Se in privato mi dici il tuo nome di Battesimo, potrei pregare volentieri per te.
Intanto grazie! :)
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Ti ringrazio per la tua generosa offerta, che esprime anche un carattere incline alla pietà.
Io credo di aver ricevuto da Dio già molti doni, connessi alla conoscenza della sua Parola.
Se la sofferenza che sopporto, legata all'insoddisfazione per la mia vita da un punto di vista umano e al fatto che sono circondato da un mondo deludente, per i comportamenti umani sbagliati, influenzati dai demoni, è necessaria per il piano salvifico di Dio, sarebbe sciocco chiedere di ridurre la sofferenza.
Se la sofferenza diventa insopportabile, io stesso sono in grado di pregare.
Potrebbe essere utile unire alle tue preghiere un'ulteriore preghiera di lode a Dio a mio nome, per tutto ciò che di buono ha fatto e continua a fare per l'umanità. Io, per la mia insoddisfazione e il mio conflitto con i demoni, che condanno in continuazione, non riesco a esprimere questa preghiera di lode, anche se questa che scrivo è già una testimonianza pubblica dell'apprezzamento di ciò che ha fatto e sta facendo Dio.
Questo apprezzamento dovrebbe essere ribadito ogni giorno privatamente, se possibile e se uno se la sente.
Io, al momento, non ho timore di essere indotto in tentazione dai demoni, come è il tuo caso, ma sono in conflitto con essi, come ti ho detto. Abbiamo necessità diverse.
Se vuoi unire una mia preghiera di lode a Dio, unendola alle tue, puoi farlo anche con il nome Arcobaleno, che certamente non è sconosciuto a Dio, come non è sconosciuto il tuo.
Va bene, recitiamo insieme questo Salmo....
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
Tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra. Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.
Salmo 138
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La preghiera quotidiana può trasformare gli errori in vittoria — Se qualcuno che ha una comunione quotidiana con Dio esce dal sentiero retto volontariamente, non per aver peccato, ma come conseguenza dall’aver distolto lo sguardo da Gesù, tuttavia il fatto che egli abbia fatto un errore, non lo rende meno caro al cuore di Dio, perché quando il credente prende coscienza della sua imperfezione, ritorna a fissare il suo sguardo su Gesù. Egli è consapevole di essere in comunione con il Salvatore. E quando si riprende dal suo errore, non camminerà più di malumore, lamentandosi di Dio, ma trasformerà l’errore in una vittoria. Egli imparerà una lezione dagli insegnamenti del Maestro e farà più attenzione, per non essere ingannato nuovamente. — Review and Herald, May 12, 1896
Cristo è l’intercessore tra noi e Dio - Sì, Cristo è diventato il canale della preghiera tra l’uomo e Dio. Egli è diventato anche il canale di benedizione tra Dio e l’uomo. Ha unito la divinità con l’umanità. Gli uomini dovrebbero cooperare con Lui per la salvezza delle loro anime e fare perseveranti e ferventi sforzi per salvare coloro che stanno per morire. — Testimonies for the Church, vol. 8, 178
Come il Sommo sacerdote spargeva il sangue caldo sul propiziatorio, mentre l’incenso profumato come nuvola saliva a Dio, allo stesso modo mentre noi confessiamo i nostri peccati e imploriamo l’efficacia dell’espiazione del sangue di Cristo, le nostre preghiere fragranti ascendono al cielo, insieme ai meriti del nostro Salvatore. Nonostante la nostra indegnità, non dobbiamo dimenticare che c’è un Dio che può togliere i peccati e che è disposto e desideroso di salvare il peccatore. Con il Suo sangue ha pagato il prezzo per tutti i malfattori. Ogni peccato che è stato riconosciuto davanti a Dio con cuore contrito, Lui lo rimuoverà. L’Eterno dice: - Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. - (Isaia 1:18) — Review and Herald, September 29, 1896
La preghiera non ha alcun valore, se nel cuore c’è iniquità — "La grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente." (Tito 2:11,12) Cristo dice: "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli." (Matteo 4:48) A cosa servono le vostre preghiere, se nel vostro cuore alberga l’iniquità? A meno che facciate un profondo cambiamento e accettiate i rimproveri del Signore, altrimenti anche voi vi stancherete del rimprovero e come fecero gli Israeliti, apostaterete. Alcuni di voi riconoscono il rimprovero, ma non lo accettano col cuore. Continuano come prima e sono meno suscettibili all’influsso dello Spirito di Dio, diventando sempre più ciechi, senza autocontrollo, senza saggezza, senza forza, senza zelo, senza l’esercizio spirituale, e se non si convertono, perderanno completamente la loro unione con Dio. Quando sono arrivati i rimproveri, non hanno fatto un cambiamento decisivo nella propria vita, perché non hanno visto i propri difetti di carattere e il grande contrasto tra la loro vita e la vita di Cristo. Era loro abitudine mettersi in una posizione, dove non avrebbero perso completamente la fiducia dei loro fratelli. — Testimonies for the Church, vol. 4, 332
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La preghiera non rimpiazza il posto dell’obbedienza — Dio ha legato le sue promesse a condizioni e doveri ben precisi, che la preghiera non può assolutamente sostituire: «Se voi mi amate», conclude Cristo, «osserverete i miei comandamenti... Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui.» Giovanni 14:15,21. Chi presenta le sue suppliche a Dio appellandosi alle sue promesse, senza adempiere le condizioni relative, non fa che insultare Geova. Invoca il nome di Cristo quale autorità e garante dell’adempimento delle sue promesse, ma non fa niente che dimostri vera fede in Cristo e amore per lui! Molti si giocano la possibilità di essere accettati dal Padre. Occorre che esaminiamo con cura su quali basi si fonda la fede, con cui ci avviciniamo a Dio. Se siamo disobbedienti, presentiamo, per così dire, al Signore una cambiale da pagare, senza che abbiamo assolto le condizioni, che la renderebbero esigibile. Ricordiamo a Dio le sue promesse, chiedendogli di adempierle, ma se lo facesse, disonorerebbe il proprio nome! La sua promessa è: «Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.» Giovanni 15:7. E Giovanni dichiara: «E da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: - Io l’ho conosciuto -, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, l’amor di Dio è in lui veramente compiuto» 1 Giovanni 2:3-5. — Christ’s Object Lessons,143,144
Dobbiamo credere che Dio ci ascolti e poi vivere le nostre preghiere. — I giovani e i bambini possono rivolgersi a Gesù, affidandogli le loro preoccupazioni e le loro incertezze, confidando nel fatto che lui prenderà in considerazione le loro richieste e offrirà loro ciò di cui hanno bisogno. Siate sinceri e decisi. Credete alle promesse di Dio, senza dubitare. Non pensate di dover provare emozioni particolari, perché il Signore vi possa rispondere. Non restringete il suo campo d’azione, quando presentate le vostre richieste. Fidatevi, piuttosto, della sua parola e lasciate che sia lui a occuparsi della situazione. Siate certi che ascolterà le vostre preghiere. Egli vi risponderà nei momenti e nei modi che riterrà più opportuni. Esprimete le vostre preghiere, siate umili e proseguite con perseveranza. — Messages to Young People, 123
Pregate per la grazia e resisterete alla tentazione — Nella vita quotidiana s’incontrano varie sorprese, delusioni e tentazioni. Cosa dice la Parola a questo proposito? “Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. . . Uno dovrebbe piuttosto aggrapparsi alla mia forza, per fare pace con me, sì, per fare pace con me.” Guardate a Gesù in ogni momento e in ogni luogo, offrendo una preghiera silenziosa con sincerità di cuore, affinché possiate imparare come fare la Sua volontà. Nel momento in cui il nemico vi tenta, lo Spirito Santo interviene in vostra difesa. Quando perdiamo la pazienza, l’autocontrollo o siamo in procinto di cedere, è il momento di chiedere soccorso divino, pregando: “Aiutami, o Dio, a resistere alla tentazione; togli dal mio cuore ogni amarezza e il male. Dammi la Tua mansuetudine, la Tua umiltà, la Tua longanimità e il Tuo amore. Non permettere che io disonori il mio Redentore, a motivo di mia moglie, dei miei figli e dei miei fratelli e sorelle nella fede. Aiutami a essere gentile, pietoso, misericordioso; insegnami a perdonare. Insegnami a testimoniare il carattere di Cristo agli altri.” — Adventist Home, 214, 215
