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Turbociclo
Se conta la dottrina scritta esistono tuttora inferno e paradiso. Anche il purgatorio, seppure recentemente un pontefice l'avesse abolito. Come dice Axe, valgono le risoluzioni dottrinarie scritte. Ma se le scrive un papa, a quanto pare contestabile? Ma insomma, a me pare tutto un giochino per far ridere i polli.
ai papi non si lascia scrivere quello che vogliono, e li si sceglie perché in effetti non lo vogliano, a tutela della "ditta"; infatti, la roba scritta cambia in tempi davvero biblici, per sfumature e sottigliezze;
il profilo pubblico è altra storia, suscita discussioni e avversità, ma la cosa resta sul piano della propaganda;
semmai, il problema è che questa è una droga; GPII° era popolarissimo, faceva le adunate coi giovani, ecc... ma durante il suo pontificato, molto politico, ha ottenuto il disastroso "successo" di aver contribuito a scardinare il blocco sovietico, e l'Occidente si è privato di un utile gendarme che faceva da tappo a mezzo mondo, che ora compete in libertà; e si è avuta la più imponente crisi di vocazioni e secolarizzazione della storia;
mo' si sono inventati uno simpatico e progressista, ma poi dovranno trovarne uno ancora più simpatico, perché è come una droga: per mantenere lo stesso effetto devi aumentare la dose; altrimenti si perde di appeal sul pubblico; Ratzi era intelligentissimo e onesto, direi un puro nel suo genere; e rivoluzionario, con le dimissioni, polemiche; solo che era uno comprensibile solo a certi livelli, non popolare; in dieci anni, uno così ti affonda, in termini di contributi;
l'argentino rischia di perdere quelli dai paesi ricchi; insomma, stanno un po' nei guai, perché senza soldi non si canta messa.
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Quest' ultimo veramente mi pare che risulti sempre meno simpatico, non si capisce se è cattocomunista o comunistolico. Pensare che in passato, nella sua Argentina, si mostrò vicino ai peronismo (sostenne la GUARDIA DE HIERRO, organizzazione nazionalista, cattolica e anticomunista). Lo accusarono di collaborazionismo con la dittatura militare... Solo dopo il crollo del regime prese le distanze da esso. Non ci ricorda qualcosa a noi italiani? :rolleyes:
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Turbociclo
- Solo dopo il crollo del regime prese le distanze da esso. Non ci ricorda qualcosa a noi italiani?
Infatti... non è egli ( il santo vicario ) figlio di Italiani ??
Buon sangue Non mente !
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esterno
Infatti... non è egli ( il santo vicario ) figlio di Italiani ??
Buon sangue Non mente !
Approfittate bassamente dell'assenza di Cono per sparlare del suo beniamino. Vergogna! :v
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Originariamente Scritto da
Tiberio
ma sai che non hai tutti i corti pensandoci Cono... sto leggendo G.K. Chesterton e una frase mi ha fatto riflettere, riguardo alla chiesa, che pure non frequento: «Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa.»
Quanto torni, mi piacerebbe sapere che ne pensi, alla luce del fatto dei molti cattolici presunti che militano nell'estrema destra in questo travagliato periodo storico, e oggi posano ad anticlericali per odio verso l'attuale papa
(Allora mi ci metto anch'io:asd:)
Eppure altri non combattono la Chiesa ma la contestano e l'hanno contestata rimettendoci la pelle in tempi bui, per non dire tempi in cui il clero agiva coscientemente all'opposto del Vangelo. Di solito chi si discosta non è per via di Gesù ma di chi lo dovrebbe proclamare dando il buon esempio, come facevano gli apostoli quando c'era Gesù, e che non c'è più, anche se cono su centinaia di migliaia di preti o simili sparsi in 2.000 anni, conta i buoni cristiani con le sole dita delle mani.
Quello che ho detto quindi non è combattere e neanche più basta contestare, perché se vai ad approfondire ti accorgerai che è per lo stesso amore verso quella iniziale comunità che si riesce a sopportare la Chiesa; subentra la sopportazione.
Insomma chi sopporta la Chiesa lo fa per amore di Gesù e della Chiesa stessa, anche se sembra una contraddizione, ma contraddizione non è perché la Chiesa dovrebbe essere, quindi pensare ed agire, in sintonia con il Vangelo.