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Ho avuto l'opportunità di rivedere "1917" e "Little Women". Mentre sul film di Sam Mendes, che probabilmente trionferà agli oscar, non aggiungo altro che non abbia già detto (gran regia e fotografia, storia nulla di che) confermando le 3 stelle, per quello di Greta Gerwig devo modificare una parte del giudizio. La storia naturalmente è sempre la stessa, nulla da dire sugli attori (anche sulla debole interpretazione di Emma Watson), mentre in questa seconda visione ho apprezzato maggiormente la regia della Gerwig, cresciuta rispetto a quella di "Ladybird". Quindi aggiungo una stella nel giudizio di "Little Women". Tre stelle e non più due.
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Little women è un film che voglio assolutamente vedere, se ci riesco, prima che scompaia dai cinema.
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E' un film per tutte le donne, girato da una donna e con alcune delle attrici migliori del momento. Non tutto è perfetto ma merita di essere visto.
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Domenica si assegnano gli Oscar. E' stato un anno di ottimo cinema, aldilà di Hollywood. Rispetto all'anno passato è mancato un film come Roma che aveva catalizzato l'interesse di pubblico e critica, però il resto non aveva la qualità media di quest'anno. Ad esempio l'anno passato tra gli otto candidati alla statuetta di miglior film accanto ad ottimi film (Roma appunto, The Favourite, Blakkkansman) c'erano alcune autentiche porcherie pensando ad un cinema di alto livello (Green Book che sfortunatamente vinse, Bohemian Rhapsody, A Star is Born). Quest'anno sotto tutti ottimi film. Per quello che vale io avrei votato così:
Miglior film - The Irishman
Miglior regia - Martin Scorsese (The Irishman)
Miglior attrice - Reneè Zwelleger (Judy)
Miglior attore - Joaquin Phoenix (Joker)
Miglior attrice non protagonista - Florence Pugh (Little Women)
Miglior attore non protagonista - Al Pacino (The Irishman)
Miglior sceneggiatura originale - Boon Joong-ho (Parasite)
Miglior sceneggiatura non originale - Steven Zaillian (The Irishman)
Miglior fotografia - Jarin Blaschke (The Lighthouse)
Manca il voto al Miglior film internazionale in quanto ho visto solo due film (Parasite e Dolor y Gloria, mi mancano il francese, il polacco e il macedone)
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Quindi Parasite film dell'anno, primo film non in lingua inglese a vincere la statuetta più ambita. Inoltre miglior regia, sceneggiatura e film internazionale.
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È il sudcoreano Parasite il miglior film di quest'anno, grande sorpresa finale che segna una prima volta assoluta per un film non in lingua inglese nella storia dell'Academy. Consegnato dalla grandissima Jane Fonda, a cui è stata tributata la standing ovation del Dolby Theater, il premio è andato a tutto il cast del film che ha incassato quattro pesantissimi riconoscimenti: miglior sceneggiatura, miglior film internazionale, miglior regia, e miglior film. Il film di Bong Joon-ho, già vincitore della Palma d'oro a Cannes, è una commedia nera che racconta la lotta di classe giocata sui diversi piani di una casa borghese dove - come diceva il suo regista nella nostra intervista - "non ci sono nè buoni nè cattivi". Dopo ottimi incassi è tornato nelle sale italiane in questi giorni.
https://www.repubblica.it/dossier/sp...tta-248200867/
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Piccola notazione: una delle più belle scene di Parasite ha come colonna sonora una canzone di Gianni Morandi...
https://youtu.be/_ofwqatr_iY
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Citazione:
Originariamente Scritto da
follemente
Io non lo sapevo, ho avuto degli attimi di spaesamento ed ho addirittura pensato che la canzone fosse stata inserita solo nella versione italiana…:asd:
Chi mi sa spiegare perché Bong Joon l’ha scelta?
Rispondo, con ritardo, a questa domanda: pare che il regista l'abbia scelta perché il padre possedeva questo e molti altri dischi italiani degli anni '60, di cui era appassionato, e lui l'aveva ascoltato da bambino.
Pare però che il titolo non c'entri nulla con la scena, in cui, effettivamente, i personaggi sono in ginocchio. Bong Joon non conosce l'Italiano, era stato attirato solo dalla melodia ( il pezzo, ricordiamolo, a suo tempo era stato arrangiato da un certo Ennio Morricone...:D ).
Quando gli hanno spiegato il significato del titolo si è fatto una risata, ed era incredulo pure quando gli hanno detto che il cantante era ancora vivo...:D
Il povero Gianni, peraltro, credo non vedrà un centesimo da questo film.
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Thank you, credo anche Barrett abbia dato una risposta simile, dicendo che Gianni Morandi è molto famoso in Corea, sebbene non abbia mai cantato lì.
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Jo Jo Rabbit.
Surreale e bellissimo.
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Ho visto un film non recentissimo (maggio 2019): John Wick 3 - Parabellum, il terzo della saga dedicata a John Wick, l'assassino giustiziere interpretato dal grande Keanu Reeves. A parte l'indubbia bravura del protagonista principale nella recita e nell'azione (Keanu non fa quasi mai uso di controfigure), il film è molto inferiore ai due che l'hanno preceduto, manca completamente di filo conduttore. Non so se il regista ne abbia un quarto in programma, nel caso spero riprenda il mordente iniziale. Un pò di delusione.
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"Children of Men" di Alfonso Cuaron. Consigliatomi da un amico (che a mio parere ha gusti abbastanza discutibili) mi sono avvicinato a questo film con poca voglia; quando però ho letto che il regista era Cuaron (Gravity e Roma) non ho esitato a guardarlo. Il film, girato nel 2006, è il terz'ultimo del regista messicano (se la prende comoda) ed è ambientato nel 2027 in una Londra distrutta da anni di conflitti generati soprattutto da problemi legati all'immigrazione (ci aveva visto giusto...) e che stanno portando il genere umano all'infertilità. Al protagonista viene dato il compito di salvare un'immigrata rimasta incredibilmente incinta. Il genere, fantascienza catastrofica, non è proprio il mio preferito, però la regia di Cuaron e l'interpretazione degli attori (c'è un irriconoscibile Michael Caine) me lo fatto guardare con interesse. La regia non è ancora stilisticamente perfetta come in Gravity e soprattutto in Roma, ma dimostra il talento e la creatività di Cuaron, malgrado qualche ingenuità credo legata alla voglia di strafare e con uso eccessivo del piano sequenza. Bellissima l'ultima mezz'ora con il conflitto finale. Durante il film per due volte si sente "Ruby Tuesday" (Rolling Stones) nella versione di Battiato (orribile...ahahaha).
Children of Men **
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Mi hai messo curiosità.
Grazie delle dritte.
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"Il fantasma della libertà" di Luis Bunuel (1974). In attesa che arrivi qualche film proveniente da Berlino, semprechè non vengano chiusi i cinema, soddisfo la mia dipendenza guardando qualcosa presente su Youtube, come appunto "Il fantasma della libertà". Si tratta di una pellicola ad episodi collegati tra di loro, dove Bunuel sviluppa il suo stile surreale colmo di paradossi e con i protagonisti che fanno a gara a chi riesce meglio nel banalizzare argomenti importanti e a enfatizzare invece quelli senza rilevanza. Geniale.
Il fantasma della libertà *** (stelle puramente indicative per un fuoriclasse come Bunuel)