vaccinazione? produzione spontanea di anticorpi? la quarta volta é fatale e ci si resta, secchi o obesi secondo il peso?
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I difetti li vedi dopo che hai smesso di attribuirgli compatibilità.
Così come lui fa con te, certamente.
Ma spiegare tutto con la chimica, la scienza , per me è fare come fa cono: rendere tutto molto monotono e piatto.
E mi va bene perché non ho mai creduto nè alla chimica nè alla scienza nè alla fede come motori dei rapporti interpersonali.
Però non fateci credere che si elevi di più il discorso se si pone tutto sul lato scientifico, per me è limitante tanto quanto ciò che muove le lenzuolate di cono.
non capisco; io non ho mica scritto di essere ancora innamorato di tutte; anzi, propriamente lo sono stato solo due volte;
ho scritto che, comunque, nella maggior parte dei casi quell'impulso iniziale ha prodotto trasformazioni stabili in me;
io l'ammore proprio lo escludo come categoria del reale, a meno di non parlare di persone morte o non in grado di produrre un'utilità/gratificazione; pensa quanto sono poco romantico :vCitazione:
Comunque quella di cui parlo io non è infatuazione. Anche l'innamoramento è chimica. Ci sono proprio delle ghiandole che producono sostanze chimiche molto particolari in quella fase, che sono quelle responsabili poi delle emozioni che sentiamo. Tu forse confondi l'innamoramento con l'amore.
posso dire di amare mia madre, o i miei nonni paterni, o persone da cui non posso davvero ottenere nulla e che non rivedrò mai più; quella, magari, è una conferma; il resto so' chiacchiere...
quindi confondo poco;
chimica o non chimica, se quella non ti corrisponde e ci stai male è una condizione psichica problematica;
capita l'unilateralità, ma al mancato riscontro in una persona equilibrata si smoscia prima de subbito :asd:
la chimica è fondamentale, ma i percorsi di attaccamento sono una roba un po' più solida e durevole, motivata da cose importanti nella psiche di una persona; se io considerassi innamoramento tutte le volte che ho avuto pulsioni sessual-romantiche, te saluto :asd:
Tre, una, due, ottomila.
Ma che ca', ragazzi, ma davvero siamo finiti a fare sta roba qua?!
Ma davveramente?!
I difetti li vedi quando ti passa la fase ormonale e le famose fette di salame sugli occhi :asd:
Ma poi non necessariamente vedere i difetti è negativo. Anzi. Nel momento in cui li vedi e la persona ti piace comunque, significa che hai fatto il fatidico passo avanti nella relazione.
Non pensare che io riduca tutto alla chimica, sia chiaro. Anche io sono stata innamorata, sebbene con il mio cinismo uno potrebbe pensare di no.
La chimica è una componente fondamentale nella fase iniziale della relazione. Poi la sua evoluzione dipende da una molteplicità di fattori.
Però sono anche convinta che l'innamoramento o meno dipenda dalla predisposizione personale e non tanto da chi si incontra. Potenzialmente ci si potrebbe innamorare di una molteplicità di persone, ossia tutte coloro che corrispondono a quelle caratteristiche che per noi sono fondamentali in un partner. Poi però ci sono fattori di vario tipo che influenzano questo meccanismo. Tendenzialmente ci si innamora quando si è predisposti a farlo. Quindi di fatto è soprattutto una questione di culo, incontrare la "persona giusta", ossia quella di cui potenzialmente ci si potrebbe innamorare, al "momento giusto", ossia quando si ha la giusta predisposizione.
Mah vedi, Dark, il mio punto di vista è che essere io la persona giusta sia un po' difficile, molto oneroso e abbastanza sciocco da pensare.
Trovare, come dici, la persona giusta mi sembra da romanzo rosa.
Incontrarsi, giusti o sbagliati che siamo, quello è culo.
Io, per mettere le cose apposto, ricomincerei con la metasemantica e le gnòsi delle fànfole che vatercano e lonfano ... :v
dai, che sono ste frasette ? si evolve in qualcosa di più duraturo... che è, Baglioni ? :asd:
l'attaccamento è il presupposto relazionale - spesso nascosto - perché l'innamoramento trovi una sponda, non è tutt'altra cosa;
invece di ragionare su schemini standard, sarebbe meglio osservare cosa succede alle persone in carne ed ossa, in termini concreti di comportamenti, dove ce sta tutto;
no che evolve... ma che evolve ? evoluscia e 'nnamo :asd:
l'amico tuo che annato in fissa co' quella, è uno con un problema, perché si fa un fil, che va bene a 15 anni, ma da adulti è un brutto segno; se quella gli dà il 2 di picche, la persona equilibrata butta il copione nel cestino, perché non può nutrire un immaginario gratificante in modo unilaterale, senza riscontro;
se tu chiami questo fenomeno perdurante innamoramento, è ovvio che non ti tornano i termini delle questioni;
innamoramento è quando c'è un riscontro, si tromba alla grande, e insieme quella persona acquisisce una funzione rigeneratrice su un po' tutta l'esistenza - e qui ha ragione Cono: pensi in due;
altrimenti la gente che si separa, cambia città, si fa carico di figli altrui, da cosa è mossa ?
di solito non è proprio così; cioè, l'ideale era qualcosa di diverso, e la persona che hai incontrato ha delle caratteristiche che non avevi contemplato; pensa a quelli che hanno storie con persone sposate; magari c'è un motivo pre-conscio di timore dell'impegno, ma nessuno avrebbe come ideale qualcuno che tromba con altri;
eppure, ti ci ritrovi senza accorgertene; nemmeno è ideale quello che ha figli con altri o sta in un altra città;
se poi fai filotto con tutte e tre le cose è tipo tre volte la parola, come a Scarabeo :asd:
:mumble:Citazione:
l'attaccamento è il presupposto relazionale - spesso nascosto - perché l'innamoramento trovi una sponda, non è tutt'altra cosa;
Non so bene cosa vuoi dire, credo che Dark si riferisse al fatto che passata l'onda dell'innamoramento, con dopamina e bassa serotonina, poi rimanga e si crei maggiormente la fase dell'attaccamento, quella con ossitocina e vasopressina:D
Non per volerla vedere solo dal punto di vista biologico, però la biologia, la chimica, l'evoluzione non la possiamo purtroppo chiudere nel cassetto, stanno lì in mezzo al resto. Mi spiace Baux:shy:
Se si parla di coppia, direi anche di non confondere esattamente l'amore/affetto di altro tipo per altri membri della famiglia e non, parenti ed amici quindi.
