Una vita vissuta non è mai un istante; forse un istante per Dio ma non certo per me che la indosso, e non credo lo sia stato neanche per Gesù.
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Una vita vissuta non è mai un istante; forse un istante per Dio ma non certo per me che la indosso, e non credo lo sia stato neanche per Gesù.
Figuriamoci se fosse amante della morte cosa combinerebbe allora!
E di che ci crucciamo dunque? Che c'importa di morti, malattie, omicidi, aborti e quant'altro? Nulla, tanto c'è la vera vita di là e queste sono inezie, giusto?
Comunque cerchi di sgamare dalla dura realtà, che dio non ha esaudito le vostre preghiere ma ha fatto tutto il contrario.
Questa vita potrà anche non essere quella giusta e perfetta secondo il tuo dire, ma ribadisco che un dio che fa del male ai bambini non si merita nessun tipo di considerazione.
Leggi bene: non è difficile da capire...
"Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
Ma la Morte è entrata nel mondo per invidia del Maligno".
(Sapienza 1)
Domandiamoci adesso: è più potente il Maligno o è più potente Dio? Finisce tutto con la Morte oppure Dio la vince, la Morte? Gesù Cristo è rimasto nel sepolcro o è risorto? Malattie, dolori e lacrime ci saranno per sempre oppure scompariranno in eterno? La Parola che Dio ci ha rivelato non si presta ad interpretazioni: è chiarissima! L'Amore vince. Il Bene vince. "Il momentaneo, leggero peso delle nostre tribolazioni, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria!"
Tuo padre...nostra figlia....sono persi per sempre? No! Ci precedono soltanto.
Chi sia più potente è un altro argomento. Le preghiere non vengono esaudite tutte e dio, se c'è, permette che i bambini soffrano e muoiano o li fa direttamente morire.
Quando tu o un altro dite che dio ha voluto con sè qualcuno, questa frase va intesa giusto come modo di dire o c'è del vero? Perché se dio chiama a sè gli esseri umani, adulti o bambini che siano, significa che decide della vita e della morte di ognuno di noi. E allora anche tutti i discorsi a supercazzola, voltafrittata e scaricabarile sulle responsabilità, su chi ha creato cosa, inferno, paradiso, morte, vita vanno a farsi un pò benedire.
Sono anni che posti tutto ed il contrario di tutto, concetti contraddittori presenti nei vari versetti biblici e tu ogni volta li ricopi-incolli non so per quale motivo visto che ormai le critiche sono vecchie e poi tocca ripeterle ogni volta.
Se dici che dio ha chiamato a sè tua figlia, significa che ha voluto farla morire. E le malattie, per quanto ti sforzi di buttarla sul peccato originale come sola colpa umana, sarebbero comunque una creazione di dio a seguito della sua idea di etica e di morale, una delle varie punizioni per quel voler far da sè che ti piace tanto ribadire. E' inutile, è praticamente inutile il tuo sforzo di convincere del contrario, che dio non abbia responsabilità, che dio sia solo bene ed amore, che non fa il male, non ha creato la morte e tutto il resto.
non difficile ? bene, vediamo che scrivi:
dunque:Citazione:
"Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
Dio avrebbe creato tutte le "cose", ma non la morte; quindi, già non sono tutte, ma quasi tutte; poi, però:
e questo Maligno, da dove sbuca fuori ? chi l'ha creato ? si è creato da sé, contro il volere di Dio, il quale, pertanto, non sarebbe più onnipotente ?Citazione:
Ma la Morte è entrata nel mondo per invidia del Maligno".
(Sapienza 1)
un bel problema da spiegare, visto che persino il tuo Catechismo ammette che l'origine del Male e il perché Dio lo consenta è un gran mistero...
La Morte è vinta! Non è che un passaggio, Laura. Non è che un transito verso l'Eternità: Non più la fine di tutto. Uniti a Gesù Cristo, Essa da spauracchio e tabù, diventa Sorella.
"Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore." :love:
(Romani 8)
Dio ha creato tutto (TUTTO!) nella libertà, Axe: Anche degli Angeli. Ribellandosi a Dio e volendo prenderne il posto, Lucifero è divenuto Principe del Male. Invidioso dell'Uomo e dell'Amore che Dio ha per noi. Ci lascia forse in sua balìa? No! Già in Genesi promette che "Una Donna ti schiaccerà la testa!". Come dicevo ieri, alla fine sarà sempre il Bene a vincere. E' scritto. La Bibbia si conclude così.
"...e Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi"
Non si può attribuire a Dio l’ingresso del male nel mondo: da lui non può mai venire il male, né egli può essere considerato “causa” del male.
Perciò l’origine del male va fatta risalire piuttosto alla libertà, sia degli angeli, sia degli uomini, libertà che è esposta alla possibilità del fallimento, ossia è esposta alla possibilità non di un uso giusto e santo, ma di un riprovevole abuso che provoca il male a sé stessi e agli altri.
Per impedire il male, Dio avrebbe dovuto creare degli esseri privi di libertà e di intelligenza: ma, in questo modo, avrebbe negato loro la capacità di compiere il bene con consapevolezza e, soprattutto, di amarLo “alla pari”, ossia con un amore di elezione.
Se consideriamo la nostra esperienza umana, dobbiamo riconoscere che ogni autentico legame affettivo non può fondarsi sulla costrizione: l’amore è vero se proviene da una libera scelta. Dio, che è amore, per ottenere l’amore delle sue creature si espone addirittura al rischio del loro insensato rifiuto.
Dal momento che Dio, per un mistero insondabile della sua libertà, ha scelto di dare l’esistenza a delle creature fatte a propria immagine e somiglianza affinché esse, conoscendolo e amandolo, partecipassero della sua stessa vita, questo amore di Dio o lo si accoglie liberamente o non lo si accoglie. La disponibilità all’amore unisce le creature angeliche e umane a Dio, portandole a raggiungere la felicità eterna: ma questa accoglienza, questa apertura all’amore di Dio è sempre un movimento interiore libero e volontario della creatura. Dio non può imporci l’amore per Lui, perché nel momento in cui lo imponesse, non potrebbe più essere amore. Ecco perché ha dovuto crearci liberi: per darci la possibilità di aprirci al suo Amore e così poter partecipare della sua natura divina e conseguire la beatitudine eterna. Se avesse creato gli angeli e gli uomini senza libertà, sarebbero stati incapaci di amare e quindi incapaci di conseguire il fine stesso della loro esistenza, che è l’amore perfetto, nella felicità eterna della visione beatifica di Dio-Trinità.
Per i motivi sopra esposti, Dio non poteva costringerci a un uso corretto e santo della libertà, escludendo la possibilità che ce ne servissimo per la nostra rovina. Il disordine consiste nella drammatica scelta dell’angelo o dell’uomo di impugnare la propria libertà per opporsi a lui, rifiutando il suo amore [1]. È questo atteggiamento che orienta l’angelo e l’uomo verso la perdizione eterna. Senza libertà, dunque, non ci si può salvare: o ci si salva liberamente o ci si perde liberamente. Ecco perché Dio, pur volendo per tutte le sue creature la beatitudine eterna, ha dovuto rendere possibile anche la perdizione eterna. Egli non predestina, però, nessuno all’Inferno: è la creatura stessa che sceglie, liberamente, uno stato di perdizione.
https://www.aieinternational.it/lori...-buono-da-dio/
e torniamo al "Via", senza gratifica:
se il dio creatore di quegli angeli è onnisciente, sapeva sin da prima di crearli della loro ribellione; quindi li ha creati così proprio intendendo che quelli si ribellassero, così come Gli erano noti la disobbedienza di Adamo, i tradimenti di Pietro e Giuda, e ogni altra cosa; infatti:
capisci che se "è scritto", che libertà può esserci dove il Finale è scritto ?Citazione:
Invidioso dell'Uomo e dell'Amore che Dio ha per noi. Ci lascia forse in sua balìa? No! Già in Genesi promette che "Una Donna ti schiaccerà la testa!". Come dicevo ieri, alla fine sarà sempre il Bene a vincere. E' scritto.
poi:
per sostenere questo, dovresti rinunciare all'onniscienza e all'onnipotenza; infatti:Citazione:
non si può attribuire a Dio l’ingresso del male nel mondo: da lui non può mai venire il male, né egli può essere considerato “causa” del male.
ti tocca ammettere che la presenza del Male e l'eventualità che Dio lo consenta sono un "mistero";Citazione:
Dal momento che Dio, per un mistero insondabile della sua libertà...
che per me va pure bene; ma per chi legga le Scritture come Parola divina diventa un bel problema;
io potrei essere uno che va a piedi, coi mezzi o in bici; ma se vuoi vendere una vecchia auto diesel a qualcuno, la questione dei divieti e dei consumi è un problema tuo, che ti piaccia o meno.
Bene, se è un passaggio, perché stracciarsi le vesti tipo sulle notizie di guerre, morti, omicidi, aborti ecc...? Perché qui la schizofrenia è servita. Quando sei alle strette allora il dolore, la morte sembra quasi che tu voglia minimizzarli, poi se capita l'occasione, apriti cielo sui mali che affliggono la vita terrena.
E ancora una volta cerchi di fuggire il fatto che la divinità in realtà non esaudisce tutte le preghiere e che fa morire i bambini. La frase classica del dio che ha voluto con sè Tizio o Caio, la dobbiamo intendere solo come modo di dire, frase fatta, frase di circostanza detta alle persone giusto per consolarle oppure c'è un fondo di verità? Se è vero, allora dio ha fatto nascere malata tua figlia e l'ha voluta far morire, nonostante le preghiere durante la gravidanza perché fosse sana e dopo per farla vivere.
Se, come dici, le sofferenze e la morte sono solo momenti di passaggio e durano poco, allora non preoccupiamoci più di tanto, no?
Tu confondi i ruoli di ammonitore e profeta. Il profeta, in genere, è anche ammonitore, perché Dio dà una spiegazione delle profezie conseguenti. Però il profeta è innanzitutto profeta, altrimenti si chiamerebbe ammonitore.
Comunque, vorrei sapere dove vorresti andare a parare. Già Crep ci disse che alcuni cattedratici/accademici/pseudostudiosi, non credendo alla possibilità di profezie, le riducono a previsioni di corto raggio. Se è questo l'obiettivo, sei fuori strada, assieme a coloro che hanno quella convinzione, perché molte profezie si sono avverate e altre si avvereranno.
Ridurre il ruolo di profeta a quello di ammonitore, cosa impossibile da un punto di vista linguistico, potrebbe avere proprio quel fine: affermare che non potendo esistere profezie, non possono esistere nemmeno profeti, ma solo ammonitori.
MA allora da dove sorge questo male _ quello che verra' poi "personificato con quel (fantasioso) Maligno ?
Come ben si sa l' A.T. è stato fatto "proprio" dal cristianesimo dandovi una propria interpretazione.. tanto che compare quel messia-divinizzato che verra', nel IV secolo addirittura riconosciuto consustanziale allo stesso iddio-Abba'.
Ora nei Maccabei vien riportato - Per la PRIMA volta - che non solo esisterebbe una specie di anima.. nell' intimo del bipede _ MA altresì che l' iddioAbba' avrebbe creato il Tutto "ex-nihilo". (dunque "Anche" il Maligno ??) -
E proprio dai Maccabei (e poi lo pseudo-Daniele e Sapienza) per incentivare i credenti a rimanere fedeli.. fino alla morte all' Abba' _ per la PRIMA volta vien fatto credere che esisterebbe una vita post-mortem ( la "caramella" celeste eterna) e che verrebbe elargita al devoto... solamente alla mitica fine dei tempi !
SOLO dopo la vittoriosa resistenza giudaica contro l' ellenizzazione forzata da parte di Antioco IV il passo del II Maccabei (cap. 7) fara' maturare la nozione metafisica della favoleggiante creazione.. partendo dal nulla !
