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conogelato
Mi è stata fatta una domanda e cerco di rispondere....
Si può arrivare a Dio anche col solo intelletto, Axe. Anche solo osservando, studiando e contemplando la Meraviglia che ci circonda. Tutto qua.
direi di no; non dalla materia; non te lo dico per criticare, ma proprio perché è scientificamente sbagliato; date le possibilità statistiche, quella che consideri "meraviglia" è solo il risultato di processi di adattamento, di cui è statisticamente certo ci debbano essere altri esempi; dato l'universo e computate le probabilità, dovremmo dire che è assolutamente certo che per equivalenze di numeri almeno una ventina di scimpanzé dotati di una macchina da scrivere dovrebbero digitando a caso, scrivere la Divina commedia;
non ti serve "dimostrare" Dio; è inutile argomentare, non ci riusciresti, come non ci è mai riuscito nessuno;
però puoi provare a metarializzarLo, renderlo presente nel mondo coi tuoi comportamenti e sentimenti, se riesci ad essere convincente;
prova a convincere chi non crede ad essere come te, dagli dei motivi; se quel modello è buono - cioè premia più di quanto sacrifica - e tu ne sei testimone vivente non dovresti avere difficoltà ad essere convincente.
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Ma Cono non sa che è impossibile essere "convincenti" sull'esistenza di un dio, che sarebbe comunque impossibile per tutti definire. Se non sbaglio fu Kant a dire che non si deve discutere sulle cose impossibili da definire. Esse fanno parte di un mondo interiore che nessuno potrà mai conoscere. Ma vivono comunque e diventano essenziali per tanti di noi.
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axeUgene
direi di no; non dalla materia; non te lo dico per criticare, ma proprio perché è scientificamente sbagliato; date le possibilità statistiche, quella che consideri "meraviglia" è solo il risultato di processi di adattamento, di cui è statisticamente certo ci debbano essere altri esempi; dato l'universo e computate le probabilità, dovremmo dire che è assolutamente certo che per equivalenze di numeri almeno una ventina di scimpanzé dotati di una macchina da scrivere dovrebbero digitando a caso, scrivere la Divina commedia;
Questa è la vera stronzata colossale che Vega finge di approvare.
E se non finge? Poveretta! L'importante è crederci! Come dice lei.
Per credere cose del genere ci vuole davvero una fede cieca, perché è proprio impossibile.
Le statistiche possono aiutare a vincere al totocalcio, non a fare affermazioni di questo genere.
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Originariamente Scritto da
Vega
Il figlio sarebbe altra dimostrazione del fallimento.
Poi cono deciditi, staremo tutti nell'aldilà, chi su nella suite e chi giù nel tugurio o torneremo all'eden, torneremo sulla Terra rinnovati e risorti?
A me sembra un gran casino più che un disegno d'amore e di logica. Non torna nulla, non c'è coerenza.
Fattene una ragione.
Ormai dovresti conoscerla bene, la Bibbia: è scritto a chiare lettere. Non ci sarà più la dimensione spazio/tempo. Non torneremo su questa terra, Laura. Vivremo eternamente in Paradiso con Dio o negli Inferi con Satana. L'Uno o l'Altro saranno conseguenza delle nostre scelte, di come avremo vissuto quaggiù....
Davanti alla Morte, nell'ultimo nostro giorno di Vita, non ci interesserà sapere quanti neuroni abbiamo nel cervello, ma se finiremo semplicemente sotto due metri di fango oppure no. Non ci basteranno più i nostri soldi in banca, lo smartphone, la vacanzina al mare, l'apericena....avremo solo bisogno di sapere se Dio c'è o non c'è.
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Originariamente Scritto da
Spirit
Ma Cono non sa che è impossibile essere "convincenti" sull'esistenza di un dio, che sarebbe comunque impossibile per tutti definire. Se non sbaglio fu Kant a dire che non si deve discutere sulle cose impossibili da definire. Esse fanno parte di un mondo interiore che nessuno potrà mai conoscere. Ma vivono comunque e diventano essenziali per tanti di noi.
Il punto infatti è questo. Non si tratta di convincere nessuno, ma di dare Testimonianza. Con la loro Vita ci sono state persone che hanno testimoniato Dio concretamente. Penso a un San Francesco, a una Madre Teresa, a un Gandhi. Ma anche a tutte le altre, sconosciute, che vivono per gli Altri, per i Malati, per i bisognosi. Penso a chi perdona, a chi porta la Pace, ai semplici, ai puri di cuore: non li troveremo scritti sul calendario, eppure danno Testimonianza attiva di Dio! Alla quale (ovviamente) si può credere o non credere.
