Rileggiti come finisce la Bibbia; alla fine dei tempi, tutti riconosceranno un unico Dio, axegene: quello di Gesù Cristo, alfa e omega della storia
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Perchè non hai completato il versetto? "Padre allontana da me questo calice, però non come voglio io, ma come vuoi tu! Nelle tue mani rimetto il mio spirito"
Dell'umanità Gesù Cristo ha voluto sperimentare tutto, compreso il dolore e il senso di abbandono, resto del carlino; per consegnarsi in finale alla volontà del Padre
e questo ti rimanda al Via!, come a Monopoli:
credere in Lui - la fede - è esercizio di ragione umana o dono divino ? con tutte le conseguenze...
detto questo, tu queste cose nel mondo le porti: come se la Pepsi si rivolgesse ai consumatori fingendo che negli scaffali accanto non ci siano Coca, chinotto, vini e altro; mah...
Non capisco il distinguo: Cristo ha ubbidito allo Spirito, non alla carne resto del carlino; la carne è debole, chiede vita, si ribella alla morte. Lo Spirito però prevale, è più forte alla fine. E viene consegnato dal Salvatore nelle mani del Padre
nel frattempo, io te e altri leggo; delle chiacchiere m'importa poco, soprattutto se devo fare la fatica di porre questioni ignote agli interlocutori; a me interessano i sentimenti:
se tu sei felice in un certo modo - poniamo, solo per esempio - facendo una vita sportiva, e mi esorti ad imitarti, visto che sono sedentario e in sovrappeso, io posso essere pure seccato, ma capisco il sentimento affettuoso che ti muove e comunque lo ricambierò, magari emulandoti più tardi, secondo la mia maturazione;
ma se tu mi inviti ad un comportamento senza comunicare gioia tu stesso, io sento una volontà di potenza, il desiderio di esercitare un POTERE su di me e ridurmi alla tua infelicità;
renditi conto che il predicatore è nudo, come il famoso re della fiaba; se censura la libertà sessuale o sentimentale altrui tutti capiscono istantaneamente che lui vorrebbe quella libertà, non se la può permettere, ha troppa paura o insicurezza, e allora ne vuol privare gli altri, per invidia; una cosa umanissima, che in una certa misura induce pietà;
ma Gesù Cristo non c'entra nulla, e il buon cristiano forse farebbe bene a non nominarLo invano per coprire pudenda tanto meschine e desiderio di esercitare potere sugli altri, che col Vangelo non c'entra nulla.
Chiedo scusa ai lettori che avessero letto la prima stasura del post, cancellata.
Prego di considerarla nulla e non avvenuta: mi ero imposto, in apertura di discussione, astensione da ogni forma polemica.
Quindi, la risposta al cortese intervento di PACE diventa:
prendo atto e grazie dell'attenzione.
Di cosa? E' avvenuto così oppure no? Da Abramo sono sorte o no le tre grandi religioni monoteiste? Si è compiuta o no la profezia del suo Dio?
Ma abbi pazienza; a me comunica molta più gioia e speranza un'esperienza come quella di conogelato, che ha una famiglia numerosa e felice, attraversata da molte vicissitudini superate insieme, con la forza della fede, che un'esperienza come quella della moderatrice, con tanti amorini passeggeri e senza radice
Evidentemente non conosci bene la storia sentimentale della moderatrice e ti sei fatto un'idea ascoltando i pettegolezzi dj Cono
Non si presta orecchio alla maldicenza è peccato quanto proferirla
se le cose stessero davvero così, l'umore dovrebbe testimoniare in questo senso;
se tu stai in trattoria coi tuoi piatti del cuore e vedi un giovane con l'hamburger di gomma, il tuo sentimento non sarà mai di stizza e risentimento, come invece è quello di Cono nei confronti della libertà di Dark; poco efficacemente, Cono argomenta che in seguito a quella libertà, gli uomini - che Cono stesso dice di disprezzare - si "passano parola" e non la vorrebbero mai, e che nemmeno Cono la vorrebbe;
per cui, tutta la divinità della cosa viene argomentata così, in questo sgangherato opportunismo: la donna non dovrebbe esercitare la sua libertà sessuale, perché in questo modo non sarà più appetibile per uomini la cui mentalità è spregevole; questo è scritto, nero su bianco;
la spiegazione Immediata che ogni osservatore desume da quel tono e modo, è l'invidia per qualcosa che si vorrebbe, o si sarebbe desiderato, ma non si è stati capaci di perseguire; umanamente, si soffre, perché la frustrazione del desiderio fa soffrire; ma, siccome l'invidia è peccato, bisogna travestirla da virtù, e i precetti offrono questa consolazione; del resto, qui ci sono altre persone con famiglia e figli, ma nessuna esprime le stesse censure di Cono, anzi...
