Tolleranza zero di Irvine Welsh
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Tolleranza zero di Irvine Welsh
Danke.
..." lo amo, e non perch
LETTERA AL PADRE - Fraz KAFKA (brani)
Mio caro pap
"E' come una sentinella - questo bisogna capirlo - in piedi a difendere quella porzione di mondo dall'invasione silenziosa della perfezione, piccola incrinatura che sgretola quella spettacolare scenografia dell'essere. Giacch
Le uniche persone per me sono i matti .... quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai un luogo comune , ma bruciano , bruciano , bruciano come candele romane gialle e favolose , che esplodono come ragni tra le stelle
ON THE ROAD
...Dopo due o tre minuti, il Bruco si tolse la pipa di bocca, sbadigliò due o tre volte, e si scosse tutto. Poi discese dal fungo, e se ne andò strisciando nell'erba, dicendo soltanto queste parole: - Un lato ti farà diventare più alta e l'altro ti farà diventare più bassa.
«Un lato di che cosa? L'altro lato di che cosa?» pensò Alice fra sè.
- Del fungo, - disse il Bruco, come se Alice lo avesse interrogato ad alta voce; e subito scomparve.
Alice rimase pensosa un minuto guardando il fungo, cercando di scoprirne i due lati, ma siccome era perfettamente rotondo, trovò la cosa difficile. A ogni modo allungò più che le fu possibile le braccia per circondare il fungo, e ne ruppe due pezzetti dell'orlo a destra e a sinistra.
- Ed ora qual è un lato e qual è l'altro? - si domandò, e si mise ad addentare, per provarne l'effetto, il pezzettino che aveva a destra; l'istante dopo si sentì un colpo violento sotto il mento. Aveva battuto sul piede!
Quel mutamento subitaneo la spaventò molto; ma non c'era tempo da perdere, perchè ella si contraeva rapidamente; così si mise subito ad addentare l'altro pezzo. Il suo mento era talmente aderente al piede che a mala pena trovò spazio per aprir la bocca; finalmente riuscì a inghiottire una briccica del pezzettino di sinistra.
- Ecco, la mia testa è libera finalmente! - esclamò Alice gioiosa; ma la sua allegrezza si mutò in terrore, quando si accorse che non poteva più trovare le spalle: tutto ciò che poteva vedere, guardando in basso, era un collo lungo lungo che sembrava elevarsi come uno stelo in un mare di foglie verdi, che stavano a una bella distanza al di sotto.
Alice nel paese delle meraviglie.
"Come osano gli Schlegel disprezzare i Wilcox, quando ci vogliono persone d'ogni genere per fare un mondo? "
E.M.Forster, "Casa Howard"
Ma non ho letto tutto il libro, mi piace solo questa frase:shy:
"Qui gli occhi dell'ospite si dilatarono, e continuò a sussurrare, guardando la luna:
"portava fra le braccia dei disgustosi, inquietanti fiori gialli. Sa Dio come si chiamano, ma per qualche motivo sono i primi che appaiono a Mosca. E questi fiori spiccavano nettamente sul suo vestito nero primaverile. Portava dei fiori gialli! Brutto colore. Svoltò in un vicolo e qui si voltò. Beh, lei conosce la Tverskaja? Su quella strada passavano migliaia di persone ma le giuro che lei vide solo me e mi guardò con espressione non inquieta.. addirittura quasi morbosa. E mi colpì non tanto la sua bellezza quanto la straordinaria, indicibile solitudine nei suoi occhi! Obbedendo a quel segnale giallo, anch'io svoltai e la seguii. Camminammo in silenzio per lo storto, uggioso vicolo, io da una parte, lei dall'altra. E nel vicolo, s'immagini, non c'era anima viva. Io mi tormentavo, perché mi sembrava che fosse indispensabile parlarle, e temevo che non sarei riuscito a dirle neppure una parola, che se ne sarebbe andata e non l'avrei più rivista. E, s'immagini, a un tratto fu lei a parlare: "le piacciono i miei fiori?" ricordo perfettamente come risuonò la sua voce, abbastanza bassa, ma con bruschi sbalzi, e per quanto la cosa sia stupida mi sembrò che echeggiasse nel vicolo e rimbalzasse sullo sporco muro giallo. Passai rapidamente dalla sua parte e avvicinandomi risposi: "NO!"
Mi guardò stupita, e all'improvviso, e del tutto imprevedibilmente, capii che per tutta la vita avevo amato proprio quella donna! Che storia eh? Lei naturalmente dirà che sono pazzo?
Si, mi guardò stupita e poi, dopo avermi guardato, mi chiese: "non le piacciono i fiori in genere?". Nella sua voce c'era, mi parve, dell'ostilità. Io camminavo accanto a lei, sforzandomi di tenere il suo passo, e, con mia grande sorpresa, non mi sentivo affatto imbarazzato. "no. Mi piacciono i fiori, ma non questi." Dissi. "e quali?". "mi piacciono le rose!"
Allora mi pentii di averlo detto, perché lei fece un sorriso colpevole e gettò i suoi fiori nel rigagnolo. Benché un po' smarrito, tuttavia li raccolsi e glieli porsi, ma lei, con un sorriso, respinse i fiori, e li tenni in mano io.
Cosi camminammo in silenzio per un po' di tempo, finché lei non mi tolse di mano i fiori, li gettò sul selciato e poi infilò la sua mano dal guanto nero svasato nella mia, e proseguimmo accanto."