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Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Questa è la vera stronzata colossale che Vega finge di approvare.
E se non finge? Poveretta! L'importante è crederci! Come dice lei.
Per credere cose del genere ci vuole davvero una fede cieca, perché è proprio impossibile.
Le statistiche possono aiutare a vincere al totocalcio, non a fare affermazioni di questo genere.
non credo tu abbia capito la questione, ma stavolta è colpa mia, che ho dato per scontato il discorso; dunque:
dalla natura, che ci appare "perfetta", non si può desumere una creazione "intelligente", semplicemente perché quello che a noi sembra un meccanismo intenzionale, tanto appare funzionale, in realtà è il distillato di miliardi di miliardi di "tentativi", quasi tutti "falliti";
cercare Dio nella natura è effettivamente una fregnaccia, da pagani zotici e superstiziosi che hanno bisogno del teatrino del "soprannaturale", in modo tale che lo stregone o il prete possa farsi bello e comandare, giudicare, vantarsi;
se uno crede davvero lo sa nella solitudine, quando nessuno vede e nessuno giudica, e non lo sa nessun altro;
tutto il resto, esibizione di fede, discorsi dal pulpito, sono - dovrebbero essere, per un vero credente - vanità, oscenità e bestemmia;
cose umanissime, per carità, debolezze per le quali si può provare pietà, ma alle quali non si può attribuire autorevolezza morale.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Questa è la vera stronzata colossale che Vega finge di approvare.
E se non finge? Poveretta! L'importante è crederci! Come dice lei.
Per credere cose del genere ci vuole davvero una fede cieca, perché è proprio impossibile.
Le statistiche possono aiutare a vincere al totocalcio, non a fare affermazioni di questo genere.
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Disse quello dei minestroni religiosi e dell' alieno diventato dio!:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Capisco che uno che sta dietro ad una tizia che delirava più di un secolo fa, non facciano nemmeno vento statistica e probabilità.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Ormai dovresti conoscerla bene, la Bibbia: è scritto a chiare lettere. Non ci sarà più la dimensione spazio/tempo. Non torneremo su questa terra, Laura. Vivremo eternamente in Paradiso con Dio o negli Inferi con Satana. L'Uno o l'Altro saranno conseguenza delle nostre scelte, di come avremo vissuto quaggiù....
Davanti alla Morte, nell'ultimo nostro giorno di Vita, non ci interesserà sapere quanti neuroni abbiamo nel cervello, ma se finiremo semplicemente sotto due metri di fango oppure no. Non ci basteranno più i nostri soldi in banca, lo smartphone, la vacanzina al mare, l'apericena....avremo solo bisogno di sapere se Dio c'è o non c'è.
Ma se parli di nuovo eden c'è confusione perché il senso è più terrestre, se parli di paradiso si capisce che alla Terra faremo ciao ciao (con le gambe, con il culo...). In quest'ultimo caso però vien meno l'utilità della creazione materiale, soprattutto se dici che la vera vita sarà quella nell'aldilà. Questa terrena che senso ha?
Oltre a squalificare la creazione materiale, di nuovo fra le righe emerge l'errore. Se dio aveva voluto creare la Terra per una vita qui, forse infinita, si capisce poco bene perché la vera vita sia quella ultraterrena oppure non voglia ripristinarla. Se ha deciso di depennare la vita sulla Terra a favore di quella ultraterrena, rimane l'errore, una creazione materiale ed un tipo di esistenza da eliminare.
La coperta è corta Cono.
Vedrai che gireranno anche a te i 'hoglioni nel tirare le cuoia, lasciando tutto e tutti e non poter fare la vacanzina al mare che ti fai anche tu.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
dalla natura, che ci appare "perfetta",
Dove la vedi la natura perfetta?