Conosciamo bene i pericoli e le tentazioni che affliggono i giovani attualmente, e non sono pochi ... Viviamo in un’epoca in cui, per resistere al male, è necessario essere costantemente vigilanti, mediante la preghiera. La preziosa Parola di Dio è la norma per i giovani, che vogliono essere fedeli al Re del cielo. Aiutateli nello studio delle Scritture. Fate in modo che s’impegnino a imparare dei testi a memoria, al fine di acquisire una conoscenza di ciò che il Signore ha detto. Quando si trovano nella prova, aprano la Parola di Dio davanti a loro e imparino a cercare il Signore con cuore umile, con fede, per acquisire saggezza, per ricevere forza e trovare la strada sulla quale devono camminare. — The Youth’s Instructor, August 3, 1887
Istruite i nostri giovani a lottare contro ogni abitudine, che possa allontanare l’anima dal dovere e dalla devozione. Essi devono stabilire delle ore di preghiera, senza trascurarle. Se smettono di lottare contro le cattive abitudini, che avevano prima di conoscere Cristo, molto presto saranno vittime degli inganni satanici. Ma se si armano con la Parola di Dio, se la custodiscono nel cuore e nella mente, allora usciranno indenni da tutti gli assalti dei nemici di Dio o dell’uomo. — My Life Today, 3l5
Io, negli scatti d'ira o quando sto per perdere la pazienza, invoco sempre automaticamente la Beata Vergine. E ne ricavo pace.
Te che rapporto hai con la Madre di Dio, amico Arcobaleno?
Attualmente nessuno. Da ragazzino la pregai per un nodulo che mi era comparso sotto il capezzolo sinistro. La pregai molto, per un tempo non troppo lungo, e ottenni la guarigione. All'epoca temevo molto gli interventi chirurgici.
Ora, in caso di necessità, mi rivolgo direttamente a Dio.
Comunque, io la ritengo reincarnata. Non so se ci sia una parte di noi che ha vita celeste. Se così non fosse, o le sue apparizioni sono false o non si è ancora reincarnata, cosa poco probabile, perché è previsto che sia guidata verso la verità dal Cristo del secondo avvento. E io questo ritengo di averlo già fatto, ottenendo ciò che ho ottenuto dai capi religiosi: essere rinnegato.
Fatta la grazia....gabbato lo santo: ho capito :D
No, non hai capito. Grazie alle conoscenze successive alle quali ho avuto la possibilità di accedere, il mio culto è cambiato.
Mentre invece il tuo culto, quello dei Papi santi subito e degli altri capi religiosi è rimasto invariato, nonostante vi sia stata fornita abbondante conoscenza. Chi è in errore? Gli inviati divini, che portano novità, i profeti, che non portano profezie tranquillizzanti o chi non ascolta la Parola di Dio, successiva a quella ricevuta in gioventù?
Nelle mie discussioni la risposta divina a questa domanda è chiarissima. I rinnegatori degli inviati divini e, peggio, chi li condanna, li perseguita e addirittura li uccide è detestato da Dio e non può che ricevere ricompense simili a quelle ricevute dagli ebrei fino ai giorni nostri. No alle cariatidi della fede!
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Il Signore sa quello che ci conviene — L’uomo è peccatore e anche se le sue richieste provengono da un cuore sincero, non sempre sono positive per se stesso o per glorificare Dio. Tuttavia, il Signore ascolta ogni preghiera, anche se non tutte ricevono una risposta immediata. Egli ci elargisce le cose che sono per il nostro bene, le cose che lo glorificano. Se potessimo apprezzare il piano di Dio, quando ci invia le sue benedizioni, vedremmo chiaramente che Lui sa ciò che è bene per noi e che le nostre preghiere ottengono risposta. Non ci darebbe mai qualcosa di pregiudizievole o che non sarebbe bene per noi, ma la benedizione di cui abbiamo bisogno. Anche se non riceviamo una risposta immediata alle nostre preghiere, dobbiamo avere una fede viva e non permettere che lo sconforto la ostacoli, perché questo ci separa da Dio. Se la nostra fede vacilla, non otterremo nulla da Lui. La nostra fiducia in Dio deve essere ferma, e quando avremo bisogno della sua benedizione, essa cadrà su di noi come la pioggia. — Testimonies for the Church, vol. 1, 120, 121
Ferventi e perseveranti nella preghiera — Dio non dice: - Chiedete una volta e riceverete. - Anzi, ci invita a chiedere e a perseverare instancabilmente nella preghiera. La persistenza nell’orazione induce il supplicante ad un fervore più intenso ed accresce in lui il desiderio di ricevere quello che chiede. Alla tomba di Lazzaro Gesù disse a Marta: «Se credi, tu vedrai la gloria di Dio.» Giovanni 11:40. Purtroppo molti hanno una fede morta, che gli impedisce di vedere la potenza divina. La loro debolezza è il risultato dell’incredulità. Preferiscono confidare più nelle proprie capacità che nell’aiuto di Dio, vogliono essere in prima persona gli artefici del proprio destino, fanno piani e riflettono molto, ma pregano poco e nutrono ben poca fiducia in Dio. S’illudono di avere fede, ma è solo l’impulso di un momento. Non rendendosi conto del proprio bisogno né della disponibilità di Dio a dare quel che chiedono, non perseverano nel presentare le loro suppliche al Signore. Le nostre preghiere devono essere ardenti e perseveranti, come quella dell’amico della parabola, che in piena notte andò a chiedere del pane in prestito. Quanto maggiore sarà il fervore e la costanza con cui preghiamo, tanto più intima diverrà la nostra comunione spirituale con Cristo. Cresceranno le benedizioni, perché è cresciuta la nostra fede. Il nostro compito è quello di pregare, credere, vegliare. Vegliate e orate e collaborate con colui che esaudisce le nostre preghiere, e tenete presente che «noi siamo collaboratori di Dio.» 1 Corinti 3:9
La Preghiera sincera ha un grande valore — La preghiera che sgorga da un cuore sincero e credente è la preghiera più efficace e attiva, e può molto. Dio non sempre risponde alle nostre preghiere come ci aspettiamo, perché noi non chiediamo quello che più ci conviene; tuttavia, nel suo infinito amore e saggezza, il Signore ci dà quello che più necessitiamo. — Testimonies for the Church, vol. 4, 531
Non lasciamo la mano di Dio — Chiesi all’angelo perché non ci fosse più fede e potenza in Israele. Egli mi rispose: - Avete lasciato troppo presto il braccio del Signore. Portate le vostre richieste al trono e attendete con fede. Le promesse sono sicure. Credete di ricevere le cose che chiedete e le otterrete. Poi mi fu indicato l’esempio di Elia. Il profeta era soggetto alle nostre stesse passioni, ma non smise di pregare. La sua fede resistette al di là delle difficoltà. Sette volte pregò il Signore e alla fine vide la nuvola. Capii che avevamo dubitato delle promesse sicure e afflitto il Salvatore con la nostra mancanza di fede. L’angelo disse: - Indossa l’armatura e soprattutto prendi lo scudo della fede, perché esso ti proteggerà il cuore e la vita stessa dalle frecce infuocate del male. - Se il nemico può riuscire a distogliere da Gesù gli sguardi degli scoraggiati e focalizzarli verso loro stessi e la propria indegnità, invece di contemplare i meriti del Salvatore, il suo amore e la sua grande misericordia, si impadronirà dello scudo della fede e raggiungerà i suoi obiettivi, ed essi saranno esposti a forti tentazioni. I più deboli devono quindi rivolgersi a Gesù e credere in lui, così potranno esercitare la loro fede. — Early Writings 73
Talvolta Arcobaleno, gli uomini fanno accurate predizioni basate sulla loro propria interpretazione di esistenti tendenze e circostanze, ma spesso le loro predizioni sono errate. Questo avviene perché l’evidenza disponibile è indebitamente valutata o non è sufficiente per fare una fidata predizione. In contrasto, le profezie bibliche provengono da una fonte infallibile. L’apostolo Pietro scrisse: “Nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo Spirito Santo”.