L'ospite si asciugò una lacrima inattesa con la manica destra e continuò: " l'amore balzò davanti a noi come balza fuori dal nulla un assassino in un vicolo, e ci colpì subito entrambi! Così colpisce la saetta, così colpisce un coltello a serramanico! Lei del resto, affermava in seguito che non era così, che naturalmente ci eravamo amati per moltissimo tempo, senza conoscerci, senza esserci mai visti, e che lei aveva vissuto con un altro uomo, e io allora con quella la…
e cosi lei diceva che quel giorno era uscita coi fiori gialli fra le braccia perché io finalmente la trovassi, e che se ciò non fosse accaduto si sarebbe avvelenata, perché la sua vita era vuota.
Si, l'amore ci colpì all'istante. Lo seppi quel giorno stesso, già un'ora dopo, quando ci ritrovammo, senza accorgerci della città, sul lungofiume sotto le mura del Cremlino. Decidemmo di incontrarci il giorno dopo proprio lì, e ci incontrammo. Il sole di maggio splendeva per noi…"Da "Il Maestro e Margherita" di Bulgakov.
(Romanzo semplicemente stupendo").
Da Le cronache del ghiaccio e del fuoco, Vol. 2:
[INDENT]"Catelyn rimase immobile, in sella al cavallo, circondata da Hellis Mollen e il resto della sua Guardia. E attese, come aveva atteso prima suo padre, poi Brandon, poi Ned. Era sulla sommita dell'altura e gli alberi le nscondevano quasi tutto di ci
"C'era un uomo che partiva, viaggiava, e quando tornava, prima di lui arrivava un gioiello, in una scatola di velluto. La donna che lo aspettava apriva la scatola, vedeva il gioiello e allora sapeva che sarebbe tornato. La gente credeva che fosse un regalo, un prezioso regalo per ogni fuga. Ma il segreto era che il gioiello era sempre lo stesso. Cambiavano le scatole ma lui era sempre quello. Partiva con l'uomo, retsava con lui ovunque andasse, passava di valigia in valigia, di città in città, e poi tornava, esattamente come l'orologio ritornava nelle mani dell'Ammiraglio. La gente credeva fosse un regalo, un prezioso regalo per ogni fuga. Invece era ciò che custodiva il filo del loro amore, nel labirinto di mondi in cui l'uomo correva, come un'incrinatura lungo un vaso. Era l'orologio che contava i minuti del tempo anomalo, e unico, che era il tempo del loro volersi. Tornava indietro prima di lui perchè lei sapesse che dentro colui che stava arrivando non si era spezzato il filo di quel tempo. Così l'uomo arrivava, infine, e non c'era bisogno di dir nulla, di chiederenulla, né di sapere. L'istante in cui si vedevano era, per tutt'e due, ancora una volta, lo stesso istante."
Castelli di rabbia di Alessandro Baricco
Mi
-C'è davvero una risposta? - sussurò Phouchg
-C'è davvero una risposta - confermò pensiero profondo
-A tutto? Alla grande domanda sulla vita, l'universo e tutto quanto?
-Sì
Sia Loonquawl che Phouchg si erano preparati per tutta la vita a quel momento, erano stati selezionati fin dalla nascita come persone più adatte ad assistere a quel memorabile avvenimento, e tuttavia si ritrovarono a boccheggiare e a stare sulle spine come bambini eccitati.
-E sei pronto a darci la risposta? - disse ansioso Loonquawl
-Sì
-Adesso?
-Adesso - disse Pensiero Profondo
I due s'umettarono le labbra
-Anche se penso che non vi piacerà - disse Pensiero Profondo.
-Non importa - disse Phouchg - Dobbiamo saperla! Adesso!
-Adesso? - Chiese pensiero profondo
-Sì! Adesso...
-Va bene - disse il computer, e tacque. I due uomini si misero a giocherellare con le dita. La tensione era insopportabile.
-Non vi piacerà davvero - disse dopo un attimo Pensiero Profondo
-Diccela!
-D'accordo - disse Pensiero Profondo - La risposta alla Grande Domanda...
-Su...?
-Sulla vita, l'universo e tutto... - disse Pensiero profondo.
-Sì...?
-E'...
-Sì...?
-E'...
-Sì...?
-Quarantadue - disse Pensiero Profondo, con infinita calma e solennità
(Douglas Adams, La guida galattica per gli autostoppisti)
Pensavo: forse la natura avrebbe dovuto fare così fin dall'inizio, una testa sola è davvero insufficiente. C'è poco spazio là dentro e troppa confusione. A molta gente serve soltanto da supporto per il viso, oppure per far crescere i capelli, come avere un giardino con una buina terra per i fiori. Persino le Lambrette hanno le ruote di scorta, perchè nonp otrebbe essere così anche per la testa? Una di rappresentanza e una che funzioni davvero.
Susanna Tamaro, Anima Mundi
Uno stralcio della parte di intervista di Enzo Biagi a Gunter Grass, riportata nel suo libro "Quello che non si doveva dire".
[I]"Da cosa nasce l'antisemitismo nel vostro paese?
L'origine era cristiana. Ma non solo in Germania, in tutta Europa, gli ebrei sono stati additati come la causa del male. Nel Medioevo furono considerati responsabili del diffondersi della peste. Ancora oggi sono pensati come gli assassini di Cristo. Successivamente, con l'avvento del nazionalsocialismo, si