A me lo vieni a dire?:asd:
Ma vallo a dire agli animali ed alle piante come faceva S. Francesco d'Assisi, ma quelli è difficile che ti capiscano:blah:.
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Meogatto, attento a non buttare la spazzatura per strada, il vigile può farti una bella multa;....... e chi ha inviato il vigile?:asd:
Non l'hai guardato il video di "Quante storie", evidentemente. Facevano un sunto di tutta quanta la nostra discussione....
Se desertifichi, se incendi e se inquini, si riduce sempre di più lo spazio fra mondo animale e mondo umano. A quel punto la commistione e il passaggio di virus prima sconosciuti e lontani, diventa altamente probabile. Se continui a riversare miliardi di tonnellate di CO2 nell'atmosfera, i nostri polmoni ne soffrono e si indeboliscono. Ma loro l'hanno detto molto meglio di me.
Mi sembra che secoli fa, in un mondo aulici e pastorale le pestilenze erano ben piu' diffuse e frequenti.
Magari l'inquinamento produce il cancro, non i virus che non a caso mutano, per vie naturali, nelle aree caldo e umide che accelerano le reazioni chim8che e, nel caso, organiche.
In ogni caso la longevita' e' aumentata dai bei tempi aulici e, in definitiva, carestie e poverta hanno dimostrato di uccidere piu' dei virus, ben arginati da quel sistema che osteggi, che ha i suoi svantaggi, ma e' cosa nota che il male minore danneggia meno di quello maggiore.
Quanto alla co2 non danneggia per niente i polmoni che la producono come scarto della combustione lenta propria di tutti i vivi, piante comprese.
I virus mutano per conto loro, non che con questo l'inquinamento sia un toccasana, colera, tifo, etc, maresta che per non inquinare devi fermare cio' che ti fa mangiare.
Certo che pochi e ben attrezzati sarebbe l'ottimo, ma il crescete e motiplicatevi, insime al salviamo tutti, replicado fragilita' e richieste diventa un mix esplosivo.
Ci sarebbe poi lo scioglimento del permafrost che, nella notte dei tempi, ha intrappolato virus ora sconosciuti ai nostri anticorpi.
Per altro, se una scrematina dei vivi non la facciamo noi, la fa il sistema automatizzato di reset :asd:
Speraci, in ogni caso una aggressivita' diretta e' secondaria, basta aggredire un anello della catena alimentare.
Infatti ho detto un organismo, non ho fatto discriminazioni, un virus che attaccasse violentemente le graminacee avrebbe serie probabilità di estinguere buona parte della biodiversità del pianeta, ma le probabilità che qualcosa di simile ci sia nel permafrost sono bassissime, anche messe in relazione col le probabilita che un qualsiasi altro virus già adattato agli organismi di oggi possa mutare in una forma più aggressiva. già è molto difficile che qualcosa di semivivente come un virus si mantenga abbastanza integro per miglaia o centinaia di migliaia di anni nel ghiaccio, poi deve trovare un ospite compatibile tra specie che magari nemmeno esistevano quando il virus era attivo.
Se fosse solo probabile saremmo gia' morti, ma su tempi lunghi puo' succedere tutto.
Non a caso pure cio' che rientra dallo spazio vuoto viene sottoposto a pulizia e quarantena, come cio' che fa il viaggio inverso.
Quanta ipocrisia! E dunque il problema dell'inquinamento e del surriscaldamento globale, in realtà, lo stiamo combattendo bene. Specialmente noi italiani visto che non facciamo più figli. Dico bene? E' così?
Dio mio! :(
Cerchiamo di chiarire questo punto in un contesto concreto: il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti stima che il costo per crescere un bambino statunitense della classe media fino all’età di 17 anni sia di 233.610 dollari. È chiaro che per i genitori il valore di un figlio è maggiore – e, si può supporre, molto maggiore – di 233.610 dollari.
La diminuzione di CO2 con la rinuncia ad avere figli ha un valore non più alto di 23.400 dollari. In crudi termini monetari, i “benefici” apportati dai figli superano di gran lunga i loro “costi” climatici.