2 Pietro, 1:20, 21.
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Preghiera e vigilanza costanti — Quando con fervore e intensità il credente esprime una preghiera a Dio - Gesù Cristo è l’unico nome sotto il cielo, mediante il quale possiamo essere salvati -, in questa intensità e fervore c’è la promessa di Dio, che ci assicura che Lui sta per rispondere alla nostra preghiera molto più abbondantemente di quello che chiediamo o comprendiamo. Non dobbiamo solo pregare nel nome di Gesù, ma chiedere pure l’intervento dello Spirito Santo. Questo spiega il passaggio biblico, che dice che lo Spirito intercede per i santi con sospiri ineffabili. Le petizioni devono essere offerte con fede fervente per giungere al propiziatorio. Persistiamo instancabilmente nella preghiera. Il Signore non dice: - Pregate una volta, e io vi risponderò. - La Sua parola è: - Pregate, siate costanti nella preghiera, credendo che riceverete quello che avete chiesto, ed io vi risponderò. — The Gospel Herald, May 28, 1902
Pregare con fervore e sincerità — Abbiamo bisogno di pregare: preghiera diligentissima, ferventissima, agonizzante; una preghiera come quella che offrì Davide, quando esclamò: - Come la cerva anela ai rivi delle acque, così l’anima mia anela a te, o DIO! - (Salmo 42:1)
“Ecco, io desidero ardentemente i tuoi comandamenti; vivificami nella tua giustizia.” (Salmo 119:40) “Io desidero ardentemente la tua salvezza, o Eterno, e la tua legge è la mia gioia.” (Salmo 119:174) “L’anima mia anela e si strugge per i cortili dell’Eterno; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente.” (Salmo 84:2) “L’anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi decreti in ogni tempo.” (Salmo 119:20)
Questo è lo spirito della preghiera nella lotta, come lo aveva il Re salmista.
Daniele, quando pregava, non esaltava se stesso o rivendicava qualsiasi bontà. “O Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, presta attenzione e opera. Non indugiare, per amor di te stesso, o mio DIO, perché il tuo nome è invocato sulla tua città e sul tuo popolo.” (Daniele 9:19)
Questo è ciò che Giacomo chiama la preghiera efficace e fervente. Di Cristo è stato detto: “Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue, che cadevano a terra.” (Luca 22:44) Quale contrasto vi è tra la preghiera d’intercessione della Maestà del cielo e le deboli e tiepide preghiere, che spesso si offrono a Dio! La preghiera di molti è contenuta in poche parole, mentre pochi hanno un desiderio sincero, fervente e affettuoso per Dio. — Testimonies for the Church, vol. 4, 534
Non è necessario esaurirsi in preghiera e lacrime — Ci sono molte anime che lottano per raggiungere grandi vittorie e benedizioni speciali, per poter compiere grandi cose. Per raggiungere i loro propositi, credono che sia necessario esaurirsi in preghiere e lacrime. Quando queste persone studiano le Scritture con preghiera, per conoscere la volontà di Dio, e poi la compiono con tutto il cuore, senza nessuna riserva o autoindulgenza, allora troveranno la pace. Le loro angosce, le loro lacrime e le loro lotte non gli arrecano la pace, che desiderano. Essi devono rinunciare completamente alla loro personalità. Devono fare quello che gli si presenta, appropriandosi dell’abbondante grazia di Dio, che è stata promessa a tutti quelli che pregano con fede. — Testimonies for the Church, vol. 9, 165
Che bellezza, Arcobaleno: grazie! :)
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Lottare in preghiera come Giacobbe — Siate ferventi e sinceri. La preghiera fervente è molto efficace. Come Giacobbe, lottate in preghiera. Agonizzate. Nel giardino del Getsemani, Gesù sudò grandi gocce di sangue, ma anche voi dovete sforzarvi. Non uscite dalla vostra cameretta, finché non sentite di aver ricevuto la forza divina; poi vegliate e mentre vegliate, pregate, potrete così dominare i peccati che vi assediano e la grazia di Dio potrà manifestarsi in voi, e lo sarà (manifesta). — Testimonies for the Church, vol. 1, 158
Giacobbe vinse perché fu deciso e fermo. La sua esperienza dimostra l’efficacia di una preghiera costante. Oggi dobbiamo imparare a pregare con perseveranza, per ottenere l’esaudimento e sviluppare una fede che non ammette cedimenti. Le più grandi vittorie riportate dalla chiesa del Cristo o dai singoli cristiani, non sono ottenute grazie all’abilità e all’educazione, alla ricchezza o all’appoggio umano, ma attraverso una preghiera personale, a tu per tu con Dio, animata da una fede appassionata e tenace, capace di afferrare il potente braccio di Dio. Coloro che non vogliono abbandonare ogni loro errore e non ricercano seriamente le benedizioni di Dio, non le otterranno, mentre tutti coloro che, come Giacobbe, si affideranno alle promesse divine e saranno perseveranti e sinceri, avranno lo stesso successo. “E Dio non farà giustizia ai suoi eletti, che giorno e notte gridano a Lui, e sarà egli tardo per loro? Io vi dico che farà loro prontamente giustizia.” (Luca 18:7,8) — Patriarchs and Prophets, 203
Pregare senza mai cessare — Nella nostra crescita spirituale, dobbiamo essere costanti nella preghiera e chiedere aiuto al trono della grazia. Quelli che vogliono chiamarsi cristiani, devono andare a Lui con fervore e umiltà, supplicando il suo aiuto. Il Salvatore ci ha raccomandato di pregare incessantemente. Il cristiano non può stare tutto il tempo in ginocchio a pregare, tuttavia i suoi pensieri e desideri possono essere rivolti verso l’alto. Se parlassimo meno e pregassimo di più la fiducia in se stessi scomparirebbe. — Sons and Daughters of God, 99
Ogni respiro dovrebbe essere una preghiera — Molti sono vittime della tentazione perché non hanno lo sguardo fisso su Gesù. Quando il nostro legame con Dio si interrompe, restiamo senza difese. Non sono le vostre buone intenzioni o i vostri proponimenti che vi permetteranno di resistere al male. Dovete essere uomini e donne di preghiera. Le vostre richieste non devono essere deboli od occasionali, ma profonde, perseveranti e costanti. Non sempre è necessario inginocchiarsi per pregare. Sviluppate l’abitudine di pregare con il Salvatore quando siete soli, quando camminate e quando svolgete le vostre attività quotidiane. Dal vostro cuore può salire una richiesta silenziosa per la conoscenza, la saggezza e la forza di cui avete bisogno. Ogni vostro respiro sia una preghiera. — Ministry of Healing, 510, 511
Pregate con fede incrollabile — Pregate, sì pregate sempre con fede incrollabile e con fiducia. L’Angelo del patto, il nostro Signore Gesù Cristo, è il Mediatore che assicura l’accettazione delle preghiere dei Suoi credenti. — Testimonies for the Church, vol. 8, 179