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crepuscolo
Dove la vedi la natura perfetta?
io, infatti, non la definisco tale; è il ragionamento fondamentale della natura come "specchio" di una creazione intelligente a sostenere questo;
cioè, senti dire: come è possibile la vita in questo modo così sofisticato, se non come frutto di una determinazione intelligente divina ?
ecco, questo ragionamento - che pure si ritrova in diverse teologie contemporanee - è strutturalmente e razionalmente infondato; questo perché col quasi infinito numero di "tentativi" presenti nell'Universo, si può dire come statisticamente certo che esistano altre forme di vita intelligente, e che tutto questo sia il mero risultato del numero;
ovviamente, una creazione intelligente non si può escludere, esattamente come la teiera in orbita tra la terra e la luna di Russell; ma non è l'eventualità più probabile; anzi, è estremamente improbabile;
ora, a prescindere da ciò che uno creda o meno, se io fossi un credente in un dio testamentario - lasciamo perde' buddisti e altri, che fa solo confusio' :asd: - e volessi argomentarne la presenza immanente - cioè, nel mondo - l'unico argomento su cui potrei ragionevolmente far leva con la speranza di essere convincente, è la prerogativa umana di cercare in se stessi e negli altri una traccia di "affidamento assoluto"; di che si tratta ?
si tratta del fatto che se io ho un gatto, vado in vacanza e non so dove lasciarlo, potrei chiedere a te o a Vega di tenermelo; questo perché, al di là di ogni certezza razionale su come tratterete il mio gatto, ho fede, faccio affidamento, nella credibilità tua o di Vega quanto a rispetto e amore per gli animali;
cioè, entrambi siete credibili come incarnazioni umane di quel valore assoluto, che chiamiamo "sacro"; io so che il gatto starà pure meglio che a casa mia, perché credo in voi, in qualità di "credenti" nella sacralità dell'amore per gli animali;
e, per tornare a bomba sulla questione gratitudine vs timor di Dio, ho anche fede nel fatto che per voi l'accudimento di quel gatto sia più un piacere che un dovere, perché siete fatti così, e quello è il vostro sentimento autentico che supera qualsiasi convenienza opportunistica, e perciò non vi costa fatica; è il "sentimento" paolino che dopo diventa anche Legge;
questa relazione di affidamento tra persone, che va oltre la razionalità di una fiducia "statistica", in effetti c'è ovunque, anche se spesso annegata in mezzo a tanto altro;
quando, però, nelle affermazioni di tenore religioso avverto fatica, ambivalenza, conflitto, recriminazione, cioè tutto quello che si manifesta quando la propria condizione si pone in contrasto con quella altrui, dei peccatori, dei cattivi, immediatamente perdo l'affidamento nell'autenticità della fede di quelle persone, che diventano potenzialmente estranee;
il gatto non glielo lascio, perché quelli non amano davvero gli animali, ma lo dicono per apparire buoni, degni di stima; e più si sbrodolano a dire quanto si debbano amare gli animali - o Gesù o Dio, che è lo stesso - più mi sale la sensazione che ci credano poco, ma in effetti siano, nella migliore delle ipotesi, in cerca di applausi, o di conforto nel dirsi tanto virtuosi; o magari del potere su di me, che non sono "buono e giusto" quanto loro;
testimoniare vuol dire essere credibili, degni di fede, di affidamento; non si può fingere, a meno che l'interlocutore non voglia a tutti i costi credere, e allora puoi anche essere Vanna Marchi e vendergli qualsiasi cosa a qualsiasi prezzo :asd:
sei ti dico: vai a mangiare da Sara in piazza a Sirolo, tu potresti pensare che sono un parente, che ci guadagno qualcosa, ecc... ma dentro di te, per come mi conosci da anni anche attraverso questi post, che lasciano il tempo che trovano, lo sai da te che sono credibile e se vai a mangiare lì di sicuro non te ne penti.
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Condivido il tuo ragionamento, come condivido la tua idea sulla virtù, che in fin dei conti è un bel pensiero realizzato bene e fino in fondo.
Come dicevo tempo fa, se ad un bel pensiero, c'è quella connessione che tu chiami " affidamento assoluto" ( simile all'empatia ?), ecco che il pensiero prende forma come nel caso da te citato del gatto, tu stai bene a lasciarlo e te ne vai in vacanza contento e noi stiamo bene ricevendolo perché ci piacciono gli animali, anche se io dovrei tenerlo lontano dai miei affittuari che come ben sai sono due affettuosissime uccelline, a mia volta però potrei per via proprio dell'"affidamento assoluto", lasciarlo a mia moglie garantendo per lei.
Tu pensi che questo sistema di ragionare sia un po' mafioso:asd:?
