Grazie, è molto carino... anche se non è proprio la stessa cosa.
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Grazie, è molto carino... anche se non è proprio la stessa cosa.
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Bagarre per la Nutella scontata in Francia :eek:
Il video,
http://www.lemonde.fr/big-browser/ar...4_4832693.html
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Domani, 27 gennaio, Giornata della Memoria
Alcune esperienze mi hanno fatto percepire l’importanza di questa giornata, altrimenti solo studiata sui libri.
A Berlino, mi pare in Alexanderplatz, la mattina, due attori leggevano i nomi dei deceduti nei campi di concentramento. Vi passai anche il pomeriggio e continuavano a leggere. Ci passai i giorno dopo e loro continuavano a leggere. Il terzo giorno lo stesso. E’ quasi impossibile capire quanti siano sei milioni di persone, ma tutti quei nomi pronunciati, in tutti quei giorni e quelle notti ininterrottamente, lasciano intravvedere la terribile realtà.
Praga, il ghetto ebraico: in una sinagoga, sulle pareti, sono stampati i nomi dei morti nei campi di concentramento: un nome e cognome sopra l’altro, ciascuno una vita, una storia. Non ho retto a quella valanga di nomi e per il magone sono dovuta uscire.
Trieste: incontro con un’ebrea triestina di novant’anni a scuola. Non è finita nei campi di concentramento, perché è stata ospitata da amici in vari paesi. Però nel ’38, il giorno dopo la promulgazione delle leggi razziali, da ragazzina, non ha più potuto frequentare il liceo e, in strada, nessuno dei conoscenti ed amici italiani la salutava e la guardava più: era diventata invisibile.
Mai più.
e ancora c'è chi vuole negare i fatti.
Che tristezza.
https://www.guidatorino.com/wp-conte...-programma.jpg
Due frasi incise sul muro di due campi di concentramento tristemente famosi. La prima e' incisa in trenta lingue su un monumento di Dachau; la seconda e' apparsa su un muro di Auschwitz, scritta da un internato:
"Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo".
"Se Dio esiste, dovra' chiedermi scusa".
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Berlino Grünewald: Binario 17.
Da qui venivano deportati i Berlinesi di appartenenza ebraica verso i campi di Auschwitz, Riga, Theresienstadt.
La foto non é presa oggi, ma in un qualsiasi giorno di pioggia dell'ottobre scorso.
Molte di queste rose bianche hanno un cartellino scritto a mano: un nome, una data, una destinazione.
Soffermarmi qui é stata un'esperienza terribile e le stesse emozioni rispuntano ogni volta che rivedo queste foto (ne ho scattate un centinaio).
Vorrei far presente che Berlino fu prima di tutto vittima del nazionalsocialismo. Le sinagoghe devastate e incendiate, negozi, magazzini e case sequestrati, docenti espulsi da scuole e universitá, bambini e ragazzi arrestati dentro le scuole nelle ore di lezione... Alcune delle vie di Berlino sono letteralmente lastricate dalle cosidette "pietre d'inciampo" a ricordare chi in quei luoghi venne arrestato, deportato, assassinato.
Viva e attuale é la memoria, sopratutto nella comunità ebraica che a rilento sta ricucendo i vuoti lasciati da questo passato tremendo.
L'ideologia é una bestia.
Sono circa 8000 (le Stolpersteine a Berlino), ce ne sono anche in alcune città italiane.
Ma che si è fumato Gian Antonio Stella scrivendo quest’opinione sul Corriere? Io lo avevo pur apprezzato come autore de La casta, ma oggi la sua scelta di cancellare una parte della storia, le cause che hanno portato a degli effetti, mi pare un’operazione di obnubilamento della storia della destra italiana più becera.
(Non metto foto, ma non sapevo dove postare la mia indignazione)
La scelta insensata
nel Giorno del ricordo
Una mostra fotografica a Orvieto sui «Crimini fascisti in Jugoslavia dal 1941 al 1945» appare solo uno sfregio ai tantissimi esuli che, cacciati dalle loro case, vengono accomunati ancora alle camicie nere
di Gian Antonio Stella
«Da quella volta / non l’ho rivista più, / cosa sarà / della mia città...» Sono passati quasi settant’anni da quando il grande Sergio Endrigo compose «1947», la sua canzone più struggente. Dove piangeva l’addio della sua famiglia a Pola. Sono tanti, settant’anni. E da tempo i sopravvissuti all’esodo che vide 350mila italiani andarsene dall’Istria, dal Quarnero, dalla Dalmazia hanno elaborato il lutto e vivono la ricorrenza del 10 febbraio, «Giorno del ricordo», con la malinconia, la tenerezza, il rimpianto di quella stupenda canzone. Senza più quei sentimenti di rancore per l’ingiustizia subita con la brutale e feroce cacciata dalle terre abitate per secoli. Certo, è impossibile cancellare la memoria delle foibe: storicamente guai a dimenticare. Ma ormai, grazie a Dio, è cambiato il mondo.