Con coraggio presentiamoci a Dio in preghiera — Perché non preghiamo come chi ha una coscienza pulita? Perché non ci accostiamo al trono della grazia con umiltà e con santo coraggio, alzando le nostre mani senza ira né dubbio? Non inginocchiamoci, coprendo il nostro volto, come se avessimo qualcosa da nascondere; anzi, alziamo lo sguardo verso il santuario celeste, dove Cristo, il nostro Mediatore, sta davanti al padre, per offrire come incenso profumato le nostre preghiere, mescolate ai Suoi meriti e alla sua giustizia immacolata! Il Signore c’invita ad andare, a chiedere, a cercare, a pregare; Lui ci assicura che non sarà invano. Gesù dice: - Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. - (Matteo 7:7,8) — Counsels to Parents, Teachers, and Students, 241, 242
Le preghiere ferventi ascendono come incenso profumato — Molti hanno sopportato volontariamente fatiche e privazioni e hanno pregato per il successo della causa. I loro doni e sacrifici esprimono la gratitudine e la lode a Colui che li ha chiamati dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce. Nessun incenso più fragrante può ascendere al cielo. Le loro preghiere e le loro offerte restano come un memoriale davanti a Dio. — Selected Messages, book 2, 2l2
Alle estremità dell’arca c’erano due cherubini, in piedi, con le ali distese, che arrivavano a toccarsi proprio sopra la testa di Gesù, che stava in piedi davanti al propiziatorio. I loro visi erano rivolti l’uno verso l’altro, con lo sguardo diretto verso l’arca. Essi rappresentano tutti gli angeli, che considerano con interesse la legge di Dio. Tra i cherubini c’era un turibolo d’oro e, mentre le preghiere dei santi, offerte con fede, salivano a Gesù ed egli le presentava al Padre, una nuvola profumata d’incenso saliva con volute di fumo dai colori bellissimi. Sopra al luogo in cui stava Gesù, davanti all’arca, c’era una luce così brillante che non potevo guardarla, assomigliava al trono di Dio. Mentre l’incenso saliva al Padre, questo alone di gloria scendeva verso Gesù dal trono e poi giungeva fino a coloro, le cui preghiere erano salite come un profumo di odore gradevole. Una grande luce circondò completamente Cristo e si diffuse sul propiziatorio, questo bagliore glorioso riempì il tempio. Non riuscii a guardare a lungo quello scenario incredibile; nessuna lingua al mondo poteva descriverlo. Ne fui sopraffatta e mi allontanai da quella scena di gloria e di maestà. — Early Writings 252
Prego con la liturgia delle ore, prego facendo jogging o pedalando. Talvolta anche mentre guido, però forse non dovrei farlo, che dici? Bisognerebbe stare concentrati solo sulla strada, al volante. Boh, non so. Aiutami.
Doppio. Vedi sotto.
Di certo mentre si guida si deve essere concentrati sulla strada, perché basta distrarsi un attimo e l'incidente è dietro l'angolo. C'è rischio anche a guardare per riconoscere un negozio o il nome di una via o il numero di un caseggiato.
Pregare, però, non dovrebbe distrarre lo sguardo dalla strada, che è la cosa più rischiosa.
Quando ho seguito corsi di recitazione, mi è capitato di ripassare mentalmente la parte assegnatami per una recita mentre guidavo e la cosa non mi distraeva dal guardare la strada.
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Dobbiamo imitare l’esempio di Cristo, quando pregava insistentemente — La forza di Cristo proveniva dalla preghiera. Prese su di sé l’umanità, portò le nostre infermità e divenne peccato per noi. Egli spesso si rifugiava nei boschi o sulla montagna, per rimanere da solo con il Padre. Con intenso fervore, rivolgeva le sue suppliche e poneva tutta la forza della sua anima nell’afferrare la mano dell’Infinito. Quando affrontava nuove prove, Gesù si allontanava e si rifugiava in solitudine sulle montagne, per passare intere notti in preghiera col Padre celeste. Cristo è il nostro esempio in tutte le cose; se imitiamo il suo esempio di preghiera fervente e insistente, al fine di ricevere la forza, nel nome di Colui che mai si arrese davanti alle tentazioni di Satana, e resistere alle astute astuzie del nemico, non saremo mai vinti. — The Youth’s Instructor, April 1, 1873
Perseverando nelle preghiere, ci prepariamo per compiere i doveri quotidiani — Coloro che cercano Dio e gli espongono le loro richieste, invocando il Suo aiuto, non lo faranno invano; ma Dio, tuo Padre, vede anche ciò che è nascosto e ti ricompenserà. (Matteo 6:4) Quando Cristo diventa nostro Amico, ci sentiamo circondati dalla potenza del mondo invisibile. Contemplando Gesù, diventeremo sempre più simili a lui. Saremo trasformati e il nostro carattere si addolcirà. Sì affinerà e si nobiliterà in vista del Regno di Dio. La nostra profonda relazione con il Salvatore svilupperà la purezza, il fervore, la spiritualità e migliorerà la nostra capacità di comprensione, tramite la preghiera. Riceveremo così un’educazione divina, che si manifesterà in una vita consacrata e attiva. Chi si rivolge a Dio per invocare il Suo aiuto, il Suo sostegno e la Sua forza, mediante la preghiera quotidiana e sincera, avrà nobili aspirazioni e una percezione più chiara del proprio dovere. Sarà animato da motivazioni elevate e da un profondo desiderio di giustizia. Coltivando un rapporto costante con Dio, potremo trasmettere agli altri la pace e la serenità, che regnano in noi. La forza ottenuta mediante la preghiera rivolta a Dio e lo sforzo assiduo, con cui si educa la mente alla riflessione, ci preparano ad adempiere i doveri quotidiani e a conservare la serenità in ogni circostanza. — Thoughts From the Mount of Blessing 85
Nulla ci deve sviare dallo studio della Parola e dalla preghiera — Nulla, per quanto possa essere amabile, per quanto possa assorbire i nostri affetti, ci deve sviare dallo studio della Parola di Dio e dalla preghiera sincera. Vegliate in preghiera. Vivete le vostre richieste. — Testimonies for the Church, vol. 8, 53
La preghiera come prova della nostra fiducia in Dio — Il Signore dice: - Invocami nel giorno della sventura. - (Salmo 50: 15) Egli c’invita a presentargli le nostre preoccupazioni e necessità e a essere costanti nella preghiera. Non appena sorgono difficoltà, eleviamo le nostre suppliche sincere e ferventi! Le nostre preghiere importune dimostreranno la nostra piena fiducia in Dio. Il senso del nostro bisogno ci indurrà a pregare ardentemente e il Padre celeste sarà mosso a compassione dalle nostre suppliche. — Christ’s Object Lessons, 172
Dio non ci lascia a mani vuote — Quando le tentazioni e le difficoltà ci assalgono, rivolgiamoci a Dio per lottare con Lui in preghiera. Egli non ci permetterà di andare via a mani vuote, ma ci darà la grazia e la forza, per superare la prova e spezzare il potere del nemico. — Early Writings, 46
