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restodelcarlino
Non entro nel merito, né do giudizi.
Solo una precisazione "cronologica": nel pliocene (e dintorni) era lo standard.
Quindi, piuttosto un "ritorno alle origini".
RdC = Giullare puntualizzatore. Ok, ne prendo atto :asd:
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dietrologo
Non è comprensibile da chiunque , solamente da chi distingue amore dal possesso
Aspetta, frena. Tieni conto che nel loro caso non c'è nulla di sessuale o sentimentale. Nel senso: sono rimasti amici, e condividono la casa tutti insieme. Lei e l'ultimo ex marito hanno deciso così per il bene dei figli, e per l'ex marito precedente, semplicemente lo ospitano perché ha avuto dei problemi. Però alla fine per i figli è una situazione ideale. Hanno tutti i genitori tutti insieme.
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efua
Oddio Dark, abitare con due ex mariti, anche no eh :D
Che ci sia rispetto e comprensione, quello sarebbe bello
Ma al netto delle peculiarita’ caratteriali di ognuno, credo che ben poche persone siano capaci di un tale slancio di civilta’
ahahahahahaha
beh ma per carità, per quanto mi riguarda di uomo in casa è fin troppo uno :rotfl:
Però alla fine visto che loro tre vanno comunque d'accordo e sono rimasti amici, è come se fossero coinquilini, con il plus che comunque si aiutano a vicenda a gestire i figli.
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dark lady
ahahahahahaha
beh ma per carità, per quanto mi riguarda di uomo in casa è fin troppo uno :rotfl:
Però alla fine visto che loro tre vanno comunque d'accordo e sono rimasti amici, è come se fossero coinquilini, con il plus che comunque si aiutano a vicenda a gestire i figli.
Pero’!
Se ogni tanto fanno pure una cosa a tre :\:
Basta che ognuno si lava le proprie mutande e che i pasti sono serviti, ci potrei stare pure io! :D
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Originariamente Scritto da
efua
Pero’!
Se ogni tanto fanno pure una cosa a tre :\:
Basta che ognuno si lava le proprie mutande e che i pasti sono serviti, ci potrei stare pure io! :D
Ahahahah
No dai per carità. C'è un motivo se gli ex sono ex :asd: E in primis tra questi motivi c'è anche che il sesso non funziona più. :asd:
Comunque scherzi a parte, io ammiro l'amica mia. Io non ci riuscirei proprio. Se chiudo, chiudo.
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dark lady
Aspetta, frena. Tieni conto che nel loro caso non c'è nulla di sessuale o sentimentale. Nel senso: sono rimasti amici, e condividono la casa tutti insieme. Lei e l'ultimo ex marito hanno deciso così per il bene dei figli, e per l'ex marito precedente, semplicemente lo ospitano perché ha avuto dei problemi. Però alla fine per i figli è una situazione ideale. Hanno tutti i genitori tutti insieme.
"Per il bene dei figli". A stento riesco a credere a ciò che leggo. I figli non hanno bisogno di essere semplicemente "gestiti". Mi viene da piangere. :(
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conogelato
"Per il bene dei figli". A stento riesco a credere a ciò che leggo. I figli non hanno bisogno di essere semplicemente "gestiti". Mi viene da piangere. :(
Quindi meglio che ognuno dei tre genitori viva per conto proprio con i figli sballottati qua e la?
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conogelato
"Per il bene dei figli". A stento riesco a credere a ciò che leggo. I figli non hanno bisogno di essere semplicemente "gestiti". Mi viene da piangere. :(
E fai bene a piangere se non riesci a vedere mai il bene e il buono in nulla!
dove sta scritto che i figli vengono "semplicemente gestiti"?
Dark ci ha parlato di un esempio di convivenza, di comunione e probabilmente, anzi sicuramente, anche di perdono e tu che fai? Butti via il bambino con l'acqua sporca perché non è il modello tuo!!
Le persone convivono al di là delle rotture e degli eventuali dissidi passati, nessuno dei bambini è stato allontanato dai proprio genitori e dal loro affetto, io ci vedo solo del bene e del buono, anche del ... ommamma cosa sto per dire... cristiano
Ma cosa cerchi tu?
Cosa hai che vedi e cerchi sempre e solo il male ovunque?
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restodelcarlino
Non entro nel merito, né do giudizi.
Solo una precisazione "cronologica": nel pliocene (e dintorni) era lo standard.
Quindi, piuttosto un "ritorno alle origini".
E alla tribù.
Laddove il concetto di "familia"non esisteva ancora per ovvie ragioni.
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Tribù, harem, ammucchiate, gruppi eterogenei.....
I figli hanno bisogno di punti di riferimento precisi. Hanno necessità di affetti stabili e duraturi, in grado di orientarli nel loro percorso di crescita. Tanti disagi giovanili derivano proprio dal caos che noi adulti creiamo intorno a loro.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Tribù, harem, ammucchiate, gruppi eterogenei.....
I figli hanno bisogno di punti di riferimento precisi. Hanno necessità di affetti stabili e duraturi, in grado di orientarli nel loro percorso di crescita. Tanti disagi giovanili derivano proprio dal caos che noi adulti creiamo intorno a loro.
Ma cosa c'entra la tribù con l'harem?!?
Ma che stai a di'?!
Prima dei concetto di "Familia"che è di natura romana e poi legato al cristianesimo, l'organizzazione e la gestione dei più piccoli era comune a tutto il gruppo di adulti.
Parole a vanvera, figuriamoci se mi sbatto ancora.
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conogelato
Tribù, harem, ammucchiate, gruppi eterogenei.....
I figli hanno bisogno di punti di riferimento precisi. Hanno necessità di affetti stabili e duraturi, in grado di orientarli nel loro percorso di crescita. Tanti disagi giovanili derivano proprio dal caos che noi adulti creiamo intorno a loro.
E quindi?
Nel caso della mia amica lei ha tre figli, uno dal primo matrimonio e due dal secondo. E in questo modo loro possono stare ognuno con entrambi i propri genitori senza la menata di doverli vedere a giorni alterni. Meglio di così cosa ci sarebbe?
Ti ripeto la domanda, a cui non hai risposto: meglio essere sballottati qua e là tra un genitore e l'altro o averli entrambi sotto lo stesso tetto?
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Ahhhhh.... Forse sara sicuramente più "comodo", ma che disastro educativo!!! Che confusione, che disorientamento, che nebbia nella personalità ancora in formazione dei ragazzi.
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conogelato
Ahhhhh.... Forse sara sicuramente più "comodo", ma che disastro educativo!!! Che confusione, che disorientamento, che nebbia nella personalità ancora in formazione dei ragazzi.
Non mi hai ancora detto quale sia quindi secondo te la soluzione migliore in casi come questo...
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I figli non hanno bisogno di iper-protezione. Di qualcuno che li porti a tennis, a pianoforte, alla festa dell'amico o altro. Hanno bisogno di sperimentare l'Amore anche nelle difficoltà e negli ostacoli che la Vita ci mette davanti.
"L’iper protezione dei genitori di oggi non aiuta i figli a crescere sicuri”. Ne è convinto Alberto Pellai, noto psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore dell’Università di Milano, che lunedì 28 ottobre alle ore 20.45 sarà a Casale Litta per l’incontro “Famiglia felice, come crescere figli sicuri dotati di autostima” rivolto a genitori, educatori e insegnanti.
https://www.varesenews.it/2019/10/fi...nitori/866749/
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Per aiutare i genitori a superare queste contraddizioni, proprie dei nostri tempi, Pellai propone il metodo Famiglia felice “che non significa proporre un’utopia in cui esistono solo sentimenti positivi – avverte – ma al contrario una dimensione reale, dove i genitori imparano a crescere i propri figli, che sono reali, all’interno di un principio di realtà fatto anche di tristezza, dolori e frustrazioni che non vanno negati, respinti o sminuiti come troppo spesso tendiamo a fare, ma affrontatati sostenendo i figli con sicurezza in tutte le emozioni. Altrimenti la crescita diventa confusa, caotica, iper eccitata”.
Emblematico in questo senso è “il tema della morte, evitato il più possibile ai bambini – racconta Pellai – dalla morte del criceto nascosta comprandone uno uguale o al funerale del parente cui si preferisce non far partecipare i bambini. Siamo la prima generazione di adulti priva di riti per piangere”, afferma Pellai.