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Originariamente Scritto da
axeUgene
non credo tu abbia capito la questione, ma stavolta è colpa mia, che ho dato per scontato il discorso; dunque:
dalla natura, che ci appare "perfetta", non si può desumere una creazione "intelligente", semplicemente perché quello che a noi sembra un meccanismo intenzionale, tanto appare funzionale, in realtà è il distillato di miliardi di miliardi di "tentativi", quasi tutti "falliti";
cercare Dio nella natura è effettivamente una fregnaccia, da pagani zotici e superstiziosi che hanno bisogno del teatrino del "soprannaturale", in modo tale che lo stregone o il prete possa farsi bello e comandare, giudicare, vantarsi;
Nel Corano è Dio stesso che invita a guardare il creato per riconoscere che c'è la sua mano in ciò che vediamo. Anche se non c'è una perfezione assoluta per i motivi che sappiamo, però l'infinita varietà di animali e piante, che hanno una loro vita valida, dovrebbe far riflettere gli osservatori e non farli "ripiegare" sul caso come spiegazione.
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
se uno crede davvero lo sa nella solitudine, quando nessuno vede e nessuno giudica, e non lo sa nessun altro;
tutto il resto, esibizione di fede, discorsi dal pulpito, sono - dovrebbero essere, per un vero credente - vanità, oscenità e bestemmia;
cose umanissime, per carità, debolezze per le quali si può provare pietà, ma alle quali non si può attribuire autorevolezza morale.
Anche in questo caso sono i testi religiosi che invitano a testimoniare la propria fede e a cercare di comunicarla agli altri, per un'eventuale loro salvezza, grazie alla fede acquisita.
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Allora, nessuno vuole toglierle di mezzo queste religioni sclerotizzate, castranti, assolutiste, cieche e sopraffattorie? Non vedete che hanno sempre impedito la libera ricerca dell'Assoluto in noi, identificandolo all'esterno in strutture, persone fisiche, riti, libri sacri, cerimonie, sacramenti... TOGLI DI MEZZO! TOGLI DI MEZZO! TOGLI DI MEZZO!
Ho trovato Dio nelle pozzanghere d’acqua, nel profumo del caprifoglio, nella purezza di certi libri e persino in certi atei. Non l’ho quasi mai trovato presso coloro il cui mestiere consiste nel parlarne.
(Christian Bobin)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Nel Corano è Dio stesso che invita a guardare il creato per riconoscere che c'è la sua mano in ciò che vediamo...
...
Anche in questo caso sono i testi religiosi che invitano a testimoniare la propria fede e a cercare di comunicarla agli altri, per un'eventuale loro salvezza, grazie alla fede acquisita.
Arco, va da sé che se uno prende in considerazione i testi religiosi sia propenso a credere;
io mi riferivo ad un argomento di natura oggettiva, che si potrebbe desumere dalla realtà osservabile della natura umana e che, quanto meno, mostra una propensione costante all'affidamento/fede;
il che non vuol dire dimostrare che "Dio esiste", ma almeno può far ipotizzare una necessità di proiezione e investimento in assoluti condivisi, che opera al di là della mera razionalità; leggi l'esempio del gatto che ho fatto a crep.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
Allora, nessuno vuole toglierle di mezzo queste religioni sclerotizzate, castranti, assolutiste, cieche e sopraffattorie? Non vedete che hanno sempre impedito la libera ricerca dell'Assoluto in noi, identificandolo all'esterno in strutture, persone fisiche, riti, libri sacri, cerimonie, sacramenti... TOGLI DI MEZZO! TOGLI DI MEZZO! TOGLI DI MEZZO!
Ho trovato Dio nelle pozzanghere d’acqua, nel profumo del caprifoglio, nella purezza di certi libri e persino in certi atei. Non l’ho quasi mai trovato presso coloro il cui mestiere consiste nel parlarne.
(Christian Bobin)
Sarebbe meglio togliere di mezzo anche l'Assoluto!:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
Allora, nessuno vuole toglierle di mezzo queste religioni sclerotizzate, castranti, assolutiste, cieche e sopraffattorie? Non vedete che hanno sempre impedito la libera ricerca dell'Assoluto in noi, identificandolo all'esterno in strutture, persone fisiche, riti, libri sacri, cerimonie, sacramenti... TOGLI DI MEZZO! TOGLI DI MEZZO! TOGLI DI MEZZO!