La preghiera, senza la fede viva, non ottiene nulla — La fede non è un sentimento. “Or, la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.” (Ebrei 11:1) La vera fede non è in alcun modo alleata alla presunzione. Solo chi ha la vera fede è protetto contro la presunzione. La presunzione è la contraffazione della vera fede, per mano di Satana. La fede si afferra alle promesse di Dio e porta frutto di obbedienza. Anche la presunzione si attiene alle promesse, ma le usa come fece Satana, per giustificare la sua trasgressione. La fede avrebbe indotto i nostri progenitori a confidare nell’amore di Dio e a ubbidire ai suoi comandamenti. Purtroppo, però, la presunzione li ha spinti a trasgredire la Sua legge, credendo che il Suo grande amore li avrebbe salvati dalle conseguenze del loro peccato. Non è la fede che pretende il favore del Cielo, senza rispettare le condizioni per le quali la misericordia è concessa. La fede vera ha il suo fondamento nelle promesse e nelle disposizioni delle Sacre Scritture. Parlare di religione in modo casuale, pregare senza anima e senza fede viva, non ha alcun valore. Una fede nominale in Cristo, che lo accetta semplicemente come Salvatore del mondo, non può mai portare guarigione all’anima. La fede che salva non è un semplice riconoscimento intellettuale della verità. Colui che aspetta di avere una conoscenza completa, prima di esercitare la fede, non può ricevere la benedizione di Dio. Non è sufficiente credere in Cristo, dobbiamo avere fede in Lui. L’unica fede che ci beneficerà è quella che lo accetta come personale Salvatore, che si appropria dei Suoi meriti. Molti considerano la fede come un’opinione. Invece, la fede salvifica è una transazione, un compromesso, per i quali chi accetta Cristo si unisce a Dio in un patto. La fede vera è vita. Una fede viva significa un aumento di vigore, una fiducia implicita, per la quale l’anima diventa una forza vincente. — Gospel Workers 260, 261
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La preghiera prevarrà contro Satana — La preghiera fatta con fede è la grande forza del cristiano ed essa sicuramente prevarrà contro Satana. E' proprio per questa ragione che lui insinua che non abbiamo bisogno di pregare. Satana detesta con tutte le sue forze il nome di Gesù, nostro Avvocato. Quando andiamo a Lui con sincerità di cuore per cercare aiuto, Satana è in allarme. Quando trascuriamo la preghiera, agiamo in accordo coi suoi propositi, perché in questo mondo i suoi prodigi bugiardi vengono recepiti più facilmente. — Testimonies for the Church, vol. 1, 296
La preghiera porta a grandi vittorie — Le più grandi vittorie ottenute per la causa di Dio, non sono il risultato delle nostre argomentazioni, del nostro operato, della nostra influenza o dell’abbondanza dei mezzi, bensì si ottengono con la comunione con Dio e quando con fede fervente e agonizzante gli uomini si afferrano al Suo possente braccio. — Gospel Workers 259
La forza e la grazia possono essere trovati nella preghiera. L’amore sincero è il principio dominante del cuore. — The Adventist Home, 127
Dedicate la vostra mente alle cose spirituali. Evitate che la vostra mente si dilunghi sui vostri problemi. Coltivate uno spirito allegro e contento. Si parla troppo spesso di cose di poca importanza, dalle quali è impossibile attingere forza spirituale. Se le forze spese nella conversazione fossero impegnate nella preghiera, si riceverebbe forza spirituale e si loderebbe Dio nel proprio cuore. — Testimonies for the Church, vol. 2, 434, 435
La più grande benedizione che Dio può concedere all’uomo è lo spirito della preghiera fervente. Tutto il cielo è aperto davanti a colui che prega. Gli ambasciatori di Cristo avranno il potere di avvicinare le persone, dopo che si sono presentate davanti a Dio e lo hanno supplicato ferventemente. — Review and Herald, October 20, 1896
La preghiera ci dà forza — La forza, che riceviamo quando preghiamo e ci rivolgiamo a Dio, ci mette in condizione di svolgere i nostri doveri quotidiani. Le tentazioni a cui siamo esposti, giorno dopo giorno, fanno della preghiera una necessità. Se, attraverso la fede, desideriamo essere protetti dalla potenza divina, dobbiamo esprimere i desideri del nostro spirito con preghiere continue e silenziose. Quando siamo circondati da influssi, che tendono ad allontanarci da Dio, non dobbiamo mai stancarci di chiedergli aiuto e forza. Diversamente, non riusciremo mai a vincere il nostro orgoglio e a contrastare la tentazione di soddisfare quei piaceri, che ci allontanano dal Salvatore. La conoscenza della verità, che ha il potere di santificare la nostra vita, ci permetterà di individuare le passioni, che potrebbero avere il sopravvento. A causa di queste passioni, i nervi devono essere saldi e tutte le energie utilizzate per resistere a Satana e riportare la vittoria, grazie ai meriti del Cristo. — Messages to Young People, 248
Il potere divino sarà dato a coloro che lo desiderano — Si deve possedere un senso profondo e costante delle cose eterne e quell’amore per l’umanità, che Cristo ha dimostrato nella Sua vita. Una stretta relazione con il cielo darà il tono giusto alla vostra fedeltà e costituirà il fondamento del vostro successo. Il vostro sentimento di dipendenza deve condurvi alla preghiera e il senso del dovere deve richiamarvi allo sforzo. La preghiera e lo sforzo, lo sforzo e la preghiera dovrebbero avere la priorità nella vostra vita. Si deve pregare come se l’efficienza e la lode fossero un atto dovuto a Dio, e lavorare come se fosse un dovere puramente vostro. Se volete il potere, si può ottenere, poiché Lui sta aspettando che lo usiate; dovete solo credere in Dio, credere nella sua Parola, agire con fede e le benedizioni arriveranno. — Testimonies for the Church, vol. 4, 538, 539
Anche una breve preghiera può portare potere spirituale — Nehemia disse: “Dentro di me rivolsi una preghiera al Dio del cielo.” E in questa corta preghiera ottenne dal Re dei re quella forza, che poteva conquistare i cuori. Pregare come pregò Nehemia nel momento del bisogno è una possibilità offerta al cristiano in ogni circostanza. Voi che siete impegnati nelle intense attività della vita, che siete sommersi dalle difficoltà, rivolgete le vostre richieste al Signore, per essere guidati da Lui. Voi, che per terra e per mare siete minacciati da tante incognite, affidatevi a Colui che può offrirvi la Sua protezione. — Prophets and Kings, 631
Sembra fotocopiato dalle prime parole del nuovo Pontefice....
"Non abbiate paura, il Male non prevarrà, Gesù Cristo è con noi!"
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La preghiera concede potere da Dio — La potenza di Dio scenderà sull’uomo, come risposta alla preghiera della fede. —Testimonies for the Church, vol. 4, 402
La forza per affrontare le tentazioni di Satana — Satana tenta i giovani in mille modi. Si diverte a giocare con la loro vita e fa tutto il possibile per riuscire a ingannarli e trascinarli verso la rovina. Ma Dio non li lascia lottare da soli contro il tentatore. L’Onnipotente è dalla loro parte. Colui che venne nel mondo nelle vesti di un uomo, che incontrò Satana e lo sconfisse, è molto più forte del nostro avversario. Egli riuscì a resistere a quelle tentazioni, che oggi insidiano i giovani. È il nostro fratello maggiore e prova un affetto profondo e sincero nei nostri confronti. Si prende costantemente cura di noi ed è felice, quando ci impegniamo a fare la sua volontà. Arricchisce le nostre preghiere con l’incenso della sua giustizia e le offre a Dio, come un sacrificio profumato. Grazie alla sua potenza, possiamo combattere le difficoltà come veri soldati e siamo in grado di raggiungere il traguardo che ci sta davanti. Il sacrificio del Calvario costituisce la garanzia della nostra vittoria. — Messages to Young People, 95, 96
Le nostre preghiere raggiungono il trono di Dio — Con le vostre ferventi preghiere di fede è possibile smuovere il braccio che muove il mondo. È possibile insegnare ai vostri figli a pregare con efficacia, in ginocchio al vostro fianco. Elevate le vostre preghiere al trono di Dio: “Perdona, o Eterno, il tuo popolo e non dare la tua eredità al vituperio o a essere dominata dalle nazioni. Perché si direbbe fra i popoli: Dov’è il loro DIO?” (Gioele 2:17) Dio è all’opera. Lui fa cose meravigliose, e benché dimori nei luoghi altissimi, la preghiera può raggiungere il Suo trono. Lui pone e dispone, Lui, che può fare cose meravigliose, considererà la preghiera sincera della fede, fatta dal più umile dei Suoi figli. — Review and Herald, April 23, 1889
Le nostre voci arrivano agli orecchi di Dio — Le parole dette a Gesù al Giordano: “Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto”, si riferiscono a tutta l’umanità. Dio ha parlato a Gesù come al nostro rappresentante. Nonostante i nostri peccati e le nostre debolezze, non siamo messi da parte come fossimo esseri inutili.
A lode della gloria della Sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. (Efesini 1:6) La gloria che riposava sul Cristo è un pegno dell’amore di Dio per noi. Essa testimonia la potenza della preghiera e dimostra come la voce umana possa arrivare fino a Dio ed essere ascoltata in cielo. A causa del peccato, la terra è stata divisa dal cielo e separata dalla comunione con il Signore, ma Gesù l’ha ricollegata nuovamente con la sfera della gloria. Il suo amore ha abbracciato l’uomo e ha raggiunto i cieli altissimi. La luce divina, che si è posata sul capo del nostro Salvatore, si poserà anche su di noi, quando chiederemo l’aiuto per resistere alla tentazione. La voce che parlò a Gesù dirà a ogni credente: - Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto. — The Desire of Ages 113
Le vittorie più grandi si ottengono con la preghiera fervente — Siamo in grado di portare avanti l’opera così come vuole il Signore? Siamo disposti a essere istruiti da Lui? Riusciremo a lottare contro le difficoltà, mediante la preghiera? Vogliamo ricevere il battesimo dello Spirito Santo? Tutto questo è ciò di cui abbiamo bisogno e possiamo ottenerlo in ogni momento, per andare avanti col messaggio del Signore, e la luce della verità risplenderà come una lampada in tutte le parti del mondo. Se camminiamo umilmente con Dio, Egli camminerà con noi. Umiliamo le nostre anime e vedremo la Sua salvezza. — Review and Herald, July 1, 1909
Lode e ringraziamento portano energia alla nostra preghiera — I nostri esercizi di devozione non dovrebbero forse consistere nel chiedere e ricevere? Vogliamo solo pensare ai nostri desideri e mai ai benefici che riceviamo? Riceveremo le grazie del Signore, senza mai esprimergli la nostra gratitudine, senza mai lodarlo per quello che ha fatto per noi? Noi non preghiamo abbastanza, anzi ci risparmiamo nei nostri ringraziamenti. Se la bontà e l’amore di Dio suscitano in noi la gratitudine e la lode, dovremmo avere più forza nella preghiera. Abbonderemmo sempre più nell’amore di Dio e lui ci darebbe più doni per i quali lodarlo. Voi, che vi lamentate che Dio non ascolta le vostre preghiere, cambiate l’ordine delle cose attuali e unite la lode alle vostre richieste. Se prenderete in considerazione le Sue bontà e misericordia, Egli prenderà in considerazione i vostri desideri. Pregate, pregate ferventemente senza cessare, e non dimenticate di lodare il Signore. — Testimonies for the Church, vol. 5, 317
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Il potere della preghiera produce i frutti nell’opera per Dio — Coloro che si trovano nelle tenebre dell’errore sono stati comprati col sangue di Cristo. Essi sono il frutto della Sua sofferenza e dobbiamo lavorare per loro. Che i nostri colportori sappiano che stanno lavorando per l’avanzamento del Regno di Cristo. Egli (Cristo) desidera insegnare loro come andare avanti nell’opera, come avvertire il mondo, riguardo il giudizio che si avvicina. Accompagnati dal potere di persuasione, dalla forza della preghiera, dall’amore di Dio, l’opera degli evangelisti non può non portare i suoi frutti. Ricordatevi quale grande interesse hanno il Padre e il Figlio in quest’opera. Come il Padre ama il Figlio, così il Figlio ama i Suoi, impegnati come Lui nella salvezza delle anime, che periscono. Non uno di voi deve pensare di essere impotente. Cristo dichiara: - Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. - (Matteo 28:18) Il Signore ha promesso che darà il suo potere ai suoi operai. Il potere di Cristo diventerà il loro potere. — Colporteur Ministry, 108
Satana non può sconfiggere chi prega — Il nemico non può vincere l’umile alunno di Cristo, colui che prega e che cammina in presenza del Signore. Cristo stesso s’interpone come uno scudo, un rifugio per sviare gli attacchi del maligno. La promessa che Egli ha fatto. . . “Quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito dell’Eterno alzerà contro di lui una bandiera.” (Isaia 59:19) Non c’è potere in tutto l’esercito satanico che possa disarmare l’anima, che confida nella semplice fede e nella saggezza che proviene da Dio. — My life Today, 316
La preghiera: difesa contro la tentazione — Chi non prega e non vigila costantemente, rischia di diventare sempre più indifferente alla propria salvezza, allontanandosi così dalla giusta via. L’avversario cerca continuamente di impedirci di accedere al Trono di misericordia, di presentare a Dio ferventi suppliche, per toglierci la possibilità di ottenere la grazia e la forza necessarie per resistere alla tentazione. — Steps to Christ, 95
Trascurare la preghiera e lo studio della Bibbia ci rende vulnerabili — Spesso le tentazioni sembrano irresistibili, perché si trascurano la preghiera e lo studio della Bibbia, e quando sopraggiunge la tentazione, non si ricordano le promesse di Dio, per respingere Satana con la spada della Parola di Dio. Gli angeli proteggono coloro che desiderano conoscere la volontà di Dio e nei momenti difficili essi ricorderanno le verità necessarie. Così, quando l’avversario verrà come una fiumana, lo spirito dell’Eterno lo metterà in fuga. (Isaia 59:19). — The Great Controversy, 600
Satana c’intimorisce per non farci pregare — Nella preghiera vi è una grande potenza. Il nostro potente avversario cerca costantemente di allontanare l’anima tormentata da Dio. Un’umile supplica, rivolta al cielo, fa più tremare Satana che qualsiasi decreto governativo o ordine reale. — In Heavenly Places, 82
La preghiera fu la fonte del potere della riforma — La potenza, che mediante la grande Riforma vinse il mondo, scaturì dalla preghiera. I figli di Dio, appoggiandosi sulle sue promesse, si sentivano tranquilli. Durante la Dieta di Augusta, Lutero non trascorse neppure un giorno senza consacrare alla preghiera tre delle ore migliori della giornata. Nell’intimità della sua stanza, egli apriva a Dio il suo spirito con parole di adorazione, di timore e di speranza, come quando uno parla con un amico. “Io so che sei nostro Padre e nostro Dio”, diceva, “e disperderai i persecutori dei Tuoi figli, perché Tu stesso condividi la nostra sorte. La responsabilità è Tua, sei Tu che ci hai costretto a impegnarci in questa direzione. Padre difendici!” — The Great Controversy, 210
La preghiera illumina la mente con la verità — Perché non riceviamo di più da Colui che è fonte di luce e di potere? Non è forse perché ci aspettiamo poco. Dio ha forse perduto l’amore per l’uomo? Il Suo amore non continua a fluire verso la terra? Forse ha perso il desiderio di dimostrare il suo favore verso il Suo popolo? Cristo ci darà la vittoria nel conflitto. Chi di voi dubita di questo, sapendo che Egli mise da parte la Sua veste e la sua corona regale, e venne in questo mondo rivestito di umanità, al fine di presentarsi come sostituto e garante dell’uomo?
