Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, no; la fede non può essere una "truffa", perché non ha pretese di conferma nella realtà, altrimenti non sarebbe "fede";
la fede è una cosa distinta e molto più complessa di quello che, evidentemente, fraintendi come "esternazione di una dottrina morale correlata", la quale può effettivamente mostrare incongruenze e relative rimozioni da parte del credente;
ma, nei fatti, è fede qualsiasi imperativo morale categorico che ci potremmo porre anche tu ed io, come comportamento doveroso, privo di una remunerazione che non sia il comportamento stesso;
tu certamente compi gesti gratuiti, la cui gratificazione è esclusivamente soggettiva, non suscettibile di essere razionalizzata come "oggettivamente più efficiente"; e questa è di fatto fede;
qualsiasi tuo comportamento morale privo di diretta remunerazione potrebbe essere additato da un osservatore cinico come "fede" risibile, visto che non hai alcuna garanzia - anzi, le probabilità sono risibili - che il tuo comportamento ti procuri un qualche vantaggio corrispettivo, se non in termini di gratificazione psicologica; beh, questa gratificazione implica comunque una "fede", ed il tuo errore è quello di percepirti diversa dal credente per la sola apparenza di superstizione di quello, che non è nemmeno scontata;
diversi sono tutti i discorsi "politici", che invece hanno un loro senso, ma vanno formulati propriamente.