Ho trovato Dio nelle pozzanghere d’acqua, nel profumo del caprifoglio, nella purezza di certi libri e persino in certi atei. Non l’ho quasi mai trovato presso coloro il cui mestiere consiste nel parlarne.
(Christian Bobin)
va bene, ma pensala da un altro punto di vista:
una dottrina che vedi sclerotica, lo è perché si atteggia a legge; ma ha anche una funzione essenziale nei suoi divieti; e cioè di delimitare il desiderabile e rendere il desiderio agibile;
senza un limite, non puoi desiderare nulla, perché nulla ha un valore su cui ti puoi soffermare, e questo genera un angoscia e un desiderio di morte; sono sicuro che hai la sensibilità e l'esperienza per capire il punto, che è di ordine psicanalitico.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Sarebbe meglio togliere di mezzo anche l'Assoluto!:D
beh, no, dai... se tu ritieni che non tortureresti mai un animale per un tuo piacere, questo è un assoluto; non dipende da una tua convenienza, modificabile secondo le opportunità; chi è vegano ragion in base ad un assoluto, e così chiunque abbia principi morali inderogabili, no ?
questi non hanno un fondamento relativo; sono allocazioni autoritative di valore, quindi assolute; se io dico che la donna deve avere diritti uguali all'uomo, lo faccio perché investo in un assoluto di uguaglianza, che non è una realtà fattuale, perché in effetti tu ed io siamo diversi, non uguali.
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Mi sa che l'assoluto di Spirit sia qualcos'altro!:D
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Originariamente Scritto da
axeUgene
va bene, ma pensala da un altro punto di vista:
una dottrina che vedi sclerotica, lo è perché si atteggia a legge; ma ha anche una funzione essenziale nei suoi divieti; e cioè di delimitare il desiderabile e rendere il desiderio agibile;
senza un limite, non puoi desiderare nulla, perché nulla ha un valore su cui ti puoi soffermare, e questo genera un angoscia e un desiderio di morte; sono sicuro che hai la sensibilità e l'esperienza per capire il punto, che è di ordine psicanalitico.
Certo, può essere una consolazione in senso psicologico per anime semplici. Ma può diventare anche (come storicamente è spesso accaduto) un'arma terribile per sfogare le proprie frustrazioni contro il "diverso". In ogni caso fa sempre comodo a un certo tipo di potere oscurantista. Capisco quello che vuoi dire, faccio un esempio. Le proibizioni moralistiche del cattolicesimo hanno sempre causato una reazione contraria, portando il gusto del sacrilegio, della perversione. Non a caso Madonna divenne famosa col nome e con certi clip profanatori...
Ma "delimitare il desiderabile" mi pare un'assurdità logica, perché il desiderio agisce spontaneamente in noi, non è che qualcuno possa delimitarlo. Non parliamo di "delimitare", caso mai di sensi di colpa inculcati.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
Ma "delimitare il desiderabile" mi pare un'assurdità logica, perché il desiderio agisce spontaneamente in noi, non è che qualcuno possa delimitarlo. Non parliamo di "delimitare", caso mai di sensi di colpa inculcati.
no, non è un'assurdità e il desiderio, se non trova limiti, non viene agito, non può essere elaborato;
se porti un bambino in un negozio di giocattoli e gli dai 50 euro di budget, quello è felice; guarda, compara, e sceglie; ma se tu lo porti in un negozio grande quanto 10 campi di calcio e gli dai 100mila euro, quello per i primi 5 minuti è felice, ma poi gli prende un'angoscia infinita, perché vede un giocattolo e lo prende, poi un altro, poi un altro ancora, ma è divorato dall'attrazione che lo porta via dal godimento di quello che ha appena messo nel carrello.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
no, non è un'assurdità e il desiderio, se non trova limiti, non viene agito, non può essere elaborato;
se porti un bambino in un negozio di giocattoli e gli dai 50 euro di budget, quello è felice; guarda, compara, e sceglie; ma se tu lo porti in un negozio grande quanto 10 campi di calcio e gli dai 100mila euro, quello per i primi 5 minuti è felice, ma poi gli prende un'angoscia infinita, perché vede un giocattolo e lo prende, poi un altro, poi un altro ancora, ma è divorato dall'attrazione che lo porta via dal godimento di quello che ha appena messo nel carrello.