Noi non apprezziamo come dovremmo la potenza e l’efficacia della preghiera. Nello stesso modo, anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene; ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. (Romani 8:26)
Dio vuole che andiamo a lui in preghiera, affinché Egli possa illuminare le nostre menti. Egli solo può addolcire e sottomettere il cuore. Può acuire l’intelletto per discernere la verità dall’errore. Egli può rendere stabile la mente che vacilla e darle una conoscenza e una fede, che possa sopportare la prova. Pregate! Pregate incessantemente. Il Signore, che ascoltò la preghiera di Daniele, sentirà anche le vostre, se vi avvicinerete a Lui come ha fatto Daniele. — Review and Herald, March 24, 1904
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Ci permette di conoscere il Padre e ci unisce a Lui — Noi conosciamo il nostro Signore come dovremmo? Quale conforto, quale gioia potremmo avere, se volessimo imparare ogni giorno le lezioni che Egli ci impartisce. Possiamo conoscerlo soltanto attraverso una profonda conoscenza sperimentale. Sarà un grande vantaggio per noi trascorrere più tempo nella preghiera segreta, familiarizzandoci personalmente col nostro Padre celeste. — Medical Ministry, 102
Dio ci unisce gli uni agli altri — La preghiera chiama Gesù al nostro fianco e conferisce al debole e al dubbioso nuove forze per vincere il mondo, la carne e il male. La preghiera respingerà con forza gli attacchi di Satana. — Christ’s Object Lessons, 250
Cristo è la nostra unica speranza. Andate a Dio nel nome di Chi ha dato la Sua vita per il mondo. Fate affidamento sull’efficacia del Suo sacrificio. Mostrate che il Suo amore, la Sua gioia sono nella vostra anima. Cessate di mostrarvi increduli. La nostra forza è solo nel Signore. Pregate molto, perché la preghiera è vita per l’anima. La preghiera fatta con fede è come l’arma con la quale si può resistere con successo contro gli assalti del nemico. — Selected Messages, book. 1, 88
Ci prepara per essere membri della chiesa celeste — Per l’anima umile e credente, la casa di Dio sulla terra è la porta del cielo. Il canto di lode, la preghiera, le parole pronunciate dai rappresentanti di Cristo sono gli agenti stabiliti da Dio per preparare un popolo per la chiesa celeste. In quel culto così sublime non potrà entrare nulla di contaminato. — Testimonies for the Church, vol. 5, 491
Rafforza le nostre convinzioni — Le nostre convinzioni hanno bisogno di essere quotidianamente rafforzate, mediante la preghiera umile, sincera e con la lettura della Parola. Benché ognuno di noi abbia un’individualità, dobbiamo sostenere fermamente le nostre convinzioni, ma devono essere sostenute in accordo alla verità di Dio e con la forza che Lui ci dà. Se non lo facciamo, tutto questo sfuggirà alla nostra portata. — Testimonies for the Church, vol. 6, 401
Necessità temporali — Ogni promessa contenuta nella Parola di Dio ci offre un soggetto di preghiera e noi possiamo essere certi del suo esaudimento. Qualunque sia la benedizione di cui avete bisogno, è vostro privilegio reclamarla tramite Gesù. Possiamo chiedere al Signore con la semplicità di un bambino ciò di cui abbiamo bisogno. Possiamo parlargli dei nostri problemi, come il nutrimento, i vestiti, o dei nostri bisogni spirituali, come il pane della vita e l’abito della giustizia di Cristo. Il Padre, sapendo che abbiamo bisogno di tutte queste cose, c’invita a rivolgerci a lui, nel nome di Gesù. Dio onorerà quel nome e soddisferà le vostre necessità, attingendo dalle ricchezze della sua generosità. — Thoughts From the Mount of Blessing 133
Ogni anima ha il privilegio di presentare al Signore le proprie necessità particolari e offrire un ringraziamento personale, per le benedizioni che riceve ogni giorno. — Testimonies for the Church, vol. 9, 278, 279
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Pregare non significa informare Dio — Non abbiamo compreso bene il vero significato della preghiera. Essa non ha lo scopo di informare Dio di qualcosa, di cui è già a conoscenza. Il Signore è al corrente dei segreti di ognuno di noi. Non occorre che le nostre preghiere siano lunghe e pronunciate ad alta voce. Dio sa leggere i pensieri più intimi. Possiamo pregare in segreto. Colui che vede anche ciò che è nascosto, ascolterà e ci ricompenserà apertamente. — Messages to Young People, 247
Il dono quotidiano della grazia — Coloro che durante la Pentecoste furono rivestiti della potenza divina, non erano esenti da tentazioni e prove. Mentre testimoniavano per la verità e la giustizia, ripetutamente erano assaliti dal nemico della verità, che cercava di derubarli della loro esperienza cristiana. Furono costretti a lottare con tutta la potenza che Dio aveva dato loro, per raggiungere la statura perfetta di Gesù Cristo. Ogni giorno pregavano per un rinnovato dono della grazia, che permettesse loro di raggiungere vette sempre più alte, verso la perfezione. Anche il più debole, sottomettendosi allo Spirito Santo, esercitando la fede in Dio, imparò a migliorare le qualità che gli erano state date e a diventare santo, puro e nobile. Sottomettendosi umilmente all’influsso trasformatore dello Spirito Santo, ricevettero tutti la pienezza del Padre e furono trasformati all’immagine divina.— Acts of the Apostles, 49, 50
Dobbiamo ricercare la saggezza divina, per poter sussistere in questo tempo di errori e d’inganni. — Early Writings, 87, 88
Pregate ardentemente, per comprendere i tempi in cui viviamo, sollecitando una comprensione maggiore dei Suoi propositi e pregando per una migliore efficienza nel compito della salvezza delle anime. — Selected Messages, book 2, 399
Ci rende idonei a ricevere il battesimo dello Spirito Santo. — I fedeli messaggeri del Signore si devono impegnare a portare avanti l’opera del Signore, nel modo in cui Lui l’ha indicato. Devono avere una stretta relazione con il Grande Maestro, affinché possano imparare quotidianamente da Dio. Devono lottare con Dio in fervente preghiera, per ricevere il battesimo dello Spirito Santo, affinché possano soddisfare le esigenze di un mondo, che perisce nel peccato. Ogni potere è promesso a coloro che con fede proclamano l’Evangelo Eterno. Man mano che i servi di Dio portano il messaggio vivente al mondo, proveniente dal trono della gloria, la luce della Verità risplenderà come una lampada che arde, raggiungendo ogni parte del mondo. In questo modo le tenebre dell’errore e l’incredulità saranno dissipati dalle menti e dai cuori sinceri in tutti i paesi, “affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo”. (Atti 17:27) — Testimonies to Ministers, 459, 460
Soddisfa le nostre necessità quotidiane — La verità di Dio, quando è accolta nel cuore, è in grado di renderci saggi riguardo la salvezza. Credendo e obbedendo, riceveremo grazia sufficiente per i compiti e le prove di ogni giorno. La grazia per il domani non è necessaria. Bisogna prendere in considerazione solo il presente. Dobbiamo imparare ad affrontare l’oggi, guardare e pregare per oggi, e ottenere vittoria in Dio per oggi. — Testimonies for the Church, vol. 3, 333
Prendersi cura delle esigenze quotidiane — I vari interessi della causa ci forniscono l’alimento per la riflessione e l’ispirazione per le nostre preghiere. — Testimonies for the Church, vol. 4, 459
Doppio.