E tuttavia si continuano ad impaurire i potenziali genitori. Il “New York Times” ha intervistato una giovane donna che ha detto: “So che gli esseri umani sono programmati per procreare, ma il mio istinto attuale è di proteggere i miei figli dagli orrori del futuro non facendoli venire al mondo”.
Questa retorica è fuorviante, come le predizioni del “Club of Rome”. Un’indagine globale di tutte le stime scientifiche dei costi dei danni causati dai cambiamenti climatici, condotta dal panel delle Nazioni Unite sul clima, ha rilevato che il riscaldamento globale in questo momento ha un costo netto pari a zero. (Gli studi più pessimisti calcolano il costo al 0,3 % del PIL globale, i più ottimisti un beneficio netto del 2,3 %).
Se non prendiamo alcuna iniziativa, i danni futuri previsti ammonterebbero ad un totale del 2 % del PIL in mezzo secolo e del 3-4 % all’inizio del prossimo secolo.
Ciò significa che il cambiamento climatico è certamente una sfida che dobbiamo affrontare e che c’è l’urgenza di investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo di energie rinnovabili. Ma spaventare le persone e distoglierle dall’avere figli significa negare ai potenziali genitori ciò che spesso è sentito come la cosa più bella che la vita può offrire, e questo al solo scopo di ottenere meno beni di quanti si potrebbero acquistare con 23.400 dollari!!!
Ottenere un così scarso vantaggio ambientale con un così immenso costo umano, per chiunque sarebbe una pessima idea.
https://massimolapponi.wordpress.com...mento-globale/
Cosa non ti è chiaro del termine globale?
E non è che sono i bambini a costituire il costo in termini economici e ambientali, non li sopprimiamo a 17 anni.
Non mi esprimo nemmeno sul quanto degradante sia il pensiero che fare figli sia "sentito come la cosa più bella che la vita può offrire", come sempre quando fa comodo siamo animali.
Direi che non sia strettamente una questione figli, ma di un numero crescente di bocche aperte che richiedono reddito, servizi, consumi, producendo scarti in una progressione geometrica che ha superato le risorse del pianeta che, limitate, non sostentano piu' di un certo numero di abitanti.
Credo l'avesse capito benissimo anche Cono, però gli fa gioco spostare l'attenzione su una fantomatica guerra tra i forti adulti e i deboli bambini.
Sono francamente costernato: Pur di non sentirci chiamati in causa dai disastri che stiamo producendo, diamo la colpa a chi si apre naturalmente alla Vita!!! E' il massimo dell'ipocrisia.
"La scienza ci dice, ogni giorno con più precisione, che è necessario agire con urgenza – e non esagero, questo lo dice la scienza – se vogliamo avere una speranza di evitare cambiamenti climatici radicali e catastrofici. E per questo, agire con urgenza. Questo è un dato scientifico.
La coscienza ci dice che non possiamo essere indifferenti di fronte alle sofferenze dei più poveri, alle crescenti disuguaglianze economiche e alle ingiustizie sociali. E l’economia stessa non può limitarsi alla produzione e alla distribuzione. Deve considerare necessariamente il suo impatto sull’ambiente e la dignità della persona. Potremmo dire che l’economia dev’essere creativa in sé stessa, nei suoi metodi, nel modo di agire. Creatività.
Vorrei invitarvi a intraprendere, insieme, un viaggio. Un viaggio di trasformazione e di azione. Fatto non tanto di parole, ma soprattutto di azioni concrete e improcrastinabili.
Lo chiamo “viaggio”, perché richiede uno “spostamento”, un cambiamento! Da questa crisi nessuno di noi deve uscire uguale – non potrà uscire uguale: da una crisi, mai si esce uguali –; e ci vorrà tempo e fatica, per uscirne. Bisognerà andare passo dopo passo, aiutare i deboli, persuadere i dubbiosi, immaginare nuove soluzioni e impegnarsi a portarle avanti.