Si apre poi la buca su cosa sia e come definire l'amore, l'innamoramento, infatuazione, poche volte, tante volte ecc... visto che le percezioni e le idee non sembrano tutte uguali.
Vega, non ho scritto che siano da escludere, ma non sono l'unica cosa che muove i rapporti.
SE poi è tutto così pacificamente scritto e studiato, alzo le mani.
Non è il mio campo come non lo è quello di Cono.
Per fortuna.
Per carità, è che si incrociano varie cose. Se si parla di innamoramento, sesso, coppia ed eventuale prole, un pò di piede nella biologia va tenuto.
Poi c'è sempre anche quel discorso della monogamia seriale.
Amore, sesso, innamoramento, prendersi e perdersi, credo siano solo parte della vita.
Una parte della vita.
Mica esiste solo il rapporto, l'insieme, il legame, uomo-donna. Quanti rapporti esistono? Non parlo solo del fattore che riguarda il genere.
Io credo che la vita di una persona sia fatta solo di sensazioni, da come ci si trova in un determinato momento.
Che valore dai ad una persona? Cosa sei disposto ad offrire e cosa pretendi? Come te la vivi?
Siamo pianeti in una distesa inimmaginabile di corpi celesti che di noi non si curano. Ogni persona è un mondo a parte.
I rapporti finiscono come finisce la vita.
Questi rapporti vanno vissuti nel miglior modo possibile per poter stare bene (capendo quale sia, alla fine, il migliore modo possibile) dipende da un sacco di cose. Credo che la fortuna sia un fattore predominante.
Poi ci si stanca, troppe variabili. La vita cambia in continuazione.
E alla fine quanto dura davvero l'amore?
Non sono forse preferibili, migliori, sentimenti come l'amicizia, il ripetto, l'affetto, la stima, la condivisione di una o più cose?
Il sesso? Quello non ha bisogno anche dell'amore.
Guarda che non lo dico io, ma la psicologia. Parlo dell'evoluzione dell'innamoramento. E' così che funziona: l'innamoramento è puramente impulsi chimici. L'attaccamento è successivo e passa dalla conoscenza profonda della persona. Chiaramente, per evolvere così non può mancare la base di partenza (l'innamoramento, appunto).
Per come la vedo io, la gente che si separa, cambia città e si fa carico di figli altrui è mossa alla base da una insoddisfazione di quella che è la sua attuale vita. Se stai bene dove sei e con quello che fai, col cavolo che prendi e te ne vai per inseguire qualcuno. Come l'amica mia che ha mollato tutto e si è trasferita sul lago "per seguire l'amore". In realtà, è scappata da una situazione che aveva qui e che le stava stretta. Sono più che convinta che se avesse avuto qui una vita ideale credo avrebbe fatto scelte diverse.
Se scegli di spostarti per seguire l'amore è perché di base sei già predisposto ad un cambio di vita. Così come quando incontri qualcuno che ti piace te ne innamori laddove in lui riconosci qualcosa che corrisponde ad un tuo ideale di partner, ma anche di vita che con questa persona potresti fare.
(sul mio amico innamorato da mesi di sta tipa non so se vi sia un qualcosa che non va. Boh, forse lui spera di convincerla a fare il passo successivo, chissà. Ma magari quelle sono più ossessioni che innamoramento, vai a saperlo)
E allora se non ti innamori, non copuli, non formi una coppia e manco una famiglia, la biologia ti spiegherà che sei "chimicamente" defunto?
Monogamia seriale sarebbe? Un altro modo per dire che il monogamo è uno sfigato?Citazione:
Poi c'è sempre anche quel discorso della monogamia seriale.
Beh, io non credo che il tuo partner ideale a 20 anni sia lo stesso a 30 e poi a 40. Evolviamo, cambiano le nostre esigenze e anche i nostri ideali.
Poi c'è il fatto che magari incontri la persona che per te in quel momento è "ideale", ma non sei tu predisposta emotivamente.
Le variabili sono molte, anche per quello parlo di "culo".
Ma non è quella la questione. Come si diceva, ci vuole anche il culo di trovare la "persona giusta" al "momento giusto".
Le reazioni chimiche avvengono in determinate circostanze. Se non avvengono è perché non si sono verificate tali circostanze. Non è che questo metta chi non si innamora nella posizione di essere "chimicamente defunto".
No, è che siamo una specie tendenzialmente monogama ma che non è detto resti accoppiata per tutta la vita con la stessa persona, da cui il cambio di partner sentendo appunto l'esigenza di cambiare, il calo di desiderio ed emozioni con la persona con cui stiamo.
No, non credo fosse una questione di maturità.
Ho compiuto diversi errori e ho sbagliato anch'io verso qualcuno.
Forse, ma non sono sicura, so in cosa non sono in grado di essere "autonoma", cioè so qual è il pezzo mancante che invece qualcuno ha.
Gli altri pezzi mancanti forse rimarrano tali, pazienza.