Per me un bicchiere di latte parzialmente scremato, che mi appresto a bere sul serio fra poco. :asd:
Grazie.
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Per me un bicchiere di latte parzialmente scremato, che mi appresto a bere sul serio fra poco. :asd:
Grazie.
Per me un succo di frutta al gusto di pera.
Grazie.
per me 6 bottiglie di birra da bere in un colpo grazie...p.s:mi faccia uno sconto Xd
Ah, ecco un'amica reale, casualmente entrata.
Lo sai che se bevi troppo poi sei più portata ad avere meno freni inibitori, con tutti i furbetti morti di figa che circolano nei bar e pub, vero? :asd:
Ti faccio compagnia.
grazie sousu tu si ke 6 un eroe
La prossima volta almeno scrivilo in maniera decente, senza abbreviazioni da telefonino-dipendente.
Sei già ubriaca, a quanto pare. :sisi:
Per me una vaschetta di gelato dietetico al fior di latte.
Grazie.
Un caffè nero, amaro e triplo.
Dark, troppi caffe' fanno male al cuore. A volte mi preoccupi.
Mmmm...sicuro?
Cuore ballerino? Può darsi che stiate bevendo troppo caffè o che abbiate dimenticato i sani principi della dieta mediterranea: stando ai risultati di uno studio italiano presentato a Barcellona durante l'ultimo congresso dell'European Society of Cardiology , entrambi i fattori aumentano non poco il rischio di sviluppare forme di aritmia come la fibrillazione atriale.
STUDIO ITALIANO
I dati arrivano da un gruppo di medici dell'Università di Modena e Reggio Emilia, guidati da Anna Vittoria Mattioli: i ricercatori, partendo dal dato ormai acquisito che la dieta mediterranea riduce il rischio cardiovascolare, hanno voluto indagare un po' più a fondo gli effetti dell'alimentazione sullo sviluppo di aritmie, in particolare una fra le più comuni, la fibrillazione atriale. Nello specifico, si è voluto valutare il ruolo degli antiossidanti, per capire quanto conta la qualità e la quantità di quelli che assumiamo attraverso la frutta, la verdura e altri alimenti. Compreso il caffè, una delle bevande più comuni in Italia e in tutti i Paesi del Mediterraneo: i suoi effetti sul sistema cardiovascolare dipendono soprattutto dalla caffeina, ma la bevanda contiene anche una certa dose di antiossidanti. «Le conseguenze negative sulla salute con il consumo di caffè occasionale o abituale appaiono di fatto scarse – dice Mattioli –. Ma è altrettanto noto che alti livelli di caffeina possono portare ad aritmie ventricolari». Così la Mattioli ha pensato di studiare a fondo 400 pazienti con aritmie e 400 controlli di cui sono state indagate le abitudini alimentari attraverso questionari; i ricercatori hanno misurato il grado di aderenza alla dieta mediterranea e si sono poi soffermati sui consumi di frutta, verdura, legumi, pesce, latticini, vino e prodotti contenenti caffeina (come cioccolata, tè, bevande a base di cola e caffè nelle sue varie forme, dall'espresso al decaffeinato, dall'americano al cappuccino).
CAFFEINA
Il concetto che emerge dai risultati è chiaro: quanto più si aderisce ai principi della dieta mediterranea e si introducono antiossidanti a volontà, tanto meno si rischia di incappare nella fibrillazione atriale. «La quantità di calorie non varia fra pazienti e controlli; chi soffre di aritmie, però, in genere consuma in maggior quantità carne rossa e latte e latticini interi, non scremati», racconta Mattioli. Ma c'è di più: i pazienti con il cuore ballerino erano anche quelli che bevevano caffè con maggior frequenza, tanto che nel loro caso il grosso degli antiossidanti derivava proprio dal caffè (addirittura il 64 per cento del totale). «La fonte di antiossidanti è risultata diversa nei pazienti con fibrillazione atriale e nei soggetti sani – prosegue Mattioli –. In caso di aritmia queste sostanze derivavano soprattutto dal caffè e in assai minor misura da altri alimenti, come la frutta, la verdura o il vino. Anche il consumo di caffeina in generale è risultato correlato alla fibrillazione atriale: i pazienti ne introducono decisamente di più rispetto ai controlli, e di nuovo soprattutto attraverso il caffè». La presenza di antiossidanti nel caffè non stupisce: numerosi studi l'hanno ormai documentata. «Semmai è meno chiaro se gli antiossidanti del caffè siano o meno bio-attivi – riprende l'esperta –. Molti studi epidemiologici hanno verificato che il consumo di caffè è correlato a una riduzione dello stress ossidativo: perciò è possibile che alcuni dei composti contenuti in questa bevanda siano benefici, mentre altri siano associati a un incremento del rischio di patologie cardiovascolari». Aritmie in primis: non è la prima volta che il caffè finisce sul banco degli imputati in proposito. Ma ci sono anche studi di segno opposto: al congresso europeo di cardiologia dello scorso anno fece discutere una ricerca secondo cui bere caffè riduceva la mortalità dopo un infarto. Confusi, incerti di fronte alla tazzina? Niente paura, anche questi ultimi dati in fondo confermano quanto di poco è certo in caso di caffè e salute del cuore: chi non esagera non corre mai rischi. Basta non superare le 3-4 tazzine di espresso al giorno.
http://www.labsanmichele.it/news/ber...caffe_194.html
beh si, il troppo stroppia :asd:
Speriamo che Dark legga, allora.
Barista, un Martini. E non occupare spazio con quelle inutili olive.
un digestivo...