Sì, come no, ma non ho capito cosa c'entri la religione con questo discorso. Amo caso mai il concetto di religiosità naturale, quella del pellerossa che viveva a contatto con la natura e gli spiriti, vicino all'Assoluto perché non si era mai realmente distaccato come abbiamo fatto noi. La religione ha posto dei limiti? Ma dei limiti li ha posti anche il potere politico, l'autorità dello stato, non c'era bisogno della religione. O per meglio dire, nel caso di noi occidentali: c'era bisogno della figura del Cristo, non di quella della Chiesa. Terribilmente invasiva, ben diversa dall'immagine del monachello buddhista che gira con la ciotola per la raccolta del riso. Noi abbiamo avuto un san Francesco, ma della sua figura è stata fatta un'immagine da santino.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
Sì, come no, ma non ho capito cosa c'entri la religione con questo discorso. Amo caso mai il concetto di religiosità naturale, quella del pellerossa che viveva a contatto con la natura e gli spiriti, vicino all'Assoluto perché non si era mai realmente distaccato come abbiamo fatto noi. La religione ha posto dei limiti? Ma dei limiti li ha posti anche il potere politico, l'autorità dello stato, non c'era bisogno della religione.
fino a qualche decennio fa, non è che ci fosse tutta questa differenza tra i relativi limiti;
però cerca di leggere in modo meno polemico; io ho riepilogato migliaia di anni di religione, riferendomi ad una funzione che si occupa anche di ciò che la legge non disciplina, e pone comunque uno sguardo critico, che ame può pure non piacere, il più delle volte; ma non per uesto lo liquido come esclusiva oppressione;
Citazione:
O per meglio dire, nel caso di noi occidentali: c'era bisogno della figura del Cristo
mah... se ci pensi bene, quel predicatore ebreo viene preso in prestito da chiunque, e gli si fa dire un po' tutto e il suo contrario; non che non si prestasse, da ebreo che spesso e volentieri ricorreva al paradosso :asd:
Citazione:
non di quella della Chiesa. Terribilmente invasiva, ben diversa dall'immagine del monachello buddhista che gira con la ciotola per la raccolta del riso. Noi abbiamo avuto un san Francesco, ma della sua figura è stata fatta un'immagine da santino.
però il misticismo, e pure la religiosità primitiva, sono cose abbastanza diverse, delle riserve; nella Modernità del potere tecnologico ti serve qualcosa di molto mediato, non una vacanza nella natura o nella povertà, che sembra più una fuga.
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ma non per questo lo liquido come esclusiva oppressione;
Oggi come oggi questo è vero, ci sono dei lati positivi per chi è capace di vivere i lati positivi del cristianesimo, come il volontariato religioso. Io contesterò sempre il POTERE religioso, che storicamente ha provocato massacri e genocidi, se ci riferiamo a tutte le religioni, non trovando LIMITI
... se ci pensi bene, quel predicatore ebreo viene preso in prestito da chiunque, e gli si fa dire un po' tutto e il suo contrario; non che non si prestasse, da ebreo che spesso e volentieri ricorreva al paradosso
Ma non ti pare di contraddirti? La predicazione del Cristo, comunque interpretata, non ha portato dei LIMITI all'affermarsi delle violenze incluse nell'infinita libertà?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Spirit
Ma non ti pare di contraddirti? La predicazione del Cristo, comunque interpretata, non ha portato dei LIMITI all'affermarsi delle violenze incluse nell'infinita libertà?
Non mi pare ci sia mai stata una libertà infinita, ma solo limiti diversi;
il cristianesimo, che non è Cristo, è solo una fase di progresso dell'antropocentrismo che era già in quell'epoca di emancipazione dalla natura e dal paganesimo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Ma se parli di nuovo eden c'è confusione perché il senso è più terrestre, se parli di paradiso si capisce che alla Terra faremo ciao ciao (con le gambe, con il culo...). In quest'ultimo caso però vien meno l'utilità della creazione materiale, soprattutto se dici che la vera vita sarà quella nell'aldilà. Questa terrena che senso ha?
Oltre a squalificare la creazione materiale, di nuovo fra le righe emerge l'errore. Se dio aveva voluto creare la Terra per una vita qui, forse infinita, si capisce poco bene perché la vera vita sia quella ultraterrena oppure non voglia ripristinarla. Se ha deciso di depennare la vita sulla Terra a favore di quella ultraterrena, rimane l'errore, una creazione materiale ed un tipo di esistenza da eliminare.