poi, io sono il primo a dire che un limite al desiderabile è indispensabile; ma qui siamo ben lontani da quel limite, che per me è già nella legge umana.
:mumble:
Interpreto: la profezia del dio di Abramo dice che da lui (Abramo) nasceranno le tre grandi religioni monoteiste.
Se ho ben compreso quello che volevi dire, potresti darmi i riferimenti di questa profezia? Chi ne fu il profeta? in che testo appare?
Mi interessa molto.
Grazie in anticipo.
In effetti mia madre ha vissuto la sua gioventù relegata in casa e nel momento in cui ha conosciuto mio padre, ha fatto il diavolo a quattro per sposarlo. Nel tempo ha realizzato che probabilmente è passata da una condizione ad un'altra, seppur autosufficiente, perché lavorava, ma di altrettanta sudditanza non perché succube del marito, piuttosto perché legata sempre a qualcuno con la quale doversi confrontare e "combattere" per imporsi. Però il sabato sera erano lì al circolo a dare spettacolo, ballando insieme ad amici e colleghi, nella loro "casta" di appartenenza. Si sono divertiti insieme, ma hanno anche litigato ma non si sono mai lasciati o traditi (che io sappia).
Hanno vissuto il loro tempo nel boom economico e nell'agiatezza, senza rendersi conto che il mondo attorno a loro stava cambiando. Credevano anche da anziani che la vita agiata fosse frutto di chissà quali sacrifici. Mio padre forse li ha fatti, arruolandosi a 16 anni e navigando per 20 anni e passa, lontano dalla famiglia. Mia madre prese la maturità magistrale e poi vinse un concorso come insegnante, quando ancora probabilmente i concorsi pubblici si potevano vincere più facilmente, rispetto ai miei tempi. Anch'io ho preso un diploma, anch'io ho provato a fare diversi concorsi e ad arruolarmi, ma negli anni '80 il boom economico era terminato, solo che la gente viveva ancora dei ricordi degli anni passati, come in una bolla che ti protegge dall'esterno.
Lavorando per i privati, ho capito tante di quelle cose ed ho subito tante di quelle condizioni disagiate che loro neanche immaginano. I diritti che hai nel settore pubblico te li sogni, ma era anche vero che io a 25 anni guadagnavo quanto un padre di famiglia di quegli anni... lavorando in un settore, quello marittimo/portuale che era pagato e probabilmente lo è ancora, meglio.
Poi ad un certo punto, ti accorgi che tua madre ti guarda con una certa invidia che non so spiegare. Ti rinfaccia cose che una madre non dovrebbe rinfacciare e prova a farti sentire in colpa per ragioni che non esistono. Eppure da figlio li ho resi partecipi delle mie amicizie. Spesso quando invitavo degli amici in casa, invitavo anche loro... insomma da figlio li ho coinvolti nella mia vita privata, tanto che con i miei amici più stretti e compari, si davano del tu.
Per farla breve. Alla fine, solo mio padre mi ha trattato alla pari, per così dire, riconoscendomi il ruolo di uomo, marito e padre di famiglia a mia volta, che ad un certo punto è giusto riconoscere.
Per mia madre, invece, io ero qualcosa che le appartenevo. Non aveva importanza se mi feriva, mi offendeva, io ero sempre "suo figlio". Cioè una mera proprietà, così come descritto nel titolo di questo thread.