Ma l’obiettivo è chiaro: costruire, nel prossimo decennio, un mondo dove si possa rispondere alle necessità delle generazioni presenti, includendo tutti, senza compromettere le possibilità delle generazioni future.
Vorrei invitare tutte le persone di fede, cristiane o non, e tutte le persone di buona volontà, a intraprendere questo viaggio, [a partire] dalla sua fede o, se non ha fede, dalla sua volontà, dalla propria buona volontà. Ciascuna e ciascuno di noi, in quanto individui e membri di gruppi – famiglie, comunità di fede, imprese, associazioni, istituzioni – può offrire un contributo significativo.
Cinque anni fa ho scritto la Lettera enciclica Laudato si’, dedicata alla cura della nostra casa comune. Propone il concetto di “ecologia integrale”, per rispondere insieme al grido della terra ma anche al grido dei poveri. L’ecologia integrale è un invito a una visione integrale della vita, a partire dalla convinzione che tutto nel mondo è connesso e che, come ci ha ricordato la pandemia, siamo interdipendenti gli uni dagli altri, e anche dipendenti dalla nostra madre terra. Da tale visione deriva l’esigenza di cercare altri modi di intendere il progresso e di misurarlo, senza limitarci alle sole dimensioni economica, tecnologica, finanziaria e al prodotto lordo, ma dando un rilievo centrale alle dimensioni etico-sociali ed educative."
https://www.greenreport.it/news/comu...0madre%20terra.
Una più equa distribuzione delle ricchezze, Gatto! Non ti indigna che l'1% della popolazione mondiale possieda il 99% della ricchezza globale? Che abbiamo sfruttato l'Africa e il terzo mondo per secoli? Che abbiamo depauperato le loro risorse naturali per il nostro esclusivo profitto? Ahhh...ma il disastro ambientale è colpa loro che fanno tanti figli. :no:
La ricchezza prima di distribuirla tocca costruirla e li sorgono problemi perche' chi la costruisce la reclama, altrimenti te la costruisci e distribuisci poverta'.
Sono stati tutti sfruttati e sfruttatori, quindi chi e' rimasto seduto forse ha avuto un qualche problema intrinseco.
Da considerare pure che e' prassi ripetitiva quella di distribuire ricchezze, ma non esiste il gran distributore, al massimo regole, opinabili e di forza impositiva relativa, valide sul solo territorio di giurisdizione.
Mediamente la ricchezza disponibile segue la capacita' di creare valore richiesto da un insieme disposto a pagarlo.
Cos'è, ti senti chiamato in causa? Coda di paglia?Citazione:
Pur di non sentirci chiamati in causa dai disastri che stiamo producendo, diamo la colpa a chi si apre naturalmente alla Vita!!!
Salti di palo in frasca e giri la frittata ogni volta. La distribuzione della ricchezza, potrebbe essere ingiusta anche con un numero inferiore di persone al mondo. La storia, quella che tu metti sempre con la maiuscola, si ripete sempre. Ma questo della distribuzione della ricchezza è un fattore differente dall'essere troppo numerosi, poveri e ricchi.
Un numero ancora superiore di esseri umani richiede spazio, risorse. Non è un concetto difficile da capire come non lo è capire che sono limitate.
Gatto, amico mio, rispondi con franchezza: Si può fare questo?
Appello al G20: cancellate il debito ai Paesi più poveri per investire in sanità!
Alla vigilia del G20 straordinario dei Ministri delle Finanze di domani, oltre 1.000, tra medici, infettivologi, immunologi, infermieri, virologi, rianimatori, impegnati in 66 diversi paesi, hanno firmato una lettera, per chiedere la cancellazione del debito dei paesi in via di sviluppo.
L’iniziativa, promossa da Oxfam, ribadisce che, solo liberandosi dal peso del debito, i paesi più poveri potranno destinare risorse alla lotta contro il Covid-19, investendo in sistemi sanitari che possano essere in grado di far fronte alla pandemia e non solo. Attualmente molti governi spendono più per la restituzione del debito che per la sanità, mentre l’Iniziativa di sospensione del debito del G20 rinvia solo una frazione dei pagamenti, inclusi gli interessi, a metà del 2021.
https://www.avvenire.it/attualita/pa...ri-a-g20-oxfam
Come fai a "creare valore" se sei strangolato dal debito? Se ti hanno rubato e defraudato le TUE materie prime?
Il problema è etico, prima che economico. Il mondo occidentale è disposto a conseguire meno profitti per aiutare i popoli che soffrono?
Un debito figurativo che non sara' mai ripagato, ma che se formalmente cancellato poi nessuno ti dà piu' niente.
Similmente alla ristrutturazione del debito argentino, o quello ipotizzato italiano.
E poi a noi lo vieni a dire che di debiti siamo pieni?
Facciamo o no, parte del G20?
La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha fatto della lotta al cambiamento climatico una delle sue priorità politiche e ha deciso di rendere l’Europa un continente climaticamente neutro entro il 2050, imprimendo una svolta verde all’economia del Vecchio Continente. La pandemia ha mostrato che è possibile cambiare. «Queste terribili settimane ci hanno mostrato che si può vivere in modo diverso soprattutto in città, ci si può spostare e si può lavorare in modo diverso e che questa transizione è più che mai attuale». Per aiutare la ripresa economica la Commissione Ue ha proposto il Recovery fund, un pacchetto da 750 miliardi che prevede finanziamenti sotto forma di trasferimenti e prestiti agli Stati membri in cambio di riforme e investimenti. Un’opportunità che va gestita con lungimiranza. I Piani di ripresa nazionali dovranno essere coerenti con alcune priorità: «Le due principali sono la digitalizzazione e la transizione verde». Sul fronte delle energie rinnovabili l’Italia per una volta è alla testa dei grandi Paesi. «Ma deve tenere alta la guardia perché la Commissione ha messo obiettivi ambiziosi al 2030». Deve migliorare, ad esempio, sulla mobilità elettrica. Resta però il fatto che «la transizione ambientale è una grandissima opportunità economica per l’Europa e l’Italia».
https://www.corriere.it/pianeta2020/...7e2dd362.shtml
In bocca al lupo!:vCitazione:
Ursula von der Leyen ha fatto della lotta al cambiamento climatico una delle sue priorità politiche e ha deciso di rendere l’Europa un continente climaticamente neutro entro il 2050
E le aziende si sfregano le mani, che così via spese immobili o parti di questi oppure affitti uffici, via consumi di acqua, luce, gas, pulizie e altro.Citazione:
e si può lavorare in modo diverso
Conino, te ripeti tutto a pappagallo e credi sian tutti santi, ecologisti e fulminati sulla via di Damasco ma dietro c'è chi ci marcia sopra. Ci starebbero bene un pò di clisteri di virus!
Siccome è un'urgenza e una priorità e non più (come credevamo) un problema come un altro, ben venga tutto ciò che concorre a far respirare un po' la nostra casa comune, Laurina. Qualcuno ci marcerà sopra? Probabile. Come del resto avverrà per i vaccini anticovid: E' l'Uomo. L'Uomo è questo. Un peccatore. Ma il Male non si vince non facendo il Bene. Ma al contrario: Adoperandosi, ognuno nel suo piccolo, ognuno per quel che può, per promuovere il Bene Comune. In questo caso, la salvezza del Pianeta.
Sì per carità, più faremo e meglio sarà. Ma l'impatto zero mhhhhh...
Poi ti ricordo che siamo in sezione scienza. Ce la farai almeno una volta a non cadere sempre nelle tiritere di peccati ed inferni?
L'hai detto te che qualcuno ci marcerà sopra....
Impatto zero, difficile. Concordo. Ma se tutte le Nazioni (confido molto nel cambio di presidenza USA) si trovano concordi almeno sulla green-economy, qualche bel risultato riusciamo ad ottenerlo. In questo senso la ripartenza post-covid può rappresentare una magnifica opportunità!