Cosi' almeno dai commenti a margine della bibbia catto-cristiana (ver. CEI pag. 1008)
Altri studiosi (seri..) fanno notare comunque che una parvenza di questo (futuro) dio-Tuttofare.. dal nulla, verrebbe intravisto nel Deutero-Isaia (cap. 44)
E comunque da dove sorgerebbe il male _ in una creazione "Buona" ?
CHI sarebbe responsabile allora del sorgere dello stesso nel mondo... SE non dallo stesso iddio-monoteista ?
E pertanto si deve (ancora !!) dar credito alla favoleggiante scenetta del fattaccio dell' eden.. ?
MA ecco che alcuni passi biblici riportano qualcosa di inquietante _ e che la chiesa papista (nel suo famoso catechismo..) si guarda bene di far conoscere ai suoi ligi credenti.
Sin dalle elementari ci hanno inculcato che TUTTA la divina-scrittura sarebbe opera dell' iddio mediante l' azione vigorosa del suo santo spirito !
Ora detto male (e come gia' riportato.. la sua personificazione Nel maligno bi-cornuto) non sarebbe un' ovvia conseguenza dell' opera del Gran-vasaio ? Come dire detto iddio potrebbe essere considerato Principio non solo del bene Ma anche del male ?
E perchè mai detto iddio "permette" quelle indicibili ingiustizie e/o incomprensibili sofferenze che colpiscono in particolar modi gli innocenti, cosi' come quelli lo servono fino al midollo...ecc..ecc..?
Un autore fra tutti - quello di Geremia, uno dei piu' conosciuti "profeta" delle scritture sacre giudaiche-cristiane ? Ger. cap. 12
Ora per i granitici credenti la domanda SE l' iddio sarebbe l' artefice del Male è alquanto "irriverente e scandalosa", ma che invece proprio il famoso (e fantasioso) personaggio Giobbe rivolse direttamente all' Abba' _ ovvero le ingiustizie non "sarebbero" opera del dio-monoteista ?? (Gb. cap. 9)
E che dire di quei passi illuminati _ ove gli autori riportano invece che proprio il Gran-vasaio sarebbe l' artefice del bene/MALE, come per esmpio:
- Bene e MALE, vita e Morte, poverta' e ricchezza, TUTTO Proviene dall' iddio ! (Sir. cap. 11)
- IO formo la luce e/o le tenebre,
- IO faccio il bene e provoco le sciagure;
- IO fo Tutto questo ! (il gia' citato Deutero-Isaia cap. 45)
- Avviene.. una sventura/disgrazia che NON SIA Causata dall' iddio ?? (Amos cap. 3 )
.... occulti misteri della fede ??
-
non lo dico io; è il combinato disposto delle prerogative divine, quali definite nei secoli;
ancora: non sono io che intendo qualcosa, ma il significato dell'attributo:
onni= TUTTO, ogni cosa, evento, pensiero, passato, presente e futuro; senza alcuna limitazione;
mo', se non ti poni nell'ottica storico-antropologica delle religioni, non capisci quella che è una cosa semplicissima:
il dio monoteista andava a sostituire una pluralità di dei pagani, cui si immolavano sacrifici in cambio di grazie;
siccome quel dio veniva presentato come un'autorità alla quale obbedire scrupolosamente, osservare i precetti, e verosimilmente in tanti quei precetti aggiravano, i sacerdoti ad un certo punto si sono rivolti a quell'umanità adolescente sostenendo:
guardate che se voi barate sugli adempimenti, Dio lo sa, perché Egli sa tutto ! e qui siamo agli ebrei pre-ellenisti;
quando quel sistema è stato inglobato nella cultura greca, che arrivava al Nord-Africa - i Tolomei d'Egitto erano greci - l'umanità credente non era più adolescente, ma adulta, composta da filosofi e gente abituata a ragionare, osservare la natura e porsi tante domande;
quel sapere tutto e avere creato tutto, nonché potere tutto, diventavano cose parecchio impegnative; Epicuro se n'era già abbondantemente accorto;
poi, tutta la questione è passata in mano dei padri della Chiesa, che dovevano rivolgersi a pagani ignoranti, e - ignoranti a loro volta degli aggiornamenti ebraici della Torah e tutta la cultura greca - hanno riprodotto quel sistema biblico paganeggiante, come se quella fosse "la religione ebraica", aggiungendo il NT, all'indirizzo di genti la cui mentalità religiosa era assimilabile a quella degli ebrei di 2mila anni prima;
alla gente colta, come Agostino, il pastrocchio logico non sfuggiva; ma ai vescovi e imperatori importava poco, perché con la forza potevano mettere tutti in riga;
ma poi, per 12 secoli hai avuto infinite eresie e diatribe, fino a Lutero, il quale, per non buttare tutto - AT & NT - nel cesso come panzane, è dovuto tornare alle obiezioni di Agostino e fare tabula rasa:
Dio non può essere limitato, sminuito; quindi non può che aver deciso tutto Lui, per una Sua imperscrutabile volontà, come in Paolo;
era già difficile così, ma almeno era un tentativo; l'alternativa sarebbe stata una farsa; un po' come insistere con la cicogna che porta i bambini rivolgendosi a figli laureati in medicina :asd:
L'attributo significa anche che Dio potrebbe fare una storia tipo il film " Ritorno al futuro"?
