostanziata di giustizia, valori diversi, elaborati e consapevoli.
Allora non è corretto definirlo DESIDERIO come hai fatto tu:
Peccati? Per me non esistono, esiste l'interruzione di gravidanza consentita dalla legge, come esiste la differenza tra embrione e feto.Citazione:
Ti sembra giusto sopprimere una Vita nel seno materno? Che razza di desideri sono, questi, secondo te?
Ma suppongo che per te anche la pillola del giorno dopo è una "soppressione della vita innocente e indifesa" :D
Giusto, ed io debbo insistere, perché si tratta di una affermazione troppo grave e ingiusta contro tutte quelle donne che, per un motivo o l'altro, sono ricorse all'aborto. Nessuna lo avrà fatto a cuor leggero, sarà un macigno che si porteranno dietro forse per sempre. Per cui affermare un loro DESIDERIO di abortire per me equivale a un'offesa ingiustificabile, oltre a un atto di assoluta ignoranza. Non so come la pensate, uomini e donne.
Sono d'accordo sui diritti e doveri della legge ma sono anche d'accordo sul fatto che prima della legge ognuno consulti la propria coscienza.
Quello che penso l'ho espresso, al di là che esiste una legge e la possibilità, nessuno obbliga, neanche a fare l'amniocentesi, poi ognuno agisce come si sente e fa i conti con la propria coscienza, col tipo di educazione ricevuta e i condizionamenti, ma non vanno giudicate male quelle donne che decidono di interrompere una gravidanza per determinati motivi.
Vediamo se riesco ad essere il più chiaro possibile: Te, LadyHawke, hai circa 40 anni. Eri LadyHawke anche da piccola no? Mettiamo a 5 anni. Lo eri anche appena nata, ma lo eri anche nel grembo di tua Madre, quando misuravi 30 cm, quando misuravi pochi millimetri....
Tutti quanti noi siamo stati embrioni e feti, all'inizio. Tutti gli Uomini e tutte le Donne che vengono al mondo, sono prima feti ed embrioni. PERSONE, insomma. Non è che dopo un giorno dal concepimento non si è PERSONA e dopo 3 mesi si. Dio comincia ad amarci da subito! I Genitori cominciano ad amare la loro Creatura da subito! Non solamente da quando la vedono e la prendono in braccio.
Si condanna il Peccato, Lady. Non il peccatore.
Papa Francesco all'udienza generale torna a parlare dell’aborto, e come già aveva fatto altre volte lo condanna come atto contro la vita. “Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema?”. E ancora, le parole più dure: “È come affittare un sicario”.
E ancora: “Tutto il male operato nel mondo si riassume in questo: il disprezzo per la vita. La vita è aggredita dalle guerre, dalle organizzazioni che sfruttano l'uomo, leggiamo sui giornali o vediamo sui telegiornali tante cose, dalle speculazioni sul creato e dalla cultura dello scarto, e da tutti i sistemi che sottomettono l'esistenza umana a calcoli di opportunità, mentre un numero scandaloso di persone vive in uno stato indegno dell'uomo. Questo è disprezzare la vita, è uccidere”.
Francesco si è soffermato a lungo sull’aborto parlando del comandamento: “Non uccidere”. Ha parlato in particolare dell’aborto terapeutico, e ha affermato: “Ogni bambino malato è un dono”. “La violenza e il rifiuto della vita - ha osservato - nascono in fondo dalla paura. L'accoglienza dell'altro, infatti, è una sfida all'individualismo". “Pensiamo - ha continuato il Papa - a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza”. “Un bimbo malato - ha insistito Bergoglio – è come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall'egocentrismo e farmi crescere nell'amore”. “La vita vulnerabile - ha poi concluso - ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un'esistenza ripiegata su sè stessa e scoprire la gioia dell'amore”.
https://www.repubblica.it/vaticano/2...ma_-208613677/
Papa Francesco all'udienza generale torna a parlare dell’aborto, e come già aveva fatto altre volte lo condanna come atto contro la vita. “Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema?”. E ancora, le parole più dure: “È come affittare un sicario”. @Cono
Si può benissimo rovesciare la domanda. "E' giusto condannare a nascere un figlio quando, per qualsiasi motivo, non è desiderato?"
Premesso che chi decide di non abortire o si ritrova poi un figlio con disabilità e che questi bambini e persone abbiano diritto ad assistenza ed una vita dignitosa, quello che mi spaventa è al solito la retorica e la superficialità su un problema che non è così facile far finire a vino e tarallucci.
Facile parlare di dono e vedere le farfalline colorate sempre. Magari andrebbe chiesto alle famiglie e non so se tutte poi, a lungo andare, parlerebbero di dono o non tornerebbero indietro. L'altra cosa che però mi fa più schifo è che, nel pensiero espresso, il malato, il disabile venga strumentalizzato per le solite pippe sull'egoismo, egocentrismo. Tutti noi dovremmo diventare migliori sulla pelle e la sofferenza di chi nasce malato (forse fatto nascere con questo scopo visto che si parla di dono di Dio)?
Purtroppo il pensiero cristiano è spesso imperniato su queste idee, non è nuovo a quelle che credo siano storture.
Io Cono al posto tuo rifletterei un attimo.