Originariamente Scritto da
axeUgene
invece, io credo che l'educazione e il rispetto nel sesso siano esattamente il primo requisito, ed è esattamente ciò a cui il più delle volte i ragazzi non sono preparati, proprio perché i genitori non hanno la cultura - e, a volte, il coraggio ideologico - per riflettere onestamente sulla questione;
perché di poco valore ? ci saranno relazioni più o meno impegnate, a seconda di come le persone si trovano, esattamente come nelle amicizie, ma senza l'inganno di dover fingere propensione all'impegno per fare del sesso, con tutti i fraintendimenti e guai che la cosa comporta;
forse la capacità di discernere e riconoscere una persona con cui è sensato prendere impegni, senza l'illusione dell'attrazione sessuale, no ?
bene, ma non ti accorgi della profonda sfiducia nelle persone che traspare da questa tua concezione, per cui la scelta di impegnarsi può avvenire solo attraverso l'inganno e lo scambio, una contrattazione che forza qualcosa che altrimenti non avverrebbe, una forzatura della volontà ?
tradotto in soldoni, la dialettica, più o meno consapevole e frutto dell'educazione che sostieni, è: Gina: anche a me andrebbe di fare sesso con Pino, ma non voglio passare per zoccola, quindi gliela do solo se mostra un po' di impegno; Pino: la Gina mi tira, ma non me la dà se non mi impegno, e siccome sono molto arrapato mi conviene fingere; poi si vedrà;
in un ambiente che pensa in questo modo, dove non si può fare i fidanzati a vita, così poi hai famiglie con figli in cui dopo un par d'anni ci si rende conto che il coniuge è un estraneo, la cui presenza quotidiana è un'oppressione, più o meno intensa, ma si resiste; ed è questo che spiega la tua constatazione successiva:
chi frequenta coppie così, scoglionate, vede gli sguardi che si mandano affanculo, proiettati su altre fantasie, la depressione e la nevrosi, ha comprensibilmente poca voglia di imitarli, ma ancora poca cultura di relazione e libertà per elaborare un'ideologia della famiglia alternativa, proprio perché i presupposti sono solo gli incentivi di cui ti fai paladina;
intanto, spesso le mura domestiche diventano prigioni, e come in tutte le carceri è la violenza a dettare legge; i femminicidi sono la punta vistosa ed estrema dell'iceberg, ma per essere così tanti gli episodi di questo tipo, la diffusione della famiglia malata e nevrotica è per forza grandissima e invisibile, a diversi gradi di intensità;
ti meravigli che in una società così siano sempre meno quelli che scelgono di avventurarsi in territori di quel tipo ?
per me, così ad intuito, una donna con cui potrei impegnarmi sarebbe quella dalla quale potrei accettare preventivamente anche l'eventualità di qualche cornino occasionale - magari reciproco - senza per questo considerarla indegna o contaminata, lesiva della mia identità, perché il piacere di quella compagnia e la stima non ne risulterebbero intaccate; e guarda che io sono stato sempre fedele e non sono certo per la coppia aperta; ma non sono nemmeno per quella sacrificata; sono stato anche abbastanza fortunato, perché di tutte quelle con cui sono stato in fondo mi piacevano anche i difetti;
tu mi dai del novantenne, ma guarda che le donne - istruite e dei centri urbani, beninteso - che oggi hanno 80 anni ed erano giovani nei '60, in media erano parecchio più avanti rispetto alla mentalità che esprimi, davvero antica e piena di amarezza di fondo, ansia da controllo;
è una cosa umana e comprensibile; ma, razionalmente, ti sembra la cosa giusta, la ricetta di qualcosa destinato a funzionare ? boh...