Che senso ha, allora, la scelta dei Cobas, del Comitato cittadino antifascista, del Centro documentazione popolare e del collettivo «Loro bipartisan, noi per sempre partizan» di indire a Orvieto un «Presidio antifascista» proprio il 10 febbraio, nel «Giorno del ricordo»? Che senso ha gettar sale su antiche ferite? E allegare alla iniziativa una «Mostra fotografica “testa per dente”. Crimini fascisti in Jugoslavia dal 1941 al 1945» che richiama la famigerata «circolare N.3c» del generale Mario Roatta che incitava alla rappresaglia più brutale (non «dente per dente» ma «testa per dente») contro i partigiani titini? Certo, chi non guarda la storia col paraocchi sa che i fascisti nell’allora Jugoslavia ne fecero di tutti i colori. Ed è giusto ricordare la storia tutta intera: torti e ragioni. Dall’una e dall’altra parte. Ma buttar lì una forzatura come questa il 10 febbraio non c’entra niente con l’appello a rileggere nel loro complesso le vicende di quelle terre straziate. È solo uno sfregio ai tantissimi esuli che, cacciati dalle loro case, vengono accomunati ancora alle camicie nere. Una stupidaggine offensiva. Meglio sarebbe ricordare il dramma di Fulvio Tomizza, figlio di un italiano e di una slava: «Mi sono sempre sentito tra due fuochi. Mi accorgevo con dolore che i miei amici croati e sloveni mi guardavano con sospetto e nello stesso tempo non riuscivo a stare tutto dalla parte di mio padre. Non sono mai riuscito ad odiarli, gli slavi. Nonostante tutto quello che avevano fatto a mio padre e alla nostra gente. Forse perché sapevo che se era successo tutto quel disastro era anche colpa nostra. (…) E io lì, a cercare di ricucire le due parti di me stesso».
6 febbraio 2018 (modifica il 6 febbraio 2018 | 21:14)
Beh insomma, la polemica non è solo da parte di Stella, infatti l'evento è stato accusato di negazionismo delle Foibe. Magari il Sindaco piddino poteva scegliere un altro momento che non coincidesse col 10 febbraio.
http://orvietosi.it/2018/02/le-polem...a-delle-foibe/
Allegato 28667
Nemmeno dai tuoi link si capisce chi avrebbe negato le foibe.
Forse non sono stata chiara e quindi mi spiego meglio.
Questa giornata è stata voluta dalla destra italiana ed ogni anno si rinnovano le polemiche, visto che si tratta di un ricordo tendenzioso, di parte, avulso dal contesto storico. Gli italiani vorrebbero ricordare solo i fatti di cui sono stati vittime, “dimenticando”, rimuovendo, omettendo volutamente i crimini perpetrati da loro precedentemente in quelle terre (causa dei fatti successivi).
Non vedo perché il sindaco avrebbe dovuto scegliere un altro momento, visto che questi fatti sono intrinsecamente concatenati. O vogliamo ricordare solo ciò che ci fa piacere adeguandoci al mito degli “italiani brava gente”?
Forse non è stata fatta un'accusa ad una persona precisa, altrimenti ci sarebbero già denunce e contro denunce, credo.
Ma non ho capito, le foibe sono state un evento avulso dal contesto storico oppure c'è collegamento con i fatti precedenti?
Il motivo è ben spiegato nell'articolo di Stella. Si discute del rispetto di un ricordo che non è affatto piacevole e chiaramente la sensibilità di quelli più coinvolti è stata urtata, come del resto la giornata del ricordo sembra urtare la tua sensibilità.
La guerra è una brutta cosa.
Infatti ha i contorni di una montatura mediatica montata ad arte da parte di chi ne ha l’interesse.
Io sono stata molto chiara, basta rileggermi. Se tu non capisci o nemmeno sai (mi pare più evidente e più triste) che le foibe sono state una conseguenza dei crimini fascisti, come puoi sindacare sull’appropriatezza della mostra sui crimini stessi? Da che pulpito?
La guerra è bruttissima: e chi l’ha iniziata? Chi ha incendiato villaggi slavi, perseguitato ed ucciso centinaia di migliaia di slavi? Non dovremmo rispettare anche il ricordo e la sensibilità di questi popoli e persone? Perché no?
Studia un po’ di storia, va’, prima di pontificare.
Abbi pazienza, prima hai detto che il fatto è avulso dal contesto storico e poi che è stato conseguenza di eventi precedenti.
Poi hai usato un'espressione infelice riferendoti a gente che è morta e che ha dovuto lasciare la propria terra. Questi sono ricordi di grandi sofferenze e ogni popolo ha i suoi.
Se rileggi attentamente, io non ho dato giudizi ma ho analizzato la cronaca della polemica.