Il difficile ed il bello sarebbe un ritorno al futuro senza passare per il passato; in poche parole venendo dal solo futuro.:asd:
Come se la storia invece di andare avanti venisse indietro senza un prima.:asd:
Il futuro è ciò che viene dopo ed ancora non c'è? Oppure viene come viene e di conseguenza potrebbe venire prima il prima, prima del dopo:rotfl:
:mumble:
Il tuo è un vano tentativo di aggrapparti agli specchi...
Ma quando mai gli autori biblici riportano l' esistenza di sedicenti "ammonitori" distinti (!) dai possessori della Davar (la divina parola) ??
Nel famoso filone del profetismo comprendeva solo diversi "profeti" (e Non ammonitori), quelli che poi sono stati suddivisi in 2 categorie _ ovvero in:
- maggiori e/o minori
La classificazione NON riguarda l' importanza del singolo personaggio Chiamato/Inviato... proprio perchè il messaggio era sempre lo stesso (!!) _ la fedelta' al divinVasaio + pratica della Torah !! ( NON "servire" altri dei !)
Piuttosto la distinzione semmai riguarda Solo la lunghezza (!) del loro corrispondente libro ispirato dallo spirito dell' Abba' !!
Ecco allora che la profezia "scritta" iniziera' a partire dal secolo VIII.. con:
Amos + Osea.. e terminera' con il ritorno Da Babilonia, allorquando detto filone si spegnera' definitivamente !
E proprio a partire da Amos (capitoli 5 + 6) e a seguire i successivi Inviati/Chiamati, comparira' quello "slogan finale" _ ovvero:
- il terrificante Giorno di Yahwè !!
In pratica SE il (suo) testardo popolo perseverava a trascurare/ rinnegare la "fedelta" all' Abba', si sarebbe scatenata la sua indicibile ira (tradotto:
- carestie + distruzioni + siccita' + guerre + deportazioni...eccc..ecccc.... ).
Con il proto-Isaia prendera' inoltre avvio la celebre teologia "del Resto" _ ovvero dalla terribile vendetta del compassionevole/vendicativo divinBarbuto... resteranno SOLO i superstiti, gli scampati, i rimanenti alla terrbile vendetta divina !
E cio' perchè iniziera' (ancora) un nuovo ciclo/percorso.
Finto ? Macchè !
Il (nuovo) popolo, all' inizio osservera' e pratichera' la volonta' del suo "dio" (Torah).. poi nuovamente comincera' a corrompersi.. e riprendera' con la solita solfa/girandola:
- Sorgera' un "altro" Inviato/Chiamato, colui che ripetera', nè piu' nè meno chi lo ha preceduto.. eccc..eccc...
E cosi' ancora - ancora - ancora.. fin quando detto filone si spegne !
