Se si ama, si chiede perdono a prescindere. In qualche modo, l'altro ha sofferto.
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Se si ama, si chiede perdono a prescindere. In qualche modo, l'altro ha sofferto.
Concordo con tutti quelli che hanno espresso il disagio che segue un litigio anche per giorni (settimane per�... O_o), per cui ad un certo punto si smette di litigare. Questo per� lo vedo come un fallimento, almeno nella misura in cui si smette di discutere delle cose importanti. Altre volte, smettere di discutere � unsegno di maturazione, perch� effetiivamente arrivare a stabilire una ragione ed un torto non era un punto di arrivo neanche a riuscirci. Anzi, le fatiche per arrivarci possono minare il rapporto, quindi perch� sbertucciarsi la minchia.
Infatti, sulle cose importanti anche a me irrita non arrivare mai a un punto. Forse perch�, nel rapporto con la mia ragazza, una delle cose pi� irritanti � che le normali vie (leggi al logica) per arrivare a un punto in comune in certi campi (limitati, per carit�) semplicemente non valgono, mentre applica una logica ferrea negli altri campi dove non soffre di totale mancanza di visus.
Insomma, di certe cose non si riesce a parlare, e non per mancanza di tempo.
Ma quella delle ballerine :rotfl:
Da come lo racconti avete smesso di litigare perch� non c'� pi� niente di importante su cui litigare. Non si intavedono pietre ancora fumanti sotto la cenere, o sbaglio? ;)
gia mi immagino der komissar lisciare la cinghia con sorriso sornione...:asd:
e tutto interessante cio che dici;
"Ma dai, era solo una battuta", cercando di addebitargli anche la mancanza di senso dell'umorismo
pero�e un addebito che prima o poi ci si deve fare i conti,noi cambiamo,tutto cambia..mantenere uno spiccato senso dell�umor e�dura,ancor piu dura e�non trovare il terminale che sappia aprezzare l�intenzione bonaria cioe�il take it easy della vita.
Ricordo le cene famigliari ; la sorella della mia ex percepiva le mie gesta e battutine, alla Gene Wilder per intenderci,illuminandosi dalle risa mentre la mia ex abbozzava un sorriso plastico...ecco, mi domandavo,una che mi capisce..:v
non parliamo poi quando ci si incazza alle Isole Canarie..li ti senti veramente solo:v
E poi te la sei fatta? :mmh?: No, dai scherzo, era una battuta :v
Saper ridere delle stesse cose � una cosa bella, una di quelle cose che allontanano la noia, lo stress e fa sentire sempre "in compagnia".
Ritornando a bomba, io smetto di litigare, o desisto dal farlo, quando mi rendo conto che le diversit� di opinione sono radicate e irrisolvibili, e non riguardano questioni fondamentali. Se le diversit� riguardano questioni fondamentali (tipo, in quale citt� vivere, avere o meno figli, ecc.) la soluzione sana sarebbe lasciarsi, quella insana � non parlarne, per evitare lo scontro finale. Ecco, quando le questioni non affrontate diventano troppe e sedimentano prima o poi la coppia scoppia, o scoppia uno dei due. E' una specie di coma farmacologico.
ecco, spesso in quei momenti si ha la prospettiva che si tratti di questioni "negoziabili", e probabilmente � la stessa propensione di entrambe le parti a non esacerbare la lite a farle apparire tali;
a volte l'aspetto fondamentale non si esprime nemmeno in scelte cos� nette, ma riguarda una sostanza di realizzazione della propria natura, di quello che si vuole essere, e che rimane ingabbiato in percorsi inadeguati, oppure dalla semplice negazione della propria realt�;
� per questo che ogni volta che penso a queste circostanze mi viene spontaneo tornare ab imis fundamentis, ai motivi che hanno creato la coppia, cos� assortita;
citando Frutto - sia lodato l'avatarro, sempre sia lodato :D - una volta che hai sperimentato un'adesione appagante ad un modo di essere, l'inevitabilit� di un compromesso e una conflittualit� permanenti comincia a convincere meno.
Sulla citta' in cui vivere credo che continuero' a scoppiare ad intermittenze regolari :v
Ma mi rendo conto che sono inspiegabilmente di parte e poco ragionevole soprattutto appena rientro sotto il Big Ben.
I primi tempi furono pesanti, lui di una gelosia opprimente, io di una vitalita' briosa ma ho sempre tenuto a cuore i sentimenti delle persone, forse pure troppo.
Con il tempo e l'eta' ci si calma forse perche' ci si stanca pure.
Molte cose si sono evolute passando anche attraverso periodi di silenzio, incomprensioni e forti stress.
Il mio indicatore di benessere sta nel fatto che riusciamo a fare le cose piu' disparate insieme divertendoci e che se mi incaxxo e' ovviamente perche' lui fa qualcosa di sbagliato :asd:
Non esiste qualcosa di sbagliato, esiste il modo dell'altro che io accolgo ed integro con il mio.
Quasi quasi gli dico di leggere :v
Io sono la parte che vorrebbe tornare A TORTO in Italia ma non nei nostri luoghi originari.
Mi fermerei tra Liguria, Emilia, Toscana, Umbria.
Lui e' la parte che quando torna sembra che sia inglese di nascita e che abbia parzialmente dimenticato dove ebbe i Natali ma e' il suo modo per sopportare l'esilio.
E non ha tutti i torti.
Ad ogni modo credo che in terronia terronia non torneremo.
Credo che mi consumero' nello sforzo di poter ritornare a Casa mia, a Pisa.
Tra i tontoloni Pisani, dici? :asd:
Mica ci vorrei ritornare perche' mi piace vincere facile :v
E' che la Torre di Pisa l'ha sistemata un Professore napoletano e quindi mi da' una certa sicurezza :D
Ma no, dicono pure a me che sembro inglese, credo vogliano prenderci per il c*** :asd: