Quello quale?
Prova a chiedere ad un Esquimese quanti modi ha per descrivere il bianco e pensa quante ne hai tu.
Come la percepisci tu l'oggettività non esiste, è solo una questione statistica.
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C'è una bella differenza tra sopravvivere e vivere:v.
Ci sono cose di cui si nutre il nostro corpo e ci sono cose di cui si nutre la nostra mente, ma limitare, come fai tu, la mente al corpo è come se andassi a caccia di leoni con arco e frecce.
la mente come disse Spinoza può arrivare fino a colui che si genera da solo, ma io aggiungo che se ci arrivi senza alcuna sensazione portante ti potresti disperdere, a furia di ragionare, nel nulla, tanto non puoi verificarlo:asd:.
E che cosa significa?
Non puoi stare nella personalità di chi l'ha scritto. Potrebbe averlo visto dal vero e pensare a qualcos'altro, potrebbe averlo immaginato, potrebbe averlo ricordato, perché ha iniziato così? era libero mentalmente quando lo ha scritto o è stato condizionato da qualche sentimento?
Come vedi è arduo capire veramente che cosa il Manzoni pensasse o che cosa volesse dire quando lo ha scritto.
Noi siamo esterni a lui e giudichiamo o capiamo da esterni.
Ad esempio la Genesi comincia con "In principio Dio.........", che cosa significhi in principio è ancora oggetto di discussione, ma il fatto è che bisognerebbe entrare nella testa del redattore o delle tradizioni che hanno preceduto la stesura del testo sacro.
Come vedi è difficile oggettivare gli usi ed i costumi che influenzano chi pensa e chi scrive.
A me sembra ovvio che se io stessi a scrivere per tutta la vita non riuscirei a descrivere quello che penso, come penso e quando penso, se penso veloce o penso lentamente, se qualche pensiero mi disturba o mi allieta, se mi piace ricordare o se voglio dimenticare. Io non so come tu faccia a desrivere così bene quello che pensi e fai, che in fondo è quello che sei.......forse arrivano meglio gli altri a identificarti:asd:.....io non ci riesco:rotfl:
ma che dici ???
il solito sofisma sulla geometria non euclidea rivolto al geometra che si occupa del villino bifamiliare :asd:
io non capisco questa cupidigia di ridicolo;
"quello", il testo materiale, scritto; quando citi la parabola del seminatore, te la sei inventata o l'hai letta ? e la citi perché immagini che io abbia letto la stessa cosa, perché il testo è quello, scritto in un linguaggio convenzionale; con la tua logica io sarei legittimato a intendere che si tratta di un capitolo su come far lievitare la pasta per la pizza correttamente :asd:
tu ancora insisti a cambiare discorso e buttarla in caciara:
qui non è in discussione il credere o il sentire, ma il testo, che è lo stesso per tutti, credenti e no; se c'è scritto fai questo, non fare quello, a prescindere dall'adesione il messaggio dovrebbe essere chiaro; altrimenti è un testo ambiguo, che richiede un'esegesi, o semplicemente non si presta a dare alcuna indicazione di natura morale;
no, non è così; nel momento in cui il testo è pubblicato, il suo senso è pubblico e convenzionale: se io scrivo crep è un pedofilo, linciatelo ! nella tua logica potrei aver pensato quanto è buono il brodetto, ma vedrai che la gente intende altro e qualcosa di molto preciso e convenzionale, che produce effetti :asd:
beh, se la metti su un piano di contenuto trascendente, a cui non possiamo arrivare, è inutile parlarne, ma anche citarlo; se poi tratti i Vangeli come testi esoterici per iniziati, dai solo il boccino a questi ultimi; ma prendi un bel pernacchione da pubblico avanspettacolo;Citazione:
Noi siamo esterni a lui e giudichiamo o capiamo da esterni.
siccome nella testa del redattore non puoi entrare, con questo ragionamento nichilista prendi quella pagina e risparmi sulla carta igienica;Citazione:
Ad esempio la Genesi comincia con "In principio Dio.........", che cosa significhi in principio è ancora oggetto di discussione, ma il fatto è che bisognerebbe entrare nella testa del redattore o delle tradizioni che hanno preceduto la stesura del testo sacro.
Come vedi è difficile oggettivare gli usi ed i costumi che influenzano chi pensa e chi scrive.
al contrario, puoi tentare un'esegesi, ma solo sulla base dell'analisi linguistica e strutturale del testo; altro non ti resta, se non la riduzione a oggetto esoterico, col pollaio di pretesi interpreti sapienti a fare da pagliacci per le risa del pubblico.
eppure scrivi, e anche di soggetti molto complessi; segno che in realtà hai molta fiducia nella possibilità di fissare ed esprimere pensieri in modo tale che vengano compresi dagli altri; e così per i pensieri altrui che citi, come certi scritti;
quindi, l'impressione è solo che questa delegittimazione del linguaggio la riservi alle obiezioni altrui, nel momento del contraddittorio;
per il tragico pirandelliano, l'esempio dell'anziana signora molto truccata e agghindata da giovane, che può suscitare lo scherno, ma evoca immediatamente la tragedia umana.
Ma qua non si tratta che se uno esprime dialetticamentebene il suo pensiero le masse cambiano il loro comportamento, ma di insiemi che riescono a dare una una idea positiva del futuro per cui tanti hanno motivazioni proprie di rischiare al presente sulla previsione di un futuro positivo.Citazione:
eppure scrivi, e anche di soggetti molto complessi; segno che in realtà hai molta fiducia nella possibilità di fissare ed esprimere pensieri in modo tale che vengano compresi dagli altri; e così per i pensieri altrui che citi, come certi scritti;
quindi, l'impressione è solo che questa delegittimazione del linguaggio la riservi alle obiezioni altrui, nel momento del contraddittorio;
Nel campo religioso e' lo stesso, prometti beatudini e resurrezione dopo morto per un pagamento da vivi, un azzardo per investimenti rilevanti fuori da un ordinato quieto vivere minimizzando i rischi attuali.
no, discussione con crep verte su altro;
se, ovviamente per i moderni, una pedicazione religiosa è diretta a convincere l'interlocutore di una fondatezza divina di un determinato ordine morale, la questione con crep è che lui quest'ordine non lo enuncia come gli altri, argomentandolo direttamente, con tutte le difficoltà e opportunità del caso, che avrebbe comunque un senso, a prescindere dagli eventuali risultati;
lui è consapevole delle difficoltà, perciò adotta una dialettica laterale, scorporata: cioè disquisisce sul fondamento evangelico, trasformandolo da testo-legge convenzionale - si fa così e non si fa cosà - in una specie di testo esoterico, di cui lui si atteggia ad esegeta sapiente, appoggiando questa tesi su vaghe allusioni di tipo soggettivista, financo alle teorie di Heisenberg sull'indeterminazione;
in questo modo, si vorrebbe sottrarre al contraddittorio sui contenuti precettizi della morale religiosa; questi, però, vengono fatti rientrare dalla finestra sotto forma di commentari ed esegesi altrui; in soldoni, ti dice: tu non puoi contestare quello che dico su Gesù, perché è una mia cosa personale; se non ci credi, non puoi capire; ecc... negando il valore universale del messaggio - legge morale, proprio nella sua natura di testo intellegibile;
salvo infilare di soppiatto quegli stessi contenuti, non più come dottrina contendibile sulla base dell'analisi del testo - secondo il Vangelo si può divorziare o no ? ma come sapienza iniziatica fondata su qualcosa che si pretende non confutabile;
capisci bene che il tutto è diretto ad evitare lo snodo critico di tutto il discorso; e cioè che se discutere dei postulati di fede o delle metafisiche divine è assolutamente inutile, la coerenza e la sensatezza di un testo che precetta, o cui si attribuiscono precetti, sono il vero elemento essenziale; e infatti è anche quello sul quale i credenti si dividono.
Non è questione di fiducia, mi esprimo come fanno tutti, in modi infinitamente diversi.
Posso forse spiegarti come comunico con i miei uccellini?
Potresti capirlo se ti faccio dei versi tipo: cip cip cip? cosa significa per il gruppo, di cui tu sei assente, fatto da un uomo e due uccelli? Forse Francesco che con gli uccelli era arrivato a parlarci come si potrebbe parlare con un cane; ma imparare la lingua degli uccelli è quello che credo abbia contraddistinto Francesco dagli altri, altrimenti come potrebbe la semplicità essere innalzata e diventare complessa?
In questo comune universo così largo e così lungo i linguaggi o le varie espressioni comunicative si complicano e si confondono, e l'uomo nella sua profonda ignoranza ha fatto, sta facendo e farà tabula rasa di qualsiasi diversità proprio per via di quell'ingiusta oggettività.
E che altro si e' in balia degli eventi?
Poi certo meglio sentirsi super eroi rivestiti di superpoteri ben lontani dal manifestarsi.