Datti una calmata.
Tu non leggi e non capisci quello che ho scritto e rigiri la frittata a tuo piacimento.
Te lo indico qui, ancora una volta:
Ho parlato della giornata del ricordo, non delle foibe.
Dove l'avrei usata?
E questo non è un giudizio?
Io sono calmissima. Confesso però che non ho molta pazienza con chi legge una cosa del tutto diversa da quella che ho scritto.
Allora, intanto si dice 'non mi sono spiegata bene', è una questione di buona educazione e un legittimo sospetto se ti sembra che qualcuno capisca fischi per fiaschi quando parli.
Bene dunque, hai detto che le foibe non andrebbero ricordate perchè la destra è dalla parte dei perdenti. Rimane comunque poco rispettoso nei confronti delle vittime, come è poco rispettoso dire che vogliamo ricordare solo quello che ci fa piacere. Hai usato una brutta espressione, che avevo evidenziata grassettandola, per esprimere il concetto che il racconto della storia non sempre è obiettivo e lo dimostri in prima persona, perché il tuo giudizio è fazioso esattamente come quello che rimproveri agli italiani. Capita quando si racconta la storia perché i punti di vista sono opposti e, come si dice, ognuno tira l'acqua al suo mulino.
Ripeto, non sto dando un giudizio sui fatti storici, ma sull'articolo di Stella, col quale concordo nel dire che la storia vada raccontata tutta, sia i torti che le ragioni, ma il momento del ricordo dei defunti debba essere rispettato, di qualsiasi colore politico essi fossero.
Controlla pure, mi sono spiegata più volte e molto chiaramente, citandoti ed autocitandomi, come tu non fai, e glissi le mie domande.
No, questo (come già altro in precedenza) te lo sei inventato tu.
L’espressione è la stessa che poi hai usato tu.
.
I crimini fascisti sono una verità storica. Vogliamo cancellarla in nome della sensibilità di alcuni e, ripeto, del mito “italiani brava gente” di cui tanto si è discusso in ambiti storici o della Giornata del ricordo? Solo chi cancella scomode verità è fazioso, non certo chi le tiene presente tutte.
"Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava…non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani”.
Benito Mussolini, 1920
Bisognerebbe partire da qui...
Non so se è proprio chiarissima, visto che mi attribuisci costantemente pensieri non miei...:asd:
Quello che penso dell'articolo l'ho già scritto in apertura: perché la verità storica di una mostra sui crimini del fascismo dovrebbe offendere i defunti che si ricordano in questo giorno?
Tranquilla, io non mi agito per così poco.
La risposta è nell'articolo e in quello che ho cercato di spiegarti.
Insomma sono io che non capisco quello che tu chiarissimamente scrivi, invece in questo caso è Stella che non si è spiegato bene e non tu che non hai capito. :D :D
Stella è stato chiarissimo: è favorevole alla rimozione di fatti storici inoppugnabili nella Giornata del ricordo.
Sono abbonata al Corriere e meno male ho potuto leggere anche i commenti al suo articolo: molti lo hanno criticato proprio come ho fatto io.
Avete letto ieri del cheddar man che sarebbe il primo inglese della storia? Era una fake news!!
https://www.ilprimatonazionale.it/wp...heddar-man.jpg
https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/79620-79620/
Per San Valentino si può inviare bouquet appassiti e puzzolenti al partner traditore, al capoufficio isterico, alla collega antipatica, magari con un biglietto anonimo.
L’idea è originale, ma credo che ignorare la persona in questione sia la migliore vendetta.
http://images2.roma.corriereobjects....20180211150109
http://roma.corriere.it/notizie/cron...f63dbb4d.shtml
La 15enne Alina Zagitova stupisce tutti: ottiene il punteggio tecnico più alto di sempre
http://www3.pictures.zimbio.com/gi/F...4ePlvB9F3x.jpg
guardatevi il video
https://it.eurosport.com/pattinaggio...14/video.shtml
Grazie, Yele... stupenda la 15enne Alina Zagitova e anche un po' furbetta: ha concentrato le figure più complesse solo nella seconda parte del programma, eseguendole però benissimo.
Un po' deludente l'esecuzione della nostra Carolina, che ha incassato un meritato quarto posto a causa di varie imprecisioni, soprattutto nei salti. Adoro, comunque, il pattinaggio: è armonioso e leggiadro.
23 primari in pensione visitano gratis le persone in difficoltà.
https://www.repstatic.it/content/loc...0fb266ed52.jpg
http://torino.repubblica.it/cronaca/...-C4-P2-S1.4-F4
Piccolo incidente alle Olimpiadi Invernali in Corea: la pattinatrice francese Gabriella Papadakis, complice il costume troppo scollato, è rimasta a seno nudo durante la sua esibizione. Chissà che freddo!
https://i2-prod.mirror.co.uk/incomin...8-Feb-2018.jpg