Prego per Monsignor Padovese.
Gatto, il fatto e' collegabile a quanto avvenuto 3 giorni fa?
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Prego per Monsignor Padovese.
Gatto, il fatto e' collegabile a quanto avvenuto 3 giorni fa?
Un clima di una nazione che opera su diversi piani e che va a definire nelle azioni eclatanti la direzione in cui quell'entità, nelle sue componenti, si sta muovendo.
Poi nel piccolo l'accoltellatore della fede lo trovi a fare l'autista della nuziatura e confuso fra i pacifisti della nave.
Certo difficile solo pensare ad un accordo operativo, ma ci si può intravedere un'idea comune che indirizza il tutto, poi fatto proprio dalla politica istituazionale e utilizzato in altri contesti per fini geopolitici.
Ovvero è il problema turco che sta occupando il palcoscenicoo.
[QUOTE=marimba;1187674]Beh, qui
Rispondo solo a questo, perch
Ci sono due stati che stanno combattendo? Qual è l'esercito palestinese? Quali sono le capitali dei due stati? I capi del governo? I leader?
E se ci fosse la guerra, per ciò stesso Israele sarebbe autorizzata ad attaccare una nave turca a 70 miglia dalle coste palestinesi? :dentone:
Siamo seri, per favore. Vallo a spiegare separatamente alle due parti che lì non c'è nessuna guerra e sentiamo cosa ti dicono. Se torni illeso.
Il che mi fa pensare che se fosse stata a 10 miglia sarebbe stato lecito attaccarla... Distanza alla quale sarebbe comunque arrivata, per sbarcare a Gaza.Citazione:
E se ci fosse la guerra, per ciò stesso Israele sarebbe autorizzata ad attaccare una nave turca a 70 miglia dalle coste palestinesi? :dentone:
Insomma, tu mi parli di ciò che è giusto, ed io ti dò ragione. Ma io ti parlo di cosa è opportuno. Tu per esempio partiresti volontario per andare a Gaza con un tuo motoscafo a portare generi di conforto sventolando bandiere palestinesi?
L'operazione di violare il blocco era politicamente giusta, ma tatticamente catastrofica per quanto ho già detto in precedenza. La Turchia ha in pratica mandato allo sbaraglio dei volonterosi per ricavarne un vantaggio politico: se violavano il blocco dimostravano la debolezza di Israele, se venivano attaccati ne dimostravano la cattiveria. Col risultato che si è visto. Israele ha perso ulteriormente la faccia, ma altri hanno perso la vita. Chi ha perso di più?
Così vanno le cose quando la mamma non spiega i fatti della vitaCitazione:
La Turchia ha in pratica mandato allo sbaraglio dei volonterosi per ricavarne un vantaggio politico:
Non firmando la risoluzione approvata a Ginevra, il nostro Paese di fatto ha negato che l’azione di Israele sia stata un “attacco vergognoso” (così lo ha definito il Consiglio dei diritti umani); forse però ha anche influito sulla cautela italiana il fatto che la nave oggetto dell’arrembaggio, la Mavi Marmara, sia stata fornita dalla ong turca Yardim Vakfi, aggiuntasi nel 2010 nel gruppo Free Gaza, che è molto vicina al governo di Ankara ma è anche accusata di finanziare Hamas e il terrorismo islamico.
http://www.blitzquotidiano.it/politi...a-gaza-405865/
la nave oggetto dell’arrembaggio, la Mavi Marmara, sia stata fornita dalla ong turca Yardim Vakfi, aggiuntasi nel 2010 nel gruppo Free Gaza, che è molto vicina al governo di Ankara ma è anche accusata di finanziare Hamas e il terrorismo islamico.
Situazione amplificata da un errore? di pianificazione della controparte partita con un quadro diverso della situazione
O sulla carenza (o imprecisione) delle informazioni che l’intelligence aveva raccolto sulla flottiglia.
Il video diffuso dai vertici delle Difesa che mostra come i soldati del commando sono stati aggrediti e sorpresi dagli attivisti del battello fa nascere alcune domande. La prima, sollevata dal Jerusalem Post, riguarda il numero esiguo di uomini impiegati nella missione. In secondo luogo il loro armamento. Secondo fonti israeliane i marines erano dotati di pistole con proiettili “di vernice” e armi semiautomatiche da usare solo in caso di necessità. Equipaggiamento leggero che presumeva, nota sempre il quotidiano, che i soldati non sarebbero andati ad affrontare un «nemico». L’intelligence ha evidentemente preso un abbaglio e i soldati non erano pronti a subire «l’accoglienza» che gli hanno riservato alcuni dei passeggeri dell’imbarcazione. L’abbordaggio è stato pianificato e ordinato ai più alti livelli della catena di comando.