Il commento a margine della bibbia catto-cristiana _ riporta che il motivo di detta cessazione è dovuto al fatto che proprio il divinAbba' si sarebbe "stufato" di inviare i suoi Chiamati !
Continua il commento a margine della vers. CEI:
- la mancata/cessazione della Parola è IL castigo inflitto dall' Abba',
- Egli si è "stancato" di Non essere ascoltato,
- Egli ora "tace" e soprattutto..
- NON mandera' piu' i suoi trasmettitori/ PROFETI in mezzo al suo popolo !!
MA dei sedicenti "ammonitori" neanche un cenno !!
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È questo che non vuoi capire e che a intervalli regolari torna fuori nei tuoi interventi: non c'è alcun problema! Alla luce dell'Incarnazione di Cristo, la dottrina cattolica su Onniscienza di Dio e Libero arbitrio è perfettamente accettabile. Per te che sei protestante, no.
Amen.
Accettiamolo.
Rifletti: se Dio è amante della Vita, anche chi crede in Lui si adopera, prega, promuove e difende la Vita. Dal suo sbocciare nel seno materno, alla sua naturale conclusione
Se è il Dio della pace, si lotta per la pace.
Se è il Dio dell'amore, si ama.
Se è il Dio del perdono, si perdona.
Se è il Dio che trae il Bene anche dal Male, dalla malattia e dalla Morte, dopo le lacrime rinasce, irrefrenabile, la Speranza.
posto che non essendo credente, non posso essere protestante, quella dottrina cattolica che citi ammette di non saper spiegare e per questo parla di "mistero", quanto alla presenza del Male, ammessa da Dio nel creato;
e non è questione di lana caprina, o che riguardi me e le mie opinioni, ma esattamente il senso di tutte le specifiche dottrine caratteristiche della tua chiesa, che in base a quell'equivoco trovi non condivise;
quando scendiamo nel concreto, quella "differenza" cattolica nella moderna sensibilità antropocentrica - quella autenticamente cristiana, sotto il profilo dell'antropologia culturale - finisce con lo spiazzare praticamente tutto quello che intendi come cosa buona e giusta e caratteristico della tua dottrina;
in altri termini, ti crucci che miliardi di persone "pecchino", su questioni di identità cattolica, come la sessualità e la famiglia, o la "Vita", e non ti rendi conto che quelle persone non crederanno mai come te, perché non si nascondono; avete una nozione diversa di "peccato", che dipende proprio da quelle incongruenze dottrinarie che rimuovi;
ti illudi di averle cacciate dalla porta, ma ti rientrano quotidianamente dalla finestra quando ti confronti con persone in carne ed ossa per le quali non è peccato decidere di divorziare o non avere figli, consentire la decisione in coscienza sul fine-vita, ecc...
ma davvero non capisci il punto ???
Cono qui il problema è che non ti prendi mai la responsabilità di quello che affermi e che citi testualmente dalla Bibbia. Da una parte devi sempre infiocchettarla o spararla grossa, dall'altra incolli versetti che dicono tutto ed il suo contrario e dove la divinità è coinvolta e responsabile in prima persona. Allo stesso tempo sei lì che ti arrabatti per discolparla e girare la frittata.
Che facciamo? Sei serio o prendi per i fondelli?
Se dio vuole le persone con sé, se è il.padrone della vita e della morte e non si tratta solo di frasi fatte, cosa vuoi difendere, che è chiaro come il sole che dio non provvede a tutto e tutti e fa pure morire gli umani, grandi e piccoli?
Le tiritera tanto lo sai già che non funzionano.
Nessuna lana caprina: alla luce di Cristo tutto si rivela perfettamente compatibile....
1742 Libertà e grazia. La grazia di Cristo non si pone affatto in concorrenza con la nostra libertà, quando questa è in sintonia con il senso della verità e del bene che Dio ha messo nel cuore dell'uomo. Al contrario, e l'esperienza cristiana lo testimonia specialmente nella preghiera, quanto più siamo docili agli impulsi della grazia, tanto più cresce la nostra libertà interiore e la sicurezza nelle prove come pure di fronte alle pressioni e alle costrizioni del mondo esterno. Con l'azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla libertà spirituale per fare di noi dei liberi collaboratori della sua opera nella Chiesa e nel mondo.