Ora, io sono stato sempre una persona mite, tranquilla e rispettosa, però allo stesso tempo intransigente. Se arrivo a mettere un limite, oltre il quale non permetto più a nessuno, di mancarmi di rispetto, ebbene tu quel limite non lo superi, fossi anche mia madre. Solo che lei non lo ha capito e da persona che si definiva "agguerrita", mi ha scatenato una guerra che francamente ancora oggi fatico a capire, perché tanta cattiveria per delle questioni davvero puerili, non le comprendo se non come una mancanza totale di lucidità mentale.
E più cercavo di farle capire quanto stesse esagerando, tanto più mi faceva del male e quando mi sono rivolto a mia sorella per un aiuto morale, dato che lei era distante ed io invece ero qui in loco e quindi ci avevo a che fare quotidianamente, ebbene mi ha sbattuto la porta in faccia sostenendo le ragioni di mia madre, piuttosto che cercare di farla ragionare, anche se questo significava andarle contro.
Niente da fare, pretendeva obbedienza cieca e assoluta, tanto da minacciare sanzioni e lasciti testamentali a sfavore. E questo lo confidava alle sue amiche e poi è arrivato alle mie orecchie. Nonostante ciò io mi sono sempre comportato con coerenza, senza darle ragione quando aveva torto (come quando voleva denunciare l'oculista), mettendo in conto eventuali ritorsioni che sono comunque arrivate piuttosto che assecondarla per pura convenienza e opportunismo come fanno certuni.
Alle mie figliole ha tolto dei denari di un fondo che aveva aperto per ogni singolo nipote e lo ha dato ai figli di mia sorella... e minacciava sempre di non inserirmi nel testamento o di darmi solo la cosiddetta legittima. L'amarezza sta nel fatto che in verità io tutta questa cattiveria non me la meritavo proprio, ma assolutamente. Mi sono preso cura di entrambi i miei genitori, li ho sempre rispettati e tenuti presente nella mia vita... li ho accuditi quando malati, ma dover sottostare, a prescindere in quanto "figlio", pena il castigo, francamente non potevo sopportarlo. Non ero più un bambino e non è proprio nel mio carattere, ubbidire ciecamente e loro lo sapevano bene.
A fine Agosto del 2021 decise di seguire mia sorella che rientrava dalle ferie a Londra dove abita, per stare qualche mese in sua compagnia. Non l'ho più vista. Ho saputo solo dopo che era morta che ad Ottobre del 2021 era stata ricoverata in ospedale. Poi c'eravamo sentiti per il suo onomastico, per gli auguri di Natale. Il 27 Febbraio 2022, di sera mi chiamò piangendo mia sorella dicendo che nostra madre era morta. Mi è caduto il cielo in testa.
Quando le ho chiesto com'era successo, mi rivelò che era ricoverata in ospedale da una settimana. Ne mia madre, ne lei, mi avevano avvisato. E quando ho rinfacciato a mia sorella il fatto, se ne è uscita dicendo che mia madre non voleva che io fossi informato.
No dico, vi rendete conto?
Ora, mettetevi nei miei panni. Per 53 anni ero stato il figlio prediletto, quasi, diciamo così. Poi durante l'ultimo anno e mezzo, lo stesso tempo in cui era venuto a mancare mio padre, ero stato "bandito" dalla famiglia perché "reo" di non assecondarla. Cioè Stalinismo puro... epurazione, castighi, messe al bando, me e tutta la mia famiglia.
Quando mio zio, fratello di mia madre, provò a parlare con mia sorella, ebbene capì che lei era convinta che mia madre avesse fatto testamento a suo favore. "Bumble, non le pare vero?" mi disse "Sono le volontà della mamma!!" mi disse mio zio. Pretese di entrare in casa con gli avvocati (suoi e quindi io ho dovuto portare i miei) padre avvocato e figlio praticante contro altrettanto padre e figlio praticante... (Come sapete qui i figli dei farmacisti fanno i farmacisti, medici, i medici... i figli degli avvocati... idem con patate).
Quando siamo entrati in casa mia sorella mi guardò e mi disse "Ed ora cosa dobbiamo fare?" al ché io con calma apparente, ma rabbia dentro le risposi "Adesso cara sorella dobbiamo cercare il testamento, dobbiamo aprire ogni cassetto di ogni armadio, di settimanile e di scrivania...", solo in quel momento provò vergogna di fronte a degli estranei a cercare tra i cassetti come dei ladri.
