Originariamente Scritto da
follemente
Via dalla pazza folla
Sto diventando sempre più misantropa, ed orsa, ed asociale.
Non ne posso più.
Ieri sera, alla grigliata, è andata ancora bene: si parlava dell’ovovia a Trieste, del tram che non riparte dopo anni, della Vitovska (vino locale speciale) e Mare al Castello di Duino, della Russia, e così via.
Ma oggi non ce l’ho fatta: ho avuto varie visite, tutte improntate alle malattie ed ai disagi conseguenti, oppure alle disavventure dei vacanzieri a cui le Bmw o le Mercedes si sono bloccate in autostrada e di cosa hanno dovuto fare per vedere il mare…
Il massimo è stato quando mi sono messa d’accordo con un’amica per fare una camminata in tarda serata nei miei boschi, luogo di pace, di raccoglimento, di meditazione personale e “cattura” del canto degli uccelli e dei grilli. Invece lei aveva una specie di sveglia sul cellulare che suonava ogni 15 minuti, per ricordarle che doveva prendere la vitamina C, o poi, la vitamina D, o poi, che doveva portare le immondizie del caseggiato. Ma è matta?
E poi, va per due settimane in convento (pagato profumatamente) a fare meditazione, valla a capire!
Non è molto più bello soffermarsi su un passo di Seneca?
O scambiarsi qualche mail con chi di dovere?
O leggersi un bel libro?
Chi è folle?