Provvede a tutti perché vuol salvare tutti. I Suoi tempi non sono i nostri: chiama a se chi vuole quando vuole. Per annientarli? No! Per rivestirli d'eternità. A perdersi e dannarsi saranno solamente quelli che avranno rifiutato il Suo Amore. Fino all'ultimo.
Questo discorso al limite lo puoi spalmare più su un adulto, che ha il suo vissuto, la sua consapevolezza e tutto il bagaglio di informazioni. Ma un bambino, un neonato?
Se confermi che dio chiama a sé chi vuole ammetti che dio fa morire le persone.
A tutti non provvede se il desiderio, come nel tuo caso, era di avere un figlio sano e vederlo vivere. E non è vero che tutte le preghiere le ascolta per provvedere. Quanti avranno pregato per Alfredino a suo tempo? Immagino tanti. Questo bambino è morto e morto pure male. A che provvede? Ancora non si capisce.
evidentemente non mi leggi, e rispondi in automatico, come un bot; va bene, cerco di essere ancora più semplice e diretto:
io ti ho sottolineato il problema che una dottrina morale religiosa dovrebbe appoggiarsi su un sistema teologico più convincente e meno "misterioso" possibile; tu insisti in un teorema che non regge;
non perché lo dica io, ma perché un miliardo di cristiani - cristiani eh, non altre religioni; ma poi, dovremmo interrogare gli stessi cattolici pro-forma... - lo ritiene sbagliato; ma va bene lo stesso;
tu vieni qui in pubblico a magnificare una certa dottrina/visione del mondo, e va benissimo;
ma la sfida che ti poni, in effetti, sarebbe non quella di dimostrare qualcosa come un filosofo medievale della trascendenza, che è solo una questione accessoria;
bensì quella di mostrare con una tua convincente testimonianza che quella dottrina prescrive cose buone e giuste, nel concreto delle circostanze;
ora, tu sei cattolico; vuol dire che appartieni ad una delle chiese cristiane, le quali, a loro volta, fanno parte delle religioni testamentarie; ci siamo ?
le diatribe sugli scienziati credenti, l'esistenza o meno di Dio o altro, sono risibili, nel momento in cui le religioni, confessioni e relative dottrine sono una pluralità;
se io ti dicessi: va bene, sono credente; ma perché poi dovrei aderire alla tua dottrina e non ad un'altra, magari pure cristiana, quando poi ci troveremmo comunque a scontrarci sulle cose concrete, ognuno con la sua opinione ?
cosa caratterizza, differenzia, la tua Dottrina cattolica rispetto alle altre dottrine cristiane, al punto da costituire un tratto identitario saliente ? Gesù Cristo, la Trinità, la nozione di Dio creatore onnipotente e onnisciente ? direi di no; la centralità del Vangelo ? ancora meno; quindi ?