Alla fine il testamento non c'era. Mia madre non lo aveva scritto, ne si era rivolta ad un notaio. Mia sorella è rimasta con il desiderio represso e un pugno di mosche in mano. Non solo non ha ottenuto lasciti in più rispetto al dovuto, ma ha anche bruciato un fratello. Si perché a questo punto, di una sorella così, non so proprio cosa farmene. Che era stronza lo sapevo, non siamo andati mai molto d'accordo, ma arrivare a questo punto... per me è stato come superare un tabù. Lei non esiste più per me. Abbiamo questa casa in comune ma stiamo per metterla in vendita e se per caso fa resistenza, mi rivolgerò ad un giudice per metterla all'asta.
La legge tutela chi prova il desideri di disfarsi di beni in comune... certo ogni cosa ha il suo prezzo... in termini di svalutazione dell'immobile messo all'asta... ma anche qui... LA LIBERTA' NON HA PREZZO. Faccio finta di non averlo ereditato, ma io da lei,
devo separarmi così per poi non averci più niente a che fare.
Mia madre comunque i suoi beni li aveva già divisi quand'era in vita, anche se con qualche differenza da sottolineare.
Si trattava di donare la parte di casa ereditata da mio padre che minacciava di dare tutta a mia sorella, perché io...
"NON LE UBBIDIVO".
Ma come ho già detto, se la libertà ha un prezzo, ebbene quel prezzo non è mai troppo alto, per chi ama veramente essere libero.
Lasciando perdere la meschinità di mia sorella, la quale, pezzente era (d'animo) e pezzente è rimasta... caro AXE il mio dubbio è :
- Mia madre, era fuori di testa e quindi per certi versi "perdonabile"? oppure...
- Era proprio così cattiva di carattere, da nascondersi per una vita, salvo poi uscire fuori in tarda età, quando magari perdi certi freni inibitori o, morendo tuo marito, pensi di poter comandare come un despota e la tua VERA natura quindi esce fuori?
No perché avendo mezzo sangue suo... io in entrambi i casi... non la perdonerò. L'altra metà di me, rimane mite, affettuosa e generosa... ma è il sangue ereditato da mio padre... è un'altra cosa.
non è il mio mestiere, ma verosimilmente tua madre da piccola è stata poco amata; è cresciuta insicura e con una notevole aggressività inespressa;
i famigliari scontati, gli altri da conquistare, da insicura - vedi quando voleva pagare tua moglie;
le persone così sono per forza infelici e tendono a castrare;
ma tu sei stato fenomenale a far quadrare i conti nella tua famiglia, che non sarà perfetta, ma è certamente bonificata da quell'infelicità, e devi essere orgoglioso di questo e rendere partecipe tua moglie di questo generale progresso; se le riconosci un merito sarà molto felice;
ps. non c'entra nulla, ma tu hai quel librone blu sui soldatini di piombo di Napoleone ? ne ho viste due copie a due spicci in un paio di mercatini e ho pensato potesse interessarti.
Via via ho letto tutto, sia conogelato che le risposte di darklady; oltre ad essere estremamente attuali, certi temi chiamano in causa il concetto stesso dell'amore, breakthru. Non è affatto una ripicca fra loro, un gossip o - come scrivi tu - un pettegolezzo. Si tratta di capire se la vita è una cosa seria, da averne cura e rispetto o se è solo un intervallo di tempo da sfruttare il più possibile a nostro vantaggio
Perchè lui ha coraggio; non gliene importa di ricevere applausi e approvazioni. Dice quello che pensa senza peli sulla lingua e - da parte mia - lo ammiro tantissimo! Ce ne fossero di persone come lui. Ha creduto in Dio nonostante tutto, nonostante il lutto che ha subìto; e Dio gli è stato fedele, gli ha dato una bellissima famiglia, con la quale condivide tutto. Io - che sono su una sedia a rotelle - ricevo grande forza e speranza dalle sue parole
Molto volentieri; Genesi 12
Il Signore disse ad Abram:
«Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria
e dalla casa di tuo padre,
verso il paese che io ti indicherò.