Dici bene, carpe diem! Pregare per l'oggi. Devo confessarti che io lo faccio anche per il domani, sarà per via di figli e nipoti. A me restano dieci.... massimo quindici anni di vita: prego ogni giorno perché le nuove generazioni possano vedere e vivere un mondo di Pace.
Direi che è normale pensare che ci sarà un domani, anche se non sarà così per tutti. Certamente si spera che ci sia un domani per i più giovani e che sia un domani di pace. Ma non tutti amano la pace, altrimenti non ci sarebbero guerre...
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Le preghiere esaudite sono motivo di lode e di ringraziamento — Nel secondo capitolo del primo libro di Samuele è registrata la preghiera di una donna, consacrata al servizio di Dio. Essa pregò: “Il mio cuore esulta nell’Eterno, la mia forza è innalzata nell’Eterno; la mia bocca si dilata contro i miei nemici, perché mi rallegro della tua salvezza. Non c’è alcuno santo come l’Eterno, perché non c’è alcun altro all’infuori di te, né c’è alcuna rocca come il nostro DIO.” (1 Samuele 2:1,2)
L’offerta di ringraziamento di Anna, come risposta alla sua preghiera, è una lezione per tutti quelli che oggi ricevono risposta alle loro preghiere. Non trascurate, quindi, di lodare e ringraziare Dio per la Sua benignità! Davide dichiara: “Io amo l’Eterno, perché egli ha dato ascolto alla mia voce e alle mie suppliche. Poiché ha teso verso di me il suo orecchio, io lo invocherò tutti i giorni della mia vita.” (Salmo 116:2) La bontà di Dio, nell’ascoltare e rispondere alle preghiere, ci compromette seriamente, nel ringraziamento per i favori che ci elargisce. Dovremmo lodare Dio molto di più. Le benedizioni ricevute in risposta alla preghiera devono essere immediatamente riconosciute. Sarebbe bene annotare nel nostro diario personale ogni benedizione ricevuta, per ricordare in un secondo tempo la bontà del Signore e per lodare il Suo santo nome. — Review and Herald, May 7 , 1908
Il nostro carattere può essere trasformato — Il cambiamento di cui abbiamo bisogno è un cambiamento del cuore, e ciò si può ottenere solo cercando Dio individualmente e invocando la Sua potenza, attraverso la preghiera, affinché la Sua grazia possa venire su di noi e i nostri caratteri siano trasformati. Oggi abbiamo bisogno di questo cambiamento più che mai e per la realizzazione di quest’esperienza, noi dobbiamo esercitare una perseverante energia e manifestare un sentito fervore. Dovremmo chiedere con vera sincerità: Che cosa devo fare per essere salvato?
Dobbiamo sapere esattamente quali passi stiamo facendo verso il cielo. — Selected Messages, book. 1, 182
Aumenta la nostra comprensione della Parola di Dio — Nessun uomo è al sicuro per un solo giorno e per una sola ora, senza la preghiera. Invochiamo Dio, in modo speciale, per ricevere quella sapienza, che permette di comprendere la Sua Parola. In essa sono rivelate le astuzie del tentatore e indicati i mezzi per potergli resistere con successo. Satana è esperto nel citare le Scritture e le interpreta a modo Suo, per farci cadere. Studiamo quindi la Bibbia con umiltà, senza mai perdere di vista la nostra dipendenza da Dio. Dovremmo sempre vegliare per vincere le tentazioni di Satana, dobbiamo pregare costantemente e con fede: . . . e non ci esporre alla tentazione. . .! (Matteo 6:13) — The Great Controversy, 530
Lo studio della Bibbia dovrebbe essere sempre accompagnato dalla preghiera. Solo lo Spirito Santo può farci sentire l’importanza delle cose facili e comprendere o impedirci di travisare quelle più difficili. È compito degli angeli preparare i nostri cuori, per comprendere la Scrittura, in modo che rimaniamo affascinati dalla sua bellezza, incoraggiati dai suoi avvertimenti e fortificati dalle Sue promesse. Dovremmo condividere la preghiera del salmista: “Apri gli occhi miei, perché io contempli le meraviglie della Tua legge!” (Salmo 119:18)
Gesù non ci chiede di seguirlo per poi abbandonarci. Se consacriamo la nostra vita al Suo servizio, non ci troveremo mai in una posizione nella quale Dio non l’abbia già prevista. Qualunque sia la nostra situazione, abbiamo una guida per orientare il nostro cammino; qualunque siano le nostre perplessità, abbiamo un Consigliere; qualunque sia il nostro dolore, lutto o solitudine, abbiamo un Amico simpatizzante. Se nella nostra ignoranza facciamo passi falsi, Cristo non ci abbandonerà. Tutte le cose che domanderete nella preghiera, se avete fede, le riceverete. (Matteo 21:22) — Gospel Workers 263
Preghiamo con la semplicità e la fede dei bambini — Or, nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. . . . ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua, che zampilla in vita eterna.” (Giovanni 7:37 /4:14) Se con tali promesse preferiamo inaridire per la mancanza di acqua viva, è colpa nostra. Se andassimo a Cristo con la semplicità di un bambino, che cerca i suoi genitori terreni, per chiedergli le cose che Egli ha promesso, credendo che le riceveremo, le otterremmo. — Testimonies for the Church, vol. 9, 179
Il Signore ci ha inviato a lavorare nella Sua vigna. È nostro dovere fare tutto il possibile. “Semina il tuo seme al mattino e la sera non dar riposo alla tua mano, perché tu non sai quale dei due riuscirà meglio: se questo o quello, o se saranno buoni tutt’e due." (Ecclesiaste 11:6)
Abbiamo ancora troppa poca fede. Stiamo limitando il Santo d’Israele. Dobbiamo essergli grati, perché Egli accondiscende ad usare molti di noi come suoi strumenti. - Review and Herald, March 23, 1897