il tratto caratteristico, esclusivo, della tua dottrina riguarda essenzialmente la sessualità e la famiglia, con le sue implicazioni di autodeterminazione in coscienza;
in concreto, nel mondo reale delle persone in carne ed ossa che incontri, tu dovresti testimoniare in modo convincente che l'idea, la proposta del papa ai "fidanzati" di non fare sesso prima del matrimonio è cosa buona e giusta, e quel matrimonio deve essere indissolubile;
questo, quando si matura sessualmente a 15 anni o prima, e ci si sposa, se questo avviene, ben oltre i 30; poi sostieni che bisogna essere aperti alla vita, e la tua dottrina considera peccato mortale la contraccezione, oppure che il diritto di disporre della propria vita non è dell'interessato, ma che altri possono imporre a quella persona, contro la sua espressa volontà, la tortura di restare attaccato ad una macchina;
nota che non sto censurando questa dottrina, in quanto tale;
ti sto solo facendo presente che se il tuo compito è di promuoverla, dovrai essere parecchio convincente, nelle righe e tra le righe, e in questo una certa coerenza e linearità teologica può esserti d'aiuto; non certo i "misteri", che sembrano più le scuse ridicole di un coniuge fedifrago;
per il momento, l'impressione di certe predicazioni - non solo le tue, beninteso - è quella di grandi obesi che promuovano diete miracolose a base di Nutella;
per carità: ognuno è libero di esporsi come crede, e io sono un grande fan del portiere Radu; purché resti all'Inter :asd:
quindi, per riepilogare, non si tratta di polemizzare con Odifreddi su un generico "Dio" astratto e trascendente, che sottintendi quello tuo, come in una parrocchia rurale di due secoli fa; ma di affermare nel mondo il valore di certi precetti concreti, argomentandoli in modo convincente; un esempio:
se mi si presenta un vegano e mi dice: gli animali non vanno uccisi, io posso pure dissentire; ma so benissimo che quello sta dicendo qualcosa che ha un suo fondamento, perché se io volessi farmi una fettina e mi dicessero: va bene, ma la chiodata in testa al vitellino gliela spari tu, opterei per una pasta al pesto, dove il massimo della violenza è mungere la mamma di quel vitellino, e mi piace pure molto di più della fettina;
il problema tuo e di altri, è che oggi nessuna delle dottrine peculiari della Chiesa cattolica presenta questa forza morale che raggiunge la coscienza; più la esponi nel tuo modo raffazzonato, più la questione risalta e meno ti rendi conto della debolezza intrinseca di certe posizioni, debolezza morale;
se in un mondo sovrappopolato combatti come peccato mortale la scelta di non essere genitore, e nel paese dei femminicidi e degli abusi in famiglia il divorzio, o altro, fai un autogoal morale, perché non incontri le coscienze;
poi, se così piace a te, liberissimo...
ma se si parla di religione, ci si deve esporre in termini di dottrina morale; altrimenti si riduce tutto ad un teatrino narcisistico o ad una seduta di psicanalisi.
Ma che c'entra questo discorso del ridarlo alla madre con una morte brutta così? Ti rendi conto delle giustificazioni di cacca che dai? Lo sai vero che questo discorso ancora una volta
non risponde alla questione preghiere ascoltate-inascoltate?
Comunque bene, se come dici si tratta di brevi istanti, buttiamoci alle spalle tutto e non preoccupiamoci più di nulla, tanto c'è l'eternità, no?
vabbè... posto che uno può credere o meno a questa cosa, il punto è che tu stai qui a promuovere una dottrina specifica per cui una creatura fatta sessualmente matura a 15 anni non dovrebbe fare sesso prima di un matrimonio, che forse si determinerà quando ne ha 30; che due che non vanno d'accordo dovrebbero restare insieme e infelici; che una persona malata non deve poter disporre della propria sofferenza, ma che altri possano imporgliela; perché questo è il "prodotto" che vendi, lo specifico e caratteristico che è alla base delle questioni concrete...
cioè, tu dovresti dimostrare la pregiatezza "divina" di questi comportamenti; uno può pure credere nella vita eterna, ma questo non ha nulla che in effetti implichi un pregio dei precetti peculiari della tua chiesa e dottrina.
Basta, Arcobaleno, non dire idiozie.Ho visto che in un tuo ultimo post che non nritrovo mi definisci "anima perduta", come ti permetti chi sei tu? Il mPadreterno in persona? o Minosse che ruota la coda^?Alle medie e al le suoperiori ti chiamavano professore, certo, chiamavano così cani e porci, se non avevano altro modo di chiamarli.
Un amico di mio fratello, un ragazzetto del 93 oggi fa la 2a tesi di dottorato, insegna da 2 anni Diritto Privato, certo che é laureato in Legge, gli alunni lo chiamano dottore, non so come è strutturata la carriera accademica ora per Legge, quando sarà chiameranno professore anche lui. Lo scorso anno ha fatto lo scritto per concorso notarile, risultati non si sanno subito.
In Germania preferiscono il titolo dottore e poi ci fanno mettere professore perché é piu' importante, almeno arrivarci. Beh complimenti per il tuo titolo di professore che non valeva un fico secco.