“Stessa cosa avviene con le separazioni dei genitori – aggiunge – di cui i bimbi spesso restano all’oscuro fino a quando la mamma o il papà non escono di casa”.
Tutti aneddoti che tratteggiano la fragilità dei genitori di oggi, che hanno bisogno di recuperare quella “tranquilla autorevolezza responsabile”, che è tipica del mondo adulto e che in passato era coltivata nella rete reale della famiglia allargata per cui era l’intero villaggio a sostenere la crescita del bambino – racconta Pellai – nella realtà più frammentata che viviamo oggi l’interesse della vicina di casa, della zia o dell’amica alla crescita del figlio è percepita non come una risorsa ma come una minaccia o una critica”.
Di questo e delle piccole e grandi sfide educative che le mamme e i papà affrontano nelle diverse tappe dell’età evolutiva di un figlio, si parlerà nell’incontro con Alberto Pellai.
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conogelato
Per aiutare i genitori a superare queste contraddizioni, proprie dei nostri tempi, Pellai propone il metodo Famiglia felice “che non significa proporre un’utopia in cui esistono solo sentimenti positivi – avverte – ma al contrario una dimensione reale, dove i genitori imparano a crescere i propri figli, che sono reali, all’interno di un principio di realtà fatto anche di tristezza, dolori e frustrazioni che non vanno negati, respinti o sminuiti come troppo spesso tendiamo a fare, ma affrontatati sostenendo i figli con sicurezza in tutte le emozioni. Altrimenti la crescita diventa confusa, caotica, iper eccitata”.
Emblematico in questo senso è “il tema della morte, evitato il più possibile ai bambini – racconta Pellai – dalla morte del criceto nascosta comprandone uno uguale o al funerale del parente cui si preferisce non far partecipare i bambini. Siamo la prima generazione di adulti priva di riti per piangere”, afferma Pellai.
“Stessa cosa avviene con le separazioni dei genitori – aggiunge – di cui i bimbi spesso restano all’oscuro fino a quando la mamma o il papà non escono di casa”.
Tutti aneddoti che tratteggiano la fragilità dei genitori di oggi, che hanno bisogno di recuperare quella “tranquilla autorevolezza responsabile”, che è tipica del mondo adulto e che in passato era coltivata nella rete reale della famiglia allargata per cui era l’intero villaggio a sostenere la crescita del bambino – racconta Pellai – nella realtà più frammentata che viviamo oggi l’interesse della vicina di casa, della zia o dell’amica alla crescita del figlio è percepita non come una risorsa ma come una minaccia o una critica”.
Di questo e delle piccole e grandi sfide educative che le mamme e i papà affrontano nelle diverse tappe dell’età evolutiva di un figlio, si parlerà nell’incontro con Alberto Pellai.
Con questo non hai assolutamente risposto alla mia domanda. Siamo di fronte a due matrimoni finiti, con figli entrambi e con relativi ex mariti. Cosa proponi di meglio del fatto che vadano tutti e tre d'accordo e che crescano ed educhino i figli insieme?
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Ognuno nella sua casa, nel suo ambito, nel suo focolare domestico....
La promiscuità, il vivere addirittura con più ex può essere una cosa momentanea, dettata dalla necessità. Non può diventare un modus vivendi. Il diritto dei Figli viene prima di quello di noi adulti. Non abbiamo idea dei danni, della confusione e dei vuoti esistenziali che provochiamo nei ragazzi con le nostre "larghe" vedute.....
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conogelato
Ognuno nella sua casa, nel suo ambito, nel suo focolare domestico....
La promiscuità, il vivere addirittura con più ex può essere una cosa momentanea, dettata dalla necessità. Non può diventare un modus vivendi. Il diritto dei Figli viene prima di quello di noi adulti. Non abbiamo idea dei danni, della confusione e dei vuoti esistenziali che provochiamo nei ragazzi con le nostre "larghe" vedute.....
Punti di vista. Per me invece questa convivenza è la soluzione migliore. Purtroppo nella maggior parte dei casi non è praticabile,