Farò di te un grande popolo
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
Genesi 15
Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Genesi 22
«Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
maleducate ?
qui posso essere d'accordo, come sentimento privato;Citazione:
Ha creduto in Dio nonostante tutto, nonostante il lutto che ha subìto; e Dio gli è stato fedele, gli ha dato una bellissima famiglia, con la quale condivide tutto. Io - che sono su una sedia a rotelle - ricevo grande forza e speranza dalle sue parole
non posso concedere l'intrusione nel privato altrui, che in nulla - fino a prova contraria - riguarda Cono e la società al punto da rendere ammissibile l'intrusione e il giudizio;
tu ancora sembri incapace di distinguere il privato dal pubblico; se censuri un comportamento come di rilievo pubblico, DEVI necessariamente essere in grado di argomentare un conseguente obbligo, esattamente come puoi facilmente vietare il furto o far rispettare il codice della strada;
se c'è davvero un degrado, io vedo quello di tanti cittadini poco consapevoli dei sacri principi civici e dei doveri conseguenti;
detto, questo, tutti quanti qui, leggono e capiscono l'umore, distinguono bene un suggerimento affettuoso dal rancore acido che sorge da un desiderio di potere frustrato;
puoi dire quello che ti pare, ma chi è felice delle proprie scelte ha un modo di porsi risolto, pacificato e indulgente; non guarda nei piatti altrui, perché è appagato dal suo;
soprattutto se si parla di vita famigliare, sentimentale e sessuale; non credo ci sia qualcosa cui siamo più sensibili per natura come certi sottintesi competitivi dell'accoppiamento, come per tutti i mammiferi;
tutti i nostri comportamenti, il lavoro, lo status sociale, la ricerca della bellezza, sono finalizzati al miglior accoppiamento possibile; perciò, se qualcuno interferisce nel nostro percorso, inevitabilmente il nostro istinto-sismografo legge ogni intrusione come atto competitivo/aggressivo e - giustamente - volano gli schiaffi, esattamente come un cervo ti caricherebbe se ti frapponessi tra lui e la femmina con cui vuole accoppiarsi.
Ho letto con attenzione (pur conoscendo già il testo). Poi, riletto.
Non ho trovato alcuna traccia di quento hai affermato, che riporto:
che ho trascritto: " la profezia del dio di Abramo dice che da lui (Abramo) nasceranno le tre grandi religioni monoteiste."
Il testo dice che Abramo avrà progenie. Nessuna traccia di 3 religioni (che, diciamolo, sarebbe un po' strano).
Vabbé, ho capito male.
So' de coccio ed é notorio.
Come non detto e grazie per la risposta.
Si, hai ragione, è cresciuta in una famiglia molto chiusa e Austera, da un punto di vista sentimentale.
Mia moglie è tutto per me ed ora che anche lei ha perso sua madre, cerco ogni giorno un qualcosa che possa farla sorridere e andare oltre. Sabato la porto a pranzo su una nave passeggera, non c'è mai stata e visitandola magari potremmo pensare ad organizzare una crociera, chissà.
Sono molto interessato a quel libro, se ti capita compralo che poi ti do l'indirizzo per spedirlo e naturalmente ti rimborso le spese. Un mese fa ho trovato in un mercatino Guerra e Pace, di Dostoevskij, tre macigni di libri che comunque voglio iniziare a leggere appena sarò in ferie.
Mi spiace tanto che tu sia costretto su una sedia rotelle. Non so da quanto tempo e non so se sei molto avanti negli anni. Comunque, vorrei che non perdessi mai la speranza di poter camminare di nuovo.
Prega ogni giorno per poter ottenere questo miracolo. Se non sei molto anziano, potresti offrire a Dio qualcosa in cambio, per esempio che l'uso delle gambe non sia solo a tuo beneficio, ma anche del prossimo, magari facendo un po' di volontariato ogni settimana. Non fare promesse esagerate, che magari non riusciresti a mantenere, anche perché hai già sofferto molto finora.
Ovviamente, la prima promessa, che vale per tutti i credenti, è di cercare di comportarsi sempre il meglio possibile.