La coperta è corta Cono.
Vedrai che gireranno anche a te i 'hoglioni nel tirare le cuoia, lasciando tutto e tutti e non poter fare la vacanzina al mare che ti fai anche tu.
Ma non leggi? È importantissima (decisiva!) la nostra esistenza terrena....
Perfino il Figlio di Dio, perfino la Beata Vergine Maria, perfino tutti i più grandi patriarchi, profeti e santi hanno costruito qua, sotto le stelle, la loro Eternità.
Quel che si dice, è semmai come tutto sulla terra è per sua natura passeggero.... precario.... instabile. Non vedi che tutto passa, tutto si corrompe, tutto finisce? Diversa sarà invece la nostra Vita ultraterrena. Che assaporeremo finalmente in pienezza!
Adesso è una lotta acerrima e continua fra Bene e Male. Dopo, ci sarà solo il Bene (per chi si salva) o solo il Male (per chi si danna)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
Non mi pare ci sia mai stata una libertà infinita, ma solo limiti diversi;
il cristianesimo, che non è Cristo, è solo una fase di progresso dell'antropocentrismo che era già in quell'epoca di emancipazione dalla natura e dal paganesimo.
Rimette al centro l'Uomo, il Cristianesimo. E la sua particolare unicità nella Creazione...
“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo!
https://www.facebook.com/32223029787...0148420750485/
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Sarebbe meglio togliere di mezzo anche l'Assoluto!:D
Infatti (nel tempo) non c'è:D dato che il prima, nel dopo, di solito diventa obsoleto.
L'assoluto è un fine, è un ideale, lo chiamiamo assoluto ma non è altro che un continuum di relativi, che, come tutto il relativo in evoluzione, viene determinato dal relativo seguente, che, fin che c'è il tempo, innesca un meccanismo a non finire.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Adesso è una lotta acerrima e continua fra Bene e Male. Dopo, ci sarà solo il Bene (per chi si salva) o solo il Male (per chi si danna)
Scusa cono, ma preferisco pensarla così: ci sarà un bene maggiore per chi cerca il bene ed un male peggiore per chi cerca il male.
In fondo il cercate e troverete vale per tutti sia nel bene che nel male.
Io non parlerei di salvezza o condanna, perché si rischia di fissare il punto da cui si guarda, parlerei invece di buon o cattivo impegno nel dipanare i fili intrecciati che stanno dentro di noi, e, come un filo di Arianna, se ben conduce ognuno avrà quel che si merita.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Rimette al centro l'Uomo, il Cristianesimo. E la sua particolare unicità nella Creazione...
“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo!
https://www.facebook.com/32223029787...0148420750485/
Però non credo che fossero cristiani. Come esempio si presta molto a suggerire come la morale sia un fenomeno umano legato alla consapevolezza della nostra fragilità quando non ci associamo in gruppi, mentre quando lo facciamo massimizziamo le probabilità di sopravvivenza, è un comportamento evolutivo. La lettura dell'altruismo in chiave egoistica ci sta tutto: ha maggior vantaggio il gruppo a privarsi permanentemente di un valido elemento o si adatta temporaneamente a cacciare anche per accudire un inattivo che più avanti tornerà a fornire il suo contributo?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Però non credo che fossero cristiani. Come esempio si presta molto a suggerire come la morale sia un fenomeno umano legato alla consapevolezza della nostra fragilità quando non ci associamo in gruppi, mentre quando lo facciamo massimizziamo le probabilità di sopravvivenza, è un comportamento evolutivo. La lettura dell'altruismo in chiave egoistica ci sta tutto: ha maggior vantaggio il gruppo a privarsi permanentemente di un valido elemento o si adatta temporaneamente a cacciare anche per accudire un inattivo che più avanti tornerà a fornire il suo contributo?
questo però rientrerebbe comunque tra gli imperativi che Kant definisce eventuali;
nel caso di quelli categorici si determina l'assoluto - rispetto all'utilità percepibile; cioè, si adotta un determinato valore come costituzione riflessa del sé a fronte di un nulla di oggettivo, se non l'essere in quel modo, per se stessi;
in effetti, è questa la base dell'affidamento, perché il meccanismo che ne spiega l'utilità che descrivevi opera - se e quando opera - per educazione ai sentimenti; a meno di non trovarci di fronte ad un professore di teoria dei giochi.