Eppure la stessa tecnica, far calare gli uomini dall’alto, si è mostrata sbagliata. Notava il sito d’intelligence Debka che «ogni soldato atterrato sul ponte è stato circondato e separato dai commilitoni». Ogni poliziotto israeliano sa che per contrastare le rivolte dei palestinesi la principale regola è non rimanere isolati e lontani dai compagni. Proprio questo invece è avvenuto ai membri della “Shayatet 13”. Che è un commando addestrato ad affrontare situazioni ostili (in contesti militari, terroristici e bellici) e non l’opposizione di civili come di fatto quella di Marmara è stata. Perché quindi ha agito questa unità? E perché le regole d’ingaggio erano quelle di ricorrere alle armi solo in caso di autodifesa? Il blitz è certamente scappato di mano ai militari, ma la sua pianificazione è stata approssimativa. Non si capisce conclude sempre Debka perché l’abbordaggio è avvenuto in acque internazionali quando poteva avvenire nelle acque nazionali. E almeno a livello d’immagine ma pure sul piano del diritto avrebbe messo parzialmente al riparto i vertici di Gerusalemme.
http://www.blogwolfie.com/?p=3678
Ma anche dall'altra parte non si scherza in politica e se da una parte si mandano i volenterosi allo sbaraglio, dall'altra può tornar utile mandare chi deve andare per farne cadere un'altro e sostituirlo.
Cara Marimba, se tu pretendi di muovere un ragionamento dalle tue illazioni...
Chi ha detto che la Turchia ha organizzato questo ponte umanitario?
Tra l'altro... Anche se fosse, qual è il problema?
Vogliamo o non vogliamo prendere come metro di ciò che è giusto ed opportuno il diritto internazionale o no?
E allora non c'è alcuna giustificazione per l'azione di Israele. Anzi, ci sarebbero gli estremi per una guerra contro Israele da parte delle nazioni attaccate.
L'iniziativa del ponte umanitario dura da tempo. Solo ora si è deciso di attaccare a 70 e passa miglia dalla costa navi di altri paesi. Aiutare la palestina non è un reato.
E non è possibile rovesciare questa vicenda parlando di opportunità. Ammesso e non concesso Israele è caduta vittima dei suoi bassi istinti.
p.s.
Per quanto riguarda la questione guerra è tropo comodo dire che lì c'è una guerra. Non solo ciò non solleva Israele dalle responsabilità, ma è troppo comodo perché... E' falso. Lì c'è semplicemente -e non vi è nessun intento retorico- un popolo chiuso in un lager a cielo aperto. Quella gente può solo morire.
Piu' ancora di Israele, sono l'ONU, l'Unione europea e lo stesso Obama ad essere colpevoli di immobilismo. La cosa sta' diventando frustrante.
Capita quando oltre a dire il proprio senza ulteriori implicazioni si debbono valutare tutti gli aspetti diretti e indiretti, prendere decisioni soggette ad approvazioni varie, quindi realizzare a proprio onere il tutto e, se qualcosa va storto, subirne le conseguenze visto che dove chi dice si volatizza, dove chi fa, nel potere di fare, mettendoci la faccia e la posizione sua, non scappa altrove.
sky24: l autopsia su alcune vittime presenta fori d arma da fuoco alla nuca.
[QUOTE]Era inevitabile che accadesse. L
Da quello che si sente in giro i palestinesi, come comparse servite all'uso, sono usciti da questa storia che invece ha portato alla ribalta dei riflettori la turchia e il gioco geopolitico che sta conducendo e che si pu
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Aggiungerei una considerazione al discorso di Moni Ovadia, che secondo me trapela da quanto dice ma non viene reso esplicito:
Hamas è una creatura di Israele.
O per un calcolo cinico, per il ragionamento che più un nemico è ostile più è giustificato sterminarlo (piombo fuso), o per pura idiozia, non avendo sostenuto abbastanza i palestinesi più moderati ma avendo anzi fatto di tutto per delegittimarli.
Questo è almeno quello che emerge dal pensatoio dei miei amici.