Grazie di cuore arcobaleno! parole che custodirò con cura, come si fa per le cose più preziose; grazie!
Tommaso
Provo a riassumere; Abramo era un arameo errante di Ur dei caldei; ebbe 2 figli. Isacco è quello della promessa, Ismaele è quello della carne. Da Isacco nasce Israele e l'ebraismo, da Ismaele nasce l'islamismo. Da una costolla dell'ebraismo nasce Gesù Cristo salvatore e redentore del mondo; nasce il cristianesimo così come lo conosciamo oggi. Abramo è dunque padre di tutt e 3 le religioni secondo la promessa di Dio...
"Io benedirò tua moglie Sara e da lei ti darò anche un figlio; la benedirò e diventerà nazioni. re di popoli usciranno da lei. Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra, rise e disse in cuor suo: nascerà un figlio a un uomo di cent'anni? E Sara partorirà ora che ha novant'anni? Abramo disse a Dio: Oh, possa almeno Ismaele vivere davanti a te! Dio rispose: No, Sara tua moglie ti partorirà un figlio e tu gli porrai nome Isacco. Io stabilirò il mio patto con lui, un patto eterno per la sua discendenza dopo di lui. Quanto a Ismaele , io ti ho esaudito. Ecco, io ho benedetto anche lui e farò in modo che si moltiplichi e si accresca molto, farò di lui una grande nazione, ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà in questa stagione il prossimo anno"
Riassumi quanto vuoi: il testo dice che avrà progenie e non parla né di religioni, né del loro numero.
Inutile che me lo riprti/copincolli ancora: ti ho detto che conosco il testo.
E non si parla di tre religioni. Punto.
Ma é cosi' difficile per voi, depositari della verità, riconoscere un errore, che ti sei sbagliato a scrivere?
No, avete ragione sempre e comunque, contro logica ed evidenza.
Mi va benissimo. Contenti voi.
Dove sta l'errore? Me lo puoi indicare per favore? Cosa erra Dio, quando a proposito di Isacco e Ismaele parla di nazioni che nasceranno da loro? Cosa sbaglia? Bisogna parlare chiaro quando si ha a che fare con le sacre scritture resto del carlino; il redattore biblico non poteve certo - all'epoca - usare il termine "religione". Il concetto di religioni abramitiche si è sviluppato ed è divenuto di uso comune solo fra la fine del XX. e l'inizio del XXI. secolo
"In te si direnno benedette tutte le nazioni della terra" indica le diverse confessioni (ebraismo islam cristianesimo) più tutti i popoli pagani (oggi definiti come atei e agnostici) poichè Cristo è morto ed è risorto per tutti
Hai ragione ed io ho torto. La profezia delle tre religioni é chiara ed esplicita. E si é verificata.
Morta là e vado a filosofeggiare, pieno di me e con superbia, altrove.
Mi inchino.
ah...forse ti é sfuggito questo
https://discutere.it/showthread.php?...na-riflessione
il tuo parere?
nulla e nessuno ti obbliga né a leggere, né tanto meno a rispondere.
ma nemmeno per idea; gli ebrei originari concepivano il patto proprio come consolidamento nazionale e quel racconto postumo serviva proprio a distinguere loro dai vicini come identità etno-nazionale;
ovviamente, la nuova religione cristiana - come sempre nelle creazioni di miti dell'origine - desiderava radicarsi in una nobiltà ancestrale di fonti e ha elaborato questa fantasticheria;
la storia è piena di esempi di questo schema; i rozzi parvenus romani di fronte alla civiltà greca si sono inventati come discendenti di Enea, perché quella era una nobiltà storica;
i sovrani capetingi francesi hanno rivendicato nientepopodimeno che la discendenza diretta da Gesù - il Santo-Graal sarebbe le Sang-Reel, il vero sangue che circola nelle vene della dinastia, nella leggenda di età trobadorica di un Gesù sopravvissuto che sarebbe emigrato in Occitania e avrebbe avuto discendenza;
tutta la storia è piena zeppa di queste interpretazioni postume e tirate per i capelli di fonti per creare miti; la stessa Chiesa ha ammesso un numero esagerato di manipolazioni e aggiunte alle Scritture per far tornare i conti.