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Infatti il peccato è prettamente umano, ma quando l'uomo vince il peccato si sente evidentemente vicino a Dio.
Chi non crede può pensare ad un'illusione ma chi crede se ne fa un motivo trainante.
Il discorso con cono era diverso, ed era un discorso prettamente tra credenti, lui afferma che Dio perdona sempre i nostri peccati all'infinito, io invece sistengo che c'è un limite a tutto, e non peccare è il motivo trainate del fatto di essere in Dio. Se Gesù dice alla peccatrice di andare in pace perché l'ha perdonata non per questo si esime dal dirle anche di non peccare più se vuole stare in uno stato di grazia.
E come in terra per l'uomo che pecca o sbaglia c'è il giudice terreno, in cielo o nel posto dove sta Dio c'è Dio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Gastaldi
Ma il concetto di peccato ...non è sempre di origine divina ... può essere una trasgressione ad una norma prescritta dagli uomini ... chi è senza colpa scagli la prima pietra ...anche se di origine Cristiana può essere una norma che resta valida nella cultura e nella morale laica!
Assolutamente si! Moltissime norme morali hanno valenza anche sul piano civile, tipo "non rubare" "non uccidere" "non dire falsa testimonianza". E alcuni crimini vengono classificati "contro l'umanità", pensa solamente agli olocausti, alle deportazioni, ai genocidi, alle stragi eccetera.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Infatti il peccato è prettamente umano, ma quando l'uomo vince il peccato si sente evidentemente vicino a Dio.
Chi non crede può pensare ad un'illusione ma chi crede se ne fa un motivo trainante.
Il discorso con cono era diverso, ed era un discorso prettamente tra credenti, lui afferma che Dio perdona sempre i nostri peccati all'infinito, io invece sistengo che c'è un limite a tutto, e non peccare è il motivo trainate del fatto di essere in Dio. Se Gesù dice alla peccatrice di andare in pace perché l'ha perdonata non per questo si esime dal dirle anche di non peccare più se vuole stare in uno stato di grazia.
E come in terra per l'uomo che pecca o sbaglia c'è il giudice terreno, in cielo o nel posto dove sta Dio c'è Dio.
Dio perdona all'infinito (settanta volte sette è per dire sempre), ma per coloro che scelgono il Male fino in fondo, fino all'ultimo loro respiro in terra, che speranza rimane? Vivranno di quel Male in eterno. E' scritto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Dio perdona all'infinito (settanta volte sette è per dire sempre), ma per coloro che scelgono il Male fino in fondo, fino all'ultimo loro respiro in terra, che speranza rimane? Vivranno di quel Male in eterno. E' scritto.
presente
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Scegliere consapevolmente e scientemente il Male, è peccare contro lo Spirito Santo. Amare il Male rende rei di colpa eterna....
" In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna "
MARCO 3
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Anche gli spiriti santi perdono la pazienza...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Scegliere consapevolmente e scientemente il Male, è peccare contro lo Spirito Santo. Amare il Male rende rei di colpa eterna....
" In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna "
MARCO 3
Allora questo 70x7 che tu sostieni, intendendo sempre, cioè un numero infinito, va a farsi friggere.
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L'Uomo è libero Crep: Anche di rifiutare fino all'ultimo l'Amore e il Perdono di Dio.
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Anche di pesarla come meglio crede.
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Certo. Poi tutti ci presenteremo un Giorno davanti a Lui....
"Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male. Poiché l'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio!"
(2.Corinzi, 5)
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Tu puoi credere di riconciliare chi vuoi ma io mi sento già riconciliato, questo per dirti, non come tu pensi da superbo od autosufficiente, che sento già la presenza di Gesù senza alcun intermediario.
In questa ultima parte della mia vita, non più ricattato dai doveri perché in pensione, non ho bisogno che uomo mi dica cosa devo fare o come devo essere, poiché c'è il Vangelo che me lo dice; infatti c'è scritto che il regno di Dio è già qua, sulla terra, anche se ora è temporale.
A che servono i discorsi di Gesù o le sue parabole se qualcuno, un peccatore, come tu dici, me ne deve dare il senso? In fondo Gesù parla della vita di tutti i giorni, compresa la mia.
Se ho bisogno chiedo o leggo altrimenti vivo la mia vita cercando di mantenermi in grazia di Dio.
Se a te che credi di essere un intermediario tra me e Dio non piace non so che farci.
Faresti un torto a Dio se negassi un suo diretto interessamento verso chi lo ama.
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Sei riconciliato
Non hai bisogno di nessuno
Non pecchi
Non preghi
Non aneli ricevere Cristo nell'Eucarestia
Ti ho già fatto gli auguri, in vista di QUEL giorno. Non ti invidio. Per niente.
Chiudiamo quì il discorso.
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A quanto sembra tu saresti il contrario di ciò che attribuisci a me.
Non sei riconciliato, hai bisogno di tutti, pecchi, preghi, e prendi l'ostia, ricominciando sempre la tiritera.
Per quanto riguarda QUEL giorno per me è già qui, e speriamo che tu non mi porti sfiga:v.
Io posso capire che per essere catechista hai bisogno di distruggere per ricostruire, ma mentre tu sei diventato credente, come hai sostenuto, rinnegando te stesso, io essendo nato cristiano sono rimasto sempre fedele a me stesso.
Quello che posso anticiparti per prevenire una ulteriore tua critica è che durante tutto questo tempo ho sempre cercato di migliorarmi, per rimanere fedele al messaggio evangelico.
Per me, infine, il discorso era già chiuso prima che tu iniziassi.
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«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».
LUCA 18
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Si, mi ci vedo bene nella parte del fariseo che si vantava di osservare alla lettera il catechismo, che digiunava e rimpinzava le casse della chiesa per far contento Dio, che si distingueva da tutti quelli che erano per lui inosservanti e che aveva ammucchiato in ladri, ingiusti, adulteri e pubblicani, la categoria peggiore perché riscuotevano le tasse per conto dei romani.
